Spigolature

maryella

il mio canto libero
Registrato
25/9/10
Messaggi
6.566
Punti reazioni
563
.... di tutto un po', gocce di saggezza, briciole
di buone letture, poesia e musica indimenticabile
e di più...


LA SOTTILE DIFFERENZA

Dopo un po' impari la sottile differenza
tra tenere una mano e incatenare un'anima.
E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno
e la compagnia non è una sicurezza.
E inizi ad imparare che i baci non sono contratti
e i doni non sono promesse.
E cominci ad accettare le tue sconfitte
a testa alta e con gli occhi aperti
e la grazia di un adulto,
non con il dolore di un bambino.
E impari a costruire le tue strade oggi
perchè il terreno di domani
è troppo incerto per fare piani.
E impari che il sole scotta se ne prendi troppo
perciò pianta il tuo giardino
e decora la tua anima
invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori .
E impari che puoi davvero sopportare,
che sei forte davvero
che vali davvero.

(Veronica Shoffstall)
 
Ultima modifica:
CE LA SI PUO' FARE...non sempre ma qualche volta si

Un piccolo bruco camminava verso una grande
montagna.
Lungo la strada incontrò una coccinellache gli
chiese: “Dove vai?”.
Il bruco rispose: “Ieri ho fatto un sogno nel
quale mi trovavo sulla cima di una montagna e
da lì potevo vedere tutta la valle. Oggi voglio
realizzare il mio sogno”.
Sorpresa, la coccinella gli disse: “Devi essere pazzo! Tu sei solo un
piccolo bruco. Per te, un sassolino sarà una montagna, una
pozzanghera sarà un mare e ogni cespuglio sarà una barriera
impossibile da oltrepassare”.
Ma il piccolo bruco era già lontano e non la sentì.
Incontrò poi un coniglio: “Dove vai con tanto sforzo?”.
Il piccolo bruco rispose: “Ieri sera ho fatto un sogno, ho sognato di
essere sulla cima della montagna e da lì potevo ammirare tutta la
valle. Mi è piaciuto quello che ho visto e oggi voglio realizzare il mio
sogno”.
Il coniglio si mise a ridere e disse: “Nemmeno io, con le mie grandi
zampe e con i miei grandi salti, affronterei un’impresa così
difficile”.
E, ridendo, rimase a osservare il piccolo bruco mentre procedeva
per la sua strada.
La stessa cosa accadde con la rana, la talpa e il topo. Tutti gli
consigliarono di fermarsi, dicendo: “Non arriverai mai…!”.
Ma il piccolo bruco, determinato e coraggioso, continuò a
camminare. Stremato e senza forze, ad un tratto decise di fermarsi
a riposare. Con un ultimo sforzo si preparò un posto per dormire
quella notte.
“Così mi sentirò meglio” disse il piccolo bruco. Ma morì.
Per giorni, gli animali si avvicinarono a vedere i suoi resti. Lì c’era
l’animale più pazzo del mondo, lì c’era l’ultimo rifugio di un piccolo
bruco morto per aver inseguito un sogno.
All’improvviso, però, quel bocciolo grigiastro si ruppe. Comparvero
due occhioni, due antenne e due bellissime ali dai colori stupendi.
Era una farfalla!
Gli animali restarono senza parole, meravigliati da quella stupenda
creatura che in un istante prese il volo e
raggiunse la cima della montagna.
Il sogno del bruco, diventato farfalla, si era
realizzato. Il sogno per il quale aveva vissuto,
per il quale aveva lottato, era finalmente
diventato realtà.
.
 
Salve Maryella :)
- Il primo passo per raggiungere la gioia è sgombrare il campo dagli inganni.
Puoi essere felice indipendentemente dagli eventi.

- Il mio posto nella storia è al sicuro perché non ci saranno altri come me
- Sono l'essere più speciale del sistema che sia mai stato creato
- Apprezzerò quello che la vita mi ha riservato
- Affronto la vita con ottimismo e speranza nel futuro
- Stabilirò obiettivi nuovi e interessanti perché so che mi renderanno felice
- Sarò felice perché vivrò questa giornata come se fosse l'ultima
- Mi adatterò alla vita accettando ciò che mi riserva
- Imparerò a convivere con me stesso e ad amarmi
- Non sarò mai un perfezionista
- Imparerò a ridere della vita
- Imparerò a cogliere il punto di vista altrui


N. Sparks
Il bambino che imparò a colorare il buio

images
 
Io, pochi giorni fa, ho dovuto preparare un intervento dal titolo “Il dolore inutile”, e il succo che ne ho tratto è che non c’è dolore inutile.
Nel passato, e presso alcuni ancora oggi, si vedeva nel dolore un mezzo necessario per la salvezza: il dolore necessario come espiazione richiesta da Dio per lavare il peccato.
Lei ha visto nei miei libri che rifiuto questa impostazione, come del resto ancor più quella quasi blasfema del dolore colpevole, cioè come castigo inflitto da Dio. Ma questo a mio avviso, non significa ritenere che il dolore sia inutile, senza senso. Io penso che dobbiamo pensare al mondo come a un processo in perpetua costruzione e alle sofferenze che in esso avvengono come un prezzo necessario per tale sua costruzione. L’evoluzione del mondo è possibile solo a prezzo della sofferenza, così come il lavoro è possibile solo a prezzo della fatica. E’ la legge intrinseca delle cose, che la maturità spirituale porta ad accettare. Non si tratta di fuggire dal mondo, ma di rimanervi, sapendo che esso ci ha generato e che esso ancora ci genera. Ogni istante lo fa, con l’aria che ci mantiene in vita.
Non ci sono dolori richiesti da Dio, meno che mai ci sono dolori mandati da Dio come castigo, neppure però ci sono dolori inutili. Chi soffre, diceva Teilhard de Chardin, sta sulla linea del fronte di questo processo che si chiama vita.
Lo so che possono sembrare parole retoriche, ma io penso che la ricchezza della nostra anima è tale che può giungere a dare un senso a tutte le cose, e che accettare la sofferenza in unione con la sofferenza di tutte le cose del mondo sia un gesto di grande importanza spirituale.
Ovviamente questo discorso non esclude che si combatta il dolore fisico in tutte le sue forme con gli antidolorifici e i farmaci oppiacei, la cui somministrazione va anzi favorita ed incoraggiata. Ma smettere di soffrire fisicamente significa cessare di soffrire anche a livello psichico e spirituale? Purtroppo sappiamo che non è così. C’è una dimensione della sofferenza che non sarà mai vinta dalla chimica, che non attiene al corpo ma attiene all’anima, e più l’anima sa, più soffre. La vittoria dell’uomo sulla sofferenza non sarà mai solo una questione farmacologica. Anche per questo a un certo punto, dopo molti anni, l’organismo e la psiche possono non farcela più, e ci si sente svuotati e si vuole farla finita. Per questo dicevo che non ci sono risposte preconfezionate. Ma fino a quando si può, penso che non bisogna fuggire dal posto in cui la vita ci ha messo.

Vito MANCUSO
 
Ci saranno momenti nei quali i ricordi ci verranno a trovare
e ci procureranno sensazioni dolcissime o amari rimpianti.
Questo succederà soprattutto nell'autunno della nostra vita
e ci illumineranno, per quel che è possibile, la via del nostro tramonto...

Questa bella poesia di William Yets (in una traduzione
altrettanto mirabile di Montale) ce lo ricorda. Yets ha dedicato
questi versi al grande e unico amore della sua vita e si
rivolge all' amata prefigurandola nel momento della sua vecchiaia,
mentre, accanto al fuoco, apre il libro dove sono contenute le
poesie a lei dedicate.

WHEN YOU ARE OLD
(William Butler Yets)


When you are old and gray and full of sleep
And nodding by the fire, take down this book,
And slowly read, and dream of the soft look
Your eyes had once, and of their shadows deep;

How many loved your moments of glad grace,
And loved your beauty with love false or true;
But one man loved the pilgrim soul in you,
And loved the sorrows of your changing face.

And bending down beside the glowing bars,
Murmur, a little sadly, how love fled
And paced upon the mountains overhead,
And hid his face amid a crowd of stars.



Quando tu sarai vecchia, tentennante
tra fuoco e veglia prendi questo libro,
leggilo senza fretta e sogna la dolcezza
dei tuoi occhi d’un tempo e le loro ombre.

Quanti hanno amato la tua dolce grazia
di allora e la bellezza di un vero o falso amore.
Ma uno solo ha amato l’anima tua pellegrina
e la tortura del tuo trascolorante volto.

Cùrvati dunque su questa tua griglia di brace
e di’ a te stessa a bassa voce Amore
ecco come tu fuggi alto sulle montagne
e nascondi il tuo pianto in uno sciame di stelle.

draft_lens2080521module13515338photo_1232639038Henri_Matisse_Woman_Reading.jpg


Quando tu sarai... - YouTube
 
Stiamo vivendo veramente tempi duri,la crisi erode i nostri
piccoli risparmi e il nostro paese chiede ai propri cittadini
dei sacrifici per evitare la bancarotta. Naturalmente è chiaro
che i sacrifici devono essere equamente distribuiti e una
favoletta ce ne offre un encomiabile esempio:

""Un giorno una gallina ed un maiale si trovarono a passeggiare
insieme. Arrivati in una larga piazza videro un enorme cartello
con scritto: "Il mondo ha fame . Bisogna sfamare il mondo,
aiutateci!" La Gallina guardò il maiale e con tono molto serio
disse: E' giusto, anche noi possiamo dare qualcosa, daremo
uova e prosciutto......""

E poi ci vengono a dire che non c'è animale più stupido della gallina!!!
 
Mi sarebbe piaciuto sapere qual è stata la risposta del maiale per vedere chi è veramente più stùpido. :D
 
Mi sarebbe piaciuto sapere qual è stata la risposta del maiale per vedere chi è veramente più stùpido. :D


Non è dato sapere al momento. Se ci fosse qualcuno che lo sa si faccia avanti.

Tu franky come avresti risposto alla gallinella furbettina?
 
Non è dato sapere al momento. Se ci fosse qualcuno che lo sa si faccia avanti.

Tu franky come avresti risposto alla gallinella furbettina?
Se fossi stato il maiale gli avrei risposto...."sappi che è meglio una gallina oggi che un uovo domani :o :D
 
Maschiaccio sai che ho paura che la risposta sia proprio stata quella? Pare che la gallina sia sparita e il maiale giri con una stampella!....:eek::D
 
L’esistenza è un’occasione, esistere è l’occasione!
Non dire: “Domani farò,
domani amerò,
domani avrò un rapporto festoso con l’esistenza”.
Perché domani?
Il domani non arriva mai.
Perché non ora?
Perché rinviare?
Rinviare è un trucco della mente;
ti mantiene nella speranza, e nel frattempo l’opportunità sfuma.

OSHO


file.php
 
L’errore ortografico, se ben considerato, può dar
luogo ad una serie di storie comiche e istruttive.
(…) molti dei cosiddetti “errori” dei bambini,
poi, sono un’altra cosa: sono creazioni autonome,
di cui si servono per assimilare una realtà
sconosciuta. (…) Tra l’altro ridere degli errori è già
un modo di distaccarsene. La parola giusta esiste
solo in opposizione alla parola sbagliata. (…)
Sbagliando s’impara, è vecchio proverbio. Il
nuovo proverbio potrebbe dire che sbagliando si
inventa”

Rodari, 1973

bimba-con-tablet-sorridente.jpeg
 
La paura mangia l'anima
(proverbio arabo e titolo di un film di Rainer Werner Fassbinder)
 
CIO' CHE HO SCRITTO DI NOI

Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
è la mia nostalgia
cresciuta sul ramo inaccessibile
è la mia sete
tirata su dal pozzo dei miei sogni
è il disegno
tracciato su un raggio di sole
ciò che ho scritto di noi è tutta verità
è la tua grazia
cesta colma di frutti rovesciata sull'erba
è la tua assenza
quando divento l'ultima luce all'ultimo angolo della via
è la mia gelosia
quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati
è la mia felicità
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe

ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
ciò che ho scritto di noi è tutta verità.

(Nazim Hikmet)
 
Attenti
agli uomini comuni,
alle donne comuni,
attenti al loro amore.
Il loro è un amore comune che mira alla mediocrità,
ma c’è del genio nel loro odio.
c’è abbastanza genio nel loro odio per ucciderti,
per uccidere chiunque.
Non volendo la solitudine,
non concependo la solitudine,
cercheranno di distruggere
tutto ciò che si differenzia da loro stessi.
Non sapendo creare l’Arte
non capiranno l’Arte.
Considereranno il loro fallimento come creatori
solo come un fallimento del mondo.
Non essendo in grado di amare pienamente
crederanno il tuo amore incompleto
e poi ti odieranno.
E il loro odio sarà perfetto,
come un diamante splendente,
come un coltello,
come una montagna,
come una tigre,
come cicuta…
La loro arte più raffinata
(Charles Bukowski )
 
Plaisir d'amour ne dure qu'un moment.
chagrin d'amour dure toute la vie.

J'ai tout quitté pour l'ingrate Sylvie.
Elle me quitte et prend un autre amant.

Plaisir d'amour ne dure qu'un moment.
chagrin d'amour dure toute la vie.

Tant que cette eau coulera doucement
vers ce ruisseau qui borde la prairie,


Je t'aimerai, me répétait Sylvie.
L'eau coule encore. Elle a changé pourtant.


Plaisir d'amour ne dure qu'un moment.
chagrin d'amour dure toute la vie.

Richard Clayderman - Plaisir d'Amour - YouTube
 
""La Trappola (Esopo)

Un topo guardò nella fessura del muro per vedere il contadino e la moglie aprire un pacco. “Quale cibo potrebbe contenere quel pacco?”

Il topo scoprì che nel pacco c’era una trappola per topi e ne fu devastato.

Tornando nell’aia, il topo volle avvisare tutti gli animali: “C’è una trappola per topi nella casa! C’è una trappola per topi nella casa!”

La gallina iniziò a chiocciare e raspare in terra e disse: “Signor Topo, posso capire che questa sia una grave preoccupazione per lei ma non ha conseguenze su di me. Non me ne importa molto.”

Il topo si voltò verso il maiale e gli disse: “C’è una trappola per topi in casa!”. Il maiale simpatizzò ma disse: “Sono molto dispiaciuto, Signor Topo, ma non posso far molto altro che pregare. Può star certo che la terrò presente nelle mie preghiere.”

Il topo si voltò verso la mucca. La mucca disse: “Accidenti, Signor Topo. Sono spiacente per lei, ma è difficile che io riesca ad infilare il mio naso nella trappola. E’ un problema suo.”

Così il topo tornò nella casa, a testa bassa e triste, per fronteggiare la trappola solo soletto.

Quella stessa notte, si sentì un suono nella casa, come il rumore di una trappola che scatta sulla preda.

La moglie del contadino corse a vedere cosa aveva catturato. Nel buio, non vide che era un serpente velenoso la cui coda era rimasta nella trappola. Il serpente morse la donna. Il contadino la portò all’ospedale e quando la riportò a casa aveva la febbre.

Chiunque sa che quando si ha la febbre fa molto bene prendere del brodo di gallina. Così il contadino portò la sua accetta nell’aia per preparare l’ingrediente principale del brodo.

Ma la moglie continuava a star male e così amici e vicini vennero per stare con lei ad ogni ora del giorno e della notte. Per dare loro da mangiare, il contadino uccise il maiale. La moglie del contadino non migliorò ed un giorno morì.

Vennero così tante persone al funerale, che il contadino dovette macellare la mucca per fornire sufficiente carne per tutti i convenuti.

° ° ° °
Morale della favola...
Quando esiste un problema ed inizi a pensare che non ti riguarda, ricorda, quando uno di noi è minacciato, siamo tutti a rischio.
Siamo tutti coinvolti in questo viaggio chiamato vita...

...E quando prendiamo certe decisioni dobbiamo stare molto attenti, meditare su tutte le possibili conseguenze che possano derivare dalle nostre azioni
a volte avventate perché guidate più dalla pancia che dal cervello.....
 
Aquellas pequeñas cosas

(Joan Manuel Serrat)

Uno se cree
que las mató
el tiempo y la ausencia.
Pero su tren
vendió boleto
de ida y vuelta.

Son aquellas pequeñas cosas,
que nos dejó un tiempo de rosas
en un rincón,
en un papel
o en un cajón.

Como un ladrón
te acechan detrás
de la puerta.
Te tienen tan
a su merced
como hojas muertas

que el viento arrastra allá o aquí,
que te sonríen tristes y
nos hacen que
lloremos cuando
nadie nos ve.

Quelle piccole cose

Si crede
che le ha ormai uccise
il tempo e l'assenza...
Ma il loro treno
aveva venduto un biglietto
di andate e ritorno....

Sono quelle piccole cose
che ci ha lasciato un tempo di rose
in un angolo,
in un pezzo di carta o
in un baule.

Come un rapinatore
ti aspettano dietro la porta,
ti tengono alla loro mercè
come foglie morte
che il vento raccoglie qui e là...
Ti sorridono tristi e....
ci fanno piangere
quando nessuno ci vede...

Joan Manuel Serrat - Aquellas pequeñas cosas - YouTube
 
Indietro