tassazione rendite dal 20% al 26%

Finalmente qualcuno che scrive con cognizione di causa!

Il problema non e' 20 o 26. In altri paesi, con borse floridissime, e' anche di piu, ma l'assurdita delle compensazioni plus/minus, degna di un decreto borbonico.
 
Finalmente qualcuno che scrive con cognizione di causa!

Il problema non e' 20 o 26. In altri paesi, con borse floridissime, e' anche di piu, ma l'assurdita delle compensazioni plus/minus, degna di un decreto borbonico.

se non sai compensare le minus in 4 anni meglio che ti dai all'ippica.
La nostra borsa è già così illiquida. Con la Tobin e tassazione al 26% diventerà il cimitero degli elefanti. Per cui il problema è proprio l'aumento di tassazione e la tobin altro che le minus...
 
se non sai compensare le minus in 4 anni meglio che ti dai all'ippica.
La nostra borsa è già così illiquida. Con la Tobin e tassazione al 26% diventerà il cimitero degli elefanti. Per cui il problema è proprio l'aumento di tassazione e la tobin altro che le minus...

Credo che molti italiani manco sappiano cosa siano le minusvalenze. Non so se ci sono abbastanza cavalli in Italia :)

La nostra borsa è illiquida perché è l'1% del mercato azionario mondiale.

Non certo per la tassazione, anche perché gli investitori esteri se ne fregano delle tasse italiane. Un altro fattore importante è che gli investitori italiani sono poco avezzi all'investimento azionario.
 
Se nessuno si scandalizza, allora la barocca tassazione italiana evidentemente piace :D

Ti riporto quanto scritto qualche anno fa dall'utente Nikkei, che dalla mia lettura delle vecchie discussioni del FOL considero nella Top Ten degli utenti più preparati. Peccato che non scriva più.

La fiscalità italiana riguardante gli scambi finanziari rientra nell'ambito della fiscalità degli scambi mobiliari. Se vendi una srl, vieni tassato in un certo modo, ad esempio.

Se la fiscalità finanziaria sugli Oicr fosse differente da com'è, ci sarebbero delle opportunità di sgattaiolamento per chi dovesse scambiarsi quote importanti di società, facendo passare tali quote all'interno di scatole finte-Oicr.

Si potrà disquisire se non esistesse altro modo per prevenire i furbetti, ma questo è quello che è stato scelto e questo è quello che ci dobbiamo tenere.
Sempre ricordando, comunque, che le aliquote italiane sono a livello di 'paradiso fiscale', rispetto alla quasi totalità dei paesi occidentali.

Sinceramente mi sembra poco razionale lamentarsi di un dettaglio (peraltro noto, documentato, e molto logico e lineare nella sua applicazione), e dimenticarsi degli aspetti positivi di una fiscalità che, nella sua versione attuale, è nella sua globalità estremamente agevolata per noi investitori.

Se poi a uno la fiscalità amministrata degli ETF non piace, esiste sempre la fiscalità dichiarativa (come in molti paesi è d'obbligo). Noi abbiamo la possibilità di scegliere a nostro piacimento fra il dichiarativo e l'amministrato, poi ci lamentiamo dell'amministrato, dopo averlo scelto, perchè lo vorremmo come il dichiarativo?

Sinceramente mi sembrano piagnistei inutili, ma soprattutto ignoranti, visto che con la conoscenza dei meccanismi tutta la fiscalità finanziaria italiana appare logica e perfino vantaggiosa...

Nikkei
 
Ecco alti commenti sul tema della tassazione.

http://www.finanzaonline.com/forum/...a-degli-etf-e-demenziale-2.html?#post16673024

Per i bond è ancora più complesso, ma nessuno si è mai lamentato della fiscalità dei bond (forse perchè la logica sottostante è più evidente, chissà...).

Nikkei

http://www.finanzaonline.com/forum/...a-degli-etf-e-demenziale-3.html?#post16683961

http://www.finanzaonline.com/forum/...71-e-una-mia-sensazione-o-2.html#post17379120

Certo, ma se uno usa degli ETF, deve fin dall'inizio avere degli strumenti fiscalmente efficienti nello stesso portafoglio, possibilmente a rischio limitato e con basso/nullo flusso di dividendi, in modo da poter recuperare l'extra tassazione che con gli ETF è quasi inevitabile (l'OP ha pagato pur in perdita, ma anche in guadagno quasi sempre si paga qualcosa in più del 'intuitivo').
E quando si decide di vendere un ETF, lo si deve fare tenendo per una vendita successiva lo strumento efficiente.
Ad esempio, chi faccia un'asset allocation decente ha sicuramente una parte di liquidità.
Se una parte del portafoglio è su ETF, allora diventa interessantissimo uno strumento monetario come uno dei certificati su Eonia, Euribor, ecc...
Perchè questi strumenti hanno rendimenti lordi paragonabili al bot e ai pct, ma se abbiamo degli ETF con molta probabilità acquisiremo delle minusvalenze e queste ci consentiranno di risparmiare tasse sulla vendita dello strumento monetario. Se poi le minusvalenze non ci saranno perchè cascheremo in un raro caso di vendita 'pulita' di ETF, non pagheremo extra tasse sul ETF e pagheremo tutto il dovuto sul certificato monetario.
Ma se, come presumibile, pagheremo extra-tasse sulla vendita dell'ETF, la vendita del monetario avverrà con risparmio fiscale.

Il disastro fiscale c'è solo nei casi veramente sciagurati, come un portafoglio di soli strumenti inefficienti (ETF, Sicav, Bond, pct). In questo caso, sullo strumento dove si perde si perde (e con gli ETF addirittura si possono pagare tasse), e sullo strumento dove si guadagna si pagano comunque le tasse.
 
Buongiorno a tutti, sono nuovo, ringrazio dell'ospitalità e chi mi vorrà rispondere.
Posseggo quote di una sicav che attualmente mi garantisce, se completamente disinvestita, una rendita di 5.000 euro.Con l'attuale regime di tassazione, avrei 1000 euro di prelievo fiscale, mentre, al 26% ,sarebbero 1300.
Conviene disinvestire, incassare la rendita tassata al 20% e poi reinvestire in maniera identica? dal moento del reinvestimento vi sarebbe,un prelievo al 26% ( in caso di futuro disinvestimento) solo della rendita generata da quel momento in avanti.
Non ci capisco molto ma chiedo a più esperti un consiglio.grazie.paolo

Ho letto tutto il 3ad e sinceramente sono rimasto sorpreso di vedere come in una sezione come questa , dove scrivono molte persone che ho letto spesso molto preparate , sia su questo tema sfuggito completamente L'AFFRANCAMENTO delle plusvalenze latenti che fu possibile effettuare quando ci fu l 'ultima variazione dell aliquota dal 12,50 al 20%. In sintesi con l adesione all affrancamento si chiudeva la tassazione alla vecchia imposta 12,50 al 31/12 , pagando subito e lasciando aperte le posizioni che avevano come valore nav di riferimento quello al 1 gennaio. All epoca pochissimi aderirono a questa opzione perché era quasi sconosciuta e quindi quando hanno liquidato le posizioni hanno pagato il 20% su tutto , anche su quello che avrebbero potuto affrancare al 12,50. Presumo che anche questa volta verrà data la stessa possibilità.
 
e le plusvalenze che si tassano ma le minus che non si compensano con i fondi? non vi sembra assurdo?
 
Un rapido riepilogo

Gli strumenti finanziari producono due tipi di reddito
- redditi di capitale ... per definizione sempre >0 (cedole, interessi, dividendi);
- redditi diversi ... sia positivi (plusvalenze) che negativi (minusvalenze)
Non si possono sommare redditi di natura diversa (capitale e diversi) per cui abbiamo che:

Sono redditi di capitale...
- gli interessi del c/c, c/deposito, assicurazioni;
- le cedole delle obbligazioni
- i dividendi dei titoli azionari;
- il delta nav degli etf (=nav.vendita-nav.acquisto);
- il delta nav di fondi e sicav se positivo
Questi redditi sono sempre >0 (altrimenti cambiano natura e diventano 'diversi').

Sono redditi diversi...
- la differenza tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto sia di obbligazioni che di azioni;
- la differenza tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto degli etf dedotto il delta Nav;
- la differenza tra Nav di vendita e Nav di acquisto di fondi e sicav se negativo
Questi redditi possono essere sia >0 che <0, si sommano algebricamente e si pagano le ritenute sull'ecedenza positiva della somma.

Fai attenzione all'uso di nav e di prezzo che aiutano a distinguere la natura del reddito.

Nel tuo caso se hai conseguito delle minusvalenze con fondi e sicav le puoi compensare con plusvalenze generate dalla negoziazione di obbligazioni (escluso il rateo cedola) di azioni e simili (escluso il dividendo) ed, in modo parziale, gli etf per la parte riconducibile al reddito diverso.

Altroconsumo Finanza - Fondi - Fisco: ma è vero che non posso compensare fondi con fondi?

Come è cambiata la tassazione dei fondi comuni | L'opinione
 
e le plusvalenze che si tassano ma le minus che non si compensano con i fondi? non vi sembra assurdo?

È una follia di quella CAPRA di Tremonti perchè prima non era così e solo una CAPRA poteva strutturare la tassazione sulle rendite finanziarie in un simile modo...
Questi sT ronzi su libero e il giornale fanno pure gli indignati con Renzi per presunte patrimoniali o quant'altro come l'aumento delle rendite al 26% tacciando la sinistra di voler attaccare il risparmio degli Italiani...Bene io vi ho dimostrato che con la legge attuale è possibile pagare il 60% di capital gain sul patrimonio in caso di disinvestimento totale di solo risparmio gestito...Ma non solo è possibile pagare lauti capital gain se il portafoglio complessivo è in forte perdita.Quindi uno è obbligato a tenersi in portafoglio dei fondi che sono diventati delle ciofeghe e non puó disinvestire perchè dovrebbe dire addio minus...

Ora Renzie se volesse fare un servizio come si deve per tutelare il risparmio potrebbe sì alzare il 26% sul capital gains per equiparare la tassazione alla media Europea ma nel contempo dovrebbe rendere compensabili ogni strumento finanziario in portafoglio che sia un bond un etf un'azione un derivato una sicav ecc...E poi dovrebbe eliminare la minipatrimoniale dello 0.2% perchè sono assolutamente inique delle tasse che possono colpire chi potrebbe avere gli investimenti in perdita.Oltre il danno la beffa...
Speriamo che Renzi ci stia lavorando...
 
Guida 2014 a tassazione delle rendite finanziarie: domande a FiscoEasy | Blog Advise Only


Approfittiamo per sottolineare una “singolarità” della fiscalità dei fondi comuni d’investimento. I differenziali positivi che si ottengono da un fondo, sia le plusvalenze che eventuali proventi periodici, costituiscono sempre “redditi di capitale” come se ottenessimo degli interessi o dei dividendi. I differenziali negativi, ovvero le minusvalenze derivanti da investimento in fondi comuni d’investimento, costituiscono sempre “redditi diversi”.

Questo significa che non è possibile compensare tra loro plusvalenze (o proventi periodici) e minusvalenze, derivanti da investimenti in fondi comuni d’investimento, tranne il caso in cui gli stessi siano realizzati all’interno di una gestione individuale per cui il risparmiatore ha optato per il regime del risparmio gestito.
 
Trucco Finanza » Il fisco che penalizza il risparmio gestito: quando la tassazione sulla rendita è iniqua

Oggi la tassazione del risparmio gestito è uno scandalo assoluto.Non tanto per il 20% sul capital gain che cn Renzi dovrebbe diventare il 26 che potrebbe anche essere equa se togliessero la patrimonialina sull'intero risparmio a prescindere dalle performance anche negative...Ma per il meccanismo di non compensazione delle minus e plusvalenze dei vari fondi...

Due esempi:

La domanda legittima a questo punto è: ma allora quanto pago in % sull’effettivo guadagno complessivo se investo in fondi? Purtroppo non esiste una risposta in una singola cifra percentuale, perché d’altronde se così fosse questo smaschererebbe immediatamente la finzione che l’aliquota sui fondi sia il 20%. L’aliquota che si va a pagare dipende da quanti fondi si hanno in guadagno e quanti in perdita all’atto del disinvestimento. Chi ha investito soltanto in un fondo in qualche modo se la cava, se sta guadagnando paga il 20% sul guadagno effettivo, per vedere invece cosa accade a chi investe in un giardinetto di fondi invece occorre ragionare per esempi: provo a farne un paio e vediamo la tassazione che viene fuori.

Esempio 1: cliente che ha 5 fondi e sta guadagnando.

Il Signor Giuseppe K. ha investito su 5 comparti della casa di investimento Trucckelton, poniamo un obbligazionario euro, un obbligazionario globale, un flessibile, un azionario europeo, un azionario Paesi emergenti. Dopo 5 anni sta guadagnando sui primi 2 fondi e sull’azionario Paesi Emergenti, mentre perde sui restanti 2. Per semplicità poniamo che guadagni e perdite sui singoli fondi siano sempre pari a 100€. Dunque guadagna 300€ su 3 fondi e perde 200€ su altri 2 fondi. Utile effettivo pari a 100€. Imposta sul capital gain pari a 60€ (il 20% dei 300€ di plusvalenze). In questo caso la percentuale pagata allo stato è il 60%.

Esempio 2: cliente che ha 5 fondi e sta perdendo.

Il Signor Giuseppe K. (la citazione kafkiana è voluta, perché vedrete che c’è una somiglianza) ha investito su 5 comparti della casa di investimento Trucchan Brothers, poniamo un obbligazionario euro, un obbligazionario globale, un azionario europeo, un azionario Giappone, un azionario America. Dopo 5 anni sta guadagnando sui primi 2 fondi mentre perde sui restanti 3. Per semplicità poniamo che guadagni e perdite sui singoli fondi siano sempre pari a 100€. Dunque guadagna 200€ su 2 fondi e perde 300€ su altri 3 fondi. Perdita effettiva pari a 100€. Imposta sul capital gain pari a 40€ (il 20% dei 200€ di plusvalenze). In questo caso la percentuale pagata allo stato è il 40%, ma non di un guadagno, bensì di una perdita. Insomma oltre al danno la beffa.



Da questo punto di vista credete che Renzi correggierà questo abominio fiscale del risparmio gestito?Di fatto penalizzando i risparmiatori italiani da un punto di vista dell'operatività e della strategia quindi penalizzando in secondo luogo anche lo stato che con investitori da un'operatività castrata in partenza si ottengono alla lunga meno rendite da tassare...
Adesso iò ho creato un portafoglio fondi più lazy(dormiente) possibile in modo da non dover fare spostamenti di alcun tipo ma non è il massimo...
Renzi non capisce una cippa di tassazione degli strumenti finanziari e non sarà certo lui ad occuparsi di come attuare l' aumento della tassazione su alcuni strumenti finanziari.

Ciò che gli interessa è arraffare il più possibile dai risparmi degli italiani , compatibilmente con le esigenze di raccolta delle banche ( la tassazione sui conti di deposito non dovrebbe aumentare) e compatibilmente con l' esigenza di fare in modo che una percentuale non troppo bassa dei titoli di stato italiani sia sottoscritta da risparmiatori italiani ( così eventualmente si potrebbe ridurre il debito pubblico ristrutturando titoli posseduti da risparmiatori italiani senza irritare investitori istituzionali e stranieri ), ed ecco la tassazione al 12,5% per i TdS.

La dualità di aliquota tra titoli di stato e azioni/obbligazioni corporate non esiste in Francia, né in Germania, Spagna, Gran Bretagna

https://www.moneyreport.it/report-a...come-hai-annunciato-di-fare-ecco-perche/11059
 
Ultima modifica:
io a te consiglio le bocce magari te la cavi meglio che a sparare minkiate qui.

Diceva di risiedere negli USA e infatti per lui se in Italia la tassazione sulle rendite finanziarie aumenta o se viene introdotta la tobin tax , va sempre bene.
Un po' come l' amico di Renzi che risiede in UK , Davide Serra( che pero' ha anche una holding con sede alle Cayman) , e auspicava l' aumento della tassazione sulle rendite finanziarie in Italia :D


TASSAZIONE RENDITE FINANZIARIE: REGNO UNITO - L’aliquota sui capital gain è stata elevata nel 2010 al 28%. Rimane però al 18% (livello precedente alla manovra finanziaria del 2010) per coloro che dichiarano un reddito inferiore ai 35mila sterline all’anno, circa 43600 euro.
Dividendi: aliquota 0 ( zero).

Tassazione rendite finanziarie in Italia e in Europa
 
Ultima modifica:
Diceva di risiedere negli USA e infatti per lui se in Italia la tassazione sulle rendite finanziarie aumenta o se viene introdotta la tobin tax , va sempre bene.

ma si è un bambocietto che studia in USA con i soldi del paparino.
Ha messo la mancietta comprando 4 azioni con il bull market e crede di essere Buffet.
 
Ecco alti commenti sul tema della tassazione:

Il disastro fiscale c'è solo nei casi veramente sciagurati, come un portafoglio di soli strumenti inefficienti (ETF, Sicav, Bond, pct).
Il disastro fiscale e' che la legislazione italiana ha trasformato uno strumento molto efficiente come l'ETF in uno che tanto efficiente non e'.
Chissa perche...

Diceva di risiedere negli USA e infatti per lui se in Italia la tassazione sulle rendite finanziarie aumenta o se viene introdotta la tobin tax , va sempre bene.
Un po' come l' amico di Renzi che risiede in UK , Davide Serra( che pero' ha anche una holding con sede alle Cayman) , e auspicava l' aumento della tassazione sulle rendite finanziarie in Italia :D[/url]
Caro., se io facessi il trading casalingo come voialtri pagherei piu del 40% sui cg.
Permettimi di dire che l'aliquota del 26% non e' che sia tutta sta cosa.


ma si è un bambocietto che studia in USA con i soldi del paparino.
Ha messo la mancietta comprando 4 azioni con il bull market e crede di essere Buffet.
Cumpare paisa', anche tu sei di Brooklyno ? Altrimenti perche scrivi cosi ?
 
ma si è un bambocietto che studia in USA con i soldi del paparino.
Ha messo la mancietta comprando 4 azioni con il bull market e crede di essere Buffet.

Non so, una volta mi sembra che avesse scritto uno strano messaggio in cui commentava con entusiasmo l' acquisto di azioni per una somma abbastanza grossa da parte di un giovane ricco prima di un ribasso , acquisto che sembrava implicito in un messaggio su forum estero ( sembrava invidioso di chi ha soldi ).
Non ha scritto di non essere indipendente? Non è un financial advisor che lavora per qualche società negli USA?
 
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