«Tango-bond, la lotta continua Per riaprire i termini dell’Ops»

LucioTrader

The Last Frontier
Sospeso dallo Staff
Registrato
17/7/01
Messaggi
6.813
Punti reazioni
512
«Tango-bond, la lotta continua Per riaprire i termini dell’Ops»

da Finanza&Mercati del 06-05-2005

La posizione intransigente della Task force dell’Abi guidata da Nicola Stock ha lasciato gli italiani a bocca asciutta. A tempo scaduto annuncia nuove iniziative che potrebbero consentire l’adesione all’offerta capestro

A due mesi dalla chiusura dell’Ops sui Tango-bond, Nicola Stock appare più calmo e meno battagliero. Sarà perché - come rivela - la Task force Argentina dell’Associazione bancaria italiana (Abi) sta lavorando a nuove iniziative a favore dei creditori che rivelerà solo a metà maggio. O forse perché gli italiani rimasti fuori dal concambio (e dunque con carta straccia in mano) su indicazioni della Tfa sono parecchi, più che in qualsiasi altro Paese.
Dottor Stock, potesse tornare indietro, cambierebbe qualcosa nella sua strategia sui Tango-bond?
No, non cambierei niente.
Neppure la raccomandazione di rifiutare l’offerta pubblica di scambio?
La Tfa non ha dato raccomandazioni, ma soltanto delle indicazioni di attenzione. Ad esempio sul fatto che, aderendo all’Ops, l’obbligazionista avrebbe rinunciato a qualsiasi azioni legale futura contro l’Argentina. Poi abbiamo lasciato ogni investitore libero di scegliere: anche gli sportelli bancari, in questo, sono stati impeccabili.
E se tra qualche mese Buenos Aires vi riaprisse l’Ops alle stesse condizioni di rimborso di febbraio, l’accettereste?
Vedremo. In ogni caso l’Argentina dovrebbe farlo subito oppure in autunno, considerato che a settembre ci sono le elezioni. Ora comunque abbiamo in cantiere nuove iniziative a favore dei risparmiatori. Ne verificheremo l’esito e poi, eventualmente, potremmo prendere in considerazione un’offerta di rimborso simile a quella di due mesi fa.
È ancora ottimista?
Credo che la partita con l’Argentina sia tutt’altro che chiusa. Non ci sono ancora né vincitori né vinti: al Fondo monetario internazionale il risultato di quello swap non è piaciuto per nulla.
Però ieri l’Argentina è tornata sul mercato dei bond ottenendo un grande successo.
Ha collocato un bond da soli 345 milioni di dollari che è stato sottoscritto da banche e fondi pensione locali. Buenos Aires ha dichiarato di essersi rifinanziata a un tasso del 6,5%, quando in realtà è il 16 per cento. A testimonianza che l’Argentina è ancora considerata dagli investitori internazionali come un emittente ad altissimo rischio di default.
Ma l’emissione è stata comprata anche da fondi pensione americani e britannici.
Non mi risulta.
La meraviglia il successo del nuovo bond argentino?
Me l’aspettavo. Se l’emissione fosse stata in dollari sarebbe stata un’altra storia.
 
LucioTrader ha scritto:
«Tango-bond, la lotta continua Per riaprire i termini dell’Ops»

da Finanza&Mercati del 06-05-2005

La posizione intransigente della Task force dell’Abi guidata da Nicola Stock ha lasciato gli italiani a bocca asciutta. A tempo scaduto annuncia nuove iniziative che potrebbero consentire l’adesione all’offerta capestro

A due mesi dalla chiusura dell’Ops sui Tango-bond, Nicola Stock appare più calmo e meno battagliero. Sarà perché - come rivela - la Task force Argentina dell’Associazione bancaria italiana (Abi) sta lavorando a nuove iniziative a favore dei creditori che rivelerà solo a metà maggio. O forse perché gli italiani rimasti fuori dal concambio (e dunque con carta straccia in mano) su indicazioni della Tfa sono parecchi, più che in qualsiasi altro Paese.
Dottor Stock, potesse tornare indietro, cambierebbe qualcosa nella sua strategia sui Tango-bond?
No, non cambierei niente.
Neppure la raccomandazione di rifiutare l’offerta pubblica di scambio?
La Tfa non ha dato raccomandazioni, ma soltanto delle indicazioni di attenzione. Ad esempio sul fatto che, aderendo all’Ops, l’obbligazionista avrebbe rinunciato a qualsiasi azioni legale futura contro l’Argentina. Poi abbiamo lasciato ogni investitore libero di scegliere: anche gli sportelli bancari, in questo, sono stati impeccabili.
E se tra qualche mese Buenos Aires vi riaprisse l’Ops alle stesse condizioni di rimborso di febbraio, l’accettereste?
Vedremo. In ogni caso l’Argentina dovrebbe farlo subito oppure in autunno, considerato che a settembre ci sono le elezioni. Ora comunque abbiamo in cantiere nuove iniziative a favore dei risparmiatori. Ne verificheremo l’esito e poi, eventualmente, potremmo prendere in considerazione un’offerta di rimborso simile a quella di due mesi fa.
È ancora ottimista?
Credo che la partita con l’Argentina sia tutt’altro che chiusa. Non ci sono ancora né vincitori né vinti: al Fondo monetario internazionale il risultato di quello swap non è piaciuto per nulla.
Però ieri l’Argentina è tornata sul mercato dei bond ottenendo un grande successo.
Ha collocato un bond da soli 345 milioni di dollari che è stato sottoscritto da banche e fondi pensione locali. Buenos Aires ha dichiarato di essersi rifinanziata a un tasso del 6,5%, quando in realtà è il 16 per cento. A testimonianza che l’Argentina è ancora considerata dagli investitori internazionali come un emittente ad altissimo rischio di default.
Ma l’emissione è stata comprata anche da fondi pensione americani e britannici.
Non mi risulta.
La meraviglia il successo del nuovo bond argentino?
Me l’aspettavo. Se l’emissione fosse stata in dollari sarebbe stata un’altra storia.


che senso avrebbe riaprire lo swap quando non sono ancora stati in grado di dare i titoli a chi ha già aderito?
 
maurix71 ha scritto:
che senso avrebbe riaprire lo swap quando non sono ancora stati in grado di dare i titoli a chi ha già aderito?

Quando mai questi buffones hanno fatto qualcosa di sensato?
Hanno trattato malissimo i risparmiatori, persino offendendoli.
Adesso vanno a pagare tassi spropositati sul mercato.
Ha senso questo?
Gli sarebbe convenuto trattare piu' seriamente ed offrire di piu', si sarebbero comportati civilmente e non avrebbero perso la faccia e l'onore, loro e di tutta una nazione.
 
Inizio a pensare che tutti quei discorsi che tiravano in ballo "cospirazioni planetarie contro i risparmiatori","grandi vecchi" che ordivano trame contro la classe media etc etc,siano delle baggianate.

Gli argentini sono ladri e il FMI agisce in modo troppo"politico",ma il perno attorno il quale gira la faccenda è fatto di bugie bugie e ancora bugie.

Oltre a un dilettantismo economico incredibile.

Altro che repubblica delle banane..........si indebitano al 16% per pagare debiti al 3%....

E fra poco faranno anche un piano QUINQUENNALE,suppongo.............

Ma dai....!!!!!!!!!!!
 
zani56 ha scritto:
Inizio a pensare che tutti quei discorsi che tiravano in ballo "cospirazioni planetarie contro i risparmiatori","grandi vecchi" che ordivano trame contro la classe media etc etc,siano delle baggianate.

Gli argentini sono ladri e il FMI agisce in modo troppo"politico",ma il perno attorno il quale gira la faccenda è fatto di bugie bugie e ancora bugie.

Oltre a un dilettantismo economico incredibile.

Altro che repubblica delle banane..........si indebitano al 16% per pagare debiti al 3%....

E fra poco faranno anche un piano QUINQUENNALE,suppongo.............

Ma dai....!!!!!!!!!!!

Già. A me ricordano un condomino della mia casa al mare che non pagava il condominio, pero' dava delle gran feste con champagne a fiumi.
La differenza è che questo, almeno, ci invitava.
Qualcuno qui ha ricevuto un buono per una settimana di vacanza a Punta del Este? :D
 
zani56 ha scritto:
Oltre a un dilettantismo economico incredibile.

Altro che repubblica delle banane..........si indebitano al 16% per pagare debiti al 3%....

Nonostante io rimanga convinto sulla responsabilità primaria delle banche nella vicenda Tango Bond, mi è impossibile non riconoscere che i comportamenti del governo argentino sono sempre più irrazionali e stravaganti.

Ma nel pensare male dell'argentina ormai non si fa più peccato e facilmente ci si azzecca...

Questi hanno già in programma un altro default... e questo spiegherebbe tutto!

L'argentina è un buco nero, i soldi entrano e non escono più!!!
 
infatti
un prestito dal FMI sarebbe costato molto meno.
ma il FMI pone condizioni..
e l'Argentina non vuole condizioni
teniamo presente che questi bonds sono sttai venduti ai fondi pensione ed alle banche
quando fino a poco tempo fa' l'argentina rimproverava chi aveva acquistato bonds con alti tassi di interesse.. dicendo che avrebbero potuto pensare che il rischio di default era alto
ora il tasso di interesse e' di ca il 16% ma se l'inflazione aumenta sara' molto di piu'
ma in fondo. ormai ha imparato
vendere bonds fare default e poi non pagare
se il gioco e' riuscito una volta. perche' non dovrebbe riuscire ancora ??
 
Radio 24 ? No grazie!

A radio 24 hanno fatto un servizio entusiastico su questo nuovo collocamento di Ladro Bond. Credo che la cosa sia vergognosa.

Pagano un 16%... in pesos. Quando con gli interessi avranno restituito il 100%faranno un nuovo default lasciando qualcun altro con il cerino in mano...le banche avranno guadagnato interessi da favola e i PEONES saranno fregati.

Questa sembra essere la politica populista dell'attuale governo argentino.

Ma chi è il fesso che compra ancora bond argentini dopo quello che è successo?
 
Indietro