Telecom: la Storia ancora Indefinita!!!

Stato
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Leggo su investing che l'offerta migliore è di kkr è di circa 21.6...secondo wall street journal....quindi lontana dalle richieste....non so se e'vera...ma non si può andare avanti seguendo indiscrezioni giornali....occorre serietà...l'azionista ha il diritto di essere informato..stacco...vi leggo nel fine settimana.....saluti
E' arrivato il momento di concludere. Scegliere una delle due offerte, sedersi ad un tavolo per limare le piccole divergenze e produrre l'offerta vincolante.
Non c'è altra via di uscita.... altrimenti si faccia un AdC.
 
E' arrivato il momento di concludere. Scegliere una delle due offerte, sedersi ad un tavolo per limare le piccole divergenze e produrre l'offerta vincolante.
Non c'è altra via di uscita.... altrimenti si faccia un AdC.
Oppure tutti e 2: vendita rete e ADC.
Comunque inutile avere tanta fretta, vediamo cosa succede andare a fine 2023.

Piuttosto, un bel raduno non sarebbe male.
Almeno chi deve sfogarsi lo fa con un contatto umano con qualcuno che può capire di cosa parla 🙃

Che ne dite? Settembre?
 
Dire che hanno la faccia come il Cuuu...lo è fargli un grossissimo complimento, questi sso figli di brave ragazze.Quindi, se cosi come sembra, l'offerta è stata aumentata di 0.6 miliardi, ci voleva tutto questo tempo per farla. Io non gli venderei niente, subito 20000 in cassa integrazione, e servizio rete al 50% e poi vediamo come va avanti il carrozzone Italia.
 
E' arrivato il momento di concludere. Scegliere una delle due offerte, sedersi ad un tavolo per limare le piccole divergenze e produrre l'offerta vincolante.
Non c'è altra via di uscita.... altrimenti si faccia un AdC.
Hai dimenticato: adc condito di cavallette
 
Se nel weekend escono delle notizie con spiragli positivi, lunedi sicuramente non sentiremo parlare i porta sf.
 
Se nel weekend escono delle notizie con spiragli positivi, lunedi sicuramente non sentiremo parlare i porta sf.
Ormai non è più problema di prezzo . Quando ci si dichiara con l'acqua alla gola cosa vuoi che ti offrano. Adesso il problema è Vivendi e l'atteggiamento del Cda nei confronti delle offerte. Credo che stavolta sceglieranno una delle due( quella migliore sembra essere di Kkr) e delegheranno il tutto all'Assemblea ordinaria perché quella Straordinaria sarebbe inutile.A questo punto bisognerà aspettare le mosse di Vivendi che potrebbe contestare la scelta dell'Assemblea. Ma il semplice no non sarebbe sufficiente. Se dovesse ritenere l'offerta inadeguata, in Assemblea dovrebbe indicare la sua soluzione. Quindi mi aspetto 1) scelta di un'offerta 2) decione all'assemblea ordinaria 3) contestazione di Vivendi 4) decisione di un Tribunale su quale assemblea deve deliberare 5) in caso che la scelta cada sull'ordinaria,saremmo finalmente vicini alla conclusione. In realtà la cooptazione di Carta potrebbe voler indicare che la soluzione di Vivendi potrebbe essere sul tavolo del Cda che comunque dovrà scegliere quale strada percorrere.
 
Per me è successo esattamente quello che ci si aspettava.. Offerte migliorative non di tanto.. E altro tempo per negoziare...
Tutto qua.

Non so proprio chi davvero potesse aspettarsi 25 mld a cosa pensa..se non magari al fatto che è incastrato con 1000 azioni a 0.38 ma non è che Kkr possa offrire 5 mld in più per far piacere a lui
 
questo non é un rilancio é una presa in giro...

Si ma mica puoi obbligarli tu a rilanciare di quel pensi sia giusto..
Queste sono le proposte, ora negozieranno... Se no basta dire "troppo basse e fine dei giochi" (non ci credo perché siamo troppo con le pezze al...) e andare avanti così... Come non lo so... Col famoso piano B??
 
questo non é un rilancio é una presa in giro...
Ciao...indubbiamente non hanno modificato di molto le offerte...quindi bicchiere mezzo vuoto...ma almeno non le hanno ritirate..bicchiere mezzo pieno....detto questo non capisco perché non si lavori ad un'offerta congiunta che sarebbe appoggiata anche dal governo stando alle ultime dichiarazioni...mentre cdp resta ferma con offerte inferiori a kkr che non avendo competizione può tranquillamente rilanciare di poco ed aspettare che tim con il problema debito sia costretta a diminuire le pretese...Vivendi che gioco fa.?...fissi un prezzo definitivo o resti all'interno del perimetro con una quota evitando di dover sborsare altri finanziamenti per sviluppo dello stesso asset che sarebbero ancora più pesanti dovendo fare i conti con i debiti accumulati...o meglio ancora se scorporano il tutto e quotano l'asset poi il prezzo lo farebbe il mercato e non i diretti interessati che hanno gioco facile al momento.....saluti
 
Andassero un po'a studiare lo storico della ex fca ora Stellantis degli ultimi anni....anche li la situazione era disastrosa indipendentemente dal settore...poi si sono messi a lavorare per bene trovando manegement con gli attributi...creando valore...valorizzando gli asset interni vedi marchio Ferrari....buon fine settimana a tutti :bye:
 
Rete Tim, offerte sul tavolo E spunta lo spezzatino di Of
Macquarie offre di acquisire e scorporare le aree nere che fanno capo a Open Fiber
Cdp non avrebbe ancora valutato il piano australiano A Tim anche la proposta Kkr


Rete Tim, offerte sul tavolo E spunta lo spezzatino di Of
Macquarie offre di acquisire e scorporare le aree nere che fanno capo a Open Fiber
Cdp non avrebbe ancora valutato il piano australiano A Tim anche la proposta Kkr
Andrea Biondi

ipp Telecom Italia. Presentate le offerte in versione migliorata per l’infrastruttura della rete
Adesso gli occhi sono puntati sul 19 e 22 giugno. È in queste due date che il board Tim – cui nel frattempo il 14 giugno dovrebbe unirsi Luciano Carta, indicato da Vivendi per prendere il posto del dimissionario Arnaud de Puyfontaine – si è dato il compito di decidere sul destino del dossier Netco (rete e Sparkle) sulla cui vendita si discute ormai da oltre un anno e mezzo, fra vari stop and go.
Come comunicato ieri in serata da Tim, Kkr e Cdp-Macquarie hanno presentato le loro offerte migliorative rispetto a quelle sottoposte – e bocciate dal cda Tim – a metà aprile. Proposte attese e presentate, ma dietro le quinte si lavora ancora, in una partita da “tutto per tutto”.
A quanto risulta al Sole 24 Ore, infatti, a puntare a una mossa del cavallo, anche a offerta già presentata, sarebbe il fondo australiano Macquarie. Negli ultimi giorni vari interlocutori governativi e istituzionali sarebbero stati sondati su un’operazione che il fondo australiano avrebbe tirato fuori dal cilindro per portare a casa il risultato pieno. No comment da parte di Macquarie, ma a quanto ricostruito dal Sole 24 Ore il fondo avrebbe reso nota agli interlocutori politici la sua disponibilità ad acquisire le aree nere di Open Fiber, società ora controllata al 60% da Cdp e al 40% dagli australiani.
In questo modo, a quanto spiegato, l’idea sarebbe di lasciare a Cassa Depositi e Prestiti le aree grigie e bianche, oltre a una dote derivante dall’acquisto da parte di Macquarie. Risorse e dotazione delle aree dei bandi pubblici, grigie e bianche, dovrebbero servire poi a Cdp per farsi motore dell’operazione su Netco, con Macquarie che a quel punto sarebbe fuori dalla partita, ma proprietaria in toto di Open Fiber (con le sole aree nere, lasciando le altre aree in una newco che diventerebbe di proprietà della Cassa).
Risoluzione delle problematiche Antitrust generate dall’unione sotto uno stesso tetto di Netco Tim e Open Fiber e maggioranza di Cdp nella rete unica (sterilizzando così anche tutte le possibili problematiche legate al golden power) sarebbero i punti sui quali Macquarie avrebbe spiegato agli interlocutori istituzionali di voler far leva per far passare uno schema sul quale, a quanto risulta al Sole 24 Ore, Cdp non avrebbe comunque ancora dato il suo placet.
Questa idea di Macquarie, per un altro verso, va a intrecciarsi con la proposta che Cdp e Macquarie hanno presentato ieri con validità fino al 30 luglio (termine messo nero su bianco nel comunicato della Cassa). È evidente che un segnale favorevole del governo sarebbe una conditio sine qua non per un’operazione che, per arrivare a buon fine, dovrebbe registrare un’accelerazione da qui al 19-22 giugno. Anche perché una esclusiva che il cda Tim dovesse eventualmente concedere a Kkr in vista di una possibile offerta vincolante renderebbe ben più difficile portare alla meta l’operazione ideata da Macquarie.
Si vedrà. Nel frattempo, a quanto ricostruito, nella proposta di Cdp-Macquarie (come anticipato sul Sole 24 Ore dello scorso 23 maggio) sarebbero state fornite migliori garanzie sulle problematiche antitrust, eliminando anche gli earn out relativi a incentivi che potrebbero essere messi in campo dal governo in termini di voucher. La dote però sarebbe migliorata solo in maniera impercettibile rispetto ai 19,3 miliardi di euro di partenza con componente di debito e cash per 16,4 miliardi.
Più sostanzioso (ma si tratterebbe di cifre basse) sarebbe l’aumento della parte economica di Kkr che partiva da 21 miliardi, comprensivi di 2 di earn out in caso di unione con Open Fiber. Difficile quantificare a caldo una proposta che a prima vista apparirebbe molto strutturata e comunque legata ai parametri che verranno dettagliati nel Msa (master service agreement) da definire nelle linee guida nelle settimane successive all’interno della fase di due diligence (almeno 4 settimane). Una novità rispetto alla proposta precedente sarebbe quella di dare a Tim la possibilità di rimanere nel capitale di Netco. Il punto su cui Kkr fa leva sta anche nei tempi: proposta immediatamente esecutiva e senza vincoli antitrust (non considerando l’unione di Netco con Open Fiber). Ora la palla passa al cda Tim chiamato a dire la sua su proposte che, secondo indiscrezioni, si discosterebbero di poco rispetto alle precedenti che erano state bocciate. E occorrerà capire, peraltro, se le offerte abbiano contenuti tali da vincere le resistenze di Vivendi che ha bollato non congrui i valori delle precedenti proposte. I 31 miliardi indicati in estate dal socio francese non sono alla portata. E neanche i 26 segnalati come il floor da cui far partire qualsiasi ragionamento.
 

Da Kkr possibile un rilancio di 2 miliardi a Tim per Netco​

10 giugno 2023


Potrebbe arrivare fino a 23 miliardi l’offerta di Kkr a Tim per Netco. Il fondo americano non svela il contenuto della proposta che ieri ha presentato né commenta le indiscrezioni, così come Tim, ma da Oltreoceano i rumors parlano di un margine di rialzo fino a 2 miliardi rispetto alla precedente offerta, legato a variabili dell’accordo da definire.


notizia breaking ora ora
 
Rete Tim, nuove offerte E spezzatino Open Fiber

Ieri il cda della Cassa depositi e prestiti ha dato il via libera alla nuova offerta migliorativa per l’acquisto della rete da Tim, assieme a Macquarie Asset Management. Il termine di validità dell’offerta è fissato al 30 luglio prossimo.
Ma intanto, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, proprio Macquarie starebbe preparando una mossa a sorpresa per ottenere il “sì” definitivo all’accordo.
Speriamo 👍
 
questo non é un rilancio é una presa in giro...
Purtroppo è un rilancio che fotografa la realtà aziendale rispetto ai conti ed alla enorme manodopera in esubero. L'unica speranza è che Vivendi, dopo aver abbondantemente "tirato la corda", scenda a più miti consigli ed accetti di intavolare trattative. Altrimenti finirà in un "bagno di sangue", con un AdC in stile MPS o Carige (ossia soldi buttati al vento). Per lunedì temo la reazione negativa del mercato a questi rilanci.
 
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