Ho sempre ritenuto plateale che concettualmente la tecnica dello 'stop loss' non avesse senso.
Tranne casi specifici, quindi aneddotici, in media ci perdi sempre.
A maggior ragione se sei un investitore privato e non un lordista.
Alla fine se uno non vuole rischiare troppo non può altro che agire sulla propria ripartizione tra azionario ed obbligazionario - mettiamo ora un attimo da parte il fatto che per un privato siano 5 anni che l'obbligazionario in pratica significhi tenere soldi cash sul cc, mannaggia - e ribilanciare nella maniera più efficiente possibile dal punto di vista fiscale (ed eventualmente di commissioni), quindi con parsimonia ed oculatamente.
Con l'altra strategia ti possono scattare gli stop loss che siano tarati al 5% o anche al 10% pure in annate che poi si sono chiuse decisamente in positivo.
Non esiste solo il caso 2008 in cui uscendo con stop-loss del 10% ad inizio anno e poi rientrando a gennaio 2009 uno avrebbe poi accumulato "una fortuna". E' facile commettere l'errore di guardare a ritroso all' inizio anno del 2008 o al Marzo 2020 (in quest'ultimo caso però rientrando solo qualche mese dopo) come se fossero la regola.
Alla fine su 10 o 20 anni con tutti gli stop loss va a finire che molti lascino per strada un patrimonio, ben maggiore di quanto non si sarebbe recuperato senza stop loss pure prendendosi tutto il 2008 nei denti.