Ciao ragazzi e grazie per l'interesse su quanto ho esposto.
Ho visto solo ora le risposte, del perché non mi sono arrivate le notifiche non l'ho capito...
Per rispondere a
@el_figus io non ho detto che fare startup sia sbagliato tutt'altro.
Ho detto che a parer mio bisognerebbe innovare (fare startup) in settori dove si ha già un knowhow fortissimo, in base alla zona geografica del mondo dove ci si trova, mercato adatto al periodo storico.
Ti sei mai chiesto del perché chi fa startup IT/TECH va in cerca si friends family and fools e investitori, e non va a rivolgersi al circuito bancario tradizionale che preferisce finanziare il trattore da 500k di zio Peppe l'agricoltore?
Leggi tutto che dopo ci arriviamo...
@ilgale Il fare startup è un concetto del tutto moderno preso sostanzialmente dal settore tech e dai film americani, che sostanzialmente spesso si traduce in siamo io e il mio amico neolaureato (non infango nessuno tutt'altro) con i nostri 2cent e un'idea che vaga nell'aria e vogliamo farci un sacco di soldi...
Diverso è avere un'idea chiara di cosa sia il mondo del lavoro nel nostro paese per capire che per arrivare a questi livelli di una forma di grana ci sono voluto 150 anni di studi e innovazione....
Torniamo ora al voler battere Facebook.
Se vogliamo battere i social network esistenti, e siete tu il tuo amico programmatore neo laureato di medie capacità, e siete alla prima esperienza lavorativa, con qualche decina di migliaia di euro da investire la vedo durissima battere Facebook o qualcosa del genere.
Se invece sei un top programmatore illuminato, hai già creato venduto qualche applicazione hai preso sberle e ti sei rialzato nel mondo del lavoro, e prendi le valigie con i tuoi pidocchiosi risparmi e vai in silicon valley qualche mese a raccontare quello che vuoi fare negli uffici di investitori che ogni giorno masticano queste cose i presupposti cambiano totalmente.
Anche se magari nessuno investirà un soldo, sono tempo e denaro molto meglio spesi in una cosa come questa dove davanti hai addetti al settore che ti danno una risposta nel giro di qualche giorno, che perdere decenni dietro ad un sogno irrealizzabile.
A parer mio ad una certa diventa anche frustrante e ne vedo tanti che vanno avanti a vivere nel sogno di fare la startup tech rivoluzionaria per decenni, sinceramente non so come facciano.
Ripeto da un popolo di commercianti/imprenditori lungimiranti che hanno vissuto anche periodi storici drammatici e che hanno sempre visto lungo dando vita ad aziende tradizionalissime allucinanti, mi sembra tanto che quelli della mia generazione siano diventati un pò troppo sognatori.
Sognare va bene ma va fatto nella direzione corretta altrimenti si rimane a vita in un stato di sonno profondo...
Forse la verità è che essendoci più benessere mille ammortizzatori sociali mille opportunità, ci si può permettere di sognare quando al contrario dei nostri nonni/genitori, dovevano agire per vivere, COSTRUIRE quello che serve per migliorare la quotidianità di ogni persona in questo paese.
I social network internet non sono di vitale importanza, le strade, le case efficienti, la filiera alimentare, le reti fognarie sempre più efficaci, il sistema sanitario, i sistemi di coltivazione, e via discorrendo queate cose sono di vitale importanza e loro si sono concentrati su questo perché si DOVEVA fare questo.
Chiusa la parentesi di analisi sociale, è inutile star qua a pensare di stare in perdita 3/4/5 anni mentre la fanta azienducola prende valore e viene finanziata a suon di round di investimento. Siamo in Italia ed un'azienda si deve sostenere da sola entro 6 mesi, da li se vuoi e sei in grado di ampliarti ti devi rivolgere al sistema bancario tradizionale che ha tutti gli interessi del mondo a finanziare il piano di espansione di un'azienda che può ripagare gli interessi sui soldi dati a prestito.
Prendiamo il caso commerciale del Antico Vinaio, anch'essa è considerabile una startup, parto dalla bottega dei genitori, creo un processo di marketing/analisi del prodotto/vendita/branding e creo i presupposti per farci una catena con un prodotto relativamente popolare, la schiacciata.
Mazzanti cosa porta nel mondo?
Materie prime italiane di primissima qualità e un esperienza unica con la schiacciata, una cosa che prima ad ora non aveva mai fatto nessuno.
È facile?
No c'è dietro un lavoro allucinante al pari del creare il nuovo Facebook.
Parliamo di LaPiadineria del signor Milani (acquisita in questi giorni da un fondo per 300milioni) ha dimostrato invece un'altra cosa geniale...
Che mentre tutti nella ristorazione si concentrano ad aprire in zone centralissime di importanti città con costi fissi alti, materie prime allucinanti, e concorrenza altissima, lui ha dimostrato che le zone di provincia hanno un potenziale grossissimo (soprattutto in fase iniziale) se offri il prodotto adatto con il giusto rapporto qualità prezzo.
Meno concorrenza, meno costi fissi, zone popolari dove il cliente medio è meno chic, porto allo stesso costo degli altri un servizio PREMIUM.
GENIALE!
Cosa hanno in comune queste storie?
Dimostrano che le materie prime italiane nel food sono apprezzatissime (apprezzatissime non perché siamo simpatici e c'è il sole, ma perchè ci lavoriamo sopra con passione per ottimizzare il prodotto da centianaia di anni).
E con la giusta struttura di processo/prodotto/branding/marketing/posizionamento del punto commerciale puoi fare davvero qualcosa di importante negli anni...
Questi al mattino si alzavano ed aprivano bottega, hanno imparato con le mani sul lavoro tutti i processi prima di diventare industriali affermati nel loro settore...
Adesso invece chi fa startup vuole fare il grande industriale da subito per creare il nuovo Facebook, e spesso gli investitori che ci cascano pagano vizi e stra vizi per qualche anno di questi improvvisati.
Ricordiamoci che i vari Gates, Zuckemberg, Musk, Bezos, e compagnia bella per dare vita a cio che hanno fatto era tutta gente nel contesto adatto (USA), con gli agganci adatti, con un background nel mondo del lavoro gia consolidato, ed il periodo storico adatto (il periodo per l'esplosione di internet).
La genialità nel business sta più nel riuscire a guardarsi intorno e agire di conseguenza che nell'idea stessa.
Questa è la vera genialità...
Chi ha questa dote (a parer mio la si ha per dono di madre natura oppure è impossibile allenarla/crearla) farà sempre paccate di soldi partendo da qualsiasi situazione socio economica.
Come chi da muratore/agente immobiliare/artigiano, è riuscito a diventare industriale nell'edilizia negli anni 70/80/90 ad oggi è una scalata che è impensabile in questo settore meraviglioso.
Al massimo da zero puoi ambire di diventare un piccolo/medio costruttore (e sei già un fenomeno) oppure uno che possiede 2/3 agenzie immobiliari, ma sicuramente in questo periodo storico non puoi pensare di diventare lo Scarpellini, il Caltagirone, il Manfredi Catella, il Berlusconi di turno.
Non lo dico io ma lo dicono i numeri del mercato delle compravendite, l'accesso al credito, il calo della natalità, e via discorrendo sono elementi che complicano il settore immobiliare.
E mentre il parente di
@paolodivi aspetta che la sua startup venga quotata sui mercati internazionali, il kebabbaro arrivato con il gommone 15 anni fa nel nostro paese probabilmente se capace, sta aprendo il suo quarto quinto punto vendita e la lamborghini potrebbe permettersela tranquillamente.
Trovatemi un gruppo di ragazzi tra i 25/40 anni che vogliono diventare imprenditori (sotto i 25 anni non hai ancora le basi per diventare imprenditore nel mondo del lavoro attuale) con un knowhow importante in un settore tradizionalissimo del nostro paese, e la voglia di diventare imprenditori, che faccio una selezione delle persone e del mercato proposto, che metto subito qualche centinaio di migliaia di euro per partire.
Scrivere in mp per le candidature che vi darò la mia email per una prima discussione conoscitiva.