ROMA - Un consulente informatico, con la passione per il mondo degli hacker e un passato nella sinistra movimentista. È il profilo del milanese Davide Barillari, 38 anni, candidato alla Regione per il M5S. Il suo nome è stato il più cliccato nelle primarie on-line indette tra venerdì e ieri pomeriggio dal meet-up laziale (non più di 1.000 gli attivisti coinvolti nella votazione). Barillari da tre anni si è trasferito a Ostia e si occupa, per conto dell’Ibm, della gestione dei sistemi centrali della Banca d’Italia. Sposato, ha un figlio di 3 anni e ne sta aspettando un altro.
L’aspirante governatore grillino si è avvicinato al movimento tra il 2007 e il 2008, folgorato dai primi Vaffa day. Perché si candida? «Per giustizia, per mio figlio, contro la corruzione e la mafia, e per smetterla con i compromessi».
Prima di entrare nel “non-partito”, è stato un militante di Rifondazione e delegato sindacale per la Cgil-Fiom «ma mi accompagnarono alla porta dopo aver messo in discussione gli equilibri interni grazie al web». Tra esperienze dentro Banca Etica e in Emergency, partecipò anche al G8 di Genova («Le ferite delle manganellate sono sparite, ma il ricordo di ciò che ho visto no»).

L’aspirante governatore grillino si è avvicinato al movimento tra il 2007 e il 2008, folgorato dai primi Vaffa day. Perché si candida? «Per giustizia, per mio figlio, contro la corruzione e la mafia, e per smetterla con i compromessi».
Prima di entrare nel “non-partito”, è stato un militante di Rifondazione e delegato sindacale per la Cgil-Fiom «ma mi accompagnarono alla porta dopo aver messo in discussione gli equilibri interni grazie al web». Tra esperienze dentro Banca Etica e in Emergency, partecipò anche al G8 di Genova («Le ferite delle manganellate sono sparite, ma il ricordo di ciò che ho visto no»).