Sta arrivando la recessione, vendete tutto sul mercato azionario (Vol 38)

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
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Che tasto dolente hai toccato in questo sabato sera!! Entrato a 99 pensando di aver fatto l'affare del secolo, a 95 mi stavo ricredendo (e cagando addosso) e non ho incrementato. Uscito a 102 pensando di averla scampata. In poche parole: un P*I*R*L*A. :wall:

Evidentemente sei più giovane di me.
Io questi errori li facevo più di dieci anni fa, e ne ho fatti parecchi... Adesso invece ne faccio altri, per non annoiarmi :boh:
 
Evidentemente sei più giovane di me.
Io questi errori li facevo più di dieci anni fa, e ne ho fatti parecchi... Adesso invece ne faccio altri, per non annoiarmi :boh:

Non so se sono più giovane anagraficamente, ma sicuramente immaturo nella gestione del trading/investimenti.

E aggiungo, oltre che immaturo anche incoerente! Sto aspettando la "Yield-apocalypse" per fare all-in e me la faccio sotto proprio quando avviene su un bond che tengo sott'occhio da mesi? :yes::wall:

Le prendo come occasioni di maturazione, perché per me buona parte del trading si riduce a questo.
 
Innanzitutto grazie a tutti, non pensavo così tante risposte in così poco tempo.

Vengo da anni di CD. E st(av)o andando verso 15% azioni 85% BTP.

Poi ho iniziato a guardare video su video e chiunque consiglia ETF. Ecco.

PS. le azioni sono state un consiglio di un amico in pensione del ramo che ancora si diletta.

PS2.... ma....come e quando arrivano i guadagni (ovviamente se hanno guadagnato) di un ETF ad accumulazione? Cioè, l'ETF reinveste sempre il profitto no? E allora al cliente cosa arriva e come ? Si guadagna solo rivendendo l'ETF quando vale di più?

Esci dai CD quando i CD ricominciano faticosamente a rendere qualcosa :) Le singole azioni sono quanto di più rischioso esista, eccetto le criptovalute, da come scrivi non fai trading e nel caso di Illimity se tu avessi investito 1k al momento della prima quotazione in borsa, dopo 3 anni non avresti 1k ma meno. In wl ho Illimity perchè è una banca che "uso" ma se dovessi consigliare un titolo per iniziare, sarebbe uno che offre buoni dividendi. Gli ETF sono composti da un paniere, se credi che le azioni delle banche possano andare in alto, comprando un ETF prendi tutto (o quasi), Illimity, Intesa, Ifis, Generali ecc... Guadagni solo quando vendi, l'ETF non fa profitti ma in alcuni casi può generare dividendi che nel caso di accumulo vengono reinvestiti nell'ETF. Sono strumenti molto semplici, se ritieni i tuoi soldi importanti, sii avida di informazioni e cerca di capire da sola il mondo in cui stai entrando.
 
Seguo passivamente questo thread da diversi anni, soprattutto perché ci sono discussioni che spaziano dalla politica, finanza, strategie di portafoglio etc. quindi praticamente seguendovi mi tengo aggiornato. Ricordo un utente in particolare, Bow, che scriveva cose molto interessanti ma semplici da capire anche per un niubbo in finanza come il sottoscritto. Mi piacerebbe sottoporvi un quesito:

DOMANDA VELOCE: Perché, in un'ottica di lungo periodo (ma veramente lungo), non dovrei investire "tutto" nel settore tecnologico e tralasciare il resto?

DOMANDA ARTICOLATA: Se andiamo a ritroso nella storia, diciamo dai tempi delle rivoluzioni industriali, le economie dei più grandi paesi mondiali sono state trainate dagli sviluppi tecnologici avvenuti nel campo dell'agricoltura, del tessile, dei metalli, della chimica, del settore eletrico e petrolifero etc. Di conseguenza, da più di 200 anni che l'industria pesante (edilizia, cantieristica, acciaierie etc. ma anche banche e beni di largo consumo) hanno spinto in alto il PIL dei vari paesi. Ora giungiamo agli anni 90/2000 quando le cose cambiano ed è sempre la tecnologia a muovere i mercati ma, in questo caso, quella elettronica/digitale. Ora considerando che la tecnologia cresce a ritmi esponenziali, è scalabile nella maggiorparte dei casi e soprattutto quella applicata al settore dei servizi non ha limiti di spazio (per intenderci, l'edilizia ha fatto i big money con la ricostruzione post guerra, ma alla lunga la terra "finisce" per nuove case e infrastrutture imho). Quindi stando a queste MIE considerazioni (che saranno sicuramente sbagliante per certi versi e molto sempliciste) cosa dovrebbe fermarmi dall'investire nel solo settore tecnologico?
"I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri", ben venga, ma quale eventò sarà a fermare l'esponenziale crescita del NASDAQ per esempio? Prendo il nasdaq100 come esempio, ma se potessi farei un portafoglio con small, mid e large cap di imprese attive nel solo settore tecnologico con percentuali ben più alte di quelle presenti nel nasdaq (50% se non erro in tech), ovviamente non solo localizzate in USA ma in tutto il mondo (esistono questi etf??).

Perdonatemi l'OT, ma dato che i mercati sono chiusi ed è sabato sera mi piaceva fare questa osservazione, ovviamente sono mooolto giovane e di parte con i tech quindi sicuramente mi lascio influenzare.
 
Seguo passivamente questo thread da diversi anni, soprattutto perché ci sono discussioni che spaziano dalla politica, finanza, strategie di portafoglio etc. quindi praticamente seguendovi mi tengo aggiornato. Ricordo un utente in particolare, Bow, che scriveva cose molto interessanti ma semplici da capire anche per un niubbo in finanza come il sottoscritto. Mi piacerebbe sottoporvi un quesito:

DOMANDA VELOCE: Perché, in un'ottica di lungo periodo (ma veramente lungo), non dovrei investire "tutto" nel settore tecnologico e tralasciare il resto?

DOMANDA ARTICOLATA: Se andiamo a ritroso nella storia, diciamo dai tempi delle rivoluzioni industriali, le economie dei più grandi paesi mondiali sono state trainate dagli sviluppi tecnologici avvenuti nel campo dell'agricoltura, del tessile, dei metalli, della chimica, del settore eletrico e petrolifero etc. Di conseguenza, da più di 200 anni che l'industria pesante (edilizia, cantieristica, acciaierie etc. ma anche banche e beni di largo consumo) hanno spinto in alto il PIL dei vari paesi. Ora giungiamo agli anni 90/2000 quando le cose cambiano ed è sempre la tecnologia a muovere i mercati ma, in questo caso, quella elettronica/digitale. Ora considerando che la tecnologia cresce a ritmi esponenziali, è scalabile nella maggiorparte dei casi e soprattutto quella applicata al settore dei servizi non ha limiti di spazio (per intenderci, l'edilizia ha fatto i big money con la ricostruzione post guerra, ma alla lunga la terra "finisce" per nuove case e infrastrutture imho). Quindi stando a queste MIE considerazioni (che saranno sicuramente sbagliante per certi versi e molto sempliciste) cosa dovrebbe fermarmi dall'investire nel solo settore tecnologico?
"I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri", ben venga, ma quale eventò sarà a fermare l'esponenziale crescita del NASDAQ per esempio? Prendo il nasdaq100 come esempio, ma se potessi farei un portafoglio con small, mid e large cap di imprese attive nel solo settore tecnologico con percentuali ben più alte di quelle presenti nel nasdaq (50% se non erro in tech), ovviamente non solo localizzate in USA ma in tutto il mondo (esistono questi etf??).

Perdonatemi l'OT, ma dato che i mercati sono chiusi ed è sabato sera mi piaceva fare questa osservazione, ovviamente sono mooolto giovane e di parte con i tech quindi sicuramente mi lascio influenzare.

Risposta breve: perché la tecnologia è una gigantesca caxxata e non significa niente "tecnologgico". L'unico settore tecnologico che mi piace è farmaceutica e medicale.

Risposta lunga: quello che conta in borsa non è la crescita ma i margini di profitto. I paesi emergenti sono cresciuti tantissimo negli ultimi 12 anni ma le borse molto ma molto meno degli USA. Società crescono ma non guadagnano nulla. In pratica in borsa si fanno i soldi con i monopolisti che hanno il controllo del mercato ( una volta le ferrovie, oggi Google e Amazon) non perché siano moderni ma perché sono in posizione dominante.

Anzi le aziende più di successo anche nel decennio scorso sono state Monster beverage e domino pizza non proprio aziende tech :D
Poi se vogliamo parlare degli ETF della Cathy e del loro successo...
 
Concordo con Greedy, su questo aspetto...

Che il futuro sarà in mano alle aziende tecnologiche non è cosa certa.

Potrebbero per esempio prendere il sopravvento aziende di servizi non necessariamente legate alla tecnologia. Ad inizio secolo chi avrebbe mai immaginato che le aziende ferroviarie avrebbero lasciato il passo a chi produceva computer?

Poi dai computer si è passati ai servizi con i computer. Tanto per capirci, Apple produce dispositivi, mentre Amazon no.

Il mondo è in continua evoluzione e quello che accadrà domani non è dato a sapersi. L'investitore saggio non concentra in un unico settore perché è consapevole dei propri limiti in termini previsionali.

Noi possiamo solamente sederci ed osservare quello che accade differenziando sempre e comunque il più possibile.
 
Esci dai CD quando i CD ricominciano faticosamente a rendere qualcosa :)

ok, ma un mesetto fa eravamo direi nettamente messi meglio coi BTP, ora c'è stato un calo, ok. In ogni caso ho aperto IBL libero che darà 2 lordo fino a Giugno per parcheggiare.

Le singole azioni sono quanto di più rischioso esista, eccetto le criptovalute, da come scrivi non fai trading e nel caso di Illimity se tu avessi investito 1k al momento della prima quotazione in borsa, dopo 3 anni non avresti 1k ma meno. In wl ho Illimity perchè è una banca che "uso" ma se dovessi consigliare un titolo per iniziare, sarebbe uno che offre buoni dividendi.

Come ho già detto è stato un suggerimento di un amico di cui mi fido molto, non sarei in grado di comprare autonomamente azioni.

Gli ETF sono strumenti molto semplici, se ritieni i tuoi soldi importanti, sii avida di informazioni e cerca di capire da sola il mondo in cui stai entrando.

cerco di farlo :)
 
Seguo passivamente questo thread da diversi anni, soprattutto perché ci sono discussioni che spaziano dalla politica, finanza, strategie di portafoglio etc. quindi praticamente seguendovi mi tengo aggiornato. Ricordo un utente in particolare, Bow, che scriveva cose molto interessanti ma semplici da capire anche per un niubbo in finanza come il sottoscritto. Mi piacerebbe sottoporvi un quesito:

DOMANDA VELOCE: Perché, in un'ottica di lungo periodo (ma veramente lungo), non dovrei investire "tutto" nel settore tecnologico e tralasciare il resto?

DOMANDA ARTICOLATA: Se andiamo a ritroso nella storia, diciamo dai tempi delle rivoluzioni industriali, le economie dei più grandi paesi mondiali sono state trainate dagli sviluppi tecnologici avvenuti nel campo dell'agricoltura, del tessile, dei metalli, della chimica, del settore eletrico e petrolifero etc. Di conseguenza, da più di 200 anni che l'industria pesante (edilizia, cantieristica, acciaierie etc. ma anche banche e beni di largo consumo) hanno spinto in alto il PIL dei vari paesi. Ora giungiamo agli anni 90/2000 quando le cose cambiano ed è sempre la tecnologia a muovere i mercati ma, in questo caso, quella elettronica/digitale. Ora considerando che la tecnologia cresce a ritmi esponenziali, è scalabile nella maggiorparte dei casi e soprattutto quella applicata al settore dei servizi non ha limiti di spazio (per intenderci, l'edilizia ha fatto i big money con la ricostruzione post guerra, ma alla lunga la terra "finisce" per nuove case e infrastrutture imho). Quindi stando a queste MIE considerazioni (che saranno sicuramente sbagliante per certi versi e molto sempliciste) cosa dovrebbe fermarmi dall'investire nel solo settore tecnologico?
"I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri", ben venga, ma quale eventò sarà a fermare l'esponenziale crescita del NASDAQ per esempio? Prendo il nasdaq100 come esempio, ma se potessi farei un portafoglio con small, mid e large cap di imprese attive nel solo settore tecnologico con percentuali ben più alte di quelle presenti nel nasdaq (50% se non erro in tech), ovviamente non solo localizzate in USA ma in tutto il mondo (esistono questi etf??).

Perdonatemi l'OT, ma dato che i mercati sono chiusi ed è sabato sera mi piaceva fare questa osservazione, ovviamente sono mooolto giovane e di parte con i tech quindi sicuramente mi lascio influenzare.

quello che conta sono i prezzi/valutazione.....pure nel 2000 il nasdaq era il futuro e vedi quanti anni ci ha messo per tornare sui massimi e per quanti anni ha sottoperformato.
 
Le singole azioni sono quanto di più rischioso esista, eccetto le criptovalute

Non esageriamo con il terrore.
Ci sono tante singole aziende che sono molto piu' stabili e sicure di un ETF ("compro tutto e sono a posto")
JNJ, KO, PPG, LOW, CL, HRL, KMB, PG, ABBV, ABT, DOV, MMM, PH, NWN e potrei continuare.
Le aziende di cui sopra, oltre ad avere i bilanci e gli income statement piu' solidi del pianeta, hanno aumentato il dividendo in distribuzione ogni anno per 50+ anni consecutivi (quindi meglio di un bond).
 
Come ho già detto è stato un suggerimento di un amico di cui mi fido molto, non sarei in grado di comprare autonomamente azioni.

Nessuno può sapere come vanno le azioni. Né gli analisti né noi né il tuo amico.
Meglio non stare a sentire certi consigli secondo me, o rischi di perdere i soldi e l'amico :D
 
Esci dai CD quando i CD ricominciano faticosamente a rendere qualcosa :) Le singole azioni sono quanto di più rischioso esista, eccetto le criptovalute, da come scrivi non fai trading e nel caso di Illimity se tu avessi investito 1k al momento della prima quotazione in borsa, dopo 3 anni non avresti 1k ma meno. In wl ho Illimity perchè è una banca che "uso" ma se dovessi consigliare un titolo per iniziare, sarebbe uno che offre buoni dividendi. Gli ETF sono composti da un paniere, se credi che le azioni delle banche possano andare in alto, comprando un ETF prendi tutto (o quasi), Illimity, Intesa, Ifis, Generali ecc... Guadagni solo quando vendi, l'ETF non fa profitti ma in alcuni casi può generare dividendi che nel caso di accumulo vengono reinvestiti nell'ETF. Sono strumenti molto semplici, se ritieni i tuoi soldi importanti, sii avida di informazioni e cerca di capire da sola il mondo in cui stai entrando.

L'oro potrebbe essere considerato come un investimento ancora molto più rischioso di alcune singole azioni (mi baso su dati storici americani e su azioni come ad esempio Coca Cola).

Se un investitore americano (per non considerare il cambio) avesse investito nel 1980 in oro, avrebbe recuperato il suo capitale solo nel 2006. Il confronto con Coca Cola invece è imbarazzante... Ma rimango stoicamente un amante del metallo che luccica perché ritengo l'asset abbia uno scopo diverso dalle azioni.

Scrivo una banalità ripetuta spesso, Warren Buffet non ha usato ETF per iniziare ad investire (se non ricordo male sono nati negli anni 90) e se è vera la storia il primo investimento fu proprio l'acquisto di azioni Coca Cola.

Ma io non ho le sue capacità e tempo occupandomi di altro (anche se mi diletto a fare modeste analisi di bilancio), quindi scelgo la soluzione più facile, gestione passiva con il mio caro e unico ETF :)
 
Non esageriamo con il terrore.
Ci sono tante singole aziende che sono molto piu' stabili e sicure di un ETF ("compro tutto e sono a posto")
JNJ, KO, PPG, LOW, CL, HRL, KMB, PG, ABBV, ABT, DOV, MMM, PH, NWN e potrei continuare.
Le aziende di cui sopra, oltre ad avere i bilanci e gli income statement piu' solidi del pianeta, hanno aumentato il dividendo in distribuzione ogni anno per 50+ anni consecutivi (quindi meglio di un bond).

grande Robin.. io sto liberando risorse allocate altrove e sta settimana comincio a rimpolpare il mio portafoglio azionario dopo diversi mesi di osservazione :o:yes:
 
ok, ma un mesetto fa eravamo direi nettamente messi meglio coi BTP, ora c'è stato un calo, ok. In ogni caso ho aperto IBL libero che darà 2 lordo fino a Giugno per parcheggiare.



Come ho già detto è stato un suggerimento di un amico di cui mi fido molto, non sarei in grado di comprare autonomamente azioni.



cerco di farlo :)

avvertici quando diventerà un ex amico
 
Risposta breve: perché la tecnologia è una gigantesca caxxata e non significa niente "tecnologgico". L'unico settore tecnologico che mi piace è farmaceutica e medicale.

Risposta lunga: quello che conta in borsa non è la crescita ma i margini di profitto. I paesi emergenti sono cresciuti tantissimo negli ultimi 12 anni ma le borse molto ma molto meno degli USA. Società crescono ma non guadagnano nulla. In pratica in borsa si fanno i soldi con i monopolisti che hanno il controllo del mercato ( una volta le ferrovie, oggi Google e Amazon) non perché siano moderni ma perché sono in posizione dominante.

Anzi le aziende più di successo anche nel decennio scorso sono state Monster beverage e domino pizza non proprio aziende tech :D
Poi se vogliamo parlare degli ETF della Cathy e del loro successo...

Sottoscrivo, tant'è che nel mio PAC biennale dopo un minimo di riflessione ho escluso questo settoriale. Perchè?
Perchè, ripeto, bisogna analizzare anche quello che sta dentro agli ETF, così scopriamo che i principali ETF azionari hanno al loro interno percentuali assai significative di aziende tecnologiche (per lo più tra le prime 10 credo siano la maggioranza assoluta).
Il vantaggio di andare su indici più dedicati alle dimensioni, redditività, area geografica è che i criteri di ribilanciamento sono curati da chi questo lavoro lo sa fare (MSCI, DJ, ecc.).
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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