248€ sono esattamente pari al valore medio del tariffario professionale per la fase di attivazione della mediazione. Il procedimento non è neanche iniziato per assenza della controparte quindi nulla di più semplice di così.
L'avvocato si è preso 150€ in nero per farsi spiegare la questione ed una diffida
Si è fatto rimborsare 48,80€ per le spese di mediazione, che ha poi fatto pagare al cliente con bollettino separato
Ha infine portato in fattura 184€ di marche e diritti non si sa bene a che titolo non avendo ancora depositato nulla
Non mi sembra un comportamento corretto
Se ho ben compreso sono stati richiesti:
- 150,00 euro per una consulenza ed invio di diffida.
- e 284,00 euro "saldo mediazione". Sì 284 è il valore medio per la fase di attivazione (fase di attivazione significa l'inoltro della domanda all'organismo di mediazione). La mediazione poi si è conclusa negativamente per mancata adesione dell'altra parte, quindi è stato redatto un verbale negativo. Il calcolo è stato effettuato sulla base del valore della causa da 1.100 a 5.200,00.
- 48,80 euro per le spese di mediazione (bollettino che si paga all'organismo): se lo ha pagato due volte è corretto che si faccia rimborsare.
- 200,00 euro per acconto della causa.
Io li ho definiti valori corretti, ma in realtà sono valori abbastanza bassi.
Su marche e diritti: chiaramente sono stati richiesti per attivare il giudizio.
Però hai ragione sulla quantificazione. Neanche io comprendo come siano stati calcolati.
Queste spese variano a seconda del tipo di procedimento da attivare (cambia se è un procedimento ordinario o speciale, o se è giudice di pace o tribunale, primo grado o impugnazione).
Se la causa ha un valore da 1.100,00 a 5.200,00 il contributo unificato doveva essere di 98,00 euro + 27,00 di marca da bollo.
Se l'avvocato vuole instaurare un procedimento speciale il contributo unificato e marca da bollo dovevano essere 118,50 + 27,00.
Non saprei dire come si siano raggiunti 184,38 euro. Forse ricomprendono anche le spese di notifica.