Tassazione, monitoraggio fiscale e IVAFE: cosa fare per il peer-to-peer lending?

Non sono iscritto su Lendix, ma onestamente ho dubbi sul fatto che non occorrano ulteriori adempimenti per gli investitori, come invece hanno scritto nel link postato. Ok, agiscono come sostituti d'imposta, ma come ci si comporta nel caso di investimenti verso soggetti esteri? Se io finanzio un'impresa francese o spagnola attraverso Lendix, sono soggetto all'IVAFE? Devo compilare il quadro RW? La tassazione in sè dovrebbe essere ok perché appunto c'è la ritenuta del 26%, ma gli investimenti all'estero credo (ma non ne sono assolutamente certo) debbano essere comunque dichiarati. E se così fosse non si potrebbe nemmeno compilare il 730 ma il modello Redditi PF, e l'eventuale credito non sarebbe erogati dal datore di lavoro come generalmente accade ma verrebbe accreditati direttamente dall'Agenzia dopo 1-2 anni... Strsso discorso varrebbe per Blending e altri siti che fanno da sostituti ma offrono prestiti anche all'estero...

Se il tuo discorso fosse valido varrebbe anche per le obbligazioni ad esempio se acquisto un’obbligazione di una società estera di fatto la finanzio ma certo non sono soggetto ad alcun adempimento fiscale se il mio cc è in Italia.
 
Ok, grazie del chiarimento: vero, non c'è soglia di esenzione ivafe (0,2%) per la parte investita....
E andrà dichiarato il valore al 31/12?
Per quanto riguarda il conto di appoggio, al momento tutti i conti di appoggio delle varie piattaforme NON sono intestati
a noi (l'utente), dunque direi che non va dichiarato...

Mintos, invece, ha preannunciato che a breve renderà il conto nominativo, con la possibilità di avere anche una carta di debito.
Molto meglio per noi per la sicurezza (il conto è a ns. nome, e rimane tale anche in caso di problemi della piattaforma Mintos), ma in quel caso
dovremo dichiarare anche il "conto corrente" estero, e calcolarne (vera seccatura, se non lo fa Mintos) la giacenza media annua...
Vero che tale conto sarà sempre sotto 5k, dunque l'Ivafe (34 Eur) non sarà dovuta, e la giacenza media annua ritengo potremmo anche "inventarcela arrotondando per eccesso" :o

Ciao!
Davide - Ghibli

Si, sono d'accordo sul fatto che finché non avremo un c/c intestato a noi "tecnicamente" non dovremmo dichiararlo.
Resta comunque una cosa un pò ambigua, prova per esempio a pensare ( non è una provocazione ma solo per fare un esercizio ) di mettere sul conto MINTOS 100K€ e NON investirli lasciandoli li.
L'AdE vedrebbe comunque che hai bonificato all'estero 100K€ ma vede anche che non dichiari nulla.
Secondo te/voi non direbbe nulla?
Resta comunque il fatto di definire cosa è il mio investimento in questi prestiti perché, sempre per esempio, se fosse considerato alla stregua di un C/C e non un CD potremmo pagare al max 34,20€ di bolli annui anche se ci mettiamo 1 milione di euro!
Al di la del 26% sui guadagni.....
Finché non ci sarà una normativa chiara sarà un gran casino perché se l'AdE ti chiama per una verifica e non c'è scritto da nessuna parte se mi devono tassare un c/C o un CD è chiaro che io sceglierei la tassa minore, poi però se l'AdE ti dice " no guardi, è un CD e deve pagare lo 0,2% sulla foto del 31/12" anche SE NON E' SCRITTO DA NESSUNA PARTE AVRA' RAGIONE LEI!!!!!
 
Comunque sarò pessimista io, ma comincio seriamente a dubitare che mi risponderanno mai... Magari troveranno qualche vizio di forma per non ritenere il mio interpello valido e non risponderanno mai... Fatto sta che ad oggi non hanno risposto nemmeno per richiedere chiarimenti, integrazioni o documenti.... Non so
 
Ma nessuno di voi ha sentito il parere di un commercialista?
 
Trattamento fiscale p2p lending

Cerco di portare un po di chiarezza anche se non sono commercialista mi sono solo informato attentamente.
Il deposito di denaro presso tali società finanziarie non è né un conto corrente né un conto deposito. E nemmeno i soldi dati in prestito sono assimilati a investimenti. Risultato: investendo nei p2p italiani non si paga NESSUNA imposta di bollo. Quindi estrapolando l IVAFE non è mai dovuta nemmeno per i p2p esteri infatti l'IVAFE è semplicemente l'imposta di bollo per i prodotti finanziari esteri.
E' invece dovuta l'imposta sostitutiva del 26%!!! Che è molto più onerosa dell IVAFE e che va pagata per QUALSIASI importo. L'enorme scomodità è che le società finanziarie estere di p2p non fungono da sostituto di imposta e quindi va tutto calcolato e messo IN DICHIARAZIONE DEI REDDITI.
 
Ultima modifica:
Do per scontato che quando scrivi "qualsiasi importo" intendi "qualsiasi profitto ottenuto", non il capitale versato.
 
Comunque sarò pessimista io, ma comincio seriamente a dubitare che mi risponderanno mai... Magari troveranno qualche vizio di forma per non ritenere il mio interpello valido e non risponderanno mai... Fatto sta che ad oggi non hanno risposto nemmeno per richiedere chiarimenti, integrazioni o documenti.... Non so

Hai più ricevuto riscontro dall'ade? I 90 giorni dovrebbero essere passati.

Comunque da qualche mese tutte le risposte dell'ade agli interpelli presentati sono pubbliche, quindi sono sia a disposizione sia usufruibili da chi ha casi simili.
 
Cerco di portare un po di chiarezza anche se non sono commercialista mi sono solo informato attentamente.
Il deposito di denaro presso tali società finanziarie non è né un conto corrente né un conto deposito. E nemmeno i soldi dati in prestito sono assimilati a investimenti. Risultato: investendo nei p2p italiani non si paga NESSUNA imposta di bollo. Quindi estrapolando l IVAFE non è mai dovuta nemmeno per i p2p esteri infatti l'IVAFE è semplicemente l'imposta di bollo per i prodotti finanziari esteri.
E' invece dovuta l'imposta sostitutiva del 26%!!! Che è molto più onerosa dell IVAFE e che va pagata per QUALSIASI importo. L'enorme scomodità è che le società finanziarie estere di p2p non fungono da sostituto di imposta e quindi va tutto calcolato e messo IN DICHIARAZIONE DEI REDDITI.
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Grazie @BtpSpecialist per il tuo contributo!
Avevo già letto accenni altrove dell'esenzione dall'IVAFE.
La testimonianza per la quale gli investimenti p2p italiani non siano assoggettati all'imposta di bollo, conferma questa ipotesi, come da te sottolineato.

Per la tassazione interessi (ed immagino anche plusvalenze mercati secondari e promozioni cashback/referrals) dovrebbe valere lo stesso principio ed applicarsi l'imposta sostitutiva 26%, e dunque questi "non concorrono a formare il reddito complessivo del
contribuente".

(vedi anche appendice https://www.agenziaentrate.gov.it/w...PF+2019+provvedimento/PF2_istruzioni_2019.pdf alla voce "Redditi di capitale di fonte estera soggetti
ad imposizione sostitutiva", pag.51).

Dunque quadro RM modello "Redditi" anche per chi usualmente presenta solo il 730?
(con l'opzione di poter eventualmente anche scegliere la tassazione ordinaria...)
Posta così, comunque, la questione si semplificherebbe assai!
(Istruzioni a pag.17 del su menzionato documento pdf; se qualcuno fosse più esperto di me
e confermasse che dovremmo usare il rigo RM12....)

Resta poi da chiarire il discorso monitoraggio/RW, se si dovessero superare i 15.000 Eur ad intermediario....
Si, no, come?

Correggetemi se sbaglio. In particolare saranno graditi chiarimenti da chi "se la cava" con le istruzioni dell'ex-Unico.

Ciao, grazie!
Davide - Ghibli
 
Hai più ricevuto riscontro dall'ade? I 90 giorni dovrebbero essere passati.

Comunque da qualche mese tutte le risposte dell'ade agli interpelli presentati sono pubbliche, quindi sono sia a disposizione sia usufruibili da chi ha casi simili.
Ancora nulla. L'interpello è stato inviato la sera del 28 dicembre, quindi credo abbiano tempo fino al primo aprile. Comunque sono visibili sono gli interpelli inviati alle sedi centrali dell'agenzia, mentre il mio è stato inviato alla sede regionale della Lombardia, competente vista la mia residenza. Non so comunque più se sperarci
 
Ancora nulla. L'interpello è stato inviato la sera del 28 dicembre, quindi credo abbiano tempo fino al primo aprile. Comunque sono visibili sono gli interpelli inviati alle sedi centrali dell'agenzia, mentre il mio è stato inviato alla sede regionale della Lombardia, competente vista la mia residenza. Non so comunque più se sperarci

se ricordo bene, nell'ipotesi l'interpello non riceva risposta autorizza il contribuente ad applicare la soluzione più vantaggiosa.
 
Cerco di portare un po di chiarezza anche se non sono commercialista mi sono solo informato attentamente.
Il deposito di denaro presso tali società finanziarie non è né un conto corrente né un conto deposito. E nemmeno i soldi dati in prestito sono assimilati a investimenti. Risultato: investendo nei p2p italiani non si paga NESSUNA imposta di bollo. Quindi estrapolando l IVAFE non è mai dovuta nemmeno per i p2p esteri infatti l'IVAFE è semplicemente l'imposta di bollo per i prodotti finanziari esteri.
E' invece dovuta l'imposta sostitutiva del 26%!!! Che è molto più onerosa dell IVAFE e che va pagata per QUALSIASI importo. L'enorme scomodità è che le società finanziarie estere di p2p non fungono da sostituto di imposta e quindi va tutto calcolato e messo IN DICHIARAZIONE DEI REDDITI.

Non ho esperienza diretta con un deposito superiore a 5k euro su piattaforme p2p italiane. Mi confermi/ate che su piattaforme italiane non si paga nessun bollo per il deposito? Se cosi' fosse sono d'accordo anche io sul fatto che anche sulle piattaforme estere dunque non si paga nessuna imposta di bollo se si superano i 5k euro.
 
AGGIORNAMENTO INTERPELLO
Questa sera alle 21.30 passate, ho ricevuto tramite PEC una nota dell'Agenzia delle Entrate in cui mi viene richiesta documentazione aggiuntiva in merito alla mia richiesta. In particolare si concentrano solamente sulla piattaforma italiana che utilizzo (sulla quale particolari dubbi operativi onestamente non credo ci siano), ma mi chiedono di fornire documentazione anche per eventuali altre piattaforme estere (anche se io al momento non ne uso, appunto perchè prima volevo approfondire la tematica fiscale...). Non so bene cosa risponderò, visto che mi chiedono un mare di documenti, fatto sta che il procedimento risulta sospeso finchè non ricevono la documentazione richiesta, dopodichè avranno altri 60 giorni di tempo per darmi risposta. A questo punto immagino che risposte ufficiali non arriveranno prima della fine di maggio...
 
AGGIORNAMENTO INTERPELLO
Questa sera alle 21.30 passate, ho ricevuto tramite PEC una nota dell'Agenzia delle Entrate in cui mi viene richiesta documentazione aggiuntiva in merito alla mia richiesta. In particolare si concentrano solamente sulla piattaforma italiana che utilizzo (sulla quale particolari dubbi operativi onestamente non credo ci siano), ma mi chiedono di fornire documentazione anche per eventuali altre piattaforme estere (anche se io al momento non ne uso, appunto perchè prima volevo approfondire la tematica fiscale...). Non so bene cosa risponderò, visto che mi chiedono un mare di documenti, fatto sta che il procedimento risulta sospeso finchè non ricevono la documentazione richiesta, dopodichè avranno altri 60 giorni di tempo per darmi risposta. A questo punto immagino che risposte ufficiali non arriveranno prima della fine di maggio...

W l'italia! Sta gente non cambierà mai...
E della piattaforma italiana chissà che documenti vorranno mai visto che fa da sostituto d'imposta......

Grazie per l'aggiornamento P2Plending!
Sta a vedere che non sapevano dell'esistenza di piattaforme estere e ora tu glie le fai scoprire! :D :D :D
 
Almeno hanno considerato la richiesta! E pure spaccato il giorno . Comunque da procedura hanno rispettato tutto. I 60gg per valutare documentazione aggiuntiva è standard.

Guarda, se posso esserti d'aiuto con qualcosa a riguardo la documentazione lo faccio ben volentieri. Purtroppo dubito possa darti documentazione con mio nome per un interpello presentato da un altro, ma se c'è un modo per contribuire a fare andare avanti la cosa sono tutto orecchi.
 
W l'italia! Sta gente non cambierà mai...
E della piattaforma italiana chissà che documenti vorranno mai visto che fa da sostituto d'imposta......

Grazie per l'aggiornamento P2Plending!
Sta a vedere che non sapevano dell'esistenza di piattaforme estere e ora tu glie le fai scoprire! :D :D :D
Il fatto è che l'interpello ha lo scopo di dare risposte a FATTI CONCRETI dei contribuenti. Specificando di non aver ancora fatto investimenti su piattaforme estere temo che mi risponderanno solo per quelle italiane, dicendo ne più ne meno che operano da sostituti d'imposta e non occorre fare altro... Andassero veramente così le cose saremmo punto e a capo
 
Sta a vedere che non sapevano dell'esistenza di piattaforme estere e ora tu glie le fai scoprire! :D :D :D

Sec me le conoscono da ben prima di tutti noi, ci sono tutti i bonifici tracciati e molte piattaforme richiedono codice fiscale per rispondere ad eventuali accertamenti, siamo pur sempre in ambito comunitario: se fai la pipi in francia in italia lo sanno subito. :)
 
Ciao a tutti, sono un nuovo utente che si è gettato nel mondo dei p2p/p2b da poco più di un mese. In questo periodo ho studiato parecchio ma giorno dopo giorno scopro che non è mai abbastanza :)
Mi sono buttato su varie piattaforme, italiane solo Walliance, il resto estere e le solite più o meno conosciute baltiche che offrono buyback guarantee. Proverò a diventare utente attivo del forum, vi leggo da un pò e mi pare una simile cosa non sia ancora venuta fuori:

ieri ricevo da Viventor una bella email su tasse che inizieranno a trattenersi dal 1° aprile. Tratterranno in pratica il 19% degli interessi percepiti sui soli originators spagnoli (Twinero, Presto and Seymoure).
Questa cosa mi ha parecchio stupito, io tra l'altro lavoro con l'estero ed emetto fatture su estero (più su extra-ue), non sono un commercialista ma un pò me ne capisco e mi suona parecchio strana. In pratica loro affermano che gli stessi loan originators spagnoli tratterrano la quota del 19% sui nostri interessi per poi verrà da loro versata alla Spanish Central Bank. Noi (almeno io) siamo investitori esteri, nel senso non residenti in Spagna per più di 6 mesi, per cui le tasse devono essere pagate in Italia. Invece in questo modo questo è lo scenario:

- investo 1000/anno al 12%, guadagno 120€
- si trattengono 22.8€ sui miei 120€, mi arriverà di netto 97.2€ (in pratica il tasso si riduce dal 12 al 9.72%)
- su 97.2€ dovrò pagarci il 26% in Italia, di netto mi resta 71.93€

questa si chiama doppia tassazione e non può/deve avvenire. Per quanto ne so io, essendo noi tax-payer in Italia e anche se il loan è emesso in Spagna, le tasse sui guadagni dobbiamo pagarcele noi al nostro paese.

O no? :mmmm:

Prima di questa email ero quasi riuscito a mettere ordine al chaos sapendo di pagare il capital gain (ed eventuale IVAFE se dovuta), ma ora mi sento spiazzato e ricaduto nelle tenebre :wall:
 
Ciao a tutti, sono un nuovo utente che si è gettato nel mondo dei p2p/p2b da poco più di un mese. In questo periodo ho studiato parecchio ma giorno dopo giorno scopro che non è mai abbastanza :)
Mi sono buttato su varie piattaforme, italiane solo Walliance, il resto estere e le solite più o meno conosciute baltiche che offrono buyback guarantee. Proverò a diventare utente attivo del forum, vi leggo da un pò e mi pare una simile cosa non sia ancora venuta fuori:

ieri ricevo da Viventor una bella email...
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questa si chiama doppia tassazione e non può/deve avvenire. Per quanto ne so io, essendo noi tax-payer in Italia e anche se il loan è emesso in Spagna, le tasse sui guadagni dobbiamo pagarcele noi al nostro paese.

O no? :mmmm:

Prima di questa email ero quasi riuscito a mettere ordine al chaos sapendo di pagare il capital gain (ed eventuale IVAFE se dovuta), ma ora mi sento spiazzato e ricaduto nelle tenebre :wall:

La faccenda si complica, ma ritengo che quel 19 lo potrai indicare come credito di imposta e pagare solo il 26-19 allo stato italiano.
In pratica mi pare di capire che Viventor farà da sostituto d'imposta per lo stato spagnolo.
Così un investitore spagnolo (beati loro che pagano il 19!) non dovranno dichiarare nulla se investono nei LO di casa loro.
Di fatto, però, cosi facendo mette più bastoni tra le ruote a noi poveri investitori italiani da Ade tartassati ma non "assistiti"...
:D :(
 
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