Telecoms: business stabile e generaz. di cassa per far fronte al rischio terrorismo

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    Prevale ancora un certo ottimismo sulle principali borse mondiali spinte dalle aspettative sui tassi di interesse, con gli operatori che scontano sempre di più una pausa nel rialzo dei tassi per quest’anno, dopo la pubblicazione dei verbali degli ultimi meeting di Fed e Bce. Come da attese, dalle minute Fed è emersa cautela su eventuali rialzi futuri dei tassi, anche se non c’è stata alcuna indicazione di eventuali tagli nel breve termine. Anche dai verbali Bce è emerso che i tassi siano già sufficientemente restrittivi da riportare l’inflazione verso l’obiettivo. Lato materie prime, forte volatilità sul petrolio in seguito al rinvio della riunione dell’Opec+ dal 26 al 30 novembre. Per continuare a leggere visita il link

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JC Investimenti

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27/10/03
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La recente escalation di attacchi terroristici sta risvegliando paure ormai sopite negli ultimi mesi.
Le Borse seppure a fatica, per il momento tengono, ma nessuno è in grado di prevedere cosa succederà nei prossimi mesi. E l’unica cosa che il mercato non tollera è l’incertezza.
Da un lato perciò abbiamo conti aziendali in miglioramento e minore avversione al rischio, dall’altro un vero e proprio attacco agli Stati Uniti e ai suoi alleati. La direzione del mercato per i prossimi mesi dipenderà perciò da quale delle due variabili sarà maggiormente pesata dal mercato.
Nel frattempo gli investitori dovrebbero cercare di posizionarsi su settori che, seppur maggiormente difensivi, possano comunque beneficiare da un possibile miglioramento dello scenario macroeconomico.
Le telecomunicazioni, sia con la telefonia fissa che con quella mobile, ci sembrano un settore con queste caratteristiche. Tra i due business la telefonia fissa è in questo momento maggiormente difensiva, dato che la telefonia mobile, seppure in notevole crescita (vedi terzo trimestre di Vodafone e Tim), potrebbe comunque scontare ancora alcune incertezze legate alla terza generazione (UMTS).
All’interno della telefonia fissa continuiamo a preferire gli Incumbents (ex monopolisti) Europei, in quanto in Europa la concorrenza ( tranne in alcuni casi come la Gran Bretagna), è ancora poca cosa.
All’interno del settore, France Telecom e Deutsche Telekom sono le società che potrebbero fare nei prossimi mesi i progressi maggiori. Partendo infatti oggi da un debito maggiore e da multipli mediamente più alti, grazie al taglio del capex e alla notevole generazione di cassa, possono rapidamente migliorare ulteriormente i loro fondamentali. Questo permetterebbe loro una maggiore crescita prospettica all’interno del settore nei prossimi due anni.


Le seguenti tabelle riepilogano alcuni indicatori necessari per capire le prospettive al 2005 di alcune tra le principali Telecoms europee. I dati attesi sono da consensus.

EBITDA 02 03(E) 04(E) 05(E) CAGR 02-05(E)
France Telecom 14.92 17.23 18.61 19.51 9.3%
Deutsche Telekom 16.31 18.05 19.43 20.51 7.92%
KPN 4.18 4.51 4.72 4.83 4.9%
Telecom Italia 12.66 13.9 14.1 14.3 4.2%
Telefonica 10.98 11.8 2.77 12.99 5.75%
n.b. I dati sono in miliardi di euro


In termini di Ebitda growth, France Telecom e Deutsche Telekom sono le società con le migliori prospettive.

Esaminando l’evoluzione del debito netto:

NET DEBT 02 03(E) 04(E) 05(E)
France Telecom 66.43 45.4 40.3 35.3
Deutsche Telekom 61.11 50.3 42.6 35.7
KPN 11.8 8.6 6.5 4.34
Telecom Italia 17.2 32.5 27.8 25
Telefonica 22.9 20.3 16.5 13.2
n.b. I dati sono in miliardi di euro

Sul lato del debito netto, i progressi sono generalizzati. Nel caso di France Telecom e Deutsche Telekom la diminuzione del debito tra il 2002 e il 2003 è dovuta prevalentemente alle cessioni.
Notevole è comunque la generazione di cassa. Il salto del debito di Telecom Italia invece è dovuto alla fusione con Olivetti.

Uno dei principali parametri utilizzati dalle case di Rating per la valutazione del merito creditizio è il debito netto/Ebitda:

Net debt/ebitda 02 03(E) 04(E) 05(E)
France Telecom 4.45 2.64 2.17 1.81
Deutsche Telekom 3.74 2.78 2.19 1.74
KPN 2.82 1.90 1.37 0.9
Telecom Italia 1.35 2.32 1.97 1.75
Telefonica 2.08 1.72 1.29 1.02

In termini di debito netto su Ebitda, Kpn sembra la più “safe”, anche se la progressione maggiore è ancora di France Telecom che nel 2002 aveva il ratio peggiore.

Concludendo, valutiamo gli ex monopolisti in termine di EV/Ebitda:

EV/ebitda 02 03(E) 04(E) 05(E)
France Telecom 7.9 6.1 5.5 5
Deutsche Telekom 7.2 5.9 5.1 4.5
KPN 6.8 5.6 4.9 4.3
Telecom Italia 7 6.5 6.1 5.8
Telefonica 7.9 7 6.1 5.6

Concludendo, ci sembra che il Telecom sia un settore con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Tra il 2002 e il 2003, seppure con tempistiche e modalità molto diverse, tutti hanno portato a termine un importante processo di ristrutturazione, basato sia sulla riduzione del debito che sull’aumento della redditività. Le valutazioni inoltre ci sembrano interessanti, soprattutto in termini prospettici. France Telecom e Deutsche Telekom, ci sembrano le società con le maggiori potenzialità.
 
DT sotto i 14Euro......mi sembra interessante
non credo a questi prezzi sia cara, poi magari rivede anche i 12....
ne compro un po' e le metto li...........fra un paio d'anni magari li tero fuori
Ciao
 
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