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D'accordo. Faccio presente che si fa sempre riferimento a prodotti finanziari esteri, non investimenti in genere, quindi conti corrente, conto deposito, azioni, obbligazioni, fondi e così via. Secondo me i soldi prestati a privati non sono "prodotti finanziari", quindi sono esclusi dall'IVAFE. Cosa diversa per il conto di pagamento della piattaforma (dove vengono accreditati i bonifici prima che vengano prestati a terzi), cioè quanto restano infruttifero sul conto. Secondo me l'ivafe è dovuta solo se per l'intero anno la giacenza media del conto supera i 5000 euro, cioè in sostanza mai.Vorrei scorporare i vari aspetti del discorso tassazione.
Guardando al solo discorso IVAFE, sul sito dell'AdE si legge:
Vedi l'allegato 2580712
In particolare mi interessa questo passaggio:
"Per i conti correnti e i libretti di risparmio detenuti all’estero l’imposta è stabilita nella misura fissa di 34,20 euro per ciascun conto corrente o libretto di risparmio detenuti all’estero. L’imposta non è dovuta quando il valore medio di giacenza annuo risultante dagli estratti conto e dai libretti non è superiore a 5.000 euro. A tal fine occorre tener conto di tutti i conti o libretti detenuti all’estero dal contribuente presso lo stesso intermediario, a nulla rilevando il periodo di detenzione del rapporto durante l’anno.".
In base a questo, se io aderisco a 2-3-5-10-20 piattaforme di P2P (Mintos, Twino, Peerberry, FastInvest, Crowdestate...) e su ciascuna di esse ho meno di 5.000€, anche se complessivamente sommando quanto possiedo su tutte le piattaforme avessi per assurdo 100.000€ NON DEVO PAGARE L'IVAFE PER NESSUNA DI ESSE.
Siamo tutti d'accordo su questo?
ESEMPIO
Bonifico su Mintos 10.000 euro
Subito ne vengono abbinati 9.000
Per motivi ignoti 1000 euro non vengono mai abbinati durante l'anno e restano sul conto di Mintos
Secondo me la base imponibile è 1000 non 10.000, quindi nulla è dovuto. Cosa ne pensate?