Su quella buffonata di richiedere per l'ammissione la <<AUTONOMIA GESTIONALE>>

Verm & Solitair

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La Borsa Italiana s.p.a. nel suo regolamento, e relativamente all'ammissione nel MTA, richiede che la società svolga un'attività "in condizioni di autonomia gestionale". E l'Assonime puntualizza che occorre verificare la "mancanza di fattori esterni distorsivi" (???).

Tra le tante modifiche del Regolamento, nel gennaio 1999 la Borsa Italiana voleva in effetti chiarire il concetto di "Autonomia Gestionale": va verificato in concreto, secondo al Borsa Italiana s.p.a., <<che non via siano ostacoli alla massimizzazione degli obiettivi economico-finanziari propri dell'emittente>>.

Gran belle parole!

Insomma, il problema è evidente: le direttive degli azionisti di riferimento. E le direttive sono tollerate dal sistema. Con che criterio la Borsa Italiana s.p.a. allora decide l'ammissione della azioni?
(risposta: A CAPOCCHIA, n.d.r.).

Perchè scrivere dei principi che nascono già "morti"?
 
Autonomia?

Più tardi posto l'ultima della Consob, sulla autonomia dei gestori del danaro altrui.
 
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