NuovaEra2012
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per chi è corto di memoria
Dieci protagonisti per l'Italia: l'uomo dell'anno è Tremonti - Il Sole 24 ORE
1) L'uomo dell'anno è Giulio Tremonti
Il ministro dell'Economia ha tenuto fermo il timone italiano nella tempesta della crisi
È Giulio Tremonti, ministro dell'Economia, l'uomo dell'anno economico italiano 2009, secondo il panel del Sole 24 Ore. Nato a Sondrio nel 1947, professore all'università di Pavia, autore di best seller critici sulla globalizzazione e il "mercatismo", capace di passare le notti sui saggi della New York Review of Books, discutere a brutto muso alla Bocconi con gli economisti Monti e Tabellini, amato, rispettato, criticato, temuto ma alla fine eletto al quinto posto dei ministri economici europei dal Financial Times. Nella crisi più grave dal '29 Tremonti ha accentrato nelle sue mani il timone economico, spesso scontrandosi con i colleghi di governo. Recuperando circa 95 miliardi di euro con lo scudo fiscale (coadiuvato dall'inesauribile direttore delle entrate Attilio Befera), misura lodata da Le Monde, blindando la Finanziaria, non cedendo sulle richieste di spesa, Tremonti ha dato, nel caos politico, almeno un punto di riferimento chiaro. Il suo stile alla Mourinho può non piacere, troppo solitario, la competenza screziata dal narcisismo, qualche litigio superfluo: ma amici e nemici sanno sempre qual è la direzione e, in un'Italia che non sta guadagnando punti nel mondo, Tremonti è rispettato dai colleghi europei e americani. Aver fatto doppiare il capo più insidioso della crisi mondiale al nostro paese gli merita la nostra scelta di uomo del 2009. Nel 2010 lo attendono nuove sfide, politiche e personali. Contribuire in prima persona al clima di dialogo che inneschi le cruciali riforme economiche. Passare dal rigore ferreo del 2009 a una linea di sviluppo, sostegno, innovazione e investimenti per le aziende che, concordata in una pax bancaria e istituzionale vera, possa avviare per l'Italia l'uscita dalla crisi sì, ma anche dal formidabile ristagno del passato. Un Tremonti maturato al ruolo di statista, capace di ascoltare le critiche non come polemica sterile ma come dibattito intellettuale, il Tremonti che sa presiedere, per esempio, con eccellenza l'Istituto Aspen, senza più attriti, può ridare fiducia ai marchi, velocizzare le start up, creare con le istituzioni, le banche, i laboratori, le imprese e le università un network italiano che recuperi il passo perduto nella crisi e confermi il nostro paese leader nel XXI secolo. È questo il nostro augurio 2010, complimentandoci intanto con Giulio Tremonti
Dieci protagonisti per l'Italia: l'uomo dell'anno è Tremonti - Il Sole 24 ORE
1) L'uomo dell'anno è Giulio Tremonti
Il ministro dell'Economia ha tenuto fermo il timone italiano nella tempesta della crisi
È Giulio Tremonti, ministro dell'Economia, l'uomo dell'anno economico italiano 2009, secondo il panel del Sole 24 Ore. Nato a Sondrio nel 1947, professore all'università di Pavia, autore di best seller critici sulla globalizzazione e il "mercatismo", capace di passare le notti sui saggi della New York Review of Books, discutere a brutto muso alla Bocconi con gli economisti Monti e Tabellini, amato, rispettato, criticato, temuto ma alla fine eletto al quinto posto dei ministri economici europei dal Financial Times. Nella crisi più grave dal '29 Tremonti ha accentrato nelle sue mani il timone economico, spesso scontrandosi con i colleghi di governo. Recuperando circa 95 miliardi di euro con lo scudo fiscale (coadiuvato dall'inesauribile direttore delle entrate Attilio Befera), misura lodata da Le Monde, blindando la Finanziaria, non cedendo sulle richieste di spesa, Tremonti ha dato, nel caos politico, almeno un punto di riferimento chiaro. Il suo stile alla Mourinho può non piacere, troppo solitario, la competenza screziata dal narcisismo, qualche litigio superfluo: ma amici e nemici sanno sempre qual è la direzione e, in un'Italia che non sta guadagnando punti nel mondo, Tremonti è rispettato dai colleghi europei e americani. Aver fatto doppiare il capo più insidioso della crisi mondiale al nostro paese gli merita la nostra scelta di uomo del 2009. Nel 2010 lo attendono nuove sfide, politiche e personali. Contribuire in prima persona al clima di dialogo che inneschi le cruciali riforme economiche. Passare dal rigore ferreo del 2009 a una linea di sviluppo, sostegno, innovazione e investimenti per le aziende che, concordata in una pax bancaria e istituzionale vera, possa avviare per l'Italia l'uscita dalla crisi sì, ma anche dal formidabile ristagno del passato. Un Tremonti maturato al ruolo di statista, capace di ascoltare le critiche non come polemica sterile ma come dibattito intellettuale, il Tremonti che sa presiedere, per esempio, con eccellenza l'Istituto Aspen, senza più attriti, può ridare fiducia ai marchi, velocizzare le start up, creare con le istituzioni, le banche, i laboratori, le imprese e le università un network italiano che recuperi il passo perduto nella crisi e confermi il nostro paese leader nel XXI secolo. È questo il nostro augurio 2010, complimentandoci intanto con Giulio Tremonti