Studio Bank Italy smentisce tesi appetibilita immobili vicini metro'

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Trasporti: la metro C di Roma non piace ai ricchi (MF)
ROMA (MF-DJ)--

La nuova linea collegherà Monte Compatri a Prati passando per quartieri popolosi come Centocelle e San Giovanni ma anche per zone centralissime come Colosseo e San Pietro. L'apertura di tutte le fermate della nuova linea verde non solo faciliterebbe gli spostamenti dei cittadini ma ridurrebbe il traffico e l'inquinamento acustico in alcuni dei quartieri più frequentati della capitale. per di più riducendo il ricorso a mezzi privati e quindi con un impatto positivo sull'ambiente.

Eppure non tutti i romani sembrano poter beneficiare. almeno da un punto di vista prettamente economico. dell'arrivo della metro C. In particolare. le case nel raggio di un chilometro dalle nuove stazioni già in funzione hanno perso valore. in media di 137 euro al metro quadrato. orientativamente il 5%. Lo evidenzia il paper occasionale di Bankitalia 'The impact of metro C in Roma on the housing market' curato da Federica Daniele ed Elena Romito. confrontando gli immobili nei pressi della nuova linea verde a tre anni dall'inaugurazione con zone simili di Roma senza metropolitane vicine. Tale svalutazione è trainata dalla contrazione dei prezzi medi delle proprietà di più alto valore di partenza. sintomo della propensione dei più abbienti a trasferire la loro domanda immobiliare altrove nella capitale. Un po' perché temono per la propria sicurezza e un po' per il diffuso senso di diffidenza nei confronti degli stranieri: la metropolitana comporta il transito massiccio di persone nei dintorni delle stazioni. soprattutto di stranieri. i maggiori fruitori del trasporto pubblico romano.

Neanche le attività economiche della zona beneficiano in modo significativo dell'arrivo della nuova metro. pur se Banca d'Italia registra l'apertura di qualche ufficio e negozio. Una conferma o una smentita a tali evidenze si potrà avere con l'apertura delle fermate nel centro di Roma. dove le quotazioni immobiliari sono meno volatili.


MF-DJ NEWS
December 27. 2022 02:35 ET (07:35 GMT)
 
Leggendo da anni il FOL, anche a me sembrava che tutti i folisti qui presenti fossero interessati ad investire nei progetti immobiliari di nuova edificazione in zone di periferia solo se le zone fossero attualmente o in futuro coperte dal metro'.

Lo studio di Banca d'Italia mi sembra che smentisca clamorosamente questa tesi che, agli occhi dei non specialisti del mercato immobiliare, sembrava ragionevole.
 
Leggendo da anni il FOL, anche a me sembrava che tutti i folisti qui presenti fossero interessati ad investire nei progetti immobiliari di nuova edificazione in zone di periferia solo se le zone fossero attualmente o in futuro coperte dal metro'.

Lo studio di Banca d'Italia mi sembra che smentisca clamorosamente questa tesi che, agli occhi dei non specialisti del mercato immobiliare, sembrava ragionevole.
allora Roma e Milano, da questo punto di vista, sono diametralmente opposte. A milano ti posso assicurare che questa tesi non è solo teoricamente ragionevole, ma è praticamente supportata dalla realtà dei fatti. Basta vedere come sono cresciuti a razzo i prezzi lungo la linea 4 della metro ben prima che aprisse. E basta vedere la differenza di prezzi tra immobili simili e in zone comparabili, tra quelli vicini a una fermata della metro e quelli no, purtroppo. Purtroppo perché cerco casa ma il primo requisito è che sia vicino alla metro, possibilmente la verde
 
Lo studio è incompleto. La metro C è utile solo in connessione ad altre metro,ed oggi ha solo la connessione (pessima visto che bisogna uscire e rientrare) di San Giovanni. Inoltre le frequenze sono alte (9 minuti...). Quando tra 30-40 anni verrà completata allora si avranno i veri valori...
 
Lo studio è incompleto. La metro C è utile solo in connessione ad altre metro,ed oggi ha solo la connessione (pessima visto che bisogna uscire e rientrare) di San Giovanni. Inoltre le frequenze sono alte (9 minuti...). Quando tra 30-40 anni verrà completata allora si avranno i veri valori...
Beh puoi avere anche una metro C ben collegata e che passa ogni minuto, ma resta il fatto che a Pantano c'è il nulla cosmico e dubito che fra 40 anni la situazione sarà molto migliore.

La vicinanza ad una metro è una condizione necessaria ma non sufficiente.
 
La vicinanza ad una metro è una condizione necessaria ma non sufficiente.
Mah...io non conosco la situazione idilliaca di Milano e quella deprimente di Roma.
Conosco pero' la situazione di citta' come Mestre, Udine, etc. relativa alle zone vicino alle stazioni dei treni.
Valgono praticamente nulla: tutti scappano da esse per accoltellamenti, spaccio, prostituzione.

Valgono tanto invece le zone non servite da trasporti pubblici su rotaia ma le zone con tanto verde servite da trasporti pubblici su gomma.

Comunque la si pensi, trovo utile lo studio di Banca d'Italia che apre gli occhi sul mito collettivo che investe tutti coloro che credono che il metro porti solo facilita' di trasporto e trascurano gli effetti collaterali della globalizzazione e dell'islamizzazione radicale integralista.
 
Lo studio è incompleto. La metro C è utile solo in connessione ad altre metro,ed oggi ha solo la connessione (pessima visto che bisogna uscire e rientrare) di San Giovanni. Inoltre le frequenze sono alte (9 minuti...). Quando tra 30-40 anni verrà completata allora si avranno i veri valori...
Esatto, e' un progetto nato e fatto male, che si porta avanti a "mozzichi e bocconi" l'ennesima mangiatoia all'italiana

Roma, la metro più costosa al mondo bloccata da scavi, cause e 45 varianti
 
Mah...io non conosco la situazione idilliaca di Milano e quella deprimente di Roma.
Conosco pero' la situazione di citta' come Mestre, Udine, etc. relativa alle zone vicino alle stazioni dei treni.
Valgono praticamente nulla: tutti scappano da esse per accoltellamenti, spaccio, prostituzione.

Valgono tanto invece le zone non servite da trasporti pubblici su rotaia ma le zone con tanto verde servite da trasporti pubblici su gomma.

Comunque la si pensi, trovo utile lo studio di Banca d'Italia che apre gli occhi sul mito collettivo che investe tutti coloro che credono che il metro porti solo facilita' di trasporto e trascurano gli effetti collaterali della globalizzazione e dell'islamizzazione radicale integralista.
Ma scusa tanto ma come pensi di poter paragonare Udine a Roma??
Udine è un paesone e lo giri tranquillamente in bicicletta, e trovo normale che la gente ad udine fugga dalle stazioni ferroviarie che sono da sempre zone poco appetibili.
Il discorso sulla metro invece è completamente diverso, innanzi tutto le fermate della metro non portano il degrado delle stazioni ferroviarie (o al limite è così nel capolinea piu periferici), ma a Roma dove i trasporti sono un incubo la casa vicina alla metro ha un senso eccome. Io quando ho acquistato la possibilità di arrivare a piedi ad una fermata della metro era una condizione imprescindibile.
Lo studio di bankit si limita alla linea C che ha due problemi, il primo che funziona malissimo e molti non la usano appositamente, il secondo è che per gran parte del proprio tragitto copre zone periferiche dove i prezzi sarebbero calati in ogni caso.
Le situazioni vanno conosciute altrimenti si rischia di fare delle valutazioni basate sul nulla.
 
Anche a Milano abitare in p.za Duca D'Aosta (vedi stazione centrale) non è il massimo, anzi.
Abitare vicino alle stazioni della metro invece ha un senso.
 
Mah...io non conosco la situazione idilliaca di Milano e quella deprimente di Roma.
Conosco pero' la situazione di citta' come Mestre, Udine, etc. relativa alle zone vicino alle stazioni dei treni.
Valgono praticamente nulla: tutti scappano da esse per accoltellamenti, spaccio, prostituzione.

Valgono tanto invece le zone non servite da trasporti pubblici su rotaia ma le zone con tanto verde servite da trasporti pubblici su gomma.

Comunque la si pensi, trovo utile lo studio di Banca d'Italia che apre gli occhi sul mito collettivo che investe tutti coloro che credono che il metro porti solo facilita' di trasporto e trascurano gli effetti collaterali della globalizzazione e dell'islamizzazione radicale integralista.

Premetto che conosco bene Milano e molto meno bene Roma, ma trovo che uno studio del genere non abbia grande solidità e non smentisca nessun mito a priori.
Innanzitutto è estremamente locale, romano, per cui è legato alle dinamiche tipiche della città (flussi, appetibilità zone, trasporti disponibili, tessuto sociale) e difficilmente rappresenta una qualche regola aurea.
Dalla mia esperienza posso dire che nel passato, a Milano, è sicuramente emerso un fenomeno, in città e appena fuori, che vedeva la creazione di rioni di benestanti in zone poco servite dai mezzi pubblici: il motivo storico è legato all'immigrazione. La metro (come il treno fuori) portava i meridionali prima e gli immigrati poi, con ciò che ne consegue in termini di tensione sociale.

Però, e qui torno a Milano, la metro oggi fa la differenza in positivo, eccome se la fa. Certo permangono zone scoperte con prezzi molto elevati, sono zone di pregio il cui pregio è rimasto.
Ma a Milano la metro consente di girare la città in tempi umani a qualsiasi ora del giorno e della notte consentendo l'accesso a gran parte dei servizi/svaghi/posti di lavoro.

Nella società attuale dominata dai servizi città come Roma e Milano sono destinazioni per molte aree d'Italia e l'avere un TPL valido è un valore aggiunto.

Non so spiegare l'effetto a Roma, ma dalla mia conoscenza indiretta di romani (anche molti giunti da fuori a viverci) il principale mezzo di trasporto è l'automobile. E' chiaro che in questo contesto non è tanto la singola fermata, quanto il sistema di trasporto nel suo insieme.
 
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