Io non ho trovato documentazione scientifica rigorosa su un reale test basato sulle scimmie intese come animale. Oppure qualcuno ha creduto veramente alla metafora di Malkiel di una scimmia che lancia freccette sull'elenco dei titoli di un giornale finanziario ? suvvia, cerchiamo di essere non dico seri, ma almeno ragionevoli a livello elementare.
In senso più ampio nella letteratura pseudo scientifica il concetto della scimmia investitrice identifica in realtà un generatore causale di dati programmato per soddisfare determinati parametri. In breve, si è partiti da un concetto stile "logica matematica astratta" che stima, in linea con le regole di base della statistica elementare, la creazione di una serie semi-infinita di portafogli casuale (mi si perdono l'espressione grezza in termini statistici) creati da un software. I risultati sono stati paragonati all'universo "finito" (e limitato nella dispersione) dei gestori di fondi e si è individuato il fatto che i gestori "umani" nonostante le informazioni a disposizione, non riuscivano a superare l'efficienza dei portafogli casuali.
Ovvio che l'esperimento è rozzo e parziale, per esempio una ridotta percentuale di gestori che battono regolarmente il mercato verrebbe ridotta alla media da una piccola percentuale di gestori che non battono mai il mercato, per fare un esempio. Così come nei portafogli casuale ci sarà una quantità di portafogli che battono "sempre" il mercato affiancati da portafogli che non lo battono "mai".
Oppure come detto prima, il gestore che gestisce 10 miliardi e che investe 100 milioni su un titolo che scambia 25 milioni al giorno non può limitarsi all'esecuzione teorica ai prezzi di apertura di una singola seduta come invece fa Mr Random che compra sempre in simulazione frazioni di 1, il resto alla prossima volta.