FaGal
Nuovo Utente
- Registrato
- 21/7/02
- Messaggi
- 17.980
- Punti reazioni
- 231
In Europa c’è anche chi riesce a guadagnare
ELISABETTA TRAMONTO
Non sono tempi facili per le compagnie assicurative europee. A tradirle ci hanno pensato i bond. I rendimenti dei titoli obbligazionari hanno infatti raggiunto i minimi storici e, se gli analisti di JpMorgan hanno visto giusto, dovrebbero mantenersi ai livelli attuali, bassissimi, per tutto il 2003 e forse fino alla fine del 2004. Non è certo una buona notizia per gli assicuratori del Vecchio Continente che, come sottolineano da JpMorgan, in media scelgono di investire l’80 per cento dei propri capitali nei mercati obbligazionari. Ai tassi attuali è un po’ come gettare banconote al vento. Deve averlo pensato Munich Re, il numero uno al mondo del comparto della riassicurazione, caduto vittima dell’erosione dei mercati dei capitali. Il colosso assicurativo tedesco ha infatti archiviato i primi tre mesi del 2003 con un rosso superiore alle attese: 238 milioni di euro di perdita, su cui hanno pesato gli 880 milioni di euro di svalutazione degli investimenti. Ma Munich Re non è stata l’unica e non sarà certo l’ultima compagnia assicurativa a fare le spese dell’emorragia dei rendimenti obbligazionari. JpMorgan ha passato al setaccio i protagonisti del mondo delle assicurazioni in Europa, cercando di valutare l’impatto che ha avuto e che avrà il tonfo dei rendimenti dei bond sui bilanci societari degli assicuratori. Risultato? Stime abbassate per molti operatori del settore assicurativo per quest’anno e per il prossimo.
In realtà non sarebbe neanche un brutto momento per il mercato delle assicurazioni. Gli analisti di Jp Morgan rilevano infatti un miglioramento del giro d’affari delle polizze, vita e non, e un incremento dei margini di profitto per le compagnie assicurative. Ma questo non basta per compensare il danno provocato dal deterioramento dei mercati dei capitali, in particolare di quello obbligazionario. I bond pesano troppo nei portafogli delle compagnie assicurative e a farne le spese sono i profitti. Jp Morgan prevede che le società più colpite dal crollo dei rendimenti dei bond saranno Allianz, Generali, Swiss Re e Aegon, i cui risultati sono più sensibili alle variazioni dei rendimenti degli investimenti. Le previsioni di JpMorgan sui risultati 2003 e 2004 di queste società subiscono un drastico colpo di forbici: dal taglio del 3% sugli utili 2003 di Aegon alla revisione al ribasso del 34% dei profitti di Generali per quest’anno. Cattive notizie anche per le quotazioni azionarie, per cui JpMorgan non vede margini di miglioramento. Fioccano giudizi neutral (Munich Re, Converium, Fortis, Allianz) e underweight (Swiss Re, Generali, Aviva, Prudential). Secondo le previsioni della banca d’affari americana a essere danneggiato sarà tanto il ramo vita quanto quello nonvita. Nessuna via di scampo quindi.
L’unico metodo per uscire vivi da questo momento critico è, secondo gli analisti, diversificare gli investimenti. E alcune compagnie lo stanno facendo. Si tratta di Ing, Axa e Zfs (Zurich Financial Services). In uno scenario decisamente a tinte grigie esistono quindi dei modelli di successo, per i quali gli analisti prevedono addirittura risultati in crescita. Analizziamo i singoli casi. Per esempio Zfs, una delle poche compagnie del settore che sta attraversando un periodo fortunato. La compagnia svizzera è indicata da JpMorgan come una delle più sensibili alle variazioni dei rendimenti obbligazionari. Nelle condizioni attuali ci si aspetterebbe quindi un brusco calo degli utili della società elvetica. Al contrario invece Zfs ha concluso il primo trimestre con risultati in crescita, tanto che JpMorgan ha alzato le proprie previsioni sui profitti 2003 della società da 2,7 a 3,1 milioni di dollari. Zurich Financial Services ha infatti saputo compensare i minori rendimenti degli investimenti obbligazionari incrementando in modo considerevole i margini e il giro d’affari. E le azioni della società non potranno fare altro che guadagnarci. Jp Morgan ha infatti promosso il titolo da neutral a overweight, cioè investire in queste azioni conviene. Fissando il target price a 200 franchi svizzeri, gli analisti prevedono una crescita delle quotazioni di Zfs del 26 per cento circa. Altrettanto rosee le previsioni che JpMorgan riserva ad Axa, anch’essa promossa a overweight. Se nella prima metà del 2003 la compagnia assicurativa francese subirà il calo dei rendimenti obbligazionari, secondo gli analisti dalla seconda parte dell’anno e soprattutto nel 2004, Axa assisterà a una rapida ripresa trainata dalla crescita del giro d’affari delle polizze vita e dal miglioramento del trend dei mercati azionari. JpMorgan prevede che le quotazioni del titolo della compagnia francese saliranno di circa il 23 per cento nei prossimi mesi fino a raggiungere un fair value di 15,7 euro. Farà anche meglio Ing, le cui azioni, secondo le previsioni di JpMorgan nei prossimi 18 mesi raggiungeranno un prezzo obiettivo di 18 euro, con un balzo del 30 per cento.
http://www.repubblica.it/supplementi/af/2003/06/09/finanza/033treviri.html
ELISABETTA TRAMONTO
Non sono tempi facili per le compagnie assicurative europee. A tradirle ci hanno pensato i bond. I rendimenti dei titoli obbligazionari hanno infatti raggiunto i minimi storici e, se gli analisti di JpMorgan hanno visto giusto, dovrebbero mantenersi ai livelli attuali, bassissimi, per tutto il 2003 e forse fino alla fine del 2004. Non è certo una buona notizia per gli assicuratori del Vecchio Continente che, come sottolineano da JpMorgan, in media scelgono di investire l’80 per cento dei propri capitali nei mercati obbligazionari. Ai tassi attuali è un po’ come gettare banconote al vento. Deve averlo pensato Munich Re, il numero uno al mondo del comparto della riassicurazione, caduto vittima dell’erosione dei mercati dei capitali. Il colosso assicurativo tedesco ha infatti archiviato i primi tre mesi del 2003 con un rosso superiore alle attese: 238 milioni di euro di perdita, su cui hanno pesato gli 880 milioni di euro di svalutazione degli investimenti. Ma Munich Re non è stata l’unica e non sarà certo l’ultima compagnia assicurativa a fare le spese dell’emorragia dei rendimenti obbligazionari. JpMorgan ha passato al setaccio i protagonisti del mondo delle assicurazioni in Europa, cercando di valutare l’impatto che ha avuto e che avrà il tonfo dei rendimenti dei bond sui bilanci societari degli assicuratori. Risultato? Stime abbassate per molti operatori del settore assicurativo per quest’anno e per il prossimo.
In realtà non sarebbe neanche un brutto momento per il mercato delle assicurazioni. Gli analisti di Jp Morgan rilevano infatti un miglioramento del giro d’affari delle polizze, vita e non, e un incremento dei margini di profitto per le compagnie assicurative. Ma questo non basta per compensare il danno provocato dal deterioramento dei mercati dei capitali, in particolare di quello obbligazionario. I bond pesano troppo nei portafogli delle compagnie assicurative e a farne le spese sono i profitti. Jp Morgan prevede che le società più colpite dal crollo dei rendimenti dei bond saranno Allianz, Generali, Swiss Re e Aegon, i cui risultati sono più sensibili alle variazioni dei rendimenti degli investimenti. Le previsioni di JpMorgan sui risultati 2003 e 2004 di queste società subiscono un drastico colpo di forbici: dal taglio del 3% sugli utili 2003 di Aegon alla revisione al ribasso del 34% dei profitti di Generali per quest’anno. Cattive notizie anche per le quotazioni azionarie, per cui JpMorgan non vede margini di miglioramento. Fioccano giudizi neutral (Munich Re, Converium, Fortis, Allianz) e underweight (Swiss Re, Generali, Aviva, Prudential). Secondo le previsioni della banca d’affari americana a essere danneggiato sarà tanto il ramo vita quanto quello nonvita. Nessuna via di scampo quindi.
L’unico metodo per uscire vivi da questo momento critico è, secondo gli analisti, diversificare gli investimenti. E alcune compagnie lo stanno facendo. Si tratta di Ing, Axa e Zfs (Zurich Financial Services). In uno scenario decisamente a tinte grigie esistono quindi dei modelli di successo, per i quali gli analisti prevedono addirittura risultati in crescita. Analizziamo i singoli casi. Per esempio Zfs, una delle poche compagnie del settore che sta attraversando un periodo fortunato. La compagnia svizzera è indicata da JpMorgan come una delle più sensibili alle variazioni dei rendimenti obbligazionari. Nelle condizioni attuali ci si aspetterebbe quindi un brusco calo degli utili della società elvetica. Al contrario invece Zfs ha concluso il primo trimestre con risultati in crescita, tanto che JpMorgan ha alzato le proprie previsioni sui profitti 2003 della società da 2,7 a 3,1 milioni di dollari. Zurich Financial Services ha infatti saputo compensare i minori rendimenti degli investimenti obbligazionari incrementando in modo considerevole i margini e il giro d’affari. E le azioni della società non potranno fare altro che guadagnarci. Jp Morgan ha infatti promosso il titolo da neutral a overweight, cioè investire in queste azioni conviene. Fissando il target price a 200 franchi svizzeri, gli analisti prevedono una crescita delle quotazioni di Zfs del 26 per cento circa. Altrettanto rosee le previsioni che JpMorgan riserva ad Axa, anch’essa promossa a overweight. Se nella prima metà del 2003 la compagnia assicurativa francese subirà il calo dei rendimenti obbligazionari, secondo gli analisti dalla seconda parte dell’anno e soprattutto nel 2004, Axa assisterà a una rapida ripresa trainata dalla crescita del giro d’affari delle polizze vita e dal miglioramento del trend dei mercati azionari. JpMorgan prevede che le quotazioni del titolo della compagnia francese saliranno di circa il 23 per cento nei prossimi mesi fino a raggiungere un fair value di 15,7 euro. Farà anche meglio Ing, le cui azioni, secondo le previsioni di JpMorgan nei prossimi 18 mesi raggiungeranno un prezzo obiettivo di 18 euro, con un balzo del 30 per cento.
http://www.repubblica.it/supplementi/af/2003/06/09/finanza/033treviri.html