Spread trading

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baccofol

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Ciao a tutti, mi sono appena iscritto in questo forum e vorrei affontare un argomento di cui non sono riuscito a reperire molte informazioni e forse voi ne avete discusso altre volte.

L'argomento "trading spread" mi ha incuriosito perchè ho letto le pubblicità dei corsi di Joe Ross e suo del libro dedicato all'argomento stesso.

Mi sapete dire qualcosa in particolare su questo tipo di trading? Esistono banche o sim in Italia che permettono questo tipo di operatività minimizzando i margini richiesti?
Da quello che ho intuito è una tecnica molto utile da utilizzare con le materie prime, e l'unica banca-sim italiana che ho trovato è iwbank,ma spero non sia l'unica visto i costi di informativa e commissioni.

Spero possiate illuminarmi sull'argomento.
Ciao a tutti
 
non ho letto il libro di ross quindi non so cosa intendi per spread trading. io uso finspreads che ti permette di non pagare commissioni a fronte di uno spread tra domanda e offerta ma non so se è quello che intende ross.
 
Ferro Vecchio ha scritto:
non ho letto il libro di ross quindi non so cosa intendi per spread trading. io uso finspreads che ti permette di non pagare commissioni a fronte di uno spread tra domanda e offerta ma non so se è quello che intende ross.

Tutto quello che so è racchiuso in questo trafiletto trovato nel sito di Ross:




Spread trading e trading stagionale

Lo spread trading dà molti benefici. Eccone alcuni:

* Lo spread è una posizione protetta, con rischio ridotto,
perché compri un future e ne vendi un altro correlato.
* Dato che il rischio è minore, il margine richiesto è molto
basso (ad esempio 20% del margine di un future). Questo
significa che hai bisogno di meno capitale e hai un
maggiore ritorno sul margine.
* Puoi selezionare gli spread anche con la stagionalità.
Il beneficio è che molti spread stagionali hanno
alte probabilità di successo.
* Gli spread spesso formano forti trend.
* Lo spread trading impegna meno tempo, perché si basa
sui dati a fine giornata. Il vantaggio è che puoi fare solo
spread trading o affiancarlo a un'altra attività.
 
aud-usd nzd-usd forse...
 
Io faccio spread trading su spmib40, eurostoxx50 e dax30, prediligo i primi 2 che sono i future più collegati del pianeta.
Con directa però il margine è quelllo classico per i future quindi 1 posizione (long uno e short l'altro) impegna 2 margini.
 
baccofol ha scritto:
Tutto quello che so è racchiuso in questo trafiletto trovato nel sito di Ross:

Spread trading e trading stagionale

Lo spread trading dà molti benefici. Eccone alcuni:

* Lo spread è una posizione protetta, con rischio ridotto,
perché compri un future e ne vendi un altro correlato.
* Dato che il rischio è minore, il margine richiesto è molto
basso (ad esempio 20% del margine di un future). Questo
significa che hai bisogno di meno capitale e hai un
maggiore ritorno sul margine.
* Puoi selezionare gli spread anche con la stagionalità.
Il beneficio è che molti spread stagionali hanno
alte probabilità di successo.
* Gli spread spesso formano forti trend.
* Lo spread trading impegna meno tempo, perché si basa
sui dati a fine giornata. Il vantaggio è che puoi fare solo
spread trading o affiancarlo a un'altra attività.

Sulle stagionalità, un conto sono quelle determinate da fattori fondamentali (es benzina e gasolio da riscaldamento la cui domanda varia in base alla stagione), un conto sono quelle casuali
Prima occorre selezionare gli spreads che funzionano per i fondamentali,
poi IMHO evitare almeno all'inizio il faidate, perchè senza avere una base statistica seria, a parte pochi spreads classici o casi eclatanti come quello che era stato segnalato in altro 3d su HU-HO (il gasolio da risc costava più della benza!) è difficile valutare la situazione

ti consiglio di guardare questo sito
www.mrci.com
 
stefanog23 ha scritto:
Io faccio spread trading su spmib40, eurostoxx50 e dax30, prediligo i primi 2 che sono i future più collegati del pianeta.
Con directa però il margine è quelllo classico per i future quindi 1 posizione (long uno e short l'altro) impegna 2 margini.

Ti dispiacerebbe fare qualche esempio pratico della tua operatività?

Vorrei capire bene questo meccanismo, anche io uso Directa.
C'è qualche sito in cui si spiega bene questa tecnica?
Grazie e ciao
 
baccofol ha scritto:
Tutto quello che so è racchiuso in questo trafiletto trovato nel sito di Ross:

.
gia' lui guadagna con capitan uncino :rolleyes:
 
baccofol ha scritto:
Ti dispiacerebbe fare qualche esempio pratico della tua operatività?

Vorrei capire bene questo meccanismo, anche io uso Directa.
C'è qualche sito in cui si spiega bene questa tecnica?
Grazie e ciao


E' abbastanza semplice, eurostoxx e minifib hanno circa lo stesso valore adesso abbiamo minifib 37550 ed eurostoxx 3804, però l'eurostoxx vale 10€ a punto mentre il mini 1€ a punto quindi il valore dei contratti è 37550 e 38040, quindi molto simile.
Ne segue che il rapporto con cui li tratto è 1-1 cioè un mini ed un eurostoxx, mentre se ci infili il dax la cosa è un po' più complicata visto 1 dax sono circa 4 minifib.

Detto questo ormai sono diversi mesi che lo spread fra minifib ed eurostoxx si muove nello stesso range di 1500 punti con varie tappe intermedie, per calcolare lo spread basta una semplice sottrazione fatta fra il mini/10 e l'eurostoxx, cioè 3755-3804 = -49.

I livelli operativi che ho adesso e che ho trovato osservando gli andamenti passati sono 0, -25, -40, -55 e -70 ovvero lo spread si muove in questo range in maniera anche piuttosto veloce.
tre settimane fa era intorno allo 0, io ero corto sullo spread ovvero corto di fib e lungo di eurostoxx, ho chiuso le posizioni aperte sullo 0 a -25 e -40, poi sono stato un attimo alla finestra ed ho cominciato ad aprire posizioni lunghe sullo spread (lungo fib e corto stoxx) a -45, -65 e -70, le posizioni aperte a -70 le ho chiuse e riaperte un paio di volte sul -55 (per intendersi 150€ lordi ogni posizione) e adesso sono rimasto con le posizioni a -45 e qualcosa a -65 ancora aperte e secondo come sento il mercato potrei chiudere tutte le posizioni rimaste da -65 e restare con solo le -45.

Adesso sono almeno 6-7 sedute che lo spread resta fra -50 e -70, oggi sembra vole bucare i -50 e quindi sono fiducioso su un bel trend favorevole al minifib che lo riporti perlomeno in zona -25 dove liquiderei tutto per mettermi di nuovo in attesa di ispirazione :D

stiamo a vedere.
 
OK! interessante, mi piace, stai in pratica scalando lo spread
il rischio è relativo perchè è difficile che gli indici azionari europei prendano spreads enormi, visto che bene o male siamo sulla stessa barca
non che non possa capitare, peccarità, se non ci fosse il rischio....
inoltre hai trovato anche un buon equilibrio coi punti in modo da non "spaiare" lo spreas (rapporto 1/10 abbastanza preciso)
unico problema, come in tutti i casi di spread, è avere liquidi per tenere il margine se lo spread si apre troppo
 
stefanog23 ha scritto:
E' abbastanza semplice, eurostoxx e minifib hanno circa lo stesso valore adesso abbiamo minifib 37550 ed eurostoxx 3804, però l'eurostoxx vale 10€ a punto mentre il mini 1€ a punto quindi il valore dei contratti è 37550 e 38040, quindi molto simile.
stiamo a vedere.

E' un ottimo sistema, solo che per ottenere gains più corposi sembrerebbe che gli spread sulle commodities siano più indicati.
Mi è sfuggita una cosa, le scadenze dello stoxx e del minifib sono identiche?
Se cosi fosse magari bisognerebbe fare un po di calcoli su scadenze diverse, forse cosi di potrebbe delineare una tendenza più marcata.
 
stefanog23 ha scritto:
E' abbastanza semplice, eurostoxx e minifib hanno circa lo stesso valore adesso abbiamo minifib 37550 ed eurostoxx 3804, però l'eurostoxx vale 10€ a punto mentre il mini 1€ a punto quindi il valore dei contratti è 37550 e 38040, quindi molto simile.
Ne segue che il rapporto con cui li tratto è 1-1 cioè un mini ed un eurostoxx, mentre se ci infili il dax la cosa è un po' più complicata visto 1 dax sono circa 4 minifib.

Detto questo ormai sono diversi mesi che lo spread fra minifib ed eurostoxx si muove nello stesso range di 1500 punti con varie tappe intermedie, per calcolare lo spread basta una semplice sottrazione fatta fra il mini/10 e l'eurostoxx, cioè 3755-3804 = -49.

I livelli operativi che ho adesso e che ho trovato osservando gli andamenti passati sono 0, -25, -40, -55 e -70 ovvero lo spread si muove in questo range in maniera anche piuttosto veloce.
tre settimane fa era intorno allo 0, io ero corto sullo spread ovvero corto di fib e lungo di eurostoxx, ho chiuso le posizioni aperte sullo 0 a -25 e -40, poi sono stato un attimo alla finestra ed ho cominciato ad aprire posizioni lunghe sullo spread (lungo fib e corto stoxx) a -45, -65 e -70, le posizioni aperte a -70 le ho chiuse e riaperte un paio di volte sul -55 (per intendersi 150€ lordi ogni posizione) e adesso sono rimasto con le posizioni a -45 e qualcosa a -65 ancora aperte e secondo come sento il mercato potrei chiudere tutte le posizioni rimaste da -65 e restare con solo le -45.

Adesso sono almeno 6-7 sedute che lo spread resta fra -50 e -70, oggi sembra vole bucare i -50 e quindi sono fiducioso su un bel trend favorevole al minifib che lo riporti perlomeno in zona -25 dove liquiderei tutto per mettermi di nuovo in attesa di ispirazione :D

stiamo a vedere.



Tecnica interessante. Ti chiedo alcune cose.

Dove posso trovare il grafico di lungo periodo (qualche anno) della funzione "mini/10 - eurostoxx" ?

Quante operazioni chiudi in positivo mediamente in un mese sull'intervallo di cui hai parlato -70 - 0 ?

La volatilità dello spread permette un'operatività intraday ?
 
Il grafico dei future si trova male, si trova però quello degli indici spmib e eurostoxx50 basta andare su Yahoo.

L'intervallo 0-70 non è che ha una scadenza ben precisa e non si verifica in maniera matematica, sarebbe troppo facile.

La maggior parte delle operazioni si chiudono a intervalli intermedi fra 0 e -70, a volte conviene chiudere dopo 50 punti a volte se ne prendono 200 altre dalla sera alla mattina se ne fanno 400, altre volte si sta 3 settimane senza fare un punto perchè non ci sono rimbalzi e tocca mediare le entrate.

Per esempio nelle ultime 3 settimane ho lavorato bene fra -25, -30 e 0, -10... il mercato va soprattutto "sentito", regole fisse non ce ne sono.

Praticamente tutte le operazioni che apro le chiudo in positivo, quello che varia è il tempo che passa per andare in gain che può essere anche lungo e il gain che viene fuori, che di media comunque è sugli 80-100 punti netti a contratto e in un mese sempre di media ne faccio 20-25 anche se a volte mi fermo a meno di 15 contratti.

Per eperienza posso dire che spesso i gain si fanno corposi tutti in una settimana, ovvero quando capita il momento propizio va cavalcato al massimo e adesso un bel momento sono state le elezioni con le quali ho incassato oltre 350 punti con un bel po' di posizioni. Altre fasi da cavalcare sono le scadenze tecniche trimestrali e gli stacchi dividendi, questi ultimi vanno presi un po' più larghi ovvero bispogna posizionarsi alcune sedute prima.

Intraday raramente si chiudono posizioni alcune volte capita ma spesso le operazioni sono di alcuni giorni a volte settimane, all'inizio ho provato a fare intraday ma alla lunga ho visto che non conviene si fa molto meglio sulle posizioni un po' più durature.

Per eperienza non bisogna impaurirsi, in mancanza di evidenti notizie negative che riguardano un indice in particolare (tipo il fallimento parmalat) ogni disallineamento più è veloce è più va colpito duro perchè darà gain in breve tempo.
Per esempio se il minisp guadagna 700 punti sull'eurostoxx in 2 sedute va shortato forte se incrementa e va a +1000 nella seduta successiva va ricolpito ancora più pesante (ovviamente si va lunghi contemporaneamente sull'eurostoxx), stai tranquillo che tempo pochi giorni prendi un bel gain... valutare sempre le notizie che arrivano, se non c'è niente di particolare e nessun titolo specifico che fa cose stranissime si può stare abbastanza tranquilli.

C'è da preoccuparsi invece quando un indice guadagna poco ma costantemente, allora è un problema perchè il trend potrebbe durare molto e si rischia di aspettare parecchio tempo prima di fare gain... una cosa del genere è successa un paio di mesi dopo il fallimento parmalat, lo spmib lentamente in oltre un anno ha guadagnato oltre 2000 punti senza praticamente mai indebolirsi, li essere messi contro trend sarebbe stato un bel problema.
 
stefanog23 ha scritto:
Il grafico dei future si trova male, si trova però quello degli indici spmib e eurostoxx50 basta andare su Yahoo.

L'intervallo 0-70 non è che ha una scadenza ben precisa e non si verifica in maniera matematica, sarebbe troppo facile.

La maggior parte delle operazioni si chiudono a intervalli intermedi fra 0 e -70, a volte conviene chiudere dopo 50 punti a volte se ne prendono 200 altre dalla sera alla mattina se ne fanno 400, altre volte si sta 3 settimane senza fare un punto perchè non ci sono rimbalzi e tocca mediare le entrate.

Per esempio nelle ultime 3 settimane ho lavorato bene fra -25, -30 e 0, -10... il mercato va soprattutto "sentito", regole fisse non ce ne sono.

Praticamente tutte le operazioni che apro le chiudo in positivo, quello che varia è il tempo che passa per andare in gain che può essere anche lungo e il gain che viene fuori, che di media comunque è sugli 80-100 punti netti a contratto e in un mese sempre di media ne faccio 20-25 anche se a volte mi fermo a meno di 15 contratti.

Per eperienza posso dire che spesso i gain si fanno corposi tutti in una settimana, ovvero quando capita il momento propizio va cavalcato al massimo e adesso un bel momento sono state le elezioni con le quali ho incassato oltre 350 punti con un bel po' di posizioni. Altre fasi da cavalcare sono le scadenze tecniche trimestrali e gli stacchi dividendi, questi ultimi vanno presi un po' più larghi ovvero bispogna posizionarsi alcune sedute prima.

Intraday raramente si chiudono posizioni alcune volte capita ma spesso le operazioni sono di alcuni giorni a volte settimane, all'inizio ho provato a fare intraday ma alla lunga ho visto che non conviene si fa molto meglio sulle posizioni un po' più durature.

Per eperienza non bisogna impaurirsi, in mancanza di evidenti notizie negative che riguardano un indice in particolare (tipo il fallimento parmalat) ogni disallineamento più è veloce è più va colpito duro perchè darà gain in breve tempo.
Per esempio se il minisp guadagna 700 punti sull'eurostoxx in 2 sedute va shortato forte se incrementa e va a +1000 nella seduta successiva va ricolpito ancora più pesante (ovviamente si va lunghi contemporaneamente sull'eurostoxx), stai tranquillo che tempo pochi giorni prendi un bel gain... valutare sempre le notizie che arrivano, se non c'è niente di particolare e nessun titolo specifico che fa cose stranissime si può stare abbastanza tranquilli.

C'è da preoccuparsi invece quando un indice guadagna poco ma costantemente, allora è un problema perchè il trend potrebbe durare molto e si rischia di aspettare parecchio tempo prima di fare gain... una cosa del genere è successa un paio di mesi dopo il fallimento parmalat, lo spmib lentamente in oltre un anno ha guadagnato oltre 2000 punti senza praticamente mai indebolirsi, li essere messi contro trend sarebbe stato un bel problema.

Grazie, risposta precisa ed esauriente.
Ora si tratta di monitorare lo spread per un po di tempo e poi provare ad operare.
 
skipper1971 ha scritto:
OK! interessante, mi piace, stai in pratica scalando lo spread
il rischio è relativo perchè è difficile che gli indici azionari europei prendano spreads enormi, visto che bene o male siamo sulla stessa barca
non che non possa capitare, peccarità, se non ci fosse il rischio....
La cosa sembrerebbe interessante.
Il problema è che il rischio che lo spread si allarghi una volta per sempre è molto concreto. Non vedo perchè l'economia tedesca e quindi il dax non possa sovraperformare l'indice italiano in maniera continua per i prossimi 3 anni.
E attenzione: mente una materia prima per il fatto stesso che sale, viene frenata nella sua ulteriore salita, un indice azionario non ha limiti alla salita. Altrettanto dicasi per i cambi. Il dollaro americano potrebbe apprezzarsi rispetto ad una valuta ma non all'altra.
Se si vuole usare questa tecnica si devono trovare 2 strumenti VERAMENTE correlati.
Non solo. Non dimentichaimo che qui ogni posizione si apre con 2 operazioni alla volta (un long e uno short) e che può essere necessario rollarle alla scadenza successiva. Insomma se ne va un patrimonio di commissioni e di conseguenza sono necessari movimenti marcati per comprare o vendere altrimenti il guadagno paga solo le commissioni e gli spread di ogni strumento.

E a proposito di mateire prime: non credi che abbiano anche un limite massimo (almeno alcune e nel breve periodo)? Anche lo stesso petrolio non può aumentare otre un certio limite altrimenti la gente inizierà a riscaldarsi con la legna da ardere(che io trovo anche più romantica e bucolica)? :) ;)
 
Ultima modifica:
scusate,

Non Vi sembra che due valute quali eurusd e gbpusd non siano abbastanza
correlate per poterle sfruttare con lo spread trading?
 
Lo spread fra eurusd e gbpusd equivale a tradare il cambio eurgbp quindi non è uno spread trading.

Ovvero se vai lungo sull'euro/usd devi andare corto sul gbp/usd ovvero punti ad un rafforzamento dell'euro sul dollaro e ad un idebolimento del gbp sul dollaro, fermo restando che il dollaro è sempre il solito punti ad un rafforzamento dell'euro sulla sterlina, cioè stai tradando il cambio euro/gbp!

Vero il discorso che sugli indici un mercato potrebbe sovraperformare l'altro per 3 anni in fila, è succeso dal 2002 al 2005 con il fib che ha fatto meglio dell'eurostoxx di 2500 punti, però non se li è fatti tutti di un fiato ma ha fatto sparate da +1000 in 5 giorni e poi -500 in 3 giorni, poi magari +800 in 2 settimane e -400 in una settimana e così via, il bello dello psread è che più velocemente si diasallinea e più è probabile che ritracci, così quando capitano i +800 in 2/3 giorni puoi entrare contro trend a occhi chiusi che nel giro di poco vai in gain, percentuale 100% in 3 anni su questo tipo di entrate.

La correlazione fra eurostoxx e fib me la gioco con qualsiasi altra, a parte il fatto che ci sono 6 titoli in comnune si hanno anche pesi dei vari settori molto simili, sono quotati nella stessa valuta e i paesi che compongono i panieri fanno parte della stessa economia della zona euro, non esiste niente di simile al mondo.
E infatti statisticamente si vede che le oscillazioni dello spread sono decisamente contenute come variazioni massime anche se in periodi brevi a volte si disallineano molto però il tempo è tuo amico e riporta sempre tutto in un range stretto.

Il dax è un'altro discorso, i pesi dei settori sono sostanzialmente diversi e i titoli sono solo 30 contro i 40 dello spmib e i 50 dell'eurostoxx quindi il mercato è più volatile e più disallineato e lo storico lo evidenzia molto.

basta vede le ultime 2 settimane con la volatilità che è scizzata alle stelle, lo spread fra spmib ed eurostoxx è rimasto in un range di 700 punti (70 di eurostoxx) quindi si è mosso dell'1.8% circa mentre il dax ha avuto disallineamenti di oltre il 4% con entrambi gli altri future.
 
stefanog23 ha scritto:
Lo spread fra eurusd e gbpusd equivale a tradare il cambio eurgbp quindi non è uno spread trading.

Ovvero se vai lungo sull'euro/usd devi andare corto sul gbp/usd ovvero punti ad un rafforzamento dell'euro sul dollaro e ad un idebolimento del gbp sul dollaro, fermo restando che il dollaro è sempre il solito punti ad un rafforzamento dell'euro sulla sterlina, cioè stai tradando il cambio euro/gbp!

Vero il discorso che sugli indici un mercato potrebbe sovraperformare l'altro per 3 anni in fila, è succeso dal 2002 al 2005 con il fib che ha fatto meglio dell'eurostoxx di 2500 punti, però non se li è fatti tutti di un fiato ma ha fatto sparate da +1000 in 5 giorni e poi -500 in 3 giorni, poi magari +800 in 2 settimane e -400 in una settimana e così via, il bello dello psread è che più velocemente si diasallinea e più è probabile che ritracci, così quando capitano i +800 in 2/3 giorni puoi entrare contro trend a occhi chiusi che nel giro di poco vai in gain, percentuale 100% in 3 anni su questo tipo di entrate.

La correlazione fra eurostoxx e fib me la gioco con qualsiasi altra, a parte il fatto che ci sono 6 titoli in comnune si hanno anche pesi dei vari settori molto simili, sono quotati nella stessa valuta e i paesi che compongono i panieri fanno parte della stessa economia della zona euro, non esiste niente di simile al mondo.
E infatti statisticamente si vede che le oscillazioni dello spread sono decisamente contenute come variazioni massime anche se in periodi brevi a volte si disallineano molto però il tempo è tuo amico e riporta sempre tutto in un range stretto.

Il dax è un'altro discorso, i pesi dei settori sono sostanzialmente diversi e i titoli sono solo 30 contro i 40 dello spmib e i 50 dell'eurostoxx quindi il mercato è più volatile e più disallineato e lo storico lo evidenzia molto.

basta vede le ultime 2 settimane con la volatilità che è scizzata alle stelle, lo spread fra spmib ed eurostoxx è rimasto in un range di 700 punti (70 di eurostoxx) quindi si è mosso dell'1.8% circa mentre il dax ha avuto disallineamenti di oltre il 4% con entrambi gli altri future.


concordo in pieno.
l'unica nota negativa dello spread fra spmib ed eurostoxx è data(secondo me) dall'enorme peso che eni ha sul nostrano.in caso di revisione dei pesi o rotazione degli energetici,lo spread potrebbe subire una modificazione persistente.
ciao
 
stefanog23 ha scritto:
Lo spread fra eurusd e gbpusd equivale a tradare il cambio eurgbp quindi non è uno spread trading.

Ovvero se vai lungo sull'euro/usd devi andare corto sul gbp/usd ovvero punti ad un rafforzamento dell'euro sul dollaro e ad un idebolimento del gbp sul dollaro, fermo restando che il dollaro è sempre il solito punti ad un rafforzamento dell'euro sulla sterlina, cioè stai tradando il cambio euro/gbp!.
Infatti. Da un punto di visto teorico il cambio delle monete può fluttuare nei modi più vari e quindi io non farei affidamento sul mantenimento di una moneta in un certo range.

Per la verità il cambio delle monete, a differenza delle azioni, dovrebbe funzionare un po’ come un elastico. Se il dollaro sale molto rispetto all’€, per gli americani diventa conveniente spendere all’estero e per gli europei diventa rischioso investire in dollari. Insomma la stessa salita pone le condizioni per una sua ri-discesa o per lo meno per un arresto del trend. Però dopo quanto tempo il trend si arresterà, dopo il 10%, il 20%, il 30%?
stefanog23 ha scritto:
Vero il discorso che sugli indici un mercato potrebbe sovraperformare l'altro per 3 anni in fila, è succeso dal 2002 al 2005 con il fib che ha fatto meglio dell'eurostoxx di 2500 punti, però non se li è fatti tutti di un fiato ma ha fatto sparate da +1000 in 5 giorni e poi -500 in 3 giorni, poi magari +800 in 2 settimane e -400 in una settimana e così via, il bello dello psread è che più velocemente si diasallinea e più è probabile che ritracci, così quando capitano i +800 in 2/3 giorni puoi entrare contro trend a occhi chiusi che nel giro di poco vai in gain, percentuale 100% in 3 anni su questo tipo di entrate.
Tutto vero ma il problema è un altro. Siamo d’accordo che l'eurostoxx e quindi lo spread cobn l'spmib, sale in maniera oscillatoria e non con un tick al giorno in linea retta. Come tu dici, quando lo spread dà uno strappo, poi ritraccia e questo ti consente di sfruttare l’oscillazione; però se lo spread continua ad allargarsi ti trovi ad aver accumulato delle posizioni di spread in perdita perché le hai aperte su livelli di spread minori che non riesci più a chiudere perché lo spread, sia pure oscillando, non torna più si quei punti e continua ad allargarsi.
In realtà questa tecnica può funzionare sull’assunto che l’allargamento dello spread prima o poi finisce e questo è abbastanza vicino alla realtà ma può dare cattive sorprese. Intanto però accumuli posizioni in perdita, rolli continuamente e lavori su posizioni doppie (la tua banca sarà contentissima).
Correggimi se sbaglio.
 
stefanog23 ha scritto:
Lo spread fra eurusd e gbpusd equivale a tradare il cambio eurgbp quindi non è uno spread trading.

Ovvero se vai lungo sull'euro/usd devi andare corto sul gbp/usd ovvero punti ad un rafforzamento dell'euro sul dollaro e ad un idebolimento del gbp sul dollaro, fermo restando che il dollaro è sempre il solito punti ad un rafforzamento dell'euro sulla sterlina, cioè stai tradando il cambio euro/gbp!

Vero il discorso che sugli indici un mercato potrebbe sovraperformare l'altro per 3 anni in fila, è succeso dal 2002 al 2005 con il fib che ha fatto meglio dell'eurostoxx di 2500 punti, però non se li è fatti tutti di un fiato ma ha fatto sparate da +1000 in 5 giorni e poi -500 in 3 giorni, poi magari +800 in 2 settimane e -400 in una settimana e così via, il bello dello psread è che più velocemente si diasallinea e più è probabile che ritracci, così quando capitano i +800 in 2/3 giorni puoi entrare contro trend a occhi chiusi che nel giro di poco vai in gain, percentuale 100% in 3 anni su questo tipo di entrate.

La correlazione fra eurostoxx e fib me la gioco con qualsiasi altra, a parte il fatto che ci sono 6 titoli in comnune si hanno anche pesi dei vari settori molto simili, sono quotati nella stessa valuta e i paesi che compongono i panieri fanno parte della stessa economia della zona euro, non esiste niente di simile al mondo.
E infatti statisticamente si vede che le oscillazioni dello spread sono decisamente contenute come variazioni massime anche se in periodi brevi a volte si disallineano molto però il tempo è tuo amico e riporta sempre tutto in un range stretto.

Il dax è un'altro discorso, i pesi dei settori sono sostanzialmente diversi e i titoli sono solo 30 contro i 40 dello spmib e i 50 dell'eurostoxx quindi il mercato è più volatile e più disallineato e lo storico lo evidenzia molto.

basta vede le ultime 2 settimane con la volatilità che è scizzata alle stelle, lo spread fra spmib ed eurostoxx è rimasto in un range di 700 punti (70 di eurostoxx) quindi si è mosso dell'1.8% circa mentre il dax ha avuto disallineamenti di oltre il 4% con entrambi gli altri future.

interessante OK!

due considerazioni:

premesso che il tuo trading dipende molto più dalle oscillazioni brevi che dai trend di fondo dello spread, sui quali mi pare si sovrastimino i rischi, alla fine stai tradando anche tu una cosa "pura", come il cambio gbp-eur di cui si diceva prima riguardo lo spread gbp-usd / usd-eur: tradi infatti settori economici vendendone alcuni e comprandone altri, data la diversa composizione dei panieri per quanto riguarda i settori industriali, energetici, finanziari, etc. Stai in sostanza scommettendo lungo su alcuni settori e corto su altri.

Pur avendo volatilità molto simile ( o no?), i prezzi delle opzioni sui due mercati sono parecchio diversi, si guardi ad esempio la scadenza dicembre, a "parità" di strike:

http://www.eurexchange.com/quotes/delayed/BLC/OESX.html#table

http://www.borsaitalia.it/bitApp/quotes.bit?target=DisplayIdem2Lev&grp=indexoption&isin=IS945&OM=4

se anche (come credo) la volatilità dell'eurostoxx è più alta del fib (che tiene di più sia al rialzo che al ribasso), pare che poi alla fine si muovano a braccetto con valori indice sempre molto vicini nel rapporto 10:1, per cui è facile che se uno strike venga raggiunto verrà raggiunto anche lo strike analogo sull'altro indice.

si potrebbe perciò longare opzioni mibo e shortare opzioni sull'eurostoxx, se il tol lo permette. Certo c'è il problema forte dei margini non compensati...
 
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