sinistri stradali avvenuti all' estero:cosa cambia

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Sinistri stradali: risarcimenti all’estero senza problemi


(12/6/03) - Il Consiglio dei Ministri ha finalmente adottato le indicazioni comunitarie sul risarcimento per sinistro provocato oltre-confine. L’armonizzazione dei sistemi è prevista in una direttiva dell’Unione europea risalente al 2000.



Dopo molto tempo, ma alla fine anche l’Italia ce l’ha fatta. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato il decreto di attuazione di una direttiva comunitaria risalente al 2000. Con la consueta lentezza con cui il nostro Paese viene oramai caratterizzato agli occhi dei cugini europei, il nostro governo ha dato il ‘la’ per semplificare la procedura di risarcimento dei danni subiti all’estro per sinistri provocati da auto.

Il decreto di attuazione, in cui si stabiliscono anche le nuove procedure di rinnovo dei membri del consiglio dell’Isvap, è arrivato a distanza di più di un anno dal recepimento della direttiva.

In sostanza il provvedimento prevede l’obbligo per le compagnie di assicurazione di nominare un ‘mandatario’, vale a dire un rappresentante che agisca a nome dell’impresa all’estero. I suoi compiti saranno in particolare legati alla gestione e alla liquidazione dei sinistri in ogni stato membro.
Entro tre mesi Il mandatario sarà tenuto a svolgere tutte le opportune attività di istruttoria al fine di raccogliere le informazioni necessarie a fornire una risposta. In ogni caso questa non dovranno essere passati più di tre mesi dalla richiesta del danneggiato. Questo il termine che il decreto dispone a carico del mandatario che a quel punto si troverà di fronte a due opzioni: presentare una congrua offerta di risarcimento, o altrimenti sarà tenuto a motivare le ragioni del rifiuto.

I destinatari della nuova disciplina sono i cittadini europei che subiscono danni in uno dei Paesi membri dell’Unione. La direttiva 2000/26/Ce recante disposizioni ‘in materia di assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli’ ha come obiettivo quello di garantire una maggiore tutela ai cittadini che subiscono danni in conseguenza di un sinistro in un paese diverso da quello in cui l’autoveicolo è stato immatricolato e assicurato.

Paola Toscani
 
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