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Inaugurato il nuovo comando della Nato
a Lago Patria, ma mancano strade e fogne


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GIUGLIANO - Un'inaugurazione da manuale militare, quella del nuovo comando della Nato a Lago Patria: taglio del nastro, onori alle bandiere e soldati che si muovono a passo cadenzato.

Alla presenza del Comandante della Forze dell'Alleanza Atlantica in Europa, l'ammiraglio James Stavidris e del ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, la cittadella militare, dove lavorano 2.300 tra militari e civili di 22 Nazioni, prende definitivamente il posto dell'antica sede di Bagnoli dove la Nato si era insediata il 4 aprile 1954.

«Per la prima volta dopo 62 anni - ha detto soddisfatto l'ammiraglio Bruce Clingan, comandante del JFC Naples, nome della struttura in codice Nato - disponiamo di un quartiere generale concepito specificamente per le nostre necessità».

Intorno alla cittadella dell' Alleanza Atlantica debbono essere ancora completate ed asfaltate alcune strade d'accesso (il traffico previsto è di 1.400 auto nelle ore di punta). Carenti sono alcuni impianti fognari e il vento - stando al racconto di alcuni dipendenti che lavorano nella struttura - spesso porta odori sgradevoli. In stato di precarietà è l'uscita di Lago Patria dell'asse di prolungamento della Tangenziale.

Manca un'adeguata segnaletica e dell'assenza di indicazioni è rimasta vittima anche la scorta del ministro della Difesa, che si dirigeva alla cerimonia ed è stata costretta a un'inversione di marcia e a tornare indietro dopo aver sbagliato strada all'uscita della Tangenziale.

«Occorreranno due anni per arrivare alla piena capacità operativa - ha detto il ministro Di Paola - ed anche l'Italia e le autorità locali devono dare il proprio aiuto al raggiungimento dell'obiettivo».

«La Regione sta già lavorando ed è pronta a fare la propria parte fino in fondo. È necessario, però, che il Governo rimuova le regole del patto di stabilità sulle infrastrutture, per evitare che i fondi che vengono assegnati divengano ingestibili», ha replicato con una nota l'assessore ai lavori pubblici della Regione, Edoardo Cosenza.

Esteso su un' area di 33 ettari, il nuovo Comando Nato è diviso in nove corpi di fabbrica con un Centro operativo ad alta tecnologia, che coordina il funzionamento dell'intera struttura, dagli ascensori ai satelliti collegati. Il centro conferenze dispone di 10 sale cablate con 600 km di fibra ottica e di 2 mila sistemi informatici. La realizzazione del nuovo JFC Naples ha avuto una lunga elaborazione.

Abbandonato il progetto originario «Afsouth 2000», del 1995, che prevedeva due Torri al Centro Direzionale, l'Alleanza Atlantica ha scelto di emigrare nell' entroterra, 26 km a Nord di Napoli, non senza difficoltà e ritardi nella tabella di marcia.

La prima pietra del nuovo Comando fu collocata il 28 gennaio 2004, la conclusione era prevista entro il 2008.
 
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