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TLC: ASSIST UE AD AUMENTO PREZZI TIM E WIND, IPOTESI ATTO DI INDIRIZZO AGCOM
Presidente Consumerismo: "Posizione Ue e' una brutta notizia" (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 06 feb - La Ue non boccia a monte gli aumenti automatici profilati da WindTre e Tim sul mobile dal 2024, ma e' l'Agcom che si esprimera' sul tema visto che c'e' un'istruttoria aperta che si potrebbe concludere, secondo quanto apprende Radiocor, con un atto di indirizzo che si attende per marzo e che avrebbe l'obiettivo di tutelare, in particolare, il diritto di recesso dei consumatori. Le altre ipotesi sono ancora in campo, nel senso che l'istruttoria non e' detto che non si concluda, invece, con un non luogo a procedere o con una diffida. "La direttiva 93/13/CEE prevede che tutte le clausole nei contratti stipulati con i consumatori siano eque e trasparenti, comprese le clausole relative alla modifica del prezzo inizialmente concordato. A condizione che Tim e WindTre abbiano rispettato tali disposizioni, non vi e' alcun elemento che suggerisca una violazione dei diritti dei consumatori": cosi' Thierry Breton, commissario Ue per il mercato interno e i servizi, risponde a un'interrogazione di un europarlamentare riguardo alla decisione di Tim e WindTre.
Sul tema in realta' non e' atteso un via libera dell'Ue. I due operatori hanno annunciato che dal prossimo anno le tariffe saranno adeguate all'inflazione, e cio' avverra' automaticamente. Il problema non riguarda tanto la liberta' di variare i prezzi, ma le eventuali limitazioni poste al diritto di recesso. In realta' l'intento dell'Agcom e' proprio quello di evitare, tra l'altro, che si comprima, quindi, il diritto di recesso dei consumatori. "La Commissione - prosegue Breton - seguira' attentamente gli sviluppi e le tendenze del mercato in relazione alla modifica delle tariffe al fine di individuare il prima possibile le pratiche abusive che potrebbero tradursi in una violazione dei diritti degli utenti finali o avere un impatto negativo sul mercato interno'. Per il presidente di Consumerismo No Profit, Luigi Gabriele, la posizione dell'Ue e' "una brutta notizia per i consumatori costretti ancora una volta a subire lo strapotere delle compagnie telefoniche. La decisione della Commissione Ue arriva in un momento in cui tutti gli operatori delle tlc stanno comunicando ai propri clienti modifiche unilaterali delle condizioni economiche a causa del caro-energia e dell'inflazione, con conseguenti pesanti rincari delle tariffe al pubblico. In questo momento delicato, chiediamo massima vigilanza sul rispetto del diritto dei consumatori al recesso dai contratti senza alcuna penale ne' costi di disattivazione dei servizi, e un rafforzamento dei diritti degli utenti rispetto allo strapotere delle societa' telefoniche'.