Grazie,
quanto al pre-2016 avevamo fatto un gruppo aperto di fuoriusciti di un forum in lingua inglese.
Al tempo era abbastanza comune, una sorta di passatempo.
E' stato anche divertente, finchè non è diventato pesante e mi sono sfilato.
Quando semplifichi troppo le cose alla gente questa tende via via invariabilmente a pensare che
tutto le sia dovuto.
Perde di vista il fatto che le stai regalando tempo ed energie e diventa irrispettosa.
Al che finisci per dire
ma chi me lo fa fare ...
Quanto alle prese di profitto, o meglio al mio riferimento al peculiare "30X100", esso è uno sciocco
calembour per dire che quando pubblico una analisi BTC da W in su cerco -nei limiti delle mie possibilità- di ottimizzarla in modo che renda quantomeno un +30% circa entro 100 giorni (in difetto di altre indicazioni). Questa è una prima chiave di lettura per la consultazione di queste analisi ed una parziale risposta alla tua domanda sulle prese di profitto.
Questo non ha nulla a che vedere con l'AT, ma piuttosto con la volontà di dare una
sistematicità all'operatività, quale che sia il criterio che la muove.
E' un modo pratico e semplice con cui fissare un milestone di valutazione e per
costringersi a priori a disciplinare le entry in funzione di un doppio orizzonte, di prezzo e di tempo. Perchè entrare sul mercato implica immergersi in territorio ostile e farlo a tempo indeterminato costituisce un rischio implicito enorme.
Questo rischio
deve essere continuamente rivalutato, non lo si può perdere di vista.
Non ho ancora avuto modo di recuperare le mie statistiche, riferite alle entry che ho postato.
Chiedo venia, ho un compleanno e lo farò in settimana entrante
Ad ogni modo -secondo me - ogni entry sistematica dovrebbe rispondere
a priori a tre domande:
(1) perchè entro (oppure non entro) proprio qui,
(2) a quale profitto minimo ambisco,
(3) entro quale tempo intendo ottenerlo.
Su queste domande occorrerebbe spendere delle altre parole, nel caso ne riparliamo.
Impostata una entry ed uno stop, al limite di profitto o di tempo occorre
rivalutare.
Decidendo se chiudere o proseguire.
E' palese che target di tempo e prezzo vadano affinati sulla base delle proprie attitudini.
Ognuno di noi ha forse
un punto di forza e
numerosi punti deboli.
Il punto di partenza per fissare in modo corretto i paletti dovrebbe essere
riconoscersi.
Senonchè il modo più pratico di farlo è mettersi alla prova.
Se la tua qualità peculiare è il timing della entry, come mi pare, sei agevolato perchè rischi di meno in termini di
drawdown e lo stop, che fatalmente scatterà, statisticamente non ti svenerà.
Fossi in te me ne infischierei dei massimi sistemi.
Proverei a praticare, fissando un primo target abbordabile.
Es. (dico a caso) un mero 10% in 30 gg.
Al +10% o dopo 30gg. rivaluti ed ove in dubbio chiudi.
E' una semplice forma di
allenamento, che aiuta a disciplinarsi, oliare dei meccanismi e soprattutto
acquisire della confidenza nella gestione di un trade aperto. Perchè non si tratta solo di aprire e chiudere, ma anche nel caso di modulare.
Così facendo via via si inquadra ed affina quello che è il proprio limite.
Con l'esito di una gestione più
consapevole del rischio in ogni momento.