SNAM: l'altro superbot n.4

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
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Piano industriale domani gennaio 19 . tgt 14.08€ Snam 41.000km di tubi in base a M&A chiuse fra aziende 2022 vallgono 1 milione euro a Km. 41 miliardi + valut 25% denora+70%renovit+100%stogit (17miliardi di m3 stoccaggio valgono 17 miliardi di euro)+100%snam4mobility(mw biometano e ita circa 120)+ 20%tap,,,,,,dovrebbe valere Ev 58,90 miliardi di cui 14miliardi debito... quindi( 58.9-14)/3,2 miliardi aIoni= 14.08€ x ogni Snam
 
Qui il comunicato stampa:

https://www.snam.it/export/sites/sn...unicati_stampa/2023/CS-Strategy_2022_2026.pdf


e queste è l'immagine della prima pagina


Screenshot 2023-01-19 alle 08.31.46.png
 
Le dichiarazioni di Venier:

“Il 2022 è stato un anno di svolta per il sistema energetico globale” – ha dichiarato Stefano Venier, amministratore delegato di Snam. “In uno scenario di incertezza e volatilità estrema, Snam è stata in grado di garantire il massimo supporto per far fronte all’emergenza, costruendo i presupposti per le azioni necessarie alla gestione del prossimo futuro. Nell’arco di piano 2022-2026 aumenteremo gli investimenti in maniera significativa rispetto al passato, al fine di rafforzare le nostre infrastrutture e contribuire alla maggiore sicurezza energetica del Paese per i prossimi anni e per l’orizzonte più lontano.
In parallelo, continueremo a lavorare per un futuro carbon neutral, puntando sulle molecole verdi: idrogeno e biometano accompagneranno il nostro cammino verso la neutralità carbonica così come le iniziative per la decarbonizzazione dei consumi finali, e a loro abbiamo destinato un miliardo di euro al 2026.
Nello stesso orizzonte temporale, malgrado uno scenario ancora instabile, prevediamo una crescita rilevante dei principali indicatori economici che potrà realizzarsi senza intaccare la nostra solidità finanziaria con l’obiettivo dicostruire un sistema energetico più sostenibile, resiliente e duraturo”.
 
Questo lo stralcio sui dividendi:

    1. Confermata ed estesa di un anno la politica dei dividendi:
    2. 2,5% di crescita minima annua del dividendo estesa al 2026, con
      conferma del +5% per azione nel 2022.
      Snam prevede che per l’esercizio 2022 possa essere distribuito nel 2023, un dividendo complessivo pari a 0,2751 euro per azione di cui il 40% a titolo di acconto con pagamento il 25 gennaio 2023 (record date 24 gennaio 2023), con data di stacco della cedola il 23 gennaio 2023, come deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 9 novembre 2022 mentre il restante 60% a saldo con pagamento il 21 giugno 2023 (record date 20 giugno 2023) con data di stacco della cedola il 19 giugno 2023, da sottoporre all’Assemblea degli Azionisti che approverà il bilancio di esercizio 2022.
 
Questo è il report di MF a firma Francesca Gerosa

Snam aumenta gli investimenti a 10 miliardi e conferma la crescita minima del dividendo: +2,5%​

di Francesca Gerosa
tempo di lettura 4 min

Crescita dell’ebitda +7% l’anno (da +4,5% del piano precedente) a 2,85 mld nel 2026 e dell’utile del +3% a 1,27 mld. Indebitamento in aumento a 18 mld. Confermato il +5% del dividendo nel 2022 (il 23 gennaio stacca acconto di 0,11 euro per azione, yield del 2,20%)​


Investimenti totali per 10 miliardi di euro (+23% rispetto agli 8,1 miliardi del piano 2021-2025), principalmente per la messa in esercizio di due FSRU, la realizzazione della Linea Adriatica e il rinnovo e lo sviluppo dello stoccaggio; crescita della Rab superiore al 5% medio annuo (da +2,5%), dell’ebitda del 7% medio annuo (da +4,5%) a 2,85 miliardi nel 2026 (di cui 140 milioni legati ai business della transizione energetica) e dell’utile netto del 3% medio annuo a 1,27 miliardi a fine 2026 (almeno 1,13 miliardi la guidance 2022), nonostante la crescita degli oneri finanziari per l’aumento dei tassi di interesse che si ipotizzano al 2% medio (1,1% nel piano precedente). Sono questi gli obiettivi del piano strategico 2022-2026 di Snam.

Confermata la crescita minima del dividendo: +2,5%


Quanto al dividendo, è stata estesa anche al 2026 la crescita minima del 2,5% prevista per gli anni precedenti (confermata a +5% nel 2022). In particolare, Snam ha previsto che per l’esercizio 2022 possa essere distribuito nel 2023 un dividendo complessivo pari a 0,2751 euro per azione di cui il 40% a titolo di acconto (0,11 euro per azione, yield del 2,20%) con pagamento il prossimo 25 gennaio (record date 24 gennaio) e data di stacco della cedola il 23 gennaio, come già deliberato dal cda, mentre il restante 60% a saldo con pagamento il 21 giugno (record date 20 giugno) con data di stacco della cedola il 19 giugno, da sottoporre all’assemblea degli azionisti che approverà il bilancio di esercizio 2022.


Indebitamento in aumento a 18 miliardi nel 2026

A fronte di un indebitamento visto salire a 18 miliardi nel 2026, Snam prevede di mantenere ratio di credito coerenti con il merito di credito attuale e un mix tra debito fisso e variabile di circa 2/3. Con riferimento alla strategia di allocazione del capitale, "resta prioritaria l’attuazione del piano di investimenti insieme alla massimizzazione del valore degli asset delle consociate”, ha affermato Snam, precisando che potrebbe valutare una strategia di rotazione del capitale per gli asset considerati “non strategici” da utilizzare per possibili opportunità di crescita non organica.

Crescerà il peso della finanza sostenibile che si prevede passare a circa l’80% al 2026 rispetto a circa il 70% raggiunto a fine 2022, a fronte dell’obiettivo di strutturare le emissioni future di Snam in formato ESG (Sustainability-Linked Bond oppure Use of Proceeds).

Snam ha anche ribadito l’impegno sul percorso di riduzione delle emissioni verso la neutralità carbonica al 2040. In un’ottica più lunga, la società guidata da Stefano Venier vede opportunità di investimenti superiori a 20 miliardi di euro nel periodo 2022-2030 su reti, stoccaggi e transizione energetica.



Snam contribuirà alla maggior sicurezza energetica dell’Italia



“Il 2022 è stato un anno di svolta per il sistema energetico globale”, ha sottolineato l’ad, Stefano. “In uno scenario

di incertezza e volatilità estrema, Snam è stata in grado di garantire il massimo supporto per far fronte all’emergenza, costruendo i presupposti per le azioni necessarie alla gestione del prossimo futuro. Nell’arco del piano 2022-2026 aumenteremo gli investimenti in maniera significativa rispetto al passato, al fine di rafforzare le nostre infrastrutture e contribuire alla maggior sicurezza

energetica del Paese per i prossimi anni e per l’orizzonte più lontano”.

E punterà sulle molecole verdi: idrogeno e biometano


In parallelo, Snam continuerà a lavorare per un futuro carbon neutral, “puntando sulle molecole verdi: idrogeno e biometano accompagneranno il nostro cammino verso la neutralità carbonica così come le iniziative per la decarbonizzazione dei consumi finali, e a loro abbiamo destinato un miliardo di euro al 2026”, ha precisato Venier. Nello stesso orizzonte temporale, malgrado uno scenario ancora instabile, “prevediamo una crescita rilevante dei principali indicatori economici che potrà realizzarsi senza intaccare la nostra solidità finanziaria con l’obiettivo di costruire un sistema energetico più sostenibile, resiliente e duraturo”.

9 miliardi destinati all’infrastruttura del gas


Più in dettaglio, dei 10 miliardi di investimenti al 2026, 9 sono destinati all’infrastruttura del gas. In particolare, ha spiegato Snam, 6,3 miliardi sul trasporto (5,4 miliardi nel piano precedente), compresi gli investimenti relativi al potenziamento della Linea Adriatica e l’applicazione della nuova metodologia per la valutazione dello stato di salute degli asset per le sostituzioni di rete; 1,3 miliardi per l’ampliamento e il rinnovo dei siti di stoccaggio (1,2 miliardi nel piano precedente); 1,4 miliardi al gas naturale liquefatto, con un significativo aumento riconducibile all’acquisto dei due rigassificatori galleggianti e ai relativi investimenti infrastrutturali. Il tutto mentre proseguono le attività di certificazione sulla rete esistente che prevede di raggiungere i 3,000 km entro il 2026, da 750 km del 2022, e le verifiche su stoccaggi, stazioni di compressione e sistema di misura.

1 miliardo alla transizione energetica


Tra i gas verdi, il biometano è quello allo stadio di sviluppo più avanzato e disponibile in tempi brevi. Gli investimenti in biometano nel piano 2022-2026 ammontano a circa 550 milioni e prevedono oltre 100 MW di impianti in esercizio entro il 2026 (con una produzione attesa pari a circa 200 milioni di metri cubi). Ad oggi, Snam si è costruita una solida piattaforma in questo segmento con circa 40 MW di impianti di biogas e biometano operativi a fine 2022 e ha rafforzato il ruolo di sviluppatore su scala industriale. Nell’orizzonte del piano, sono previsti 100 milioni di investimenti nell’idrogeno anche con il supporto dei fondi del Pnrr, per contribuire a preparare l’ecosistema nazionale all’utilizzo dell’idrogeno. La partnership con De Nora prevede la realizzazione di una Gigafactory per la produzione di elettrolizzatori in Italia, per la quale la Commissione Ue, nell’ambito del programma IPCEI Hy2Tech, ha autorizzato la concessione di un sostegno finanziario entro un massimale di 63 milioni.

Orario di pubblicazione: 19/01/2023 08:16
Ultimo aggiornamento: 19/01/2023 09:30
 
ANCORA DEBITO IN CRESCITA.............................. dopo il DVD a 4.30 sarà appetibile
 
Si conferma un difensivo con prospettive ampiamente conservative.
il fatto che abbia dovuto sopperire alle forniture/riempimento di gas nel periodo critico ne ha azzoppato la redditività in senso lato.
In altre parole, la mano pubblica (leggi servizio pubblico) è un handicap.
Soprattutto per questo non decolla.
Anzi, se i mercati stornano diventa buona da arrotondare.
Oggi ho dato quelle prese a 4,22.
 
Mi sembra prematuro giudicare proprio oggi il piano strategico. I mercati in Europa prendono fiato e anche Snam era cresciuta molto dal 2 gennaio. Tuttavia è evidente che, con il forte piano di investimenti e il corrispondente indebitamento, difficilmente il titolo potrà salire molto. Resta un BOT, con un discreto rendimento e la possibilità di fare un paio di operazioni all'anno, non di più.
 
Alcune evidenze del piano sono certezze.
Indebitamento.
Piano strategico con criticità tutte da verificare e pesare sul fronte idrogeno.
Dividendo minimo in crescita di una percentuale oggi molto bassa.
 
no, lunedi mattina...
 
un piano strategico che affossa l'azione è un evento normale ?sentiamo conte che ne pensa ?
 
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