Bauhouse
ifigliprimaditutto!!
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STRATEGIE - 7 Novembre 2003
Un’altra tessera a favore dei rialzisti. Si chiude una buona settimana per le principali piazze azionarie internazionali. Il quadro micro e macro in continuo miglioramento ha permesso nuovi massimi sia in America che in Europa. Parallelamente il dollaro è riuscito ad apprezzarsi, soprattutto contro l’euro, ed il mercato obbligazionario ha subito un’altra pesante ondata di vendite (il Bund future ha segnato nuovi minimi di periodo).
A guardare i grafici con l’occhio del “ribassista” SI NOTA perché, al contrario, la visione rimane ottimista.
1- Gli indici Usa sono in ipercomprato e se si fermano loro l’Europa non riesce a salire.
Innanzitutto, la condizione di ipercomprato è una situazione tipica ed inevitabile nelle fasi di tendenza e non pregiudica il fatto che possa continuare anche a lungo. Poi, anche se l’America dovesse consolidare un po’, non è detto che l’Europa non possa prendere in mano il testimone per un certo lasso di tempo: lo spread Msci Europe vs. Usa preme sotto resistenza da settimane.
2- Alcuni indici generali europei non sono ancora riusciti a battere le significative resistenze rappresentate dai massimi dello scorso dicembre.
Si sono completati però dei “testa e spalle” rialzisti che si possono leggere come segnali anticipatori e che proiettano upside “normali” nell’ordine del 10%.
3- L’obiezione del punto 2 vale anche per alcuni indici settoriali europei (Auto, Assicurativi, Media e Tlc) che per le loro caratteristiche (high beta) dovrebbero accelerare oltre gli ostacoli grafici prima di altri.
Non accade mai che il movimento sia sincronico. Intanto i Tech e le Banche si sono “portati avanti”.
Operatività sul Mib30. da incrementare nuovamente le posizioni per target verso 28000/29500 (2800/2900 sull’Eurostoxx), con livello di allerta solo sotto 25900 (2550).
Idee sui settori europei. Anche questa settimana gli high beta l’hanno fatta da padroni: Tech (5,5%), Insurance (+3,5%), Media e Auto (+3%). Di converso i difensivi: Farmaceutici (+1,8%), Utilità ed Energy (intorno al 2%).
In virtù delle attese rialziste sui listini, e' opportuno incrementare nuovamente i settori dal beta più elevato (Auto, Insurance, Media, Tech e Tlc).
Un’altra tessera a favore dei rialzisti. Si chiude una buona settimana per le principali piazze azionarie internazionali. Il quadro micro e macro in continuo miglioramento ha permesso nuovi massimi sia in America che in Europa. Parallelamente il dollaro è riuscito ad apprezzarsi, soprattutto contro l’euro, ed il mercato obbligazionario ha subito un’altra pesante ondata di vendite (il Bund future ha segnato nuovi minimi di periodo).
A guardare i grafici con l’occhio del “ribassista” SI NOTA perché, al contrario, la visione rimane ottimista.
1- Gli indici Usa sono in ipercomprato e se si fermano loro l’Europa non riesce a salire.
Innanzitutto, la condizione di ipercomprato è una situazione tipica ed inevitabile nelle fasi di tendenza e non pregiudica il fatto che possa continuare anche a lungo. Poi, anche se l’America dovesse consolidare un po’, non è detto che l’Europa non possa prendere in mano il testimone per un certo lasso di tempo: lo spread Msci Europe vs. Usa preme sotto resistenza da settimane.
2- Alcuni indici generali europei non sono ancora riusciti a battere le significative resistenze rappresentate dai massimi dello scorso dicembre.
Si sono completati però dei “testa e spalle” rialzisti che si possono leggere come segnali anticipatori e che proiettano upside “normali” nell’ordine del 10%.
3- L’obiezione del punto 2 vale anche per alcuni indici settoriali europei (Auto, Assicurativi, Media e Tlc) che per le loro caratteristiche (high beta) dovrebbero accelerare oltre gli ostacoli grafici prima di altri.
Non accade mai che il movimento sia sincronico. Intanto i Tech e le Banche si sono “portati avanti”.
Operatività sul Mib30. da incrementare nuovamente le posizioni per target verso 28000/29500 (2800/2900 sull’Eurostoxx), con livello di allerta solo sotto 25900 (2550).
Idee sui settori europei. Anche questa settimana gli high beta l’hanno fatta da padroni: Tech (5,5%), Insurance (+3,5%), Media e Auto (+3%). Di converso i difensivi: Farmaceutici (+1,8%), Utilità ed Energy (intorno al 2%).
In virtù delle attese rialziste sui listini, e' opportuno incrementare nuovamente i settori dal beta più elevato (Auto, Insurance, Media, Tech e Tlc).
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