A me Labriola non dispiace.
Ha fatto bene a fare pulizia sui conti passati ed ora ha una strategia. E' chiaro che, chi è azionista di lungo periodo, dopo averne viste di ogni, sia scettico, ma preferisco una persona prudente che però ha una visione di medio lungo periodo.
Poi è chiaro che qualche operazione di carattere straordinario arriverà, che sia Opa o cessione di asset si vedrà, ma sanno sicuramente che con un debito così alto il tempo delle svendite è finito.
Detto questo se uno ci crede resta, altrimenti giocare a rosso e nero dà più adrenalina...
A me Labriola dispiace.
Pronti via ha presentato un piano rivoluzionario che il mercato ha premiato dimezzando in 15 gg il valore del titolo.
Ha continuato a perseverare senza chiedersi se stava sbagliando qualcosa e il mercato ha continuato a punire il titolo portandolo sui minimi storici.
Poi la politica gli ha lanciato il salvagente e il Labriola con una capriola Oplà ha fatto buon viso a cattivo gioco intestandosi meriti non suoi.
Quando parla generalmente il titolo scende ...
A sua parziale discolpa c'è il fatto non minimale che in Tim anche per annaffiare le piante ci vuole l'assenso della politica e dei sindacati.
Resta il fatto però che le soluzioni che fino ad oggi ha proposto hanno dato pochi risultati.
Non ha il coraggio di mettere mano alla forza lavoro che è assolutamente sproporzionata rispetto alle esigenze, non prende in considerazione strategie che prevedano alleanze e/o fusioni con diretti concorrenti che potrebbero potenziare l'azienda e ridurre le pressioni del mercato.
Manca una politica di riduzione dell'indebitamento o perlomeno di rinegoziazione a tassi + bassi.
Prima di proporre una strategia che ha minimizzato il valore, doveva muoversi a fari spenti sentendo la politica (purtroppo) e parlare chiaro ai sindacati.
Poi, capito in che acque poteva muoversi, proporre una strategia possibilmente vincente.
Lui invece ha fatto il percorso al contrario ... prob ci saremmo risparmiati i 16 centesimi di valore del titolo