Televendite quadri e non solo.

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E dei due Savinio che ha il collezione TM cosa ne pensate?Addirittura uno dei due è acclamato come capolavoro da boni e compagnia,a che livello si pone Alberto De chirico nel surrealismo dell epoca?Come importanza intendo
 
La StreetArt...in effetti i prezzi dei nuovi ingressi in scuderia li hanno abbassati e di parecchio anche ma hanno alzato tutti gli altri.
Al suocero del Boni oggi han fatto presentare un Salvo 40x50 ordinario nulla di eccezionale a 17000 scontato dai 32000 di partenza...direi un'esagerazione.
Volevo fare qualche considerazione veloce:
1) L'operazione di TM su Emblema è molto diversa da quelle fatte anche da altre gallerie/altri mercanti mi viene in mente Griffa e Orler??? Non mi pare, normale pompaggio sistematico e sponsorizzazione a manetta, poi si vedrà sul secondario.
2) La cosa che più mi rattrista di TM è la strategia di vendita dei "nuovi" presentatori. Lungi da me far di tutta l'erba un fascio ma tra la TM del 96/2002 e quella di oggi siam proprio scaduti e di molto. Adesso si urlano soltanto i nomi di Burri, Fontana, Boetti Kounellis etc etc per vendere opere mediocri perlopiù. E' chiaro che devono vendere ma siamo ormai al livello Folletto/Encoclopedie o poco più...

P.S. E pensare che qualche quadro di Emblema, qualche Biggi e qualche Celiberti nemmeno mi dispiacciono. Certo non sono i nuovi Fontana, Boetti e Manzoni ma alcuni catturano il mio interesse. Decorativamente parlando.
Saluti
 
Salve a tutti,
a mio avviso vista la plateale pochezza delle nuove proposte, credo che la scelta di telemarket sia quella di "pompare" gli storicizzati, un pò come si farebbe per i giovincelli, facendo lievitare le loro quotazioni quel tanto che basta per convincere nella imminente e tanto agognata esplosione delle quotazioni.
mi pare che il giochetto sia ben architettato: prendono ad esempio mambor, gli organizzano due/tre mostre di rilievo nazionale ed addirittura internazionale, mentre durante le trasmissioni ne fanno propaganda e dichiarano di poter avere le ultime opere al prezzo "piccolissimo".
Ed il listino sale.
Idem per Biggi ed Emblema (che sono finiti addirittura alla Biennale, con sale personali in una mostra di un certo livello -l'ho vista nei giorni scorsi-, seppure allestita nel padiglione arabo-siriano).
Ed il listino sale anche in questo caso.
Ora, bisognerebbe capire se il listino ha effettivamente una qualsivoglia corrispondenza con il valore di mercato, diciamo di secondo livello, e cuioè con lo scambio tra privati ed in asta.
Non ne sono molto convinto.

Ed inoltre: che succederà quando telemarket avrà terminato questa operazione di pompaggio? Questi artisti torneranno ad essere "incompresi", le loro quotazioni si manterranno ai livelli raggiunti a seguito del pompaggio oppure si troveranno definitivamente lanciati sotto i riflettori del mercato?

Qualche idea in proposito?

Personalmente, ritengo che tra gli storicizzati di TM meriti un posto di rilievo Pozzati, che,a differenza di mambor, biggi e compagnia, ha una storia comunque molto interessante e continua nell'arco degli ultimi cinquant'anni, e mi sembra molto più solido ed indipendente rispetto alle politiche di mercato del gruppo di corbelli.

Staremo a vedere, ma credo che Pozzati possa riuscire un domani a far avere alla sua storia il giusto peso specifico.

Rufus

Benvenuto tra gli "Amici dell'Arte !

Noto con piacere un aumento di nuovi iscritti sul forum nonostante il caldo estivo e le ferieOK!
 
Al suocero del Boni oggi han fatto presentare un Salvo 40x50 ordinario nulla di eccezionale a 17000 scontato dai 32000 di partenza...direi un'esagerazione.

(...)

1) L'operazione di TM su Emblema è molto diversa da quelle fatte anche da altre gallerie/altri mercanti mi viene in mente Griffa e Orler??? Non mi pare, normale pompaggio sistematico e sponsorizzazione a manetta, poi si vedrà sul secondario.

(...)

2) La cosa che più mi rattrista di TM è la strategia di vendita dei "nuovi" presentatori. Lungi da me far di tutta l'erba un fascio ma tra la TM del 96/2002 e quella di oggi siam proprio scaduti e di molto. Adesso si urlano soltanto i nomi di Burri, Fontana, Boetti Kounellis etc etc per vendere opere mediocri perlopiù. E' chiaro che devono vendere ma siamo ormai al livello Folletto/Encoclopedie o poco più...

Concordo su 1) + 2)OK!

Salvo 40x50 a 17 mila:eek: era un signor prezzo anche 2 anni fà quando i prezzi erano al massimo. Adesso lo può portare a casa tranqullamente con 10k...
 
2) La cosa che più mi rattrista di TM è la strategia di vendita dei "nuovi" presentatori. Lungi da me far di tutta l'erba un fascio ma tra la TM del 96/2002 e quella di oggi siam proprio scaduti e di molto. Adesso si urlano soltanto i nomi di Burri, Fontana, Boetti Kounellis etc etc per vendere opere mediocri perlopiù. E' chiaro che devono vendere ma siamo ormai al livello Folletto/Encoclopedie o poco più...

Concordo in pieno.
E non mi rimangio quanto detto in precedenza: sino ai primi anni '90 su Telemarket passavano fior di opere e di artisti, anche se i prezzi erano sempre esagerati.
 
Benvenuto tra gli "Amici dell'Arte !

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Molte grazie, è da un pò che vi leggo sempre con molto piacere ed ho pensato di dire la mia.
A presto.
Rufus
 
Molte grazie, è da un pò che vi leggo sempre con molto piacere ed ho pensato di dire la mia.
A presto.
Rufus

Benvenuto anche da parte mia!OK! Continua a scrivere:yes:. Sono sempre i benvenuti i nuovi amici che contribuiscono al FOL:clap:
 
Oh no Varoon, non quella cosa pietosa, modaiola e assolutamente VUOTA.
Chiamarla arte è veramente una bestemmia, a parer mio, per questo non l'ho presa neppure in considerazione.

Per quanto riguarda Pozzati: ottime le sue opere nel suo periodo dorato degli anni '60, ma era comunque un bravo pittore tra i giganti dell'epoca.
Brutti oltremodo i suoi ultimi lavori, non ha né la mano né le idee di un tempo, sta in fase parabolica e si vede.
Come quotazione di mercato è ancora abbastanza basso, ma come al solito bisognerà vedere chi deciderà di specularci sopra.
Onestamente, non ci spenderei sopra grosse cifre.

Ciao, concordo sul periodo d'oro degli anni 60, nel quale a mio avviso ha detto molto più di altri POP, a livello di idee e creatività. Credo risenta molto della sua scelta di cambiare sempre e non sempre in meglio lo stile, spostandosi da un ciclo all'altro.
Gli ultimissimi lavori sono certamente più poveri a livello di idee. Anzi, sono quadri piacioni, ma senza idee effettivamente. E la mano non è più a livello di un tempo.
Ma non li trovo oltremodo brutti e comunque alcune cose mi piacciono, anche alcuni quadri degli ultimi 4/5 anni: penso ad alcuni dei suoi quadri del ciclo delle torture, delle deposizioni e delle crocefissioni, dove ad un impoverimento delle idee artistiche, alla scomparsa dell'ironia pungente e sorprendente degli anni sessanta, fa da contraltare un messaggio (sociale, politico) più serio e profondo legato appunto ai temi per così dire, impegnati, che ha scelto per la prima volta nella sua carriera di raffigurare.
Insomma, nella vasta (iper)produzione, ancora oggi si vedono delle belle cose.
Staremo a vedere, ma io non credo che per lui i giochi di mercato non siano ancora del tutto definiti.
Grazie e ciao
 
Benvenuto anche da parte mia. Parlando di TM, io ho la sensazione che anni fa, non essendoci una strada, dovessero sperimentare per forza. Ora, evidentemente, sanno cosa propinare e non sperimentano. Il ricambio dei televenditori è stato pessimo. Sono nate, televisivamente parlando, altre televendite che propongono artisti spesso con la A maiuscola e, usando un francesismo, hanno svaccato. Ora spingono la Street ma più per sentito dire che per esplorare. Ad ogni modo vedere Arte in tv, seguire programmi nei quali si parla di libri, di musica e di espressione che non siano le solite veline e paparazzate varie è sempre una cosa positiva.
 
(...)dove ad un impoverimento delle idee artistiche, alla scomparsa dell'ironia pungente e sorprendente degli anni sessanta, fa da contraltare un messaggio (sociale, politico) più serio e profondo legato appunto ai temi per così dire, impegnati, che ha scelto per la prima volta nella sua carriera di raffigurare.

Credimi, è quanto di peggio possa capitare ad un artista.
Ed il fatto che sia capitato a lui mi fa confermare, purtroppo, quel che penso: non passerà alla storia.
Se poi qualcuno ci vorrà speculare sopra... cadiamo nel solito ritornello che ripetiamo a mo' di nenia: "è il mercato del lucro, piccino!"
 
Concordo in pieno.
E non mi rimangio quanto detto in precedenza: sino ai primi anni '90 su Telemarket passavano fior di opere e di artisti, anche se i prezzi erano sempre esagerati.

Sicuramente ma dato che il collezionismo è comunque per appassionati e anche per persone di un certo livello economico il problema prezzo è secondo me relativo.
Intendo dire che se Orler( e non ho nulla a che spartire con Orler) propone Becheler, kusama e altri a prezzi doppi rispetto a quanto si possono comprare in altri posti è liberissima di farlo ma cmq propone opere di Artisti che piaccia o non piaccia hanno una caratura internazionale.
A TM negli ultimi anni il livello è sceso e di molto. A parte gli artisti di scuderia e i nomi sacri della pittura italiana degli ultimi anni non c'è molto.
Io poi credo che le parole abbiano sempre e comunque un significato e per quanto il pittore XXX non si sa se diventerà un maestro bisogna parlare prima della pittura e dopo del prezzo.
Non perchè sia secondario ma perchè vendi pittura. A TM sento sempre parlare di domani esploderà, tra 3 mesi varrà il triplo, etc etc e questo francamente si addice agli imbonitori che ai venditori.
Dire che Emblema ha due sale alla Biennale è vero, anche se in un padiglione quantomeno strano, dire che a settembre raddoppierà di valore perchè chissà che succede è falso e anche triste.
Il tempo ci dirà se sopravviveranno altri 25 anni e tutto sommato me lo auguro visto che comunque hanno molti meriti a TM.
Saluti
 
Ringrazio tutti per il benvenuto.
:bow:
Altre opinioni su Pozzati?
e' possibile per un artista restare sempre allo stesso livello per 50anni pur cambiano formula?
Se gli ultmi anni di pozzati non sono equivalenti agli anni 60 -70 (diversissimi), sarà comunque possibile che entri nella storia per aver fatto molto bene in quel primo ventennio?

Mi spiego: mi pare che Rotella abbia iniziato (insieme ad altri) i decollages alla fine degli anni 50.
E, sempre se non sbaglio, abbia sempre e solo fatto quelli fino alla fine.
Ma, per chi cambia periodicamente stile, anche quando ha trovato quello che in quel momento è "vincente", mi pare inevitabile non essere costantemente al meglio delle proprie possibilità?
 
Credimi, è quanto di peggio possa capitare ad un artista.
Ed il fatto che sia capitato a lui mi fa confermare, purtroppo, quel che penso: non passerà alla storia.
Se poi qualcuno ci vorrà speculare sopra... cadiamo nel solito ritornello che ripetiamo a mo' di nenia: "è il mercato del lucro, piccino!"

Forse hai ragione, chissà.
Visto che ne sai parecchio, a tuo avviso come potrebbe funzionare il mercato del lucro su un artista così.
Non so se è una domanda cretina, ma come e chi ad un certo punto attiva il mercato del lucro? TM? Qualche galleria di quelle storiche di Pozzati? E come fa a far salire le quotazioni che sono da sempre medio-basse?
 
e' possibile per un artista restare sempre allo stesso livello per 50anni pur cambiano formula?

È possibile. Da Michelangelo a Jasper Johns un genio puro mantiene sempre la sua parabola ascendente, sino alla morte.
Il problema non è tanto il cambiar formula, il problema è raccontare i sogni.
Purtroppo, molti artisti smettono di sognare superati gli anni della ragione, e vanno avanti solo per precedente fama e qualche speculatore che li tira perché si deve rivendere le loro opere maggiorate di guadagno.
Rispetto Pozzati e tutto il resto, ma francamente ritengo che tra i giganti del pop del suo tempo era uno che passava di lì e niente più.

Visto che ne sai parecchio, a tuo avviso come potrebbe funzionare il mercato del lucro su un artista così.

Veramente ne so pochino, visto che opero solo per passione :)
Comunque, il mercato del lucro funziona sempre alla stessa maniera un poco per tutti (salvo rarissime eccezioni, che confermano la regola): da giovanissimo il pittore fa la fame, se non è ricco di famiglia e benestante (cosa rara, comunque). E la fame la fa (in solitudine perché viene sputacchiato da tutti, famiglia ed affetti), sino a circa 35 anni, girando di galleria in galleria e vendendosi le sue opere per un tozzo di pane (letteralmente). Se sopravvive agli stenti della fame, alle bollette e ai pignoramenti, e se non demorde ed è dotato di volontà e forza d'animo fuori dal comune, prima o poi imbrocca la galleria o il mercante giusto, che non lo paga più con pane e formaggio ma ci mette, suo buon cuore, pure una fetta di mortadella e un chinotto.
I galleristi ed i mercati più scaltri lo mettono sotto pseudo-contratto, ovvero gli comprano un tot di opere ogni tot di tempo, e ovviamente le pagano molto, ma molto poco.
Gli organizzano mostre sempre un poco più importanti, sino a portarlo almeno a una vaga conoscenza nazionale.
Da lì in poi gli scenari sono molteplici, ma solitamente verso i 40 anni c'è la grossa mostra prestigiosa, che non è quasi mai a vantaggio dell'artista ma di chi in tutto questo tempo ha accumulato le sue opere in magazzino.
A seconda di come va la prova del fuoco, l'artista viene abbandonato da chi lo aveva spinto sino a quel momento oppure le sue quotazioni salgono considerevolmente, e da lì in poi la strada sarà in discesa. Scatta la febbre della speculazione (come nella borsa), e tutti li ad acquistare le sue opere... e quelli che si sfregano le mani sono gli speculatori iniziali che hanno comperano ad 1 e rivendono a 10... (se questo di ricorda Piazza Affari piuttosto che NYSE hai fatto bingo). Tutto ciò, comunque, è raro che succeda ed è rarissimo che succeda in Italia: generalmente, non tutti gli artisti hanno la forza d'animo disumana per far breccia in un mercato quanto mai classista, razzista e meschino come quello dell'arte (vi piaccia o no, è così). E c'è pure da dire che trovare un finanziatore che ti compra le opere quando non sei nessuno (a poco e va bene, però almeno qualcosa ti paga) era difficile un secolo fa ed è difficile anche ora, forse più.
Comunque, dopo tutto questa storia, se le cose sono andate bene l'artista è ormai abbastanza vecchio: se è un genio la cosa non ha importanza, se è solo un bravo artista il peso delle sofferenze, degli anni e delle lotte impari si fa sentire.
E la produzione ne risente, e parecchio.
Poi quando sta per tirar le cuoia, ritornano alla luce gli speculatori: grandi premi e grandi mostre, molta pubblicità a pagamento, qualche spintarella ai Comuni per qualche patrocinato, se va bene qualche spintarella pure dal Ministero dei Beni Culturali... e le quotazioni che erano rimaste stagnanti risalgono....
Poi l'artista tira le cuoia e quindi la produzione cessa: e via allora con il rimettere sul mercato le opere comperate lustri addietro, via a vendersi anche uno schizzo su carta, basta che proviene da lui... nei casi estremi (tipo Schifano), i falsi fioccano.

Fine della storia.

Triste, brutta, orrenda, purtroppo vera.
E questa storia è per chi comunque, bene o male, è riuscito a far quello che voleva nella vita: il pittore, lo scultore, l'artista.
Ancor più triste e orrenda è la storia dei geni assoluti a cui non è stato consentito di creare, e una società fascista, logora e marcia ha costretto a diventare netturbini per sopravvivere... purtroppo, la quantità di queste storie supera di gran lunga quella raccontata poc'anzi.

Per concludere: stai tranquillo che Pozzati rientra nella storia classica a lieto fine. Tra un po' arriverà la super-ultra-mega-mostra della carriera, e partirà ancora il circo che ti ho detto.
 
ieri sera mi sono imbattuto in TM orlando presentava tappeti tafenkian.
Ha raccontato tutta la storia dell'orso per poi scontarli al 30 %
incuriosito ho cercato nel web il sito di tafenkian... sorpresa tappeti scontati fino al 70% con prezzi molto inferiori, tenendo presente le stesse misure, rispetto a TM
 
Ringrazio tutti per il benvenuto.
:bow:
Altre opinioni su Pozzati?
e' possibile per un artista restare sempre allo stesso livello per 50anni pur cambiano formula?
Se gli ultmi anni di pozzati non sono equivalenti agli anni 60 -70 (diversissimi), sarà comunque possibile che entri nella storia per aver fatto molto bene in quel primo ventennio?

Mi spiego: mi pare che Rotella abbia iniziato (insieme ad altri) i decollages alla fine degli anni 50.
E, sempre se non sbaglio, abbia sempre e solo fatto quelli fino alla fine.
Ma, per chi cambia periodicamente stile, anche quando ha trovato quello che in quel momento è "vincente", mi pare inevitabile non essere costantemente al meglio delle proprie possibilità?


Non ho mai parlato e non ho questo intento nemmeno questa volta, di politica, ma come fù per Guttuso, anche Concetto Pozzati ha "beneficiato" della politica per affermarsi "sempre più", non vorrei errare 8 me ne scuso nel caso:bow:) ma Pozzati è stato Consigliere Comunale a Bologna e se non erro anche Assessore alla Cultura.....

Non vorrei che il cambio di vento ( effetto Beatrice a Venezia ... ) possa "penalizzare/rivedere" il futuro delle quotazioni di Pozzati...
 
ieri sera mi sono imbattuto in TM orlando presentava tappeti tafenkian.
Ha raccontato tutta la storia dell'orso per poi scontarli al 30 %
incuriosito ho cercato nel web il sito di tafenkian... sorpresa tappeti scontati fino al 70% con prezzi molto inferiori, tenendo presente le stesse misure, rispetto a TM

TM ha dei prezzi esagerati rispetto al rsto. Poi se ci metti il pagamento rateale sei fuori con l'accuso...
 
ma Pozzati è stato Consigliere Comunale a Bologna e se non erro anche Assessore alla Cultura.....

Non erri.
E per parlar con meno peli sulla lingua.... è nella mia personale hit parade top 5 di quegli artisti mediocri che son ascesi però agli onori di cronaca per la loro militanza politica... ;)
 
Stato
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