Tensione al confine tra Serbia e Kossovo-suonano le sirene antiaeree

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

E gli immigrati della Bosnia da dove e quando sono arrivati? La zona più povera della ex Jugoslavia dopo il Kosovo.

La zona più povera e col maggiore tasso di natalità. E di afflusso immigratorio.

Come dicevo sopra, troppa gente rifiuta di vedere l'evidenza.
 
Difatti la Serbia il Kosovo non l'ha mai riconosciuto, per loro quella terra é Serbia e francamente lo é sempre stata, come serbi sono i suoi abitanti, se sono arrivate altre genti mica possono farla da padrone in casa altrui e dire che adesso é terra loro. Finisce così con le invasioni, "dopo" o ti sottometti o devi combattere.

Comunque vedendo quello che succede ormai da anni mi pare evidente l'intenzione degli USA/Nato di portare la guerra in Europa e distruggere la Russia e i suoi simili. A mio parere tutto ciò é semplicemente criminale, dovremmo dissociarci con fermezza da questo, non possiamo essere complici di ste schifezze.

Frega a nessuno se "la Serbia" non l'ha riconosciuto. Da quanti Stati viene riconosciuto il Kosovo? 100 su 200? Non basta? E allora che se lo riprendano e vediamo come va.
Nessuno vuole "distruggere la Russia. Solo la Russia di Putin. La Russia va benissimo. Democratica però. Se no raus, a casa loro.
 
Difatti la Serbia il Kosovo non l'ha mai riconosciuto, per loro quella terra é Serbia e francamente lo é sempre stata, come serbi sono i suoi abitanti, se sono arrivate altre genti mica possono farla da padrone in casa altrui e dire che adesso é terra loro. Finisce così con le invasioni, "dopo" o ti sottometti o devi combattere.

Comunque vedendo quello che succede ormai da anni mi pare evidente l'intenzione degli USA/Nato di portare la guerra in Europa e distruggere la Russia e i suoi simili. A mio parere tutto ciò é semplicemente criminale, dovremmo dissociarci con fermezza da questo, non possiamo essere complici di ste schifezze.

ma che ricordi, il kosovo venne colonizzato dagli Salvi che poi furono cacciati dagli ottomani e riannesso alla Serbia qualche anno prima della prima guerra mondiale
Nei balcani andrei piano con le certezze..
Solo Tito era riuscito a mantenere una pax tra le varie etnie.
 
Frega a nessuno se "la Serbia" non l'ha riconosciuto. Da quanti Stati viene riconosciuto il Kosovo? 100 su 200? Non basta? E allora che se lo riprendano e vediamo come va.
Nessuno vuole "distruggere la Russia. Solo la Russia di Putin. La Russia va benissimo. Democratica però. Se no raus, a casa loro.



La differenza é che i serbi sono lì non in altra parte del mondo, poco conta il parere di altri che stanno altrove, conta il loro.

La Russia, non la vogliono nemmeno democratica e senza Putin, proprio la vogliono fare a pezzi, hai visto la cartina politica della Russia post smembramento da parte della Nato? Altro che no Putin é no Russia, già se la sono divisa, questo pezzo a me, quest'altro a te e così via, alla faccia della democrazia eh, chiaro che puntano alla guerra totale che non potrà che esser atomica, questi sono pazzi da legare.
 
ma che ricordi, il kosovo venne colonizzato dagli Salvi che poi furono cacciati dagli ottomani e riannesso alla Serbia qualche anno prima della prima guerra mondiale
Nei balcani andrei piano con le certezze..
Solo Tito era riuscito a mantenere una pax tra le varie etnie.



Certo é molto probabile che continueranno ad ammazzarsi, vogliamo essere sufficientemente intelligenti da restarne fuori? Vediamo di non sporcarci le mani di sangue serbo o kosovaro.
Bombe, cannoni, bombardieri "democratici" nostri restino a casa nostra.
 
ma che ricordi, il kosovo venne colonizzato dagli Salvi che poi furono cacciati dagli ottomani e riannesso alla Serbia qualche anno prima della prima guerra mondiale
Nei balcani andrei piano con le certezze..
Solo Tito era riuscito a mantenere una pax tra le varie etnie.

LOL. Incredibile come sia facile dimenticare oltre mille anni di storia dell'Impero Romano d'Oriente. Di cui il territorio oggi chiamato Serbia fu parte.

Senza nemmeno citare che furono proprio i serbi a sostenere e contrastare per secoli l'espansione Turca. Salvando così le nostre cristiane chia_pe.

Espansione Turca facilitata non altri che dal papato di Roma, che dirottò una Crociata verso Costantinopoli attaccandola e saccheggiandola.
Indebolendola al punto che di fatto fu una consegna alla nascente potenza turca.

Come sia possibile non vedere che oggi stiamo ripetendo la stessa mascalzonata è cosa inspiegabile.
 
E te pareva, mamma chiama picciotto risponde: ai cuginetti degli invasori seriali non è bastata la lezione
 
La differenza é che i serbi sono lì non in altra parte del mondo, poco conta il parere di altri che stanno altrove, conta il loro.

La Russia, non la vogliono nemmeno democratica e senza Putin, proprio la vogliono fare a pezzi, hai visto la cartina politica della Russia post smembramento da parte della Nato? Altro che no Putin é no Russia, già se la sono divisa, questo pezzo a me, quest'altro a te e così via, alla faccia della democrazia eh, chiaro che puntano alla guerra totale che non potrà che esser atomica, questi sono pazzi da legare.

Ogni Superpotenza ha dei piani. Persino la Russia li ha. La Cina pure.
Qui bisogna vedere se al mondo deve comandare la Democrazia oppure l'Impero Comunista.
A chi piace il Comunismo? A me no. A te sì? Accomodati, che ti devo dire.
 
Ogni Superpotenza ha dei piani. Persino la Russia li ha. La Cina pure.
Qui bisogna vedere se al mondo deve comandare la Democrazia oppure l'Impero Comunista.
A chi piace il Comunismo? A me no. A te sì? Accomodati, che ti devo dire.



Ma che impero comunista! In Russia il comunismo é morto e sepolto, sono più capitalisti di noi, prima l'occidente USA NATO aveva il combattere il comunismo come scusa e in parte aveva anche ragione che il comunismo era una minaccia, adesso vedo solo la sete di dominio e la fame di materie prime, gli da fastidio una potenza concorrente, la Russia non ci é nemica ne ostile almeno finché non abbiamo mandato armi all'Ucraina, ci voleva poco a restarne fuori e limitare il massacro in ucraina.
Far partire la vicenda ucraina al febbraio del 22 non ha alcun senso, sono almeno 20 anni che gli USA sobillano in Ucraina, questi devono imparare a farsi i cazz loro e non rompere le scatole al mondo intero che ha il diritto di vivere come vuole, piaccia o non piaccia agli americani, altrimenti sarà guerra continua e in giro ci sono un sacco di atomiche.
 
https://www.ilgazzettino.it/esteri/kosovo_serbia_rischio_guerra_belgrado_cosa_fa-6847919.html
kosovo-Serbia, interviene l'Albania: «Sosteniamo Pristina. Una soluzione è la guerra»
Il capo dell'ufficio del governo serbo Petar Petkovic: «Eravamo a un passo da gravi scontri»
Anche l'Albania interviene negli scontri tra Kosovo e Serbia. Il primo ministro albanese Edi Rama ha sottolineato di «appoggiare al 100%» il governo del Kosovo. «L'evento di ieri riflette la profonda difficoltà che esiste in questo rapporto e nell'attuazione della sovranità sull'intero territorio del Kosovo sulla base dell'accordo concordato tra Kosovo e Serbia a Bruxelles. In questo momento, sostengo al 100 per cento il governo del Kosovo e le autorità del Kosovo per l'attuazione dell'accordo» ha affermato Rama, citato da Gazeta Express.
Il Primo Ministro albanese ha sottolineato che Pristina ha preso la decisione giusta attuando la reciprocità, poi l'ha rinviata di 30 giorni e ha aggiunto che in tali situazioni il Kosovo ha due vie, una è il ritorno e la guerra, e l'altra è quella di sedere all'"Open Balkans " tavolo. Rama si è congratulato con Kurti per la loro moderazione e per aver ascoltato i loro alleati. La soluzione? «Quando le cose vanno male, ci sono due modi, uno è la guerra, da cui nessuno ci guadagna, e l'altro è costruire la pace. Siamo esseri umani e abbiamo l'obbligo di lasciare la pace ai bambini», ha affermato Rama. Ha aggiunto che il suo rapporto amichevole con il presidente della Serbia, Aleksandar Vučić, non gli impedisce di dissentire dove non è d'accordo.

Serbia: «A un passo da gravi scontri»

«I due giorni di agonia e crisi in cui siamo stati spinti dal (primo ministro del Kosovo) Albin Kurti mostrano quanto quest'uomo sia pericoloso», ha detto il capo dell'ufficio del governo serbo Petar Petkovic. «Ieri sera eravamo a un passo da gravi scontri», ha detto Petkovic, aggiungendo che il piano prevedeva che le forze speciali del Kosovo invadessero il nord del Kosovo. Petkovic ha detto che Kurti ha mentito quando ha accusato Belgrado di voler destabilizzare i Balcani occidentali e ha aggiunto che le barricate non erano fine a se stesse, ma l'unico modo per le persone di attirare l'attenzione sul terrore e sui problemi che devono affrontare.

Kosovo, risale la tensione con la Serbia: il nodo dei documenti e delle targhe auto, ecco cosa succede

Kosovo-Serbia, Mosca al fianco di Belgrado

«Siamo al fianco dei serbi che vivono in Kosovo. Riteniamo che le richieste delle autorità di Pristina siano del tutto infondate», ha aggiunto Peskov. Il portavoce del Cremlino ha anche affermato che Mosca ritiene che i paesi occidentali che hanno riconosciuto l'indipendenza del Kosovo debbano usare tutta la loro influenza per avvertire le autorità della provincia di non compiere passi avventati che potrebbero portare a un'ulteriore escalation delle tensioni. Ha aggiunto che ora è stato possibile evitare l'escalation e che la situazione è stata rinviata solo di un mese, ed è per questo che è molto importante mostrare cautela da tutte le parti e che Mosca chiede che i diritti dei serbi che vivono in Kosovo essere rispettato. «Sosteniamo la posizione pacifica e costruttiva (di Belgrado) in tale contesto, gli appelli alla pace e le soluzioni costruttive avanzate dal presidente della Serbia», ha affermato Peskov.

Posticipate le nuove regole al confine con la Serbia

Il governo del Kosovo ha deciso di posticipare di un mese l'entrata in vigore delle nuove regole al confine con la Serbia, che domenica avevano provocato tensioni nel nord del Paese. Qui sono state erette barricate e sparati colpi di arma da fuoco. Il rinvio è stato annunciato in una dichiarazione del governo a seguito di un incontro con l'ambasciatore degli Stati Uniti in Kosovo Jeffrey Honevier. Le nuove regole, che dovrebbero entrare in vigore lunedì, prevedono che chiunque entri in Kosovo con una carta d'identità serba abbia un documento temporaneo mentre si trova nel Paese. Pristina ha anche concesso ai serbi del Kosovo due mesi per sostituire le targhe serbe sui loro veicoli con le targhe della Repubblica del Kosovo.

Italia guiderà la missione della Nato

Preservare la stabilità nei Balcani è di «prioritario interesse nazionale». Le parole pronunciate la settimana scorsa alle Camere dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, indicano l'attenzione con cui Roma segue la tensione tra Kosovo e Serbia, riaffiorata con prepotenza negli ultimi giorni. L'Italia ha il contingente più consistente (638 unità) tra le 28 nazioni che forniscono militari alla Kfor, la missione Nato nel Paese acquartierata a Pristina. E dal prossimo novembre - concluso il mandato dell'ungherese Ferenc Kajari - sarà nuovamente un generale italiano a guidare l'operazione dell'Alleanza Atlantica, come avvenuto ininterrottamente dal 2013, con la parentesi dell'ultimo anno.
 
ma che ricordi, il kosovo venne colonizzato dagli Salvi che poi furono cacciati dagli ottomani e riannesso alla Serbia qualche anno prima della prima guerra mondiale
Nei balcani andrei piano con le certezze..
Solo Tito era riuscito a mantenere una pax tra le varie etnie.

Non era pace, era quieto vivere. E lo manteneva con la paura, perche' non si faceva nessun problema ad usare la forza verso chi sgarrava.
 
Non era pace, era quieto vivere. E lo manteneva con la paura, perche' non si faceva nessun problema ad usare la forza verso chi sgarrava.

....come Gheddafi, tanto per fare un altro esempio.

I vecchi metodi sono sempre i migliori....ma poi arrivano i "democratici" ammerrrigani....!!!!:D
 
Guarda che è l'anticipo di quello che succederà tra 30-50 anni nel resto d'Europa.

Nel kosovo c'è stato negli ultimi 40 anni un'enorme crescita demografica nella etnia musulmana, che con un tasso del 3% anno raddoppia di fatto ogni trent'anni. Mentre quella cristiana diminuisce. Alla crescita interna si è aggiunta quella dell'immigrazione.

Tutta questa massa ha iniziato a chiedere diritti speciali e progettare di sostituire la vecchia popolazione cristiana. Poi è giunta l'ora di chiedere la separazione dalla madrepatria Serbia.

Il (solito) presidente DEM dell'epoca, Bill Clinton, sotto pressione dei paesi musulmani acconsentì a far attaccare la Serbia da parte della NATO (una organizzazione nata come trattato di DIFESA).

Oggi nel Kosovo stanno solo proseguendo con l'originale progetto di de-cristianizzazione.

Come dicevo, tra 30-40 succederà lo stesso in Italia, Francia, Germania, Svezia...

Infatti c'è rischio anche nelle nazioni occidentali. Ovunque c'è de-cristianizzazione c'è disastro.
 
Infatti c'è rischio anche nelle nazioni occidentali. Ovunque c'è de-cristianizzazione c'è disastro.

Datti da fare per evangelizzare, cribbio :D
E' inutile lamentarsi se la gente non segue più il Cristianesimo, tocca fare qualcosa.
 
Chi sostiene che in Kosovo ci siano sempre stati i serbi ricordo che prima c'erano le tribu illiriche,poi è arrivato limpero romano, poi sono arrivati gli slavi. Con l'occupazione ottomana l'area fu piano piano conquistata dagli albanesi che essendosi convertiti all'islam erano favoriti dagli ottomani. Da al meno 200-300 anni la zona è in netta maggioranza albanese.
 
https://www.ilfattoquotidiano.it/20...eriorarsi-siamo-pronti-a-intervenire/6765825/
La Nato interviene sulle tensioni tra Kosovo e Serbia: “Se la situazione dovesse deteriorarsi siamo pronti a intervenire”
Lo ha dichiarato il segretario generale Jens Stoltenberg nel corso delle due conferenze stampa tenute con il presidente serbo, Aleksandar Vucic, e il primo ministro kosovaro, Albin Kurti. E proprio al premier di Pristina ha lanciato il suo avvertimento: "Siamo un attore neutrale, la nostra missione prevede, tra le varie cose, di far rispettare il movimento libero delle persone", ha detto riferendosi all'obbligo di montare sulle auto targhe kosovare anche per la minoranza serba che ha scatenato le proteste di Belgrado



Non cala la tensione in Kosovo tra il governo e la minoranza serba del Paese. Tanto che anche la Nato, con il segretario generale, Jens Stoltenberg, è costretta a intervenire. Ma ad essere redarguito è soprattutto il primo ministro di Pristina, l’ultranazionalista Albin Kurti, che non ha intenzione di cedere sulla conversione delle targhe per i serbi residenti nel nord del Paese. “La nostra missione di pace in Kosovo è focalizzata sul mandato ricevuto dall’Onu: dovesse la situazione deteriorare siamo pronti a intervenire. Il dialogo è l’unica soluzione per la regione”, ha dichiarato Stoltenberg nel corso di una conferenza stampa congiunta.

“La nostra posizione – ha aggiunto – è chiaramente illustrata dal mandato dell’Onu e lo rispettiamo, siamo un attore neutrale, la nostra missione prevede, tra le varie cose, di far rispettare il movimento libero delle persone“. Il riferimento è chiaramente all’obbligo di montare sulle proprie auto targhe kosovare, anche per la minoranza serba, per poter circolare nel Paese. Punto sul quale Kurti non ha intenzione di cedere: “È una misura legale secondo la nostra costituzione”, ha affermato. E si è poi lanciato in un’invettiva contro Belgrado: “I cittadini del Kosovo sono legittimati a stare in allerta per le azioni distruttive della Serbia in linea con l’agenda della Russia per l’Europa. Da una parte c’è lo stato democratico del Kosovo, dall’altra strutture illegali serbe, con la presenza di gang criminali: non dobbiamo abbandonare le politiche basate sui valori e la tolleranza zero sul crimine organizzato”.

Stoltenberg, promettendo un intervento rapido nel caso in cui la situazione non si dovesse sbloccare, magari già dai colloqui in programma per il 18 agosto, ha ricordato che “in Kosovo abbiamo 4mila soldati e già la loro presenza ha un valore di stabilità. La missione Kfor è in contatto con le autorità a Belgrado e Pristina e questo serve ad evitare fraintendimenti: se necessario muoveremo le nostre forze dove serve aumentarle e agiremo se la situazione lo richiede in modo proporzionale. L’obiettivo principale è assicurare la sicurezza a tutte le comunità in Kosovo, anche ai serbi lì residenti”. Il segretario generale si è comunque detto “lieto che la situazione sul campo sia migliorata, ma dobbiamo evitare un’ulteriore escalation: esorto quindi tutte le parti ad agire con moderazione e ad evitare una retorica inutile. Le questioni in sospeso devono essere risolte attraverso il dialogo politico”.

Il presidente serbo Aleksandar Vucic, anche lui nel corso di una conferenza stampa congiunta con Stoltenberg, ha commentato la situazione: “La Serbia è pronta a rispettare tutti i trattati che ha firmato, vogliamo evitare ogni possibile escalation con la Nato: crediamo di non avere dato adito ad alcuna provocazione”, ha detto aggiungendo di non ritenere che esistano “rischi reali” di una “escalation” e accusando la leadership kosovara di “retorica politica”. “Da 180 giorni ci accusano di preparare azioni militari ma non è accaduto nulla. Abbiamo bisogno di un approccio razionale, di negoziati, di trovare compromessi. E noi siamo pronti”.
 
Tutti i giorni è possibile l'invasione serba (l'esercito è in allerta) del Kosovo.
D'altronde prima o poi ci sarà sicuro, il Kosovo da sempre è chiamata "Vecchia Serbia", culla della civiltà serba.
E la storia prima o poi presenta il conto.



https://www.lindipendente.online/20...a-lesercito-a-causa-delle-tensioni-in-kosovo/

https://www.ansa.it/nuova_europa/it...cic_a0ca08bd-4a59-40e3-8852-ee5059def112.html

https://it.euronews.com/2022/11/05/...ssioni-in-massa-di-funzionari-serbi-in-kosovo

https://tg24.sky.it/mondo/2022/11/03/serbia-kosovo
 
Tutti i giorni è possibile l'invasione serba (l'esercito è in allerta) del Kosovo.
D'altronde prima o poi ci sarà sicuro, il Kosovo da sempre è chiamata "Vecchia Serbia", culla della civiltà serba.
Il Kosovo era una provincia autonoma già dai tempi di Tito, gli albanesi erano il 70% della popolazione di quei territori già dagli anni '20 e maggioranza da secoli.
Il Kosovo è dal 1390 che c'entra poco o nulla con la Serbia..."culla della civiltà serba" mi sembra come definire la Savoia la culla della civiltà italiana.
 
Il Kosovo era una provincia autonoma già dai tempi di Tito, gli albanesi erano il 70% della popolazione di quei territori già dagli anni '20 e maggioranza da secoli.
Il Kosovo è dal 1390 che c'entra poco o nulla con la Serbia..."culla della civiltà serba" mi sembra come definire la Savoia la culla della civiltà italiana.

I serbi pensano questo.
Ed è quello che conta.
Mica quello che pensi tu.
 
I serbi pensano questo.
Ed è quello che conta.
Mica quello che pensi tu.

Devo dire che sono molto sconcertato, confuso, e non so proprio cosa pensare. Non mi sarei aspettato scenari di questo tipo neppure con Trump, che in politica estera era poco incline a farsi coinvolgere in zone lontane dagli USA.

Ora abbiamo Biden, che è praticamente un terzo mandato Obama se guardiamo alle persone che compongono l'amministrazione.

Come è possibile che oggi l'occidente abbia problemi in quasi tutti i paesi in cui ha/aveva influenza (Afghanistan, Ucraina, Kosovo, Taiwan...) mentre otto anni fa esattamente il contrario? Le borse hanno continuato a salire, la tecnologia a perfezionarsi, il covid è globale non ha colpito solo i paesi occidentali, non vedo perché paesi Nato ed alleati non continuino ad andare alla grande come prima... (?)
 
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