marco1980
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Inutile girarci intorno: l'economia capitalista è incentrata intorno all'impresa. L'imprenditore è colui che crea ricchezza, da posti di lavoro e contribuisce in maniera determinante al sostenimento dell'apparato statale.
Senza imprenditori, il tessuto sociale muore, e senza di esso muore anche lo Stato.
La mia idea è quella di una tax flat rate sul reddito d'impresa che dovrebbe essere tassato in misura fissa nell'ordine del 23% con ulteriori agevolazioni per gli imprenditori che assumeranno a tempo indeterminato (0,5% di sconto sulle imposte per ogni dipendente). Per le assunzioni a tempo determinato ed a progetto non saranno previsti sconti.
In questo modo si alleggerirebbe la pressione fiscale sulle piccole e medie imprese, diminuirebbe la propensione all'evasione di "necessità", diminuirebbe la disoccupazione viste le agevolazioni fiscali, molti troverebbero più conveniente aprirsi una partita IVA e lavorare come autonomo piuttosto che cercare un lavoro da dipendente che verrebbe tassato comunque in maniera maggiore.
È vero che in questo modo molte grandi imprese non verserebbero un euro di imposte, ma è anche vero che queste danno lavoro a centinaia di persone, quindi assolvono una funzione sociale rilevante.
Allo stesso tempo occorrerebbe inasprire le pene per i reati tributari, non tanto incidendo sulla detenzione quanto sulle sanzioni accessorie (multe raddoppiate e divieto di contrattare con la PA per almeno 10 anni).
Senza imprenditori, il tessuto sociale muore, e senza di esso muore anche lo Stato.
La mia idea è quella di una tax flat rate sul reddito d'impresa che dovrebbe essere tassato in misura fissa nell'ordine del 23% con ulteriori agevolazioni per gli imprenditori che assumeranno a tempo indeterminato (0,5% di sconto sulle imposte per ogni dipendente). Per le assunzioni a tempo determinato ed a progetto non saranno previsti sconti.
In questo modo si alleggerirebbe la pressione fiscale sulle piccole e medie imprese, diminuirebbe la propensione all'evasione di "necessità", diminuirebbe la disoccupazione viste le agevolazioni fiscali, molti troverebbero più conveniente aprirsi una partita IVA e lavorare come autonomo piuttosto che cercare un lavoro da dipendente che verrebbe tassato comunque in maniera maggiore.
È vero che in questo modo molte grandi imprese non verserebbero un euro di imposte, ma è anche vero che queste danno lavoro a centinaia di persone, quindi assolvono una funzione sociale rilevante.
Allo stesso tempo occorrerebbe inasprire le pene per i reati tributari, non tanto incidendo sulla detenzione quanto sulle sanzioni accessorie (multe raddoppiate e divieto di contrattare con la PA per almeno 10 anni).