Sta arrivando la recessione, vendete tutto sul mercato azionario (Vol 38)

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
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Aggiornamento VIX:
su base giornaliera continua il rientro graduale verso una zona di neutralità. In area 25/27 non è più "conveniente" comprare copertura e diventa una posizione flat.

Su base oraria (calcolato sul primo futures in scadenza e non sull'indice) siamo già in una zona decisamente "over" dove è conveniente togliere copertura o vendere vola o implicitamente tornare a maggiori rischio di portafoglio.


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Bel post. Veramente molto interessante. :bow:

Maggiore è il numero di prodotti tra cui la scimmia può scegliere (assumendo che la scimmia scelga casualmente), maggiore è la probabilità che la scimmia performi come il benchmark, non meglio/peggio del benchmark.

In realtà, la domanda veramente interessante è, nel lungo periodo, perché la scimmia dovrebbe fare meglio o peggio del mercato? (Ponendo che la scimmia scelga casualmente 1 prodotto per periodo, la sua performance media si dovrebbe allineare al mercato nel tempo).

Dal punto di vista tecnico è una domanda che richiede una risposta articolata, dipende soprattutto dai limiti che dai al generatore random di portafogli. Mentre è corretto affermare che in ampio orizzonte temporale (molti anni) la somma dei portafogli casuali supera il risultato della somma dei portafogli attivi, altrettanto non si può dire del "mercato". Quali sono le impostazioni del generatore random ? che libertà di selezione o di sovrappeso o di modifica settoriale ha ? in ogni caso, in ambiente solo teorico, un numero che tende all'infinito (mi dicono che l'infinito in se non è una quantità definibile) di portafogli modello strettamente casuali e sviluppati su un ampio arco temporale (anche decenni) non può che raccogliere tutte le possibilità di investimento e quindi tendere al mercato di riferimento.

In un certo senso, l'unica possibilità di battere il mercato potrebbe stare nelle scelte estreme o altamente improbabili. In estremo prendere una sola azione (o un solo settore) e investire lì tutto il patrimonio. Hai molte più probabilità di battere il benchmark in questo modo che con un portafoglio diversificato, ma se sei sfortunato potresti non avere una seconda occasione.
 
Dal punto di vista tecnico è una domanda che richiede una risposta articolata, dipende soprattutto dai limiti che dai al generatore random di portafogli. Mentre è corretto affermare che in ampio orizzonte temporale (molti anni) la somma dei portafogli casuali supera il risultato della somma dei portafogli attivi, altrettanto non si può dire del "mercato". Quali sono le impostazioni del generatore random ? che libertà di selezione o di sovrappeso o di modifica settoriale ha ? in ogni caso, in ambiente solo teorico, un numero che tende all'infinito (mi dicono che l'infinito in se non è una quantità definibile) di portafogli modello strettamente casuali e sviluppati su un ampio arco temporale (anche decenni) non può che raccogliere tutte le possibilità di investimento e quindi tendere al mercato di riferimento.

In un certo senso, l'unica possibilità di battere il mercato potrebbe stare nelle scelte estreme o altamente improbabili. In estremo prendere una sola azione (o un solo settore) e investire lì tutto il patrimonio. Hai molte più probabilità di battere il benchmark in questo modo che con un portafoglio diversificato, ma se sei sfortunato potresti non avere una seconda occasione.

Discussione molto interessante. Ci penso da ieri e mi ha aiutato a chiarirmi molto le idee (almeno spero, ecco).

Quando si dice "la scimmia batte il mercato" si possono intendere cose diverse e anche tra loro incompatibili. Fermo restando che per scimmia si intende un processo di selezione casuale (mettiamo che la scimmia sia un atomo di elemento radioattivo in decadimento, pertanto uno dei benchmark di casualità), bisognerebbe distinguere due scenari: lo scenario a breve e quello a lungo.

Nello scenario a breve, che la scimmia batta o non batta il mercato, è, credo, a sua volta del tutto casuale. Se sceglie 1 asset, questo ha il 50% di probabilità di sovraperformare o sottoperformare il mercato (meno la probabilità molto piccola nel caso di 1 solo asset, di fare come il mercato).

Nello scenario a lungo, la scimmia invece DIVENTA il mercato (correggimi se sbaglio). In un tempo potenzialmente infinito, la sua performance media eguaglia la performance del mercato.

Altra cosa è invece dire che "la scimmia sovraperforma un altro investitore o gestore". Anche in questo caso ci sono due scenari.

Nello scenario a breve non saprei dire onestamente. Quale sono le probabilità che 1 asset scelto casualmente sovraperformi quello scelto con un criterio? Boh. Nell'ipotesi di random walk, direi 50 e 50. Ma potrei sbagliarmi, se il criterio, per esempio, è basato su una informazione privilegiata.

E nel lungo periodo? Beh, in questo caso la scimmia dovrebbe battere il gestore se e solo se la strategia del gestore non batte il mercato (ricordiamo che la scimmia nel lungo diventa il mercato). Questo si dovrebbe verificare nel caso il gestore ha una strategia in qualche modo biased.

Questi sono, a grandi linee, gli scenari principali che mi sono venuti in mente. :mmmm:
 
Discussione molto interessante. Ci penso da ieri e mi ha aiutato a chiarirmi molto le idee (almeno spero, ecco).

Quando si dice "la scimmia batte il mercato" si possono intendere cose diverse e anche tra loro incompatibili. Fermo restando che per scimmia si intende un processo di selezione casuale (mettiamo che la scimmia sia un atomo di elemento radioattivo in decadimento, pertanto uno dei benchmark di casualità), bisognerebbe distinguere due scenari: lo scenario a breve e quello a lungo.

Nello scenario a breve, che la scimmia batta o non batta il mercato, è, credo, a sua volta del tutto casuale. Se sceglie 1 asset, questo ha il 50% di probabilità di sovraperformare o sottoperformare il mercato (meno la probabilità molto piccola nel caso di 1 solo asset, di fare come il mercato).

Nello scenario a lungo, la scimmia invece DIVENTA il mercato (correggimi se sbaglio). In un tempo potenzialmente infinito, la sua performance media eguaglia la performance del mercato.

Altra cosa è invece dire che "la scimmia sovraperforma un altro investitore o gestore". Anche in questo caso ci sono due scenari.

Nello scenario a breve non saprei dire onestamente. Quale sono le probabilità che 1 asset scelto casualmente sovraperformi quello scelto con un criterio? Boh. Nell'ipotesi di random walk, direi 50 e 50. Ma potrei sbagliarmi, se il criterio, per esempio, è basato su una informazione privilegiata.

E nel lungo periodo? Beh, in questo caso la scimmia dovrebbe battere il gestore se e solo se la strategia del gestore non batte il mercato (ricordiamo che la scimmia nel lungo diventa il mercato). Questo si dovrebbe verificare nel caso il gestore ha una strategia in qualche modo biased.

Questi sono, a grandi linee, gli scenari principali che mi sono venuti in mente. :mmmm:

Mi permetto solo di evidenziare una contraddizione in termini :o

La scimmia essendo un attore del merkato è una sua parte ed essendone quindi una sua porzione non potrà mai essere il merkato stesso...potrà al massimo tendere ad esso lungo l'orizzonte temporale designato :o

Perchè se la scimmia diventa il merkato il merkato che ne è contenitore cosa diventa? :o

Insomma se Dio ha creato l'universo si può dire che l'universo è Dio o essendo un prodotto di Dio non potrà mai eguagliarlo e quindi comprenderlo nella sua interezza?... :o

Scusaste l'excursus metafisiko :o:eek::yes:
 
Mi permetto solo di evidenziare una contraddizione in termini :o

La scimmia essendo un attore del merkato è una sua parte ed essendone quindi una sua porzione non potrà mai essere il merkato stesso...potrà al massimo tendere ad esso lungo l'orizzonte temporale designato :o

Perchè se la scimmia diventa il merkato il merkato che ne è contenitore cosa diventa? :o

Insomma se Dio ha creato l'universo si può dire che l'universo è Dio o essendo un prodotto di Dio non potrà mai eguagliarlo e quindi comprenderlo nella sua interezza?... :o

Scusaste l'excursus metafisiko :o:eek::yes:
se vede proprio che siamo scesi sotto i quattrumila :D
 
Mi permetto solo di evidenziare una contraddizione in termini :o

La scimmia essendo un attore del merkato è una sua parte ed essendone quindi una sua porzione non potrà mai essere il merkato stesso...potrà al massimo tendere ad esso lungo l'orizzonte temporale designato :o

Perchè se la scimmia diventa il merkato il merkato che ne è contenitore cosa diventa? :o

Insomma se Dio ha creato l'universo si può dire che l'universo è Dio o essendo un prodotto di Dio non potrà mai eguagliarlo e quindi comprenderlo nella sua interezza?... :o

Scusaste l'excursus metafisiko :o:eek::yes:

Sì, certo, hai ragione. Quando dico "diventa il mercato" intendo che lo diventa in termini di performance: i due hanno le stesse performance.

Pur essendone un attore, la scimmia, scegliendo casualmente, nel lungo periodo non dovrebbe influenzare il mercato in un modo o nell'altro.
 
Sì, certo, hai ragione. Quando dico "diventa il mercato" intendo che lo diventa in termini di performance: i due hanno le stesse performance.

Pur essendone un attore, la scimmia, scegliendo casualmente, nel lungo periodo non dovrebbe influenzare il mercato in un modo o nell'altro.

La mia era un po' provocatoriamente umoristica...dimenticato la faccina :D
 
La mia era un po' provocatoriamente umoristica...dimenticato la faccina :D

:D

Nel nuovo libro di Brad De Long sulla storia economica del ventesimo secolo dicono, io non ce l'ho, ci sia ripetuta allo sfinimento la seguente formula, che può essere la nuova preghiera al dio mercato:

"the market giveth and the market taketh away, the name of the market be blessed"
 
Mi permetto solo di evidenziare una contraddizione in termini :o

La scimmia essendo un attore del merkato è una sua parte ed essendone quindi una sua porzione non potrà mai essere il merkato stesso...potrà al massimo tendere ad esso lungo l'orizzonte temporale designato :o

Perchè se la scimmia diventa il merkato il merkato che ne è contenitore cosa diventa? :o

Insomma se Dio ha creato l'universo si può dire che l'universo è Dio o essendo un prodotto di Dio non potrà mai eguagliarlo e quindi comprenderlo nella sua interezza?... :o

Scusaste l'excursus metafisiko :o:eek::yes:

In realtà non è così, ed è uno dei motivi che avvantaggiano la "scimmia" rispetto all'investitore. Infatti mentre l'investitore è nel mercato, agisce e lo condiziona (come somma dei comportamenti degli investitori) in qualche misura, la simulazione è una mera osservazione esterna, teorica, virtuale, senza eseguiti e senza quantità e quindi non sposta nemmeno di un centesimo l'andamento del mercato se non in misura indiretta e lieve legata al condizionamento di quei soggetti che, osservando l'andamento dei portafogli casuali in quel momento vincenti "per caso", li replicano.
 
Non so se lo avevate menzionato, l'ultimo report di Zoltan Pozsar. Un analista che viene spesso citato su twitter.

I have just re-read Zoltan's piece called "Oil, Gold, and LCLo(SP)R"....Here's my little summary:

Regardless of fundamentals, global banking reserves are not in danger of a liquidity crunch or default. This is because there are enough emergency backstops in place to essentially bail out anyone that gets into trouble by printing more reserves.

This is not the case in energy markets. Global demand for oil exceeds supply. The US and OPEC+ do not produce enough oil to supply the west. The Biden administration has been relying on the SPR to artificially lower oil prices and meet demand.

But the SPR is not infinate and will need to be refilled soon. Indian refiners are arbitraging Russian oil by refining it and selling diesel to the west, fulfilling the same role as energy traders in the 70's.

Putin is not oblivious to this and will not allow this to continue indefinately. The $60/barrel price cap for Russian oil is equal to +- 1 gram of gold. It would be a smart move by Putin to offer 2x barrels for 1 gram of gold. This would ensure that more oil goes to Europe and

less to the US through India, it would also revalue gold to $3600 overnight, which would increase the value of Russian gold reserves. This is improbable but not impossible if taken into account the unthinkable macro scenarios we have witnessed this year....
 
La situazione è diversa rispetto al 2001, in questa fase in effetti sono scese solo le riserve Strategiche mentre quelle commerciali son rimaste elevata (non ai massimi del covid quando nessuno voleva il petrolio) ma su valori medi elevati.

Dovrebbe essere conseguenza delle immissioni sul mercato di riserve con lo scopo di frenare i prezzi (cosa che va ovviamente contro gli interessi dei paesi estrattori).

Se il cinese ottiene nuova produzione dagli Arabi significa che comprerà meno dalla Russia e fa da spalla agli USA

Visto che anche la produzione interna di petrolio negli USA è ai massimi (praticamente raddoppiata rispetto ai valori degli anni che vanno dal 1990 al 2012) non dovrebbe essere un problema ricostruire lentamente le scorte strategiche senza impattare eccessivamente sui prezzi.

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In realtà non è così, ed è uno dei motivi che avvantaggiano la "scimmia" rispetto all'investitore. Infatti mentre l'investitore è nel mercato, agisce e lo condiziona (come somma dei comportamenti degli investitori) in qualche misura, la simulazione è una mera osservazione esterna, teorica, virtuale, senza eseguiti e senza quantità e quindi non sposta nemmeno di un centesimo l'andamento del mercato se non in misura indiretta e lieve legata al condizionamento di quei soggetti che, osservando l'andamento dei portafogli casuali in quel momento vincenti "per caso", li replicano.

Inoltre la scimmia non paga commissioni, non deve telefonare ad Interactive Brokers quando l'interfaccia non va, non ha la moglie che vuole divorziare perche' NFLX e' sotto del 70%, alla scimmia non gli viene l'ulcera di vendere non appena esce il verde, e nemmeno la classica psicosi del "non voglio vendere in perdita" finche' rosso dopo rosso l'azienda non va in bancarotta...
 
Inoltre la scimmia non paga commissioni, non ha la moglie che vuole divorziare perche' NFLX e' sotto del 70%, alla scimmia non gli viene l'ulcera di vendere non appena esce il verde, e nemmeno la classica psicosi del "non voglio vendere in perdita" finche' rosso dopo rosso l'azienda non va in bancarotta...
La scimmia insomma è quasi perfetta, peccato l'eccesso di peluria...
 
@Lumaca è vero quanto scrivi, ma gli investimenti nel settore oil&gas sono ai minimi termini.

Il settore petrolifero è il più discusso, non sapendo se è sui massimi, dopo la rampante salita del 2022, però è uno dei pochi con EPS in crescita, un settore dove il capex viene strutturalmente penalizzato dai recenti aumenti di tassazione che non incentivano altri investimenti futuri, e poco amato per la dominante retorica ESG e ambientalista. La realtà è che non si potrà fare a meno dell'energia fossile per altri decenni, in particolare nei paesi emergenti che non possono tarpare le ali alla propria crescita economica. Qualcuno è intimorito dalla forbice che si è andata a creare tra l'andamento del petrolio da inizio anno e l'andamento dei titoli petroliferi.
Bison: Tying the Macro with the Micro
Where Are We in the Energy Cycle, A Framework (Spoiler: It's Early Days)

E i consumi di petrolio non sono poi scesi più di tanto nemmeno durante la GFC. Questo analista crede che i consumi non scenderanno nemmeno con le auto elettriche e come esempio se ricordo bene cita il mercato svedese.

 
@Lumaca è vero quanto scrivi, ma gli investimenti nel settore oil&gas sono ai minimi termini.



E i consumi di petrolio non sono poi scesi più di tanto nemmeno durante la GFC. Questo analista crede che i consumi non scenderanno nemmeno con le auto elettriche e come esempio se ricordo bene cita il mercato svedese.


Per certo il settore energy US è visto in sovrappeso dagli analisti, quanto durerà (trimesti o anni) non sono in grado di stabilirlo
 
E qualcuno ritiene che sia stato uno dei motivi poco noti che ha contribuito alla WWII: il sequestro delle riserve giapponesi in valuta estera da parte degli Usa come sanzione economica alla invasione giapponese dell'Indocina francese. E un altro fattore fu anche l'embargo su tutti i prodotti petroliferi importati dal Giappone, che è sempre stato un paese importatore di energia.

Che strana la storia :o

 
Per certo il settore energy US è visto in sovrappeso dagli analisti, quanto durerà (trimesti o anni) non sono in grado di stabilirlo

Nel mio portafoglio per la parte azionaria ho vwce ma sono sovrappesato sul settore materie prime con titoli azionari su metalli industriali, petrolio, oro 🤞
 
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