Terna, i consumi elettrici calano del 6,3% a maggio. Cresce il peso delle rinnovabili
di Nicola Carosielli (MF)
I consumi industriali di mille imprese energivore si sono ridotti del 2,5% in un mese. La domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’82,1% con la produzione nazionale. Le fonti green hanno coperto il 42,8% della domanda elettrica (35,6% a maggio 2022)
Gli italiani hanno consumato
meno energia elettrica a maggio rispetto al 2021. Secondo i dati di
Terna, nel mese di maggio la domanda di elettricità in Italia è stata pari complessivamente a 24,3 miliardi di kWh, un valore in diminuzione del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2022. Si sono ridotti anche anche i
consumi industriali, che hanno fatto registrare una riduzione dell’8,1% rispetto a maggio dello scorso anno.
Nel dettaglio, positiva la variazione dei comparti dei mezzi di trasporto, ceramiche e vetrarie e degli alimentari; in flessione tutti gli altri settori, in particolare metalli non ferrosi. In generale, nei primi cinque mesi del 2023, segnala la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale guidata da
Giuseppina Di Foggia, la richiesta di energia elettrica in Italia è in calo del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2022 (-4,1% il dato rettificato).
Il calo maggiore dei consumi è stato al Nord
Nel dettaglio, maggio ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (22) e una temperatura media mensile inferiore di 1,8°C rispetto a maggio del 2022. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dall'effetto della
temperatura, risultata in calo del 5,6%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di maggio 2023 è risultata ovunque negativa: -7,3% al Nord, - 6,2% al Centro e -4,3% al Sud e Isole. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica, destagionalizzato e corretto dall'effetto temperatura, risulta in flessione dell’1,7% rispetto ad aprile 2023.
Le imprese energivore hanno consumato il 2,5% in meno
L’indice Imcei elaborato da
Terna, che prende in esame i consumi industriali di circa 1000 imprese cosiddette energivore, ha registrato una diminuzione congiunturale rispetto ad aprile del 2,5%. A maggio la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’82,1% con la produzione nazionale e per la quota restante (17,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’
estero.
La produzione nazionale netta è stata di 20,1 miliardi di kWh, in diminuzione del 6,7% rispetto a maggio 2022. Le fonti rinnovabili hanno prodotto complessivamente 10,4 miliardi di kWh, coprendo il 42,8% della domanda elettrica (contro il 35,6% del maggio 2022). La produzione da rinnovabili a maggio è stata suddivisa: 40,3%
idrico, 28,1% fotovoltaico, 14,6% eolico, 12,6% biomasse, 4,4% geotermico.
Secondo le rilevazioni di
Terna illustrate nel report mensile, considerando tutte le fonti
rinnovabili, nei primi cinque mesi dell’anno l’incremento di capacità in Italia è pari a 2,001 Gw. Il valore è superiore di 1,11 Gw (+125%) rispetto allo stesso periodo del 2022.
Più idrico ed eolico
Complessivamente, rispetto a maggio dell'anno scorso, sono stati installati ulteriori 4.200 Mw. In crescita la produzione da fonte idrica (+33,4%) ed eolica (+33,8%); in flessione la produzione da fonte termica (-19,8%) e fotovoltaica (-5,4%); sostanzialmente stabile la produzione
geotermoelettrica (+0,2%). Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a -4,8% per un effetto combinato di una diminuzione dell'import (-3,3%) e di un aumento dell'export (+28,5%).
Orario di pubblicazione:
22/06/2023 14:18
Ultimo aggiornamento:
22/06/2023 14:58