Dulcinea
Inoublieusement...
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La Passione di Cristo
Sono andata a vederlo pur conoscendo la trama. Dovevo.
Sapevo di assistere all'agonia dell'Uomo che è morto anche per me. E' stato terribile: le frustate le ho sentite tutte nello stomaco, e l'incontro dei chiodi con la Sua pelle, con le Sue ossa, non ho potuto guardarlo, ma l'ho sentito come avessi gli occhi spalancati. Niente occhi azzurri e biondi capelli, niente Maria con il manto azzurro. Ecce Homo, con gli occhi tumefatti, con la paura di morire, con il corpo devastato dal dolore, ma Fiero e Irraggiungibile. E Maria, la Sua Mamma, in nero, che pulisce il sangue del Figlio, che stringeva la terra fra le mani per non urlare. Che si dispera composta, che c'era quando cadeva da piccolo e c'è quando, Uomo, cade con la croce. Mi ha sconvolto.
E' un film duro, spietato, il più verosimile nel dolore e nella rappresentazione. Non si può pensare che le frustate con i chiodi non segnino, che non l'abbiano preso a calci, che quella croce non pesasse come il mondo che doveva salvare.
Presumibilmente è stato così, compresi gli scherni e le risate indifferenti. Del resto è così anche oggi, e Lui l'aveva già detto in una serena Cena fra Amici, poco prima che tutto si compisse.
Questa è la mia recensione di credente e non si discute, per favore. Ai non credenti, permetto solo di discutere il film e non i miei sentimenti.
Come spettatrice posso dire che il film è perfetto (solo una scena di troppo di Satana), così ben fatto e scarno che mi sono dimenticata fosse una rappresentazione. Il più realistico e terribile mai realizzato, nessun compiacimento d'autore.
Ho sofferto e pianto e non mi vergogno a dirlo. Non lo rivedrò mai più. E' troppo. Ma domani, quando andrò a baciare il crocifisso, in chiesa, non dimenticherò di baciare le Sue mani spaccate...
Buona Pasqua, già.
Sono andata a vederlo pur conoscendo la trama. Dovevo.
Sapevo di assistere all'agonia dell'Uomo che è morto anche per me. E' stato terribile: le frustate le ho sentite tutte nello stomaco, e l'incontro dei chiodi con la Sua pelle, con le Sue ossa, non ho potuto guardarlo, ma l'ho sentito come avessi gli occhi spalancati. Niente occhi azzurri e biondi capelli, niente Maria con il manto azzurro. Ecce Homo, con gli occhi tumefatti, con la paura di morire, con il corpo devastato dal dolore, ma Fiero e Irraggiungibile. E Maria, la Sua Mamma, in nero, che pulisce il sangue del Figlio, che stringeva la terra fra le mani per non urlare. Che si dispera composta, che c'era quando cadeva da piccolo e c'è quando, Uomo, cade con la croce. Mi ha sconvolto.
E' un film duro, spietato, il più verosimile nel dolore e nella rappresentazione. Non si può pensare che le frustate con i chiodi non segnino, che non l'abbiano preso a calci, che quella croce non pesasse come il mondo che doveva salvare.
Presumibilmente è stato così, compresi gli scherni e le risate indifferenti. Del resto è così anche oggi, e Lui l'aveva già detto in una serena Cena fra Amici, poco prima che tutto si compisse.
Questa è la mia recensione di credente e non si discute, per favore. Ai non credenti, permetto solo di discutere il film e non i miei sentimenti.
Come spettatrice posso dire che il film è perfetto (solo una scena di troppo di Satana), così ben fatto e scarno che mi sono dimenticata fosse una rappresentazione. Il più realistico e terribile mai realizzato, nessun compiacimento d'autore.
Ho sofferto e pianto e non mi vergogno a dirlo. Non lo rivedrò mai più. E' troppo. Ma domani, quando andrò a baciare il crocifisso, in chiesa, non dimenticherò di baciare le Sue mani spaccate...
Buona Pasqua, già.