sostituire fondi con etf

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mollicino

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ho un paniere di fondi .da circa un hanno sto comprando etf
sto pensando graduamente di sostuire i fondi con etf
1 quale % di fondi e quanti % etf tenere in portafoglio
2 su quali etf investire ,tutti i mercati hanno corso parecchio in questi anni
3 sostituire completamente fondi con etf ?

i fondi sono arca
un consiglio grazie
 
secondo me dovresti vendere tuti i fondi, nell'80% dei casi meno efficienti degli etf e più costosi (la gestione attiva costa il doppio o quasi). Per quanto riguarda il paniere dipende molto dalle tue aspettaive/propensioni. Dato che ormai ETF ne trovi di tutti i tipi-settori-mercati, se la scelta dei fondi era ragionata e ti sei trovato bene potresti usare le stesse percentuali. Io attualmente ho l'70% nel conto SA al 6% (solo per sei mesi) e 30% così distribuiti:

30% S&P Mib
35% Euro stoxx 50
15% Emergenti
20% Euro stoxx Mid Cap.

Per adesso non mi lamento.
 
.

Per un consiglio professionale sull’asset allocation che potrebbe fare al tuo caso dovresti rispondere almeno a queste 2 domande:


Qual è la tua propensione al rischio?

Qual è il tuo orizzonte temporale?


Comunque anch’io sono d’accordo per lo switch immediato dai fondi agli ETF ed anche a versare una parte delle somme nel Conto Santander Consumer.

Per un suggerimento sulla percentuale del portafoglio da suddividere tra le varie asset types però dovresti rispondere alle due domande.

.

.
 
Sono due livelli diversi.

- Se i fondi sono inefficienti, sostituirli con i corrispondenti etf è valido sempre e comunque.

- Come impostare il portafoglio è un discorso diverso, invece.
 
la propensione al rischio e medio alta
orrizzonte temporale oltre i 5 anni
nell ipotesi di modificare il portafoglio su quali mercati investire ?
il mio portafoglio attuale e

arcabb 5%

arca 27 10%
arca az it 5 %
arca bond pe 15%
arca az eur 5%
arca far east 5%
arca bond corp 10%
arca az p e 20%
etf global titan 50 10%
etf ischares 500 15 %
 
Ultima modifica:
Ti do la mia opinione personale, ovviamente concordando con quanto detto su.
Molti dei fondi che riporti non hanno fatto male, però in realtà sono quasi sempre sotto il loro indice di riferimento.
Per il resto mi sembra che il portfolio sia abbastanza diversificato (io punterei un pò di più specificamente su cina e messico).
i bond corp sono in una fase di stanca (sia l'indice che tanto più il fondo) io venderei il fondo.
Prova a dare un occhiata su ww.etfworld.it (o altri siti simili) trovi info sugli etf (descritti per settore e mercato etc.) che riproducono bene il tuo portfolio ed oltre......
 
.

Inserendo le informazioni da te fornite nel tool di asset allocation del CREDEM viene consigliata questa suddivisione degli investimenti:


AZIONARIO DIVERSIFICATO: 60%

con investimenti suddivisi principalmente tra:


-blue chips internazionali,

-azionario Europa,

-azionario America,

-azionario Giappone,

-azionario Euro.



AZIONARIO SPECIALIZZATO: 40%

con investimenti prevalentemente in:


-Real Estate,

-Hi-Tech,

-azionario Growth,

-azionario Italia,

-azionario Tiger Far East,

-azionario Mercati Emergenti.


Vorrei ricordare che i tools di asset allocation oltre a considerare la propensione al rischio e l’orizzonte temporale del cliente considerano normalmente le serie storiche dei mercati finanziari (anche fino a 15 anni indietro) e le previsioni per quanto riguarda gli stessi considerando anche l’andamento probabile futuro dei tassi d’interesse e delle valute.


.
 
I fondi non battono gli indici. Le asset allocation a cappella invece?

A cosa servono le serie storiche? Gli andamenti dei titoli si sono mai ripetuti in passato?

Le previsioni? Esiste la possibilità di fare previsioni consistenti?

Tools? Esistono tools che diano un aiuto (soprattutto ai non professionisti della gestione) vero?

Tigers Far East? Non che non creda in quei mercati ma come lo gestisco. Dovrò pormi il problema di quando comprare e vendere. O no?

Credo ancora alla favola della propensione al rischio e dell'orizzonte temporale?
Dove sta scritto che le borse in futuro sicuramente saliranno? o sicuramente scenderanno?

Posso seriamente costruire un portafoglio sulla base degli slogan delle reti di vendita degli anni "90?

Saluti, Lightcreek
 
Lightcreek ha scritto:
I fondi non battono gli indici. Le asset allocation a cappella invece?

A cosa servono le serie storiche? Gli andamenti dei titoli si sono mai ripetuti in passato?

Le previsioni? Esiste la possibilità di fare previsioni consistenti?

Tools? Esistono tools che diano un aiuto (soprattutto ai non professionisti della gestione) vero?

Tigers Far East? Non che non creda in quei mercati ma come lo gestisco. Dovrò pormi il problema di quando comprare e vendere. O no?

Credo ancora alla favola della propensione al rischio e dell'orizzonte temporale?
Dove sta scritto che le borse in futuro sicuramente saliranno? o sicuramente scenderanno?

Posso seriamente costruire un portafoglio sulla base degli slogan delle reti di vendita degli anni "90?

Saluti, Lightcreek

:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:

...penso di essere stato chiaro ! :D

Ciao :)
 
Lightcreek ha scritto:
I fondi non battono gli indici. Le asset allocation a cappella invece?

A cosa servono le serie storiche? Gli andamenti dei titoli si sono mai ripetuti in passato?

Le previsioni? Esiste la possibilità di fare previsioni consistenti?

Tools? Esistono tools che diano un aiuto (soprattutto ai non professionisti della gestione) vero?

Tigers Far East? Non che non creda in quei mercati ma come lo gestisco. Dovrò pormi il problema di quando comprare e vendere. O no?

Credo ancora alla favola della propensione al rischio e dell'orizzonte temporale?
Dove sta scritto che le borse in futuro sicuramente saliranno? o sicuramente scenderanno?

Posso seriamente costruire un portafoglio sulla base degli slogan delle reti di vendita degli anni "90?

Saluti, Lightcreek

Ti do la mia opinione alle questioni interessanti che hai sollevato:
1) i fondi non superano gli indici e solitamante neanche gli ETF. Tuttavia la deviazione tra fondi-indici etf-indici è di parecchi percento inferiore nel secondo caso
2)le serie storiche non sono un dato oggettivo. Non credo molto alla ciclicità. Esistono dati oggettivi sui trend ed esistono dei segnali che annunciano inversioni di tendenza
3)Pervisioni consistenti al 100% no. forse tra il 70-80% è più facile

sugli ultimi punti sono sostanzialmente d'accordo con te OK! .
 
snort ha scritto:
...
1) i fondi non superano gli indici e solitamante neanche gli ETF. Tuttavia la deviazione tra fondi-indici etf-indici è di parecchi percento inferiore nel secondo caso...
Gli ETF, di norma, non "devono" superare l'indice in quanto si limitano a replicarlo (dedotte le comm. di gestione).
Per quello che concerne i fondi in generale è vero...però ritengo che:
1) nel panorama dei fondi/sicav si trovano dei buoni prodotti...bisogna cercarli...possibilmente all'estero :D
2) i costi dei fondi/sicav inglobano anche il compenso per l'assistenza...
...è ovvio che se pago un consulente avrò probabilmente ETF ai quali dovrò aggiungere la parcella...
...è altrettanto ovvio che se sono in grado di fare da solo non capisco perchè "devo comprare" un indice se non passare a selezionare singole scelte interessanti... :rolleyes:

snort ha scritto:
...2)le serie storiche non sono un dato oggettivo. Non credo molto alla ciclicità. Esistono dati oggettivi sui trend ed esistono dei segnali che annunciano inversioni di tendenza...
Vero, però è anche vero che esiste un margine di errore che in molti spesso dimenticano.... :D

snort ha scritto:
...3)Pervisioni consistenti al 100% no. forse tra il 70-80% è più facile
Sulle previsioni ho l'impressione che spesso si abusi sull'attendibilità statistica della confidenza della previsione...nel senso che se faccio una previsione attendibile nel 95% dei casi vuol dire che se faccio 100 volte l'investimento in questione 95 volte avrò il risultato atteso e 5 volte sbaglierò....però l'investimento lo faccio una volta sola !

Inoltre la forbice dei rendimenti attesi è spesso talmente ampia da sembrare ridicola...

Ciao :)
 
Lightcreek ha scritto:
I fondi non battono gli indici. Le asset allocation a cappella invece?

A cosa servono le serie storiche? Gli andamenti dei titoli si sono mai ripetuti in passato?

Le previsioni? Esiste la possibilità di fare previsioni consistenti?

Tools? Esistono tools che diano un aiuto (soprattutto ai non professionisti della gestione) vero?

Tigers Far East? Non che non creda in quei mercati ma come lo gestisco. Dovrò pormi il problema di quando comprare e vendere. O no?

Credo ancora alla favola della propensione al rischio e dell'orizzonte temporale?
Dove sta scritto che le borse in futuro sicuramente saliranno? o sicuramente scenderanno?

Posso seriamente costruire un portafoglio sulla base degli slogan delle reti di vendita degli anni "90?

Saluti, Lightcreek


cosa proporresti?
 
Difficile dirlo in sintesi. Dò solo alcuni spunti che nascono dall'esperienza (soprattutto coi clienti):

1) Decidere il livello di oscillazione accettabile per il proprio portafoglio. Non c'è una regola è individuale. Costruire un portafoglio coerente. Io uso un Var modificato (soprattutto per l'obbligazionario).
2) credo che i portafogli si costruiscono un po' alla volta. Quando ci sono i guadagni posso aumentare gli asset più volatili coerentemente con il criterio 1.
3) stop-loss (trailing, per evitare troppe compravendite).
4) Night Random Walk Theory, cioè cercare di identificare mercati, settori e stili di gestione interessanti passeggiando (meglio se di notte).
Andrebbe fatto anche per le società ma non sono attrezzato per farlo.
Esempio. Le migliori indicazioni su Wall Street le ho ottenute frequentando i McDonald's lungo le Intestate all tre di notte. Osservare attentamente e parlare con le persone.
Se volete investire in Fiat andate dove ci sono le fabbriche e gli uffici e parlate al bar con operai e impiegati.
Costoso? Molto più costoso perdere soldi.
5) io leggo Fortune, Science (la versione italiana Le Scienze va benissimo), Country Home. Molte persone più in gamba di me leggono Business Week (a me non piace moltissimo). Guardate la tv satellitare anche se non capite una parola. Tante volte il non capire aiuta ad osservare "il contorno".
Internet oggi è utilissimo, un sito come Internazionale.it vi permette di accedere alla stampa di tutto il mondo. Poi ci sono i newsgroup, anche stranieri.
I telepredicatori sono una fonte di informazioni incredibile per capire dove stanno andando gli States. Devo ottenere soldi parlando alle persone di Dio ma anche cogliendo i bisogni e le paure. Bravissimi. Per l'Asia attenti alle presentazioni formali, tipo inaugurazioni e congressi di partito. Oservate le faccie, serve un po' di allenamento. Parlate coi ragazzi, osservate le mode. Per l'Europa sono più indicativi i vecchi e i turisti. Il Dax lo si poteva prevedere piuttosto bene frequentando i ristoranti della Romagna (alle 6 di pomeriggio..) anche se passeggiando per Berlino lo si capiva meglio.
Qui mi fermo per non annoiare troppo.
Saluti, Lightcreek.
 
tutt'altro che noioso..molto interessante Lightcreek
continua che leggo molto volentieri.
 
Lightcreek ha scritto:
Difficile dirlo in sintesi. Dò solo alcuni spunti che nascono dall'esperienza (soprattutto coi clienti):

1) Decidere il livello di oscillazione accettabile per il proprio portafoglio. Non c'è una regola è individuale. Costruire un portafoglio coerente. Io uso un Var modificato (soprattutto per l'obbligazionario).
2) credo che i portafogli si costruiscono un po' alla volta. Quando ci sono i guadagni posso aumentare gli asset più volatili coerentemente con il criterio 1.
3) stop-loss (trailing, per evitare troppe compravendite).
4) Night Random Walk Theory, cioè cercare di identificare mercati, settori e stili di gestione interessanti passeggiando (meglio se di notte).
Andrebbe fatto anche per le società ma non sono attrezzato per farlo.
Esempio. Le migliori indicazioni su Wall Street le ho ottenute frequentando i McDonald's lungo le Intestate all tre di notte. Osservare attentamente e parlare con le persone.
Se volete investire in Fiat andate dove ci sono le fabbriche e gli uffici e parlate al bar con operai e impiegati.
Costoso? Molto più costoso perdere soldi.
5) io leggo Fortune, Science (la versione italiana Le Scienze va benissimo), Country Home. Molte persone più in gamba di me leggono Business Week (a me non piace moltissimo). Guardate la tv satellitare anche se non capite una parola. Tante volte il non capire aiuta ad osservare "il contorno".
Internet oggi è utilissimo, un sito come Internazionale.it vi permette di accedere alla stampa di tutto il mondo. Poi ci sono i newsgroup, anche stranieri.
I telepredicatori sono una fonte di informazioni incredibile per capire dove stanno andando gli States. Devo ottenere soldi parlando alle persone di Dio ma anche cogliendo i bisogni e le paure. Bravissimi. Per l'Asia attenti alle presentazioni formali, tipo inaugurazioni e congressi di partito. Oservate le faccie, serve un po' di allenamento. Parlate coi ragazzi, osservate le mode. Per l'Europa sono più indicativi i vecchi e i turisti. Il Dax lo si poteva prevedere piuttosto bene frequentando i ristoranti della Romagna (alle 6 di pomeriggio..) anche se passeggiando per Berlino lo si capiva meglio.
Qui mi fermo per non annoiare troppo.
Saluti, Lightcreek.

Hai descritto con grande efficacia e sintesi delle questioni fondamentali. :clap: :clap: :clap:

Rifletti però sul fatto che il "benessere" o il "malessere" si muovono sempre con un pò di inerzia, non sempre trascurabile. Dalle mie parti per esempio vecchi in giro non se ne vedoni molti e, per dire la verità nonostante la regione sia una meta ambita, neanche turisti.
Questo però non vuol dire che i mercati abbiano fatto male. Anzi tutt'altro(nonostante l'economia particamente ferma).
Il dato quantitativo non risolve certo i problemi; tuttavia ben interpretato (e magari rafforzato da considerazioni simili alle tue) fornice delle buone indicazioni.
 
Dal mio punto di vista non è possibile sostituire i prodotti del risparmio gestito con gli ETF,non perchè siano meglio i primi dei secondi ma perchè sono dei prodotti complementari,non supplementari.
Gli ETF sono i campioni della gestione passiva a basso costo,mentre i fondi e le sicav (quei pochi che non si appiattiscono sul benchmark) sono ottimi strumenti per apportare alpha alla allocazione ottimale delle risorse.
 
con un ETF risparmi almeno il 2% di commissioni annue
moltiplicate questo 2% per qualche anno e vedrete che ci sono pochi fondi che fanno meglio di un ETF
 
Rosencranz ha scritto:
Dal mio punto di vista non è possibile sostituire i prodotti del risparmio gestito con gli ETF,non perchè siano meglio i primi dei secondi ma perchè sono dei prodotti complementari,non supplementari.
Gli ETF sono i campioni della gestione passiva a basso costo,mentre i fondi e le sicav (quei pochi che non si appiattiscono sul benchmark) sono ottimi strumenti per apportare alpha alla allocazione ottimale delle risorse.

in teoria potresti avere ragione....in pratica in Italia la maggior parte del risparmio in fondi comuni e sicav è allocato in prodotti a gestione passiva....
quindi in questo caso molto meglio gli Etf......
se poi uno è bravo a scegliere i prodotti e soprattutto a non subire le scelte di bancari e promotori vari allora ok,altrimenti.....
p.s. questo vale per i bancari e promotori senza scrupoli(chiamiamoli così...:D)
lo so che ce ne sono anche di onesti e preparati.....;)
 
Ultima modifica:
raga ha scritto:
in teoria potresti avere ragione....in pratica in Italia la maggior parte del risparmio in fondi comuni e sicav è allocato in prodotti a gestione passiva....
quindi in questo caso molto meglio gli Etf......
se poi uno è bravo a scegliere i prodotti e soprattutto a non subire le scelte di bancari e promotori vari,allora ok,altrimenti.....
Uno che porta il tuo nome dovrebbe sapere che cercando i prodotti a gestione attiva se ne possono trovare di ottimi!
 
magnini ha scritto:
con un ETF risparmi almeno il 2% di commissioni annue
moltiplicate questo 2% per qualche anno e vedrete che ci sono pochi fondi che fanno meglio di un ETF


hai ragione..ma il lavoro da fare è proprio quello di andare a scovare quei 'pochi' fondi che esistono e sono ottimi.
mi sembra che qui sul Fol ci siano moltissime indicazioni in tal senso..poi se uno è costretto e limitato nella scelta ai soli fondi della sua banca..allora etf..
 
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