tassazione rendite dal 20% al 26%

Per gli etf ho messo il dubitativo perchè in effetti voglio verificare. Il fatto è che non hanno una tassazione lineare come quella dei fondi e rimane da capire come applicarla.
Non ne ho in portafoglio. Si, lo so, sono uno di quegli avidi promotori che fa solo quello che gli fa guadagnare. Che poi che ci sarebbe di male se uno è onesto nello spiegare correttamente i dettagli se la fuori ci sono alcuni milioni di persone che vogliono comprare qualcosa e chi la vende ne trova 150 (persone, non milioni) che vogliono servirsi da lui? Io francamente faccio fatica a seguire tutti quelli che vengono da me.

I due casi che hai indicato sono proprio quelli di cui parlavo, con uno dei due periodi positivo e l'altro negativo. Difficile immaginarsi un intervento normativo chiarificatore. Presumo che il sistema bancario attenderà e/o solleciterà una circolare dell'agenzia delle entrate o in mancanza una circolare dell'abi per applicare la regola in modo uniforme.

Non ho detto che non esistono strumenti che negli ultimi due anni non sono andati negativi, ma con gli obbigazionari che "mediamente" hanno corso abbondantemente (io ci farei la firma) e azionari europei e americano che hanno fatto il botto (20-30%) è piuttosto difficile trovare un portafoglio ben combinato o anche solo malamente diversificato che sia sotto. In qualsiasi periodo sia stato acquistato.

Se poi qualche fenomeno è corso sempre dietro ai mercati comprando e vendendo sempre nel momento sbagliato....allora penso sia giusto che contribuisca alla fiscaità generale.

Ah...nota fuori argomento: gli emergenti sono sotto a un anno, ma dopo che vi hanno raccontato per tutto l'inizio del 2014 che bisognava venderli (io no eh...verba volant ma scripta manent, lo trovate su questo forum da quache parte) secondo me il vento stà girando. In questi ultimi giorni anche con minor timidezza. Non sono ovviamente in grado di fare scommesse (non è nel mio stile), ma non mi meraviglierei troppo se arrivasero al 30 giugno con quotazioni "sorprendenti".
 
Per gli etf ho messo il dubitativo perchè in effetti voglio verificare. Il fatto è che non hanno una tassazione lineare come quella dei fondi e rimane da capire come applicarla.
Non ne ho in portafoglio. Si, lo so, sono uno di quegli avidi promotori che fa solo quello che gli fa guadagnare. Che poi che ci sarebbe di male se uno è onesto nello spiegare correttamente i dettagli se la fuori ci sono alcuni milioni di persone che vogliono comprare qualcosa e chi la vende ne trova 150 (persone, non milioni) che vogliono servirsi da lui? Io francamente faccio fatica a seguire tutti quelli che vengono da me.

I due casi che hai indicato sono proprio quelli di cui parlavo, con uno dei due periodi positivo e l'altro negativo. Difficile immaginarsi un intervento normativo chiarificatore. Presumo che il sistema bancario attenderà e/o solleciterà una circolare dell'agenzia delle entrate o in mancanza una circolare dell'abi per applicare la regola in modo uniforme.

Non ho detto che non esistono strumenti che negli ultimi due anni non sono andati negativi, ma con gli obbigazionari che "mediamente" hanno corso abbondantemente (io ci farei la firma) e azionari europei e americano che hanno fatto il botto (20-30%) è piuttosto difficile trovare un portafoglio ben combinato o anche solo malamente diversificato che sia sotto. In qualsiasi periodo sia stato acquistato.

Se poi qualche fenomeno è corso sempre dietro ai mercati comprando e vendendo sempre nel momento sbagliato....allora penso sia giusto che contribuisca alla fiscaità generale.

Ah...nota fuori argomento: gli emergenti sono sotto a un anno, ma dopo che vi hanno raccontato per tutto l'inizio del 2014 che bisognava venderli (io no eh...verba volant ma scripta manent, lo trovate su questo forum da quache parte) secondo me il vento stà girando. In questi ultimi giorni anche con minor timidezza. Non sono ovviamente in grado di fare scommesse (non è nel mio stile), ma non mi meraviglierei troppo se arrivasero al 30 giugno con quotazioni "sorprendenti".

Ma per i fondi si considera il singolo prodotto e non si compensano guadagni e perdite tra fondi.
Se anche l' insieme dei fondi che uno ha è in guadagno, se su 10 fondi uno al 30/6/2014 è in perdita, che succede? Il NAV al 30/6/2014 diventerà prezzo di carico fiscale o resterà prezzo di carico fiscale il più alto prezzo di acquisto reale?

E se altri fondi sono a +40% al 30/6/2014 dopo anni , se azionari , potrebbero tornare al prezzo d'acquisto.
Il prezzo di carico fiscale resta quello d'acquisto e fino al livello di prezzo del 30/6/14 nel 2016 si pagherà il 20% sulla plusvalenza e dal prezzo del 30/6 in su si pagherà il 26%?

Se uno ha comprato a 1.000 , al 30/6/14 il prezzo è 1.400 e vende a 1.600 nel 2015, su 400 si pagherà il 20% e su 200 pagherà il 26%?
 
Non è un affrancamento. Ogni singolo fondo fa storia a se.
Già il fatto che il decreto preveda che la tassazione verrà calcolata al momento della vendita/switch/liquidazione è abbastanza chiaro. Mica sei obbligato a venderli tutti assieme.
Vendi A e ti calcolano la tassazione su A. Se hai anche B e C in portafoglio ma non li movimenti su quelli non ti viene calcolato nulla.
Per quello che riguarda più versamenti effettuati in passato sullo stesso fondo si fa come ora, ad ogni variazione si ricalcola il prezzo medio di carico e si usa quello per determinare la plusvalenza al momento della vendita.
 
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