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TG5COM da' il triplo del tempo a Silvio rispetto alla Montalcini
i al Tg5, a lui il triplo del tempo
dedicato alla morte della Montalcini
Un minuto e 42 secondi per il premio Nobel scomparso, sei minuti e tre secondi per il Cavaliere. Che torna ad attaccare "l'anomala armata Brancaleone" di Monti e minaccia la Lega: "Accordo globale altrimenti niente sostegno a Maroni in Lombardia"
Maroni rafforza il suo no a Berlusconi:
"La Lombardia viene prima di Roma"
Berlusconi: "Napolitano e governo Monti?
La Commissione farà emergere ruolo di tutti"
ROMA - La morte di Rita Levi Montalcini surclassata dall'ennesima apparizione tv di Silvio Berlusconi, stavolta al Tg5. L'intervista dell'ex premier nel telegiornale di famiglia va in onda dopo i servizi sulla scomparsa del premio Nobel e senatore a vita. E il confronto non potrebbe essere più impietoso: cronometro alla mano, la celebrazione di una delle più importanti figure nel panorama scientifico mondiale viene liquidata in 1 minuto e 42 secondi. L'ennesimo monologo del Cavaliere, con i soliti attacchi agli avversari politici e gli avvertimenti a distanza alla Lega per le alleanze elettorali, si prende 6 minuti e 3 secondi. Più del triplo del tempo.
GUARDA IL VIDEO - L'intervista a Berlusconi
Berlusconi parla di Monti e del suo 'centrino' come "una anomala armata Brancaleone" che punta a fare la "ruota di scorta della sinistra". E minaccia il Carroccio che anche oggi ha ribadito il suo no all'alleanza elettorale con il Pdl.
Il repertorio è quello consueto: da Monti tanta "delusione" per la sua "scorrettezza" ossia aver "tradito" la parola che non sarebbe entrato nell'agone politico ed essersi trasformato "da capo dei tecnici a vice capo di Casini che è in Parlamento da trent'anni e non ha mai lavorato in vita sua"; i sondaggi che "danno meno del 10 per cento a questo centrino"; l'appello agli elettori "a non disperdere i voti sui piccoli partiti che sono d'intralcio per chi deve governare e fanno solo gli interessi dei piccoli leader e leaderini".
L'ex premier è gelido anche nei confronti della Lega, pur manifestando ancora "molto ottimismo" sulla possibilità di un'intesa. "L'accordo è nei fatti, prevarrà la ragione", ripete ma con poca convinzione se poco dopo lancia un nuovo ultimatum: "Un accordo con la Lega non può che essere globale, locale e nazionale, altrimenti non c'è nessuna ragione di sostenere un candidato leghista in Lombardia. Non è una ritorsione è una conseguenza politica". E ancora: "L'accordo è un vantaggio per entrambi e la Lega lo sa; gli elettori leghisti e i nostri vogliono le stesse cose: meno tasse, più sicurezza, una maggiore stretta sulla immigrazione".
Ma non deve essere stato molto convincente il Cavaliere se dopo qualche minuto Roberto Maroni, per tutta risposta, rilancia, via Twitter, la candidatura di Flavio Tosi come premier. Una situazione carica di tensione dunque. E lo conferma la mossa a sorpresa di Ignazio La Russa che propone come 'mediatore' nella disputa con il Carroccio. L'accordo tra Pdl-Lega e Fratelli d'Italia è fondamentale per battere la sinistra, dice l'ex ministro della Difesa che fa sapere di aver avuto un colloquio telefonico con Maroni e che lo incontrerà mercoledì prossimo.
(30 dicembre 2012)
i al Tg5, a lui il triplo del tempo
dedicato alla morte della Montalcini
Un minuto e 42 secondi per il premio Nobel scomparso, sei minuti e tre secondi per il Cavaliere. Che torna ad attaccare "l'anomala armata Brancaleone" di Monti e minaccia la Lega: "Accordo globale altrimenti niente sostegno a Maroni in Lombardia"
Maroni rafforza il suo no a Berlusconi:
"La Lombardia viene prima di Roma"
Berlusconi: "Napolitano e governo Monti?
La Commissione farà emergere ruolo di tutti"
ROMA - La morte di Rita Levi Montalcini surclassata dall'ennesima apparizione tv di Silvio Berlusconi, stavolta al Tg5. L'intervista dell'ex premier nel telegiornale di famiglia va in onda dopo i servizi sulla scomparsa del premio Nobel e senatore a vita. E il confronto non potrebbe essere più impietoso: cronometro alla mano, la celebrazione di una delle più importanti figure nel panorama scientifico mondiale viene liquidata in 1 minuto e 42 secondi. L'ennesimo monologo del Cavaliere, con i soliti attacchi agli avversari politici e gli avvertimenti a distanza alla Lega per le alleanze elettorali, si prende 6 minuti e 3 secondi. Più del triplo del tempo.
GUARDA IL VIDEO - L'intervista a Berlusconi
Berlusconi parla di Monti e del suo 'centrino' come "una anomala armata Brancaleone" che punta a fare la "ruota di scorta della sinistra". E minaccia il Carroccio che anche oggi ha ribadito il suo no all'alleanza elettorale con il Pdl.
Il repertorio è quello consueto: da Monti tanta "delusione" per la sua "scorrettezza" ossia aver "tradito" la parola che non sarebbe entrato nell'agone politico ed essersi trasformato "da capo dei tecnici a vice capo di Casini che è in Parlamento da trent'anni e non ha mai lavorato in vita sua"; i sondaggi che "danno meno del 10 per cento a questo centrino"; l'appello agli elettori "a non disperdere i voti sui piccoli partiti che sono d'intralcio per chi deve governare e fanno solo gli interessi dei piccoli leader e leaderini".
L'ex premier è gelido anche nei confronti della Lega, pur manifestando ancora "molto ottimismo" sulla possibilità di un'intesa. "L'accordo è nei fatti, prevarrà la ragione", ripete ma con poca convinzione se poco dopo lancia un nuovo ultimatum: "Un accordo con la Lega non può che essere globale, locale e nazionale, altrimenti non c'è nessuna ragione di sostenere un candidato leghista in Lombardia. Non è una ritorsione è una conseguenza politica". E ancora: "L'accordo è un vantaggio per entrambi e la Lega lo sa; gli elettori leghisti e i nostri vogliono le stesse cose: meno tasse, più sicurezza, una maggiore stretta sulla immigrazione".
Ma non deve essere stato molto convincente il Cavaliere se dopo qualche minuto Roberto Maroni, per tutta risposta, rilancia, via Twitter, la candidatura di Flavio Tosi come premier. Una situazione carica di tensione dunque. E lo conferma la mossa a sorpresa di Ignazio La Russa che propone come 'mediatore' nella disputa con il Carroccio. L'accordo tra Pdl-Lega e Fratelli d'Italia è fondamentale per battere la sinistra, dice l'ex ministro della Difesa che fa sapere di aver avuto un colloquio telefonico con Maroni e che lo incontrerà mercoledì prossimo.
(30 dicembre 2012)