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Finalmente qualcuno che scrive con cognizione di causa!
Il problema non e' 20 o 26. In altri paesi, con borse floridissime, e' anche di piu, ma l'assurdita delle compensazioni plus/minus, degna di un decreto borbonico.
se non sai compensare le minus in 4 anni meglio che ti dai all'ippica.
La nostra borsa è già così illiquida. Con la Tobin e tassazione al 26% diventerà il cimitero degli elefanti. Per cui il problema è proprio l'aumento di tassazione e la tobin altro che le minus...
se non sai compensare le minus in 4 anni meglio che ti dai all'ippica.
Nelle obbligazioni succede la stessa cosa con le cedole ma nessuno se ne scandalizza.
La differenza è che gli obbligazionisti fanno i conti e chi investe in fondi è più "passivo".
http://www.finanzaonline.com/forum/...usvalenze-una-riflessione-4.html#post39489636
Se nessuno si scandalizza, allora la barocca tassazione italiana evidentemente piace
La fiscalità italiana riguardante gli scambi finanziari rientra nell'ambito della fiscalità degli scambi mobiliari. Se vendi una srl, vieni tassato in un certo modo, ad esempio.
Se la fiscalità finanziaria sugli Oicr fosse differente da com'è, ci sarebbero delle opportunità di sgattaiolamento per chi dovesse scambiarsi quote importanti di società, facendo passare tali quote all'interno di scatole finte-Oicr.
Si potrà disquisire se non esistesse altro modo per prevenire i furbetti, ma questo è quello che è stato scelto e questo è quello che ci dobbiamo tenere.
Sempre ricordando, comunque, che le aliquote italiane sono a livello di 'paradiso fiscale', rispetto alla quasi totalità dei paesi occidentali.
Sinceramente mi sembra poco razionale lamentarsi di un dettaglio (peraltro noto, documentato, e molto logico e lineare nella sua applicazione), e dimenticarsi degli aspetti positivi di una fiscalità che, nella sua versione attuale, è nella sua globalità estremamente agevolata per noi investitori.
Se poi a uno la fiscalità amministrata degli ETF non piace, esiste sempre la fiscalità dichiarativa (come in molti paesi è d'obbligo). Noi abbiamo la possibilità di scegliere a nostro piacimento fra il dichiarativo e l'amministrato, poi ci lamentiamo dell'amministrato, dopo averlo scelto, perchè lo vorremmo come il dichiarativo?
Sinceramente mi sembrano piagnistei inutili, ma soprattutto ignoranti, visto che con la conoscenza dei meccanismi tutta la fiscalità finanziaria italiana appare logica e perfino vantaggiosa...
Nikkei
Per i bond è ancora più complesso, ma nessuno si è mai lamentato della fiscalità dei bond (forse perchè la logica sottostante è più evidente, chissà...).
Nikkei
Certo, ma se uno usa degli ETF, deve fin dall'inizio avere degli strumenti fiscalmente efficienti nello stesso portafoglio, possibilmente a rischio limitato e con basso/nullo flusso di dividendi, in modo da poter recuperare l'extra tassazione che con gli ETF è quasi inevitabile (l'OP ha pagato pur in perdita, ma anche in guadagno quasi sempre si paga qualcosa in più del 'intuitivo').
E quando si decide di vendere un ETF, lo si deve fare tenendo per una vendita successiva lo strumento efficiente.
Ad esempio, chi faccia un'asset allocation decente ha sicuramente una parte di liquidità.
Se una parte del portafoglio è su ETF, allora diventa interessantissimo uno strumento monetario come uno dei certificati su Eonia, Euribor, ecc...
Perchè questi strumenti hanno rendimenti lordi paragonabili al bot e ai pct, ma se abbiamo degli ETF con molta probabilità acquisiremo delle minusvalenze e queste ci consentiranno di risparmiare tasse sulla vendita dello strumento monetario. Se poi le minusvalenze non ci saranno perchè cascheremo in un raro caso di vendita 'pulita' di ETF, non pagheremo extra tasse sul ETF e pagheremo tutto il dovuto sul certificato monetario.
Ma se, come presumibile, pagheremo extra-tasse sulla vendita dell'ETF, la vendita del monetario avverrà con risparmio fiscale.
Il disastro fiscale c'è solo nei casi veramente sciagurati, come un portafoglio di soli strumenti inefficienti (ETF, Sicav, Bond, pct). In questo caso, sullo strumento dove si perde si perde (e con gli ETF addirittura si possono pagare tasse), e sullo strumento dove si guadagna si pagano comunque le tasse.
Io consiglierei un altro sport a chi non sa compensare i gains...
io a te consiglio le bocce magari te la cavi meglio che a sparare minkiate qui.
Buongiorno a tutti, sono nuovo, ringrazio dell'ospitalità e chi mi vorrà rispondere.
Posseggo quote di una sicav che attualmente mi garantisce, se completamente disinvestita, una rendita di 5.000 euro.Con l'attuale regime di tassazione, avrei 1000 euro di prelievo fiscale, mentre, al 26% ,sarebbero 1300.
Conviene disinvestire, incassare la rendita tassata al 20% e poi reinvestire in maniera identica? dal moento del reinvestimento vi sarebbe,un prelievo al 26% ( in caso di futuro disinvestimento) solo della rendita generata da quel momento in avanti.
Non ci capisco molto ma chiedo a più esperti un consiglio.grazie.paolo
Un rapido riepilogo
Gli strumenti finanziari producono due tipi di reddito
- redditi di capitale ... per definizione sempre >0 (cedole, interessi, dividendi);
- redditi diversi ... sia positivi (plusvalenze) che negativi (minusvalenze)
Non si possono sommare redditi di natura diversa (capitale e diversi) per cui abbiamo che:
Sono redditi di capitale...
- gli interessi del c/c, c/deposito, assicurazioni;
- le cedole delle obbligazioni
- i dividendi dei titoli azionari;
- il delta nav degli etf (=nav.vendita-nav.acquisto);
- il delta nav di fondi e sicav se positivo
Questi redditi sono sempre >0 (altrimenti cambiano natura e diventano 'diversi').
Sono redditi diversi...
- la differenza tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto sia di obbligazioni che di azioni;
- la differenza tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto degli etf dedotto il delta Nav;
- la differenza tra Nav di vendita e Nav di acquisto di fondi e sicav se negativo
Questi redditi possono essere sia >0 che <0, si sommano algebricamente e si pagano le ritenute sull'ecedenza positiva della somma.
Fai attenzione all'uso di nav e di prezzo che aiutano a distinguere la natura del reddito.
Nel tuo caso se hai conseguito delle minusvalenze con fondi e sicav le puoi compensare con plusvalenze generate dalla negoziazione di obbligazioni (escluso il rateo cedola) di azioni e simili (escluso il dividendo) ed, in modo parziale, gli etf per la parte riconducibile al reddito diverso.
e le plusvalenze che si tassano ma le minus che non si compensano con i fondi? non vi sembra assurdo?
Renzi non capisce una cippa di tassazione degli strumenti finanziari e non sarà certo lui ad occuparsi di come attuare l' aumento della tassazione su alcuni strumenti finanziari.Trucco Finanza » Il fisco che penalizza il risparmio gestito: quando la tassazione sulla rendita è iniqua
Oggi la tassazione del risparmio gestito è uno scandalo assoluto.Non tanto per il 20% sul capital gain che cn Renzi dovrebbe diventare il 26 che potrebbe anche essere equa se togliessero la patrimonialina sull'intero risparmio a prescindere dalle performance anche negative...Ma per il meccanismo di non compensazione delle minus e plusvalenze dei vari fondi...
Due esempi:
La domanda legittima a questo punto è: ma allora quanto pago in % sull’effettivo guadagno complessivo se investo in fondi? Purtroppo non esiste una risposta in una singola cifra percentuale, perché d’altronde se così fosse questo smaschererebbe immediatamente la finzione che l’aliquota sui fondi sia il 20%. L’aliquota che si va a pagare dipende da quanti fondi si hanno in guadagno e quanti in perdita all’atto del disinvestimento. Chi ha investito soltanto in un fondo in qualche modo se la cava, se sta guadagnando paga il 20% sul guadagno effettivo, per vedere invece cosa accade a chi investe in un giardinetto di fondi invece occorre ragionare per esempi: provo a farne un paio e vediamo la tassazione che viene fuori.
Esempio 1: cliente che ha 5 fondi e sta guadagnando.
Il Signor Giuseppe K. ha investito su 5 comparti della casa di investimento Trucckelton, poniamo un obbligazionario euro, un obbligazionario globale, un flessibile, un azionario europeo, un azionario Paesi emergenti. Dopo 5 anni sta guadagnando sui primi 2 fondi e sull’azionario Paesi Emergenti, mentre perde sui restanti 2. Per semplicità poniamo che guadagni e perdite sui singoli fondi siano sempre pari a 100€. Dunque guadagna 300€ su 3 fondi e perde 200€ su altri 2 fondi. Utile effettivo pari a 100€. Imposta sul capital gain pari a 60€ (il 20% dei 300€ di plusvalenze). In questo caso la percentuale pagata allo stato è il 60%.
Esempio 2: cliente che ha 5 fondi e sta perdendo.
Il Signor Giuseppe K. (la citazione kafkiana è voluta, perché vedrete che c’è una somiglianza) ha investito su 5 comparti della casa di investimento Trucchan Brothers, poniamo un obbligazionario euro, un obbligazionario globale, un azionario europeo, un azionario Giappone, un azionario America. Dopo 5 anni sta guadagnando sui primi 2 fondi mentre perde sui restanti 3. Per semplicità poniamo che guadagni e perdite sui singoli fondi siano sempre pari a 100€. Dunque guadagna 200€ su 2 fondi e perde 300€ su altri 3 fondi. Perdita effettiva pari a 100€. Imposta sul capital gain pari a 40€ (il 20% dei 200€ di plusvalenze). In questo caso la percentuale pagata allo stato è il 40%, ma non di un guadagno, bensì di una perdita. Insomma oltre al danno la beffa.
Da questo punto di vista credete che Renzi correggierà questo abominio fiscale del risparmio gestito?Di fatto penalizzando i risparmiatori italiani da un punto di vista dell'operatività e della strategia quindi penalizzando in secondo luogo anche lo stato che con investitori da un'operatività castrata in partenza si ottengono alla lunga meno rendite da tassare...
Adesso iò ho creato un portafoglio fondi più lazy(dormiente) possibile in modo da non dover fare spostamenti di alcun tipo ma non è il massimo...
io a te consiglio le bocce magari te la cavi meglio che a sparare minkiate qui.
Diceva di risiedere negli USA e infatti per lui se in Italia la tassazione sulle rendite finanziarie aumenta o se viene introdotta la tobin tax , va sempre bene.
Il disastro fiscale e' che la legislazione italiana ha trasformato uno strumento molto efficiente come l'ETF in uno che tanto efficiente non e'.Ecco alti commenti sul tema della tassazione:
Il disastro fiscale c'è solo nei casi veramente sciagurati, come un portafoglio di soli strumenti inefficienti (ETF, Sicav, Bond, pct).
Caro., se io facessi il trading casalingo come voialtri pagherei piu del 40% sui cg.Diceva di risiedere negli USA e infatti per lui se in Italia la tassazione sulle rendite finanziarie aumenta o se viene introdotta la tobin tax , va sempre bene.
Un po' come l' amico di Renzi che risiede in UK , Davide Serra( che pero' ha anche una holding con sede alle Cayman) , e auspicava l' aumento della tassazione sulle rendite finanziarie in Italia [/url]
Cumpare paisa', anche tu sei di Brooklyno ? Altrimenti perche scrivi cosi ?ma si è un bambocietto che studia in USA con i soldi del paparino.
Ha messo la mancietta comprando 4 azioni con il bull market e crede di essere Buffet.
ma si è un bambocietto che studia in USA con i soldi del paparino.
Ha messo la mancietta comprando 4 azioni con il bull market e crede di essere Buffet.