~Qohèlet~
Tutto non è che fumo
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Coinvolti 350.000 risparmiatori. Sotto accusa due aziende
Truffa da 5 miliardi con i francobolli Migliaia in rivolta, interviene Zapatero
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MADRID - Tremano in Spagna 350 mila piccoli risparmiatori che avevano piazzato i loro soldi in due grandi società di investimenti filatelici, Forum Filatelico e Afinsa, dietro promessa di un rendimento annuale fra il 6 e il 10 per cento. I clienti piazzavano in generale somme fra 10mila e 100mila euro per l’acquisto di francobolli, con la garanzia del loro valore sul mercato. I francobolli erano conservati nelle capaci casseforti delle due imprese perché, sostenevano i consulenti finanziari, nelle case erano a rischio di furto o di deterioramento. Nella realtà questo sicuro metodo di investimento sarebbe stato una maxitruffa di tipo «piramidale»: gli interessi promessi erano pagati non attraverso trasparenti operazioni finanziarie ma con i soldi degli ultimi entrati nella catena. Ufficialmente non si avanzano cifre ma fonti informate sostengono che il «buco» potrebbe aggirarsi attorno ai 5 miliardi di euro, la truffa più grande mai commessa in Spagna.
Ha dovuto intervenire il capo del governo José Luis Zapatero per invitare alla calma i risparmiatori, molti dei quali avevano investito nei francobolli i loro risparmi di una vita o i proventi della vendita di un appartamento.
La tensione fra le vittime, già altissima, era diventata spasmodica quando il portavoce del governo aveva detto che una eventuale frode non sarebbe stata coperta da fondi statali di garanzia e che il controllo delle due società implicate era di competenza delle regioni, non del governo centrale. Dopo la levata di scudi delle associazioni dei consumatori e del principale partito di opposizione, che ha ricordato come il controllo di questo tipo di attività, svolgendosi in più di una regione, è di competenza dello Stato, ha fatto capolino Zapatero. Il premier ha chiesto fiducia nella magistratura e nelle autorità assicurando che sia il governo centrale sia le regioni stanno lavorando «per garantire al massimo gli interessi e i diritti dei risparmiatori», sottolineando che l’inchiesta era partita un anno fa. Ha aggiunto che la magistratura deve ancora verificare la truffa e la solvibilità delle imprese ma si teme che il numero delle vittime sia «molto alto».
Nove persone sono state fermate, fra cui i presidenti di Forum Filatelico e di Afinsa. Secondo un portavoce del governo sono sospettati di frode, insolvenza, riciclaggio di denaro sporco, appropriazione indebita. Nella villa madrilena di uno dei fermati sono stati rinvenuti 10 milioni di euro in banconote da 500 euro, nascosti dietro una parete.
Fonte: Corriere della Sera di oggi
Truffa da 5 miliardi con i francobolli Migliaia in rivolta, interviene Zapatero
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MADRID - Tremano in Spagna 350 mila piccoli risparmiatori che avevano piazzato i loro soldi in due grandi società di investimenti filatelici, Forum Filatelico e Afinsa, dietro promessa di un rendimento annuale fra il 6 e il 10 per cento. I clienti piazzavano in generale somme fra 10mila e 100mila euro per l’acquisto di francobolli, con la garanzia del loro valore sul mercato. I francobolli erano conservati nelle capaci casseforti delle due imprese perché, sostenevano i consulenti finanziari, nelle case erano a rischio di furto o di deterioramento. Nella realtà questo sicuro metodo di investimento sarebbe stato una maxitruffa di tipo «piramidale»: gli interessi promessi erano pagati non attraverso trasparenti operazioni finanziarie ma con i soldi degli ultimi entrati nella catena. Ufficialmente non si avanzano cifre ma fonti informate sostengono che il «buco» potrebbe aggirarsi attorno ai 5 miliardi di euro, la truffa più grande mai commessa in Spagna.
Ha dovuto intervenire il capo del governo José Luis Zapatero per invitare alla calma i risparmiatori, molti dei quali avevano investito nei francobolli i loro risparmi di una vita o i proventi della vendita di un appartamento.
La tensione fra le vittime, già altissima, era diventata spasmodica quando il portavoce del governo aveva detto che una eventuale frode non sarebbe stata coperta da fondi statali di garanzia e che il controllo delle due società implicate era di competenza delle regioni, non del governo centrale. Dopo la levata di scudi delle associazioni dei consumatori e del principale partito di opposizione, che ha ricordato come il controllo di questo tipo di attività, svolgendosi in più di una regione, è di competenza dello Stato, ha fatto capolino Zapatero. Il premier ha chiesto fiducia nella magistratura e nelle autorità assicurando che sia il governo centrale sia le regioni stanno lavorando «per garantire al massimo gli interessi e i diritti dei risparmiatori», sottolineando che l’inchiesta era partita un anno fa. Ha aggiunto che la magistratura deve ancora verificare la truffa e la solvibilità delle imprese ma si teme che il numero delle vittime sia «molto alto».
Nove persone sono state fermate, fra cui i presidenti di Forum Filatelico e di Afinsa. Secondo un portavoce del governo sono sospettati di frode, insolvenza, riciclaggio di denaro sporco, appropriazione indebita. Nella villa madrilena di uno dei fermati sono stati rinvenuti 10 milioni di euro in banconote da 500 euro, nascosti dietro una parete.
Fonte: Corriere della Sera di oggi