Tassazione, monitoraggio fiscale e IVAFE: cosa fare per il peer-to-peer lending?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Ma a oggi quali sono le piattaforme che fanno già da sostituto di imposta? Solo October e Walliance?
 
Volevo solo dirvi che ho modificato leggermente il file e inviato l'interpello all'Agenzia delle Entrate. Se tutto va bene dovrebbero rispondere entro 3 mesi. Appena ricevo risposta vi faccio sapere.
 
Ottimo! Restiamo in attesa fiduciosi... OK!
 
Mi accodo all'attesa e ringrazio molto per lo sbattimento dell'interpello
 
Non ti so dire altre piattaforme, ma Soisy applica il 26% di ritenute

Anche SMARTIKA ha sempre applicato la ritenuta di imposta (ora al 26%). Prestiamoci rilasciava il certificato che andava riportato sul 730, non so se da questo anno funge da sostituto ...
 
Aggiorno la discussione solo per dire che a un mese e mezzo dall'invio dell'interpello all'Agenzia delle Entrate, ad oggi non ho ricevuto ancora nessuna risposta. Hanno tempo fino alla fine di marzo di rispondere, ma spero lo faranno prima, così da avere le idee più chiare... Vi farò sapere
 
Ho un dubbio normativo: in caso di mancata risposta, so che vale il silenzio assenso. Però vale nel tuo caso o un anche terzo può aggrapparsi?
 
Ho un dubbio normativo: in caso di mancata risposta, so che vale il silenzio assenso. Però vale nel tuo caso o un anche terzo può aggrapparsi?
Per quanto ne so credo valga solo per chi ha inoltrato l'interpello, se vale anche per terzi onestamente non so
 

Non sarò un avvocato fiscalista, ma secondo me il video presenta diverse inesattezze. Innanzitutto dice che nel caso di piattaforme italiane, si devono riportare gli interessi guadagnati in dichiarazione dei redditi anche se sottoposti alla ritenuta al 26% a titolo d'imposta anche se non andrà ad incidere sul conguaglio della dichiarazione. In realtà, essendo appunto una ritenuta a titolo d'imposta, NON deve essere affatto inserita in dichiarazione, così come non si inseriscono gli interessi maturati su conti correnti o conti deposito. In secondo luogo dice che sia gli interessi generati su piattaforme italiane sia estere sono soggetti a un imposta del 26% (per i primi trattenuta direttamente dal sito, per i secondi in dichiarazione dei redditi). In realtà solo quelli di siti italiani con la modifica apportata dalla legge di bilancio dello scorso anno vengono considerati redditi di capitale e in quanto tale soggetti al 26%, mentre quelli esteri restano "redditi diversi" da assoggettare alla normale tassazione "a scaglioni", che può prevedere aliquote maggiori o minori del 26%, a seconda del proprio reddito complessivo annuo... Infine non si fa chiarezza su obbligo di compilazione del quadro RW, del monitoraggio fiscale, IVAFE e se sia obbligatorio il Modello Redditi PF o possa essere usato il 730...
Ovviamente chiunque potrà smentirmi nel caso avessi criticato ingiustamente l'avvocato fiscalista....
 
Ultima modifica:

La considerazione è sempre la stessa: in questo paese riescono a rendere
qualunque cosa così complicata che ti passa la voglia di ....
E un sacco di gente "sguazza" campando dell'indefinitezza e della complessità
di cose che in altri paesi sono semplici da capire e da mettere in pratica.

Che si permettano quelli dell'Ade a non rispondere...
Già il permettersi di rispondere in 3 mesi è oltremodo schifoso, degno di un paese indegno...

Davide - Ghibli
 
Una cosa (una più delle altre in verità) non mi è ancora chiara: vanno dichiarati solamente i profitti prelevati dai vari wallet o vanno dichiarati i profitti anche se non sono stati prelevati dalla piattaforma?
 
Una cosa (una più delle altre in verità) non mi è ancora chiara: vanno dichiarati solamente i profitti prelevati dai vari wallet o vanno dichiarati i profitti anche se non sono stati prelevati dalla piattaforma?

I profitti vanno dichiarati sempre e su quelli paghi le tasse.
In realtà anche le giacenze detenute all'estero vanno dichiarate ai fini del monitoraggio fiscale.
 
Vorrei scorporare i vari aspetti del discorso tassazione.

Guardando al solo discorso IVAFE, sul sito dell'AdE si legge:

IVAFE.jpg

In particolare mi interessa questo passaggio:
"Per i conti correnti e i libretti di risparmio detenuti all’estero l’imposta è stabilita nella misura fissa di 34,20 euro per ciascun conto corrente o libretto di risparmio detenuti all’estero. L’imposta non è dovuta quando il valore medio di giacenza annuo risultante dagli estratti conto e dai libretti non è superiore a 5.000 euro. A tal fine occorre tener conto di tutti i conti o libretti detenuti all’estero dal contribuente presso lo stesso intermediario, a nulla rilevando il periodo di detenzione del rapporto durante l’anno.".

In base a questo, se io aderisco a 2-3-5-10-20 piattaforme di P2P (Mintos, Twino, Peerberry, FastInvest, Crowdestate...) e su ciascuna di esse ho meno di 5.000€, anche se complessivamente sommando quanto possiedo su tutte le piattaforme avessi per assurdo 100.000€ NON DEVO PAGARE L'IVAFE PER NESSUNA DI ESSE.

Siamo tutti d'accordo su questo?
 
Vorrei scorporare i vari aspetti del discorso tassazione.

Guardando al solo discorso IVAFE, sul sito dell'AdE si legge:

Vedi l'allegato 2580712

In particolare mi interessa questo passaggio:
"Per i conti correnti e i libretti di risparmio detenuti all’estero l’imposta è stabilita nella misura fissa di 34,20 euro per ciascun conto corrente o libretto di risparmio detenuti all’estero. L’imposta non è dovuta quando il valore medio di giacenza annuo risultante dagli estratti conto e dai libretti non è superiore a 5.000 euro. A tal fine occorre tener conto di tutti i conti o libretti detenuti all’estero dal contribuente presso lo stesso intermediario, a nulla rilevando il periodo di detenzione del rapporto durante l’anno.".

In base a questo, se io aderisco a 2-3-5-10-20 piattaforme di P2P (Mintos, Twino, Peerberry, FastInvest, Crowdestate...) e su ciascuna di esse ho meno di 5.000€, anche se complessivamente sommando quanto possiedo su tutte le piattaforme avessi per assurdo 100.000€ NON DEVO PAGARE L'IVAFE PER NESSUNA DI ESSE.

Siamo tutti d'accordo su questo?

Io sono d'accordo con quanto dici col solo limite che la rendicontazione dei conti esteri delle piattaforme non esiste, ovvero bisognerebbe teoricamente calcolarsi autonomamente la giacenza media, o sbaglio?
 
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