Il report di MF sulla trimestrale:
Snam, conferma la guidance. Darà l'acconto del dividendo (0,11 euro)
di Rossella Savojardo Angela Zoppo
Nei primi nove mesi dell'anno il fatturato è cresciuto del 10,3% a 2,4 miliardi. Il gruppo ha confermato la stima sull'utile a 1,13 miliardi per il 2022 . Il titolo scivola a Piazza Affari
Snam scivola in borsa in apertura di seduta (-1,18% a 4,68 euro) dopo la pubblicazione dei conti al 30 settembre. Nei primi nove mesi dell'anno il gruppo ha realizzato un fatturato in miglioramento del 10,3% a 2,4 miliardi di euro grazie anche all'effetto della crescita dei ricavi dei business della transizione energetica.
A calare è stato però l'utile netto in limatura dello 0,6% a 932 milioni, un risultato comunque superiore rispetto a quanto atteso dagli analisti che lo vedevano a 923 milioni. Il margine operativo lordo adjusted è a sua volta calato dello 0,6% a 1,7 miliardi, in linea comunque con il consenso degli analisti, mentre gli investimenti sono aumentati del 2% a 883 milioni di euro.
Snam ha confermato la guidance per il 2022
In relazione ai dati dei primi nove mesi dell'anno, il gruppo ha confermato il piano investimenti e la guidance per quest'anno. Snam si aspetta adesso che l'utile netto raggiunga i 1,13 miliardi di euro. Il management ha inoltre proposto la distribuzione dell'acconto del dividendo per il 2023 per un ammontare pari a 0,11 euro per azione, in calo rispetto agli 0,15 euro di acconto dello scorso anno. Lo stacco della cedola sarà il 23 gennaio del prossimo anno e verrà messa in pagamento due giorni dopo.
Il contributo delle partecipate, De Nora & C
I proventi netti da partecipazioni ammontano a 250 milioni di euro, in aumento di 38 milioni di euro (+17,9%) rispetto ai primi nove mesi del 2021. Tra le partecipate, in particolare, Interconnector Limited (+19 milioni di euro) ha beneficiato di maggiori conferimenti di capacità in esportazione, favoriti dalle attuali condizioni di mercato e dalla forte disponibilità di gas naturale liquefatto nel Regno Unito. Ma sull’aumento dei proventi da partecipazioni ha inciso anche il maggior contributo delle partecipate Terèga (+6 milioni di euro), principalmente per i maggiori volumi di gas in esportazione e De Nora, per il positivo andamento del business dell’elettrolisi.
Ricavi e investimenti in crescita
I ricavi totali del gruppo sono cresciuti di oltre il 10% anno su anno a 2,4 miliardi di euro, lieve crescita per gli investimenti tecnici a 883 milioni di euro (+2%). L'indebitamento finanziario netto è sceso a 12,9 miliardi di euro dai 14 miliardi del 31 dicembre 2021).
L'ad Venier: buoni risultati in uno scenario incerto
"I risultati dei primi nove mesi del 2022 confermano la solidità del percorso del gruppo anche in uno scenario incerto", è il commento dell'ad Stefano Venier, "La buona performance di tutto il business in Italia, nonostante la riduzione delle tariffe regolate nelle attività gas, il contributo delle nostre partecipate estere e dei nuovi business legati alla transizione energetica, hanno concorso alla stabilità degli utili e ci consentono di confermare la guidance di gruppo a fine 2022. Con l’ottenimento delle autorizzazioni per la messa in funzione delle navi rigassificatrici si concretizza, inoltre, il primo tassello del rimodellamento della sicurezza energetica nazionale, che dovrà essere presto accompagnato da un potenziamento delle infrastrutture di trasporto e stoccaggio e da un’accelerazione delle iniziative per la transizione, su cui Snam conta di giocare un ruolo di primo piano. Solo così potremo trasformare la crisi attuale in un’opportunità per la costruzione del futuro paradigma energetico".
Gli stoccaggi pieni al 95%
A ridosso dei conti, Snam ha fornito anche l'aggiornamento sul riempimento degli stoccaggi, in vista del prossimo inverno senza più ingenti volumi dalla Russia. Il livello attuale è del 95,2%, per un totale di 11,2 miliardi di metri cubi di gas naturale, ai quali si sommano i 4,5 miliardi di metri cubi di stoccaggio strategico. Il sistema energetico nazionale potrà, inoltre, disporre di ulteriori 1,1 miliardi di metri cubi accumulati negli stoccaggi degli altri operatori. "Su questo fronte, da oggi", ha ricordato Venier, "l’azione è già volta a ottimizzare l’erogazione invernale e a costruire, anche con le Fsru (i rigassificatori galleggianti appena autorizzati a Piombino e Ravenna ndr), le condizioni per la campagna della prossima estate quando sarà necessario anche sostituire i circa 2 miliardi di metri cubi di provenienza russa stoccati quest’anno".
Ultimo aggiornamento: 10/11/2022 11:25