Terna - il superbot dell'investitore n. 5

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

comunque nel paniere del global clean energy non c'è .. ... è visibile sull'ETF di ishares... peccato ...
 
Energia: Terna; +3,5% a/a consumi a marzo, +2,6% in 1* trim

ROMA (MF-DJ)--Secondo i dati di Terna, la societa' che gestisce la rete di trasmissione nazionale, il fabbisogno e' in crescita del 3,5% rispetto allo stesso mese del 2021 e in linea con quello di febbraio del 2022. Nel primo trimestre del 2022 la richiesta di energia elettrica italiana e' in aumento del 2,6% rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+2% il valore rettificato). Nel dettaglio, marzo ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (23) e una temperatura media mensile inferiore di circa 0,7 C rispetto a marzo del 2021. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, e' in crescita del 2,7%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di marzo 2022 e' risultata ovunque positiva: +3,5% al Nord, +3,8% al Centro e +3,3% al Sud e nelle isole. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, e' in linea (-0,3%) con quello di febbraio di quest'anno. Nel mese di marzo 2022 la domanda di energia elettrica italiana e' stata soddisfatta per l'87% con la produzione nazionale e per la quota restante (13%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. La produzione nazionale netta e' risultata pari a 24 miliardi di kWh (+7,7%). Le rinnovabili hanno coperto il 29% della domanda elettrica. In crescita le fonti di produzione eolica (+10,2%) e termica (+21,8%). In calo quelle geotermica (-0,2%), fotovoltaica (-3,5%) e idroelettrica (-48,2%), quest'ultima in particolare per effetto delle scarse precipitazioni che hanno caratterizzato il periodo e che stanno comportando, gia' da alcuni mesi, livelli di riempimento degli invasi prossimi ai valori minimi registrati negli ultimi 50 anni. Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione e' pari a -18,4% per l'effetto combinato di un aumento dell'export (+14,5%) e di una diminuzione dell'import (-16,8%), fenomeno riscontrato gia' nei mesi precedenti. L'indice Imcei elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette 'energivore', registra una sostanziale stabilita' (+0,3%) rispetto a marzo 2021 e una flessione (-2,7%) rispetto a febbraio 2022 (dati destagionalizzati e corretti dall'effetto calendario). Positive le rilevazioni dei comparti degli alimentari, della chimica e dei materiali da costruzione, in calo i consumi dei settori dei metalli non ferrosi, della cartaria e della siderurgia. Nel 1* trimestre del 2022 l'indice mensile dei consumi industriali, con valori destagionalizzati e corretti dagli effetti di calendario, mostra una leggera flessione (-0,4%) rispetto all'ultimo trimestre del 2021. Nel periodo delle festivita' di Pasqua, considerando i giorni da sabato 16 a lunedi' 18 aprile 2022, le fonti rinnovabili hanno coperto mediamente oltre la meta' della domanda di elettricita' italiana: Terna ha registrato, infatti, una percentuale che si e' attestata al 52,9% (valore che sale al 59,1% se rapportato alla produzione nazionale complessiva). In particolare, il giorno di Pasqua (17 aprile 2022) il fabbisogno di energia elettrica del Paese e' stato soddisfatto dalle rinnovabili per il 60,3%, con una punta oraria (tra le 14:00 e le 15:00) dell'89%, il valore piu' alto degli ultimi anni e dovuto principalmente alla elevata produzione fotovoltaica ed eolica. pev (fine) MF-DJ NEWS

22/04/2022 11:41
 
Gli ishares sono a replica totale fisica ... quindi per statuto devono prendere i titoli. Terna è quotata su vari mercati possono prendere su vari mercati.

Ehm se ci fossero metodi per prendere titoli a valori più bassi degli attuali lo farebbero immediatamente tutti no?

Inoltre all'etf che gli frega del prezzo da prendere ? Devono prenderne x% punto

Ripeto, secondo lei mettono da un giorno all'altro un ordine da 200M al meglio? Suvvia...
 
Terna: ok assemblea a bilancio 2021 e dividendo da 29,11 cent/azione

ROMA (MF-DJ)--L'assemblea degli azionisti di Terna ha approvato il bilancio 2021, chiuso con un utile netto di 789,4 milioni e ricavi pari a 2,604 miliardi. Via libera dell'assemblea anche alla distribuzione di un dividendo pari a 29,11 centesimi per azione. Il dividendo, ha sottolineato l'amministratore delegato Stefano Donnarumma, e' "in linea con la politica dichiarata al mercato (+8% rispetto al 2020), di cui 9,82 centesimi gia' pagati lo scorso novembre a titolo di acconto, mentre i rimanenti 19,29 centesimi per azione saranno pagati a giugno prossimo". rov (fine) MF-DJ NEWS

29/04/2022 13:09
 
Il report di MF:


Terna, azionisti approvano dividendo da 0,29 euro

Il dividendo è in linea con la politica dichiarata al mercato (+8% rispetto al 2020). Già pagati in acconto 9,82 centesimi a novembre, mentre i rimanenti 19,29 centesimi saranno pagati a giugno. L'ad Donnarumma: "Orgoglioso di guidare l'azienda. Il conflitto impone di puntare sulle rinnovabili, Terna ha ruolo strategico"​

di Andrea Baiocco 29/04/2022 16:10

L'assemblea degli azionisti di Terna ha approvato il bilancio 2021, chiuso con un utile netto di 789,4 milioni di euro e ricavi pari a 2,604 miliardi. Via libera dell'assemblea anche alla distribuzione di un dividendo pari a 29,11 centesimi per azione. Il dividendo è in linea con la politica dichiarata al mercato, pari ad un incremento dell'8% rispetto al 2020, di cui 9,82 centesimi già pagati lo scorso novembre a titolo di acconto, mentre i rimanenti 19,29 centesimi per azione saranno pagati a giugno prossimo. Al pagamento del dividendo concorre esclusivamente l’utile di esercizio 2021.

L'assemblea ha anche nominato quale nuovo amministratore della società il consigliere Qinjing Shen, già cooptato dal cda alla fine di gennaio in seguito alle dimissioni di Yunpeng He. Gli azionisti hanno poi autorizzato il board all’acquisto e alla disposizione di 1,95 milioni di azioni proprie, rappresentanti lo 0,1% della società, per un esborso di 10 milioni.

"Confermo le parole che avevo detto 12 mesi fa: sono orgoglioso di guidare questa azienda, i risultati del 2021 sono molto soddisfacenti e hanno segnato un deciso miglioramento" ha dichiarato l'amministratore delegato di Terna, Stefano Donnarumma, intervenendo all'assemblea. "Il nostro ruolo strategico nel sistema economico e a sostegno del Paese ci viene riconosciuto ogni giorno di più. La nostra attività è cruciale e trasversale". Donnarumma ha sottolineato in particolare il "crescente impegno verso la transizione e l'indipendenza energetica, in coerenza con gli obiettivi del Piano nazionale integrato energia e clima e del Green deal europeo".

"Il 2022 si è aperto con un evento terribile: una guerra che l'Europa non vedeva da decenni" ha continuato l'ad. "Questo dimostra con ancora più forza che l'Italia deve puntare su quei combustibili di cui siamo ricchi, il sole e il vento. Nel 2022 continueremo a investire per favorire l'indipendenza energetica del Paese, con una sempre maggiore integrazione delle energie rinnovabili nella rete di trasmissione nazionale. Nonostante il perdurare di uno scenario economico complesso legato all'emergenza sanitaria, il titolo Terna ha chiuso il 2021 in positivo a 7,114 euro/azione, pari a una performance annua del 13,82% rispetto al 2020".

"Considerando sia la performance di borsa che l'impatto dei dividendi pagati nell'anno, il titolo Terna ha garantito ai propri azionisti un ritorno totale del 18,8%", ha aggiunto Donnarumma. "Il mercato ha dimostrato di apprezzare l'aggiornamento del Piano industriale, con il titolo che ha ritoccato, proprio nel mese di aprile, i massimi storici raggiungendo 8,26 euro". Oggi il titolo quota a 7,858 euro a Piazza Affari, in lieve ribasso, -0,46%.
 
Comunicato stampa

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Rbc, chi comprare e chi no fra le utility europee - MilanoFinanza.it

Sempre negativi sul superbot. Lo stralcio:

6) Terna. Rating negativo (underperform). Rispetto al prezzo attuale di 7,45 euro, il target price è 6,20, che implica un total return negativo (-13%). Il rendimento della cedola è del 4,2%.

i targhet price sono fanta finanza ...

comunque certo terna non è a sconto ... specie con il BTP che inizia ad andare verso il 3%.

che tornasse verso 6.5 / 7 non sarebbe comunque così improbabile ... ma non credo finchè dura il panico .. se torna la fiducia nel mercato probabile che venderanno terna per andare in qualcosa di più redditizio
 
i targhet price sono fanta finanza ...

comunque certo terna non è a sconto ... specie con il BTP che inizia ad andare verso il 3%.

che tornasse verso 6.5 / 7 non sarebbe comunque così improbabile ... ma non credo finchè dura il panico .. se torna la fiducia nel mercato probabile che venderanno terna per andare in qualcosa di più redditizio

tornasse a quei livelli ne comprerei altre
 
TERNA: CFO, CONFERMATA POLITICA DEI DIVIDENDI, NO IMPATTO DA INFLAZIONE

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 11 mag - "Riguardo al capital gain guardiamo il business giorno per giorno e non andremo a modificare la nostra politica di dividendi appena annunciata con l'aggiornamento del business plan. La confermiamo e non andremo a cambiarla". Lo ha detto il cfo di Terna, Agostino Scornajenchi, rispondendo agli analisti durante la call sul trimestre. Circa il possibile impatto dell'inflazione sul capex e i progetti, "noi non abbiamo un impatto, ci sara' qualche impatto di cash perche' dovremo pagare di piu' ma abbiamo una forte flessibilita' per farlo.
L'inflazione potra' avere un qualche impatto solo nel lungo termine ma non siamo preoccupati".
Ale
(RADIOCOR) 11-05-22 17:03:27

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TERNA: SCORNAJENCHI (CFO), PRONTI A PIENO SUPPORTO PER INFRASTRUTTURA DI ACCUMULO

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 11 mag - "Siamo pronti a dare tutto il supporto alla realizzazione di una infrastruttura per l'accumulo di energia, nella nostra mission di protagonisti nella transizione energetica". Lo ha detto il cfo di Terna, Agostino Scornajenchi durante la conference call sui risultati del primo trimestre. "Piu' rinnovabili si installano piu' ci sara' bisogno di strutture per l'accumulo. E noi siamo qui per dare il maggior supporto possibile".
Ale
(RADIOCOR) 11-05-22 17:11:51
 
Segnalo che Snam e Terna (i due superbot, per inciso) viaggiano in prossimità dei loro livelli storici collocati rispettivamente a 5,438 e 8,34 euro. Forse (forse) le voci su una possibile fusione delle due utility (Corriere Finanza di ieri) hanno qualche fondamento. Vediamo come si evolve la situazione.
 
Segnalo che Snam e Terna (i due superbot, per inciso) viaggiano in prossimità dei loro livelli storici collocati rispettivamente a 5,438 e 8,34 euro. Forse (forse) le voci su una possibile fusione delle due utility (Corriere Finanza di ieri) hanno qualche fondamento. Vediamo come si evolve la situazione.

spero di no .. preferisco nettamente terna a snam ... snam le la "inquinerebbe"
 
Terna è come una supermodella, la donna dei sogni, di gran classe. Grazie a lei ho più che compensato le minusvalenze che avevo accumulato con quel maleodorante ippopotamo di enel. :cincin:

E non voglio sentir parlare di fusioni, Terna è troppo gno_cca per andare a letto con snam, sono contrarissimo. :no:
 
Riporto anche qui la risposta che ho fornito ad un altro utente sul 3D di Snam:


La notizia è a pag. 19 del Corriere Economia di ieri e porta la firma del giornalista Edoardo De Biasi che ho letto attentamente, occupa l’intera pagina per cui faccio un breve riassunto.

INIZIO

Esordisce informando sull’esistenza di alcuni dossier messi a punto da alcune banche d’affari e di indiscrezioni che vedono la necessità di modernizzare il sistema infrastrutturale, soprattutto per giungere ad una maggiore autosufficienza dopo gli ultimi eventi bellici, potenziando il corridoio sud e riportare la produzione di gas nazionale almeno al 20%.
Esprime il pensiero dell’attuale Governo per promuovere interventi straordinari e vincere le resistenze burocratiche per aumentare i rigasificatori e l’utilizzo di fonti rinnovabili. A questo scopo si sta pensando di dare indicazioni a Cdp per immaginare la fusione delle due società per una serie di motivi (campione europeo, sicurezza e costi).
Qui il giornalista si sofferma a riepilogare le ultime trimestrali di Snam e Terna con i nuovi vertici per la prima con la sua posizione nel trasporto di gas e idrogeno.

Lo stato dell’arte
Le due società hanno preparato insieme il Dds, documento propedeutico alla predisposizione dei piani di sviluppo delle reti di trasmissione e di trasporto nei settori dell’energia elettrica e del gas. E’ mirato alla valorizzazione delle sinergie su tre aree di interesse:
  • Le centrali dual fuel, di cui Snam ha previsto la conversione degli stabilimenti di compressione e stoccaggio ad alimentazione gas-elettrica;
  • Ricerca e sviluppo, iniziative connesse al cosiddetto “sector coupling” (dinamiche di flessibilità e integrazione delle energie rinnovabili);
  • Co-innovazione, per proseguire nella sperimentazione e sviluppo di iniziative per la sostenibilità.

E qui entrerebbe in ballo Cdp (29,9% di Terna e 31% di Snam) nel caso in cui la fusione prendesse forma.

Dopo una retrospettiva sugli eventi che hanno portato all’attuale situazione di crisi, De Biasi ritorna ai problemi del nostro Governo che riguardano principalmente: la ricerca di nuovi fornitori, la semplificazione per le fonti rinnovabili, il rilancio della produzione nazionale e il potenziamento delle infrastrutture.

Riporto integralmente:
Viviamo una fase di forte discontinuità dai passati modelli industriali che hanno dimostrato di non poter mantenere gli attuali livelli di sfruttamento delle risorse senza compromettere gli equilibri dell’ecosistema. Al di là del conflitto russo-ucraino, modernizzare il sistema è diventata una necessità.
Bisogna rapidamente modificare i processi di sviluppo e ripensare alle infrastrutture per migliorarne l’efficienza. La fusione tra Snam e Terna è un primo passo per creare una nuova struttura energetica, nel doveroso rispetto dell’ambiente

FINE

L’articolo non riporta numeri a supporto dei passi prospettati per cui ritengo che siamo ancora lontani da qualsiasi ipotesi di valutazione/convenienza di questa fusione. Personalmente sarei dispiaciuto di perdere un superbot per averne uno solo anche se super-super. :D
 
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