spese chiusura conto

pincopalllino

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(ASCA) - Roma, 6 mag - Non sono dovute le spese di chiusura
conto correnti e custodia titoli. Lo afferma l'Adusbef in un
comunicato, in cui si sottolinea che ''Il Giudice del
Tribunale di Bolzano, dott.ssa Claudia Montagnola,ha
pronunciato nei giorni scorsi una decisione favorevole ai
correntisti nella causa che vedeva opposto il Centro Tutela
Consumatori Utenti di Bolzano e la Banca Popolare dell'Alto
Adige, sull'applicazione ai contratti di conto corrente delle
spese di estinzione del conto stesso''.
Il Tribunale, spiega l'Adusbef, con una sentenza storica
che sara' estesa su tutto il territorio nazionale, ha sancito
''l'abusivita' della clausola che prevede l'obbligo del
cliente di corrispondere una somma a titolo di 'commissioni
richiesta estinzione conto' anche nell'ipotesi in cui il
diritto di recesso sia stato esercitato dal cliente a seguito
della comunicazione da parte dell'istituto di credito della
unilaterale modificazione dei tassi, prezzi e altre
condizioni''. La sentenza ha ritenuto in particolare che ''la
clausola e' volta ad aggirare la normativa speciale in
materia bancaria (Testo Unico bancario), creando una vera e
propria caparra penitenziale (in sostanza una penale in caso
di recesso - ndr)'', e ha condannato la banca alle spese di
giudizio.
''Imporre le spese di chiusura di un conto corrente
bancario, pari ad una media di 130-170 euro applicando le
tariffe dei listini affissi negli sportelli secondo la legge
sulla trasparenza bancaria, in caso di modifica unilaterale
di tassi e condizioni, equivale ad ostacolare la concorrenza
ed impedire la liberta' del consumatore di scegliere la banca
piu' conveniente ed in quel preciso momento meno vessatoria.
Per non parlare dei costi chiusura e trasferimento titoli a
custodia,che arrivano a superare anche 1.500 euro'',
sottolinea l'Adusbef.
''Adusbef e Federconsumatori lanciano quindi l'ennesima
offensiva giudiziaria contro usi,abusi delle banche su tutto
il territorio nazionale, mettendo a disposizione i loro
uffici legali, per demolire l'ennesima clausola vessatoria
dai contratti di conto corrente, che in caso di modifica
unilaterale di tassi e condizioni, non dovra' piu' prevedere
balzelli iniqui ed oneri feudali di ''spese estinzione conto
e custodia titoli'', definito dal giudice una vera e propria
''caparra penitenziale''.
 
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