Telecom Italia 2033 TF 7,75% isin XS0161100515 Vol. 5

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Ho purtroppo in ptf un lotto della 2055 a 108. Vorrei cedolare e magari vendere fra qualche anno in parità una volta recuperato l'esborso iniziale con le cedole (a queste quotazioni nel 2029 ahime'). Qualcuno mi può spiegare che rischio corre e cosa succederebbe a chi detiene le obbligazioni in caso di Opa ed eventuale delisting del titolo e quale sarebbe la soluzione migliore per noi obbligazionisti. Grazie a chi mi può fare chiarezza in merito.

Ho letto e personalmente ho un'idea ma non ho abbastanza certezze per esprimertela come risposta. Anzi, mi associo alla tua domanda, per sentire altri pareri.
 
Ho purtroppo in ptf un lotto della 2055 a 108. Vorrei cedolare e magari vendere fra qualche anno in parità una volta recuperato l'esborso iniziale con le cedole (a queste quotazioni nel 2029 ahime'). Qualcuno mi può spiegare che rischio corre e cosa succederebbe a chi detiene le obbligazioni in caso di Opa ed eventuale delisting del titolo e quale sarebbe la soluzione migliore per noi obbligazionisti. Grazie a chi mi può fare chiarezza in merito.
Telecom Italia scivola in borsa su tramonto ipotesi Opa totalitaria - trader
Mercato azionario 27 minuti fa (30.11.2022 15:27)

Telecom Italia scivola in borsa su tramonto ipotesi Opa totalitaria - trader© Reuters. Il logo Tim su uno smartphone. REUTERS/Dado Ruvic/

TLIT
-5,38%
MILANO (Reuters) - Telecom Italia (BIT:TLIT) estende i ribassi a Piazza Affari penalizzata, secondo un trader, dalle dichiarazioni del sottosegretario alla presidenza Alessio Butti che ha spento le aspettative del mercato su una possibile Opa totalitaria sul gruppo telefonico guidata da Cdp.

Alle 14,15 il titolo Tim è in asta di volatilità dopo un calo del 6,76% a 0,2029 euro. In forte discesa anche le risp a -6,2% a 0,1982 euro.

"Parlare ancora di Opa totalitaria è una fantasia", ha detto Butti in occasione di un incontro a Roma.

Alla richiesta di chiarimenti, Butti ha ribadito che l'obiettivo del governo è assicurare il controllo pubblico della rete fissa di Tim, precisando che le modalità con cui farlo devono ancora essere definite.

(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)
 
Telecom Italia scivola in borsa su tramonto ipotesi Opa totalitaria - trader
Mercato azionario 27 minuti fa (30.11.2022 15:27)

Telecom Italia scivola in borsa su tramonto ipotesi Opa totalitaria - trader© Reuters. Il logo Tim su uno smartphone. REUTERS/Dado Ruvic/

TLIT
-5,38%
MILANO (Reuters) - Telecom Italia (BIT:TLIT) estende i ribassi a Piazza Affari penalizzata, secondo un trader, dalle dichiarazioni del sottosegretario alla presidenza Alessio Butti che ha spento le aspettative del mercato su una possibile Opa totalitaria sul gruppo telefonico guidata da Cdp.

Alle 14,15 il titolo Tim è in asta di volatilità dopo un calo del 6,76% a 0,2029 euro. In forte discesa anche le risp a -6,2% a 0,1982 euro.

"Parlare ancora di Opa totalitaria è una fantasia", ha detto Butti in occasione di un incontro a Roma.

Alla richiesta di chiarimenti, Butti ha ribadito che l'obiettivo del governo è assicurare il controllo pubblico della rete fissa di Tim, precisando che le modalità con cui farlo devono ancora essere definite.

(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)

se andasse sotto la cappa di CDP sarebbe la manna x il bond
la topa totalitaria sarebbe stata devastante........non sapendo che fibne avrebbe fatto il bond....
infatti equiti -6% e bond appeso li al mercato dei bond 107,xx :bimbo::ave::hic:
 
se andasse sotto la cappa di CDP sarebbe la manna x il bond
la topa totalitaria sarebbe stata devastante........non sapendo che fibne avrebbe fatto il bond....
infatti equiti -6% e bond appeso li al mercato dei bond 107,xx :bimbo::ave::hic:

Se prendono al max la rete é proprio perché non vogliono il debito sul gobbo....
Al contrario secondo me.
 
Ho purtroppo in ptf un lotto della 2055 a 108. Vorrei cedolare e magari vendere fra qualche anno in parità una volta recuperato l'esborso iniziale con le cedole (a queste quotazioni nel 2029 ahime'). Qualcuno mi può spiegare che rischio corre e cosa succederebbe a chi detiene le obbligazioni in caso di Opa ed eventuale delisting del titolo e quale sarebbe la soluzione migliore per noi obbligazionisti. Grazie a chi mi può fare chiarezza in merito.

Il delisting del titolo non comporta nulla per il bond. Di recente Carraro (giusto per citare un emittente noto nel fol) ha fatto il delisting ed i bond continuano a dare le loro cedole. L'unico problema potrebbe essere il venir meno degli obblighi di comunicazione al mercato delle società quotate. Insomma meno informazioni sull'andamento dell'azienda.
L'opa può far bene o male a seconda di come la fanno. Se la fanno a debito, leveraged buyout (LBO), come in passato la fece Colannino non è positivo in quanto aumenterebbe il debito.
Si parla di rete unica e tutti qui ci auguriamo che i bond seguano la rete in quanto asset di maggior pregio a garanzia del debito e che la rete diventi proprietà di CDP.
Dobbiamo attendere d'altra parte l'andamento sia dell'azione che del bond riflettono l'incertezza che regna.
 
Se prendono al max la rete é proprio perché non vogliono il debito sul gobbo....
Al contrario secondo me.

Impossibile prendere la rete senza accollarsi parte del debito IMHO. Non possono mica dare il debito al Brasile o alla società di servizi che resterebbe.
 
un'obbligazione del genere rispetto a un conto deposito o a un btp decennale non legato all'inflazione è più o meno rischiosa?

Non c'è proprio paragone, Telecom è un titolo spazzatura decisamente speculativo, rating B+.

Un conto deposito anche della banca più scalcinata che trovi è comunque coperto dal fondo di garanzia fino a 100K o 200K quando cointestato.

Un BTP decennale ti espone ad oscillazioni di prezzo ma dall'unità d'Italia ad oggi il nostro debito è sempre stato onorato, rating BBB.
 

Gli offerenti della rete Telecom Italia lasciano scadere il termine​

Pubblicata: 30 novembre 2022 alle 9:48 ET

Di Ed Frankl e Mauro Orru
Un consorzio di offerenti per l'infrastruttura di rete di Telecom Italia SpA ha optato per la scadenza di un accordo per fondere la rete della società di telecomunicazioni italiana con quella della rivale più piccola Open Fiber SpA.
Il prestatore statale CDP Equity SpA, Macquarie Asset Management e Open Fiber hanno dichiarato mercoledì di "ritenere opportuno far scadere i termini" in un memorandum d'intesa firmato a maggio con Telecom Italia.
L'accordo aveva lo scopo di separare l'infrastruttura di rete fissa di Telecom Italia dalle sue attività commerciali per creare un unico operatore di rete di telecomunicazioni, accelerando lo sviluppo dell'infrastruttura in fibra ottica in tutta Italia.
Il governo italiano ha dichiarato in una dichiarazione martedì che stava istituendo un gruppo di lavoro per esplorare le opzioni per il cosiddetto progetto di rete unica.
CDP Equity, Macquarie Asset Management e Open Fiber si sono dichiarate pronte a prendere parte al gruppo di lavoro.
 
NULLA da fare non si schioda da qua......sempre 105,9 e 106,xx e rotti :flower::ambulanza::doh:
 
a be-----c imancherebbe.....con tutto il capitale che cio-----:clap::eek:
 
Ultima modifica:
a be-----c imancherebbe.....con tutto il capitale che cio-----:clap::eek:
Anche la 6% in usd si muove legata a questa in € quindi anche il mercato estero vede le stesse problematiche nostre e compra di conseguenza. Quella in $ rischia uguale ma paga molto di più, per fortuna.
Cri
 

KKR cerca di collaborare con il governo Meloni per l'accordo di rete Telecom Italia​

Bloomberg News

KKR & Co. sta preparando il terreno per una battaglia per il controllo di Telecom Italia con un'offerta da 10,8 miliardi di euro (12,2 miliardi di dollari) che contrappone il fondo di private equity statunitense alla francese Vivendi SE. Fotografo: Francesca Volpi / Bloomberg , Bloomberg
KKR & Co. sta valutando un'offerta per la rete multimiliardaria di Telecom Italia SpA a condizione che il governo italiano accetti di essere un partner nell'accordo, mentre Roma cerca di creare una rete a banda ultralarga controllata dallo stato per potenziare i servizi digitali, hanno detto persone che hanno familiarità con la questione.
Sono in corso colloqui tra la società di investimento statunitense e funzionari italiani su una possibile offerta per la rete dell'ex monopolista telefonico, ma solo come parte di una joint venture con una società sostenuta dallo stato o se verrà istituito un nuovo veicolo finanziario di proprietà statale, ha detto la gente, chiedendo di non essere nominata poiché i colloqui sono privati. Le azioni di Telecom Italia hanno guadagnato fino al 4,6% a Milano venerdì dopo che Bloomberg ha riportato la possibile offerta.
KKR possiede già una quota di minoranza del valore di 2 miliardi di euro (2,1 miliardi di dollari) nell'unità fibra FiberCop di Telecom Italia. KKR l'anno scorso ha fatto un'offerta preliminare di 10,8 miliardi di euro per l'intero ex monopolio telefonico italiano, anche se tale offerta è stata respinta.
I rappresentanti di KKR, del governo italiano e di Telecom Italia hanno rifiutato di commentare.
L'italiana Butti chiarisce 'per ora' che non c'è piena acquisizione di Tel Italia
I funzionari italiani stanno esaminando le opzioni per Telecom Italia mentre l'amministrazione del primo ministro Giorgia Meloni cerca di stabilire una politica per sostenere l'operatore telefonico pieno di debiti.
L'obiettivo è mantenere il controllo della sua rete dopo le cessioni e utilizzare la liquidità raccolta per ridurre il debito della società, che nell'ultimo trimestre è stato di circa 33 miliardi di euro in termini lordi, secondo i dati di Bloomberg.
L'Amministratore Delegato di Telecom Italia Pietro Labriola, nominato meno di un anno fa, si sta concentrando sull'estrazione di valore separando l'unità infrastrutturale della società dalle sue attività commerciali e vendendo asset per ridurre il debito.
Negli ultimi due anni la società ha anche valutato una fusione con la rivale più piccola e sostenuta dallo stato Open Fiber SpA, volta a evitare la duplicazione degli investimenti. Quel piano è stato guidato dal finanziatore statale Cassa Depositi e Prestiti SpA, che il mese scorso ha sospeso un'offerta non vincolante per la rete di Telecom Italia. Cassa Depositi detiene circa il 10% di Telecom Italia e controlla Open Fiber.
Anche il progetto di fusione con Open Fiber è ora temporaneamente sospeso, anche se potrebbe essere rianimato e portato avanti in seguito come passo successivo, hanno detto le persone.
 
TELECOM ITALIA - Settimana di incontri / Al vaglio la scissione proporzionale del Gruppo
Oggi 09:11 - WS

FATTO
Settimana densa di appuntamenti per TIM:
- Oggi e domani audizione del sottosegretario Butti alle Commissioni Trasporti e Telecomunicazioni di Camera e Senato;
- Domani consiglio di Agcom per discussione proposta di coinvestimento di FiberCop e della questione DAZN;
- Giovedì in mattinata il primo incontro tecnico presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy tra il governo (Giorgetti, Butti, Urso) e i rappresentanti di Vivendi (De Puyfontaine accompagnato da advisor Rothschild) e CDP (atteso il CEO di CDP Mele), per discutere dei piani del nuovo governo dopo lo stop all'offerta sulla rete.
- Giovedì alle 15:00 CdA di TIM su strategia e governance. Probabile cooptazione di Sarmi (supportato da Vivendi e da Giorgetti), l’alternativa proposta dal Comitato Nomine di TIM sarebbe Romano Ulissi (ENI). In caso di ingresso in CdA, Sarmi potrebbe essere nominato Presidente Esecutivo o addirittura CEO al posto di Labriola, secondo alcuni giornali.


Sulla rete la soluzione al momento piu caldeggiata sembra quella della scissione proporzionale di TIM in due società quotate per la NetCo e la ServiceCo: secondo il Messaggero, KKR e CDP potrebbero rilevare il 51% di NetCo con KKR azionista di maggioranza e governance a favore di CDP. La Stampa scrive che TIM potrebbe vendere Sparkle a CDP e la quota di minoranza di TIM Enterprise ad un partner finanziario. Nessun delisting di TIM sarebbe stato considerato al momento.

EFFETTO
Ci aspettiamo maggiori chiarimenti sul riassetto di TIM dagli incontri di questa settimana, ma non escludiamo uno slittamento della scadenza inizialmente indicata per fine anno. Al momento il quadro sulla rete resta piuttosto caotico e caratterizzato da continui stop-and-go che potrebbero alimentare la volatilità sul titolo, a cui si aggiungono le indiscrezioni di stampa su un ennesimo ricambio manageriale che potrebbero essere accolte negativamente dalla comunità finanziaria.


Quanto alle opzioni tecniche sulla rete, esprimiamo una certa cautela sul break-up tramite scissione proporzionale in due società quotate per la rete e per i servizi: questa opzione non risolverebbe il tema del debito (non contemplando alcun liquidity event per TIM), potrebbe avere un iter autorizzativo piuttosto lungo (necessario placet degli azionisti di risparmio) e altrettanti rischi di execution (sostenibilità finanziaria e modello non ancora testato di un ServiceCo quotata), inoltre siamo abbastanza scettici sulla capacità del mercato di far emergere valutazioni per gli asset quotati superiori a quelle offerte dai fondi di PE e infrastrutturali.


Considerando la maggiore opzionalità sulle azioni di risparmio legata ad una possibile conversione prima di procedere ad un’eventuale scissione proporzionale del Gruppo, manteniamo la nostra preferenza su TIM Risp. (BUY, TP di 0.46 euro/azione) rispetto a TIM Ordinarie (BUY, TP: 0.40 euro).


Raccomandazione su TIM (TIT.MI) MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,43 euro.
 
ma ce una discussione su quella in dollari ?

TELECOM 36 SRN 7.2 -​

 
ma quand'e' che si comincia a volare......................:vomito::nocomment:
 
Stato
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