giovedì 27 giugno 2013
SPERANZE IN FUMO... MA ELETTRONICO
Riceviamo e pubblichiamo. Grazie
"Le mie società stanno subendo una forte ristrutturazione e per mia figlia che mi ha sempre aiutato e mai preteso devo trovare una sistemazione"
Ecco il semplice ragionamento che ho fatto quando ho deciso di aprire un negozio di sigarette elettroniche a mia figlia. Mi sono guardato in giro, ho cercato un mercato in crescita, mi sono documentato, informato sull'azienda che potesse dare garanzie di servizio, assistenza, qualità dei prodotti e la scelta è caduta su Ovale Europa.
Con i dirigenti della società è stato tutto molto snello tanto è vero che dall'incontro all'apertura del negozio è passato solo un mese e mezzo. Dove aver ottemperato giustamente a tutti gli obblighi di legge (aprire una centrale nucleare sarebbe stato più semplice), pensato e pagato di tasca mia arredamento, tinteggiatura, allarme, assicurazione, insegna, pubblicità nell'entusiasmo generale lo Store apre.
L'impegno di mia figlia è costante (siamo aperti 7 giorni su 7) ma è ricompensata dal buon andamento del negozio che giorno dopo giorno vede aumentare gli incassi.
Mia figlia e mia moglie, che le da una mano, sono felici e soddisfatte, perché tante persone smettono di fumare, perché ricevono i complimenti dai clienti per la loro professionalità. Si sentono gratificate perché in un certo modo contribuiscono a migliorare la salute dell'essere umano. Io le seguo, cercando di insegnare loro, le regole del marketing, della comunicazione, il servizio, la qualità, il post-vendita e loro, trasportate dall'entusiasmo travolgente di mia figlia, accettano i miei consigli e crescono.
Da primo si leggono sui giornali le proteste dei tabaccai, successivamente quelle dei farmacisti che in quanto lobby vorrebbero anche questo monopolio. La sigaretta elettronica inizia ad essere demonizzata, le lobby del tabacco e lo stato stanno perdendo introiti importanti dal calo delle vendite delle sigarette con tabacco, quindi ad hoc si scrivono redazionali, si fanno trasmissioni contro la sigaretta elettronica infischiandosene che luminari del calibro di Veronesi rilascino interviste a favore del fumo elettronico!
Nell'ambiente si sospettava l'inserimento di una tassa da parte dello stato ladro ma una tassazione del 58,5% no!
Ma Patron Griffi sa che la maggior parte della gente che fuma le ecig oltre che per la salute lo fa per una ragione economica?
Lo sa che così facendo farà chiudere tutti i negozi aumentando la disoccupazione e gli italiani torneranno al tabacco pesando sempre di più sulle casse vuote della sanità?
Con tutta probabilità sa tutto ma vuole proprio questo perché i poteri europei hanno impartito ordini ben precisi. Vogliono la nostra nazione e lui come tutti i politici italiani si stanno rendendo complici di un massacro sociale!
Ah, si parlava di mia figlia… 18 anni e mezzo e un futuro stroncato sul nascere!
Idea e Azione: SPERANZE IN FUMO... MA ELETTRONICO