Quello dell'architettura dei fee e del reward è un tema delicato e centrale per l'esito di BTC.
Uno dei pochi temi nel quale si percepisce l'apporto di un notevole arbitrio da parte di Nakamoto.
E' un tema decisamente molto complesso da affrontare da parte di chiunque, per le implicazioni che ha altrove (es. block size, tempo di blocco, curva di emissione ...).
Non andrebbe mai affrontato in modo semplicistico.
Eppure in questo caso, inquadrato un potenziale problema, si salta molto semplicisticamente a conclusioni piuttosto arbitrarie.
Non sequitur, per chi abbia nozione tecnica degli internals di Bitcoin.
Teniamo presente che il soggetto in questione è stato un sostenitore di BCH nella diatriba che vide i natali del BTC attuale, post "SegWit".
Nonchè promotore dal 2019 di un fondo crypto privo di ogni allocazione BTC.
E' una opinione, peraltro coerente con gli intenti, come tale va rispettata.
Detto ciò non la prenderei per oro colato, in assenza di argomentazioni di peso.
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