TIM: dai capitani coraggiosi agli azionisti coraggiosi... la volta buona?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
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ciao
vi leggo da un po' di tempo, ho piu' o meno 300k azioni telecom non ho mai quasi scritto perche' penso che un forum su una large cap abbia la dinamica tipica del .....ah sale io sono entrato ieri sera e ho un gain del 27%, o al contrario ah scende del 2,5% sono tutti dei b.....i ,e' tutto un magna magna mai piu' su questo titolo.
rompo questa convinzione perche' non capisco il pessimismo cosmico di alcuni messaggi, le dinamiche della seconda manifestazione di interesse di kkkr sono completamente diverse dalla precedente , il cda e' stato convocato in meno di 12 ore e ha preso un tempo ragionevole per decidere, visto che nel frattempo ci sara' il nuovo piano industriale che dovra' indicare quali sono le lineee strategiche su cui sviluppare una TI senza la rete(ps se riusciute non aggiungete fissa e' molto anni 90).
ovviamente gia' messe in conto le eventuali pernacchie che arriveranno.
buona giornata a tutti
Buongiorno ma quale pernacchie...un post così ben articolato e chiaro merita solo apprezzamento e stima...anzi posta più spesso che le persone competenti sono benvenute...già conosco la tua reputazione perché ti ho letto su altre small...bravo...concordo con il tuo bel intervento.. un salutone....
 
quasi non ci credo... evidentemente stavolta il governo ha lasciato il guinzaglio... non si spiega diversamente la cosa...

Tim: Consob si prepara a convocare gli americani (MF)
Oggi 08:25 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Di solito sono tre indizi a fornire una prova, ma nel caso dell''offerta di Kkr sulla rete Tim il precedente dell''opa mai arrivata pesa come un macigno agli occhi di chi vigila sul mercato. E cosi'', secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la Consob non attendera'' che il fondo americano batta un nuovo colpo, ipotetico o reale che sia, sul futuro del colosso guidato da Pietro Labriola. La Commissione di vigilanza sulla borsa guidata da Paolo Savona, appena sara'' chiaro il quadro sull''offerta avanzata da Kkr per la rete di Telecom Italia, di fatto concorrente a quella che devono mettere in piedi Cdp e Macquarie, e una volta conosciuta la risposta del cda di Tim, convochera'' i vertici del fondo americano per capire esattamente che strategia stanno seguendo e che rapporti eventualmente ci sono con altri azionisti di peso di Tim. Vivendi, per esempio, potrebbe gradire la mega proposta di acquisto del fondo Usa che puo'' arrivare fino a 28 miliardi per conquistare il controllo dell'asset strategico dell''azienda telefonica. Cosi'' come monitora gli andamenti dei corsi azionari, Consob ha anche il compito di verificare le intenzioni di tutti gli attori che possono muovere il mercato. Kkr per la seconda volta ha presentato un''offerta non vincolante che riguarda Telecom Italia (la prima era per l''intera societa'', in concomitanza con l''uscita di scena del precedente ceo, Luigi Gubitosi, rivelatasi una sorta di opa fantasma) e il fatto che anche questa non sia messa nero su bianco la esenta dalle maglie piu'' strette dell''authority. Ma Consob vuole vederci chiaro lo stesso e con essa anche il governo, gli azionisti e tutti gli interessati, a cominciare dalla Cdp di Dario Scannapieco. red fine
 
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Buongiorno ma quale pernacchie...un post così ben articolato e chiaro merita solo apprezzamento e stima...anzi posta più spesso che le persone competenti sono benvenute...già conosco la tua reputazione perché ti ho letto su altre small...bravo...concordo con il tuo bel intervento.. un salutone....
Concordo con te....mi domando se si chiama Maurizio...AD FSI
 
che teatro.. kkr fondo infrastrutturale ha scatenato un fondo speculativo su tim su offer,,e ora morgan è advisor di kkr.. oralo stato è nell angolo e si deve unire a kkr e seguira mac quaire ecc,,, ma a questo punto tra tutti con 15- miliardi in piu piu i 28 di kkr non gli conviene prendersi tutta tim?
 
che teatro.. kkr fondo infrastrutturale ha scatenato un fondo speculativo su tim su offer,,e ora morgan è advisor di kkr.. oralo stato è nell angolo e si deve unire a kkr e seguira mac quaire ecc,,, ma a questo punto tra tutti con 15- miliardi in piu piu i 28 di kkr non gli conviene prendersi tutta tim?
Debito e dipendenti sul mercato.
 
dai che siamo sempre più vicini alla fine della vicenda.

sono molto speranzoso. Attendiamo con tranquillità i dettagli e cdp. Ovvio che ieri non potevano certo dare ok a nulla
 
dai che siamo sempre più vicini alla fine della vicenda.

sono molto speranzoso. Attendiamo con tranquillità i dettagli e cdp. Ovvio che ieri non potevano certo dare ok a nulla
La speranza è l'ultima a morire.....ma il gap ha voglia di chiuderlo ...sembra...
 
fondamentale che i volumi si mantengano sopra la media a conferma del cambio di trend...
 
Tim: offerta di Kkr fino a 28 mld (MF)
ROMA (MF-DJ)--L'offerta non vincolante da parte di Kkr è arrivata sul tavolo del cda di Tim e la prima reazione è stata una corsa forsennata del titolo che dopo lo strappo nell'After Hours di mercoledì 1 febbraio ieri ha chiuso con volumi di scambio tra i più alti degli ultimi sei mesi, in rialzo di un altro 9,54% sopra 0,287 euro, livelli che le azioni non toccavano dal giugno 2022. Il mercato insomma ha festeggiato perché l'arrivo di un'offerta, per quanto non vincolante, rappresenta un passo avanti concreto dopo settimane di annunci e tavoli. Altro aspetto importante è la valutazione del 100% di Netco fatta da Kkr. Da quello che risulta a MF-Milano Finanza, la proposta del fondo sarebbe articolata. La valutazione base è di 20 miliardi, cifra che però non è chiaro se consideri già la quota del 37,5% posseduta da Kkr in Fibercop, che il fondo valuterebbe intorno a 4 miliardi (sulla base della stima dell'intera Fibercop).
Il documento inviato del gruppo Usa conterrebbe poi alcuni potenziali upgrade di valutazione legati all'acquisto anche del backbone di Tim (la rete cosiddetta "dorsale") o all'entrata in vigore degli incentivi del governo per il settore delle tlc. Il risultato finale sarebbe un'offerta che potrebbe arrivare a 28 miliardi. Potenzialmente, perché come detto le variabili sono tali per cui un prezzo preciso non sia facilmente individuabile. Di sicuro l'offerta avrà l'effetto di smuovere le acque e a questo punto i fari si spostano sul board di Tim, sul primo azionista Vivendi, che possiede il 24%, e sulle intenzioni del governo. La sensazione è che le partite, tra politica, azionisti e società, siano incrociate e intricate.
È sostanzialmente impossibile che il fondo Kkr abbia avanzato l'offerta per Netco senza aver avvisato il governo, o perlomeno il ministero dell'Economia ed è quindi evidente che non siano arrivati veti preventivi. Ma che reale endorsement ci sarà da parte dell'esecutivo? La sensazione è che il sottosegretario con delega all'Innovazione Tecnologica, Alessio Butti e il ministro alle Imprese e al Made in Italy, Adolfo Urso, non abbiano gradito il colpo di scena degli americani (si veda articolo in pagina), ma non è detto che tutto il fronte governativo abbia le stesse idee sulla partita. Anzi, c'è chi scommette sul contrario.
E' evidente però che adesso la premier Giorgia Meloni e l'esecutivo saranno costretti a prendere una posizione. Nel caso della ipotesi di opa che ha tenuto banco tra fine 2021 e inizio 2022 molti pensano che sia stata proprio la politica a bloccare l'operazione. Anche nel caso dell'offerta di Cdp per Netco, che in teoria sarebbe dovuta arrivare nella seconda metà del 2022, è stato il nuovo governo (comprensibilmente) a frenare la Cassa e a voler approfondire il dossier. Adesso però è il tempo delle decisioni. C'è chi ricorda che il governo può utilizzare lo strumento del golden power, ma in caso di utilizzo (probabile basti solo una moral suasion) avrebbe senso proporre un'opzione alternativa.
Altra sensazione è che al momento Cdp sia un po' sotto pressione. Vivendi sono mesi che interpreta le valutazioni di Netco da parte della società guidata da Dario Scannapieco più come proposte nell'interesse di Open Fiber che in quello di Tim e avrebbe fatto presente al governo la sua posizione. Allo stesso tempo c'è chi dentro e fuori dal governo prova da settimane a ipotizzare un controllo pubblico della rete, ma non con Cdp come azionista di riferimento. Una ridda di voci in mezzo alle quali è difficile capire quali siano solo strumentali e quali invece fondate. Di sicuro Cassa proseguirà nel percorso che dovrebbe portare a fare una sua offerta per Netco insieme a Macquarie.
Venendo a Vivendi, col senno di poi l'uscita dal consiglio di Tim da parte prima di Frank Cadoret e poi di Arnaud De Puyfontaine è risultata strategica alla luce dell'offerta di Kkr. Non avere più rappresentanti diretti nel board consente all'azionista transalpino di evitare accuse di conflitto di interesse e di agire da azionista al di fuori del cda. In ogni caso, l'impressione è che Vivendi, pur non condividendo la strategia tenuta finora da Cdp e pur non apprezzando il lavoro svolto dal presidente di Tim, Salvatore Rossi, in questa fase sia pronta a seguire le indicazioni che dovessero arrivare da Palazzo Chigi o dal Mef. Ieri il consiglio di Tim, al quale non hanno partecipato proprio per evitare accuse di conflitto Giovanni Gorno Tempini (presidente di Cdp) e Massimo Sarmi (presidente di Fibercop), ha preso atto dell'offerta da parte di Kkr e ha avviato le prime valutazioni preliminari, rinviando successive analisi a un secondo board che si dovrebbe tenere il 24 febbraio.
 
Vista la conferma di inaffidabilita' (come se ce ne fosse bisogno...) io dubito non scenda di diversi punti %....
 
Tim: offerta di Kkr fino a 28 mld (MF)
ROMA (MF-DJ)--L'offerta non vincolante da parte di Kkr è arrivata sul tavolo del cda di Tim e la prima reazione è stata una corsa forsennata del titolo che dopo lo strappo nell'After Hours di mercoledì 1 febbraio ieri ha chiuso con volumi di scambio tra i più alti degli ultimi sei mesi, in rialzo di un altro 9,54% sopra 0,287 euro, livelli che le azioni non toccavano dal giugno 2022. Il mercato insomma ha festeggiato perché l'arrivo di un'offerta, per quanto non vincolante, rappresenta un passo avanti concreto dopo settimane di annunci e tavoli. Altro aspetto importante è la valutazione del 100% di Netco fatta da Kkr. Da quello che risulta a MF-Milano Finanza, la proposta del fondo sarebbe articolata. La valutazione base è di 20 miliardi, cifra che però non è chiaro se consideri già la quota del 37,5% posseduta da Kkr in Fibercop, che il fondo valuterebbe intorno a 4 miliardi (sulla base della stima dell'intera Fibercop).
Il documento inviato del gruppo Usa conterrebbe poi alcuni potenziali upgrade di valutazione legati all'acquisto anche del backbone di Tim (la rete cosiddetta "dorsale") o all'entrata in vigore degli incentivi del governo per il settore delle tlc. Il risultato finale sarebbe un'offerta che potrebbe arrivare a 28 miliardi. Potenzialmente, perché come detto le variabili sono tali per cui un prezzo preciso non sia facilmente individuabile. Di sicuro l'offerta avrà l'effetto di smuovere le acque e a questo punto i fari si spostano sul board di Tim, sul primo azionista Vivendi, che possiede il 24%, e sulle intenzioni del governo. La sensazione è che le partite, tra politica, azionisti e società, siano incrociate e intricate.
È sostanzialmente impossibile che il fondo Kkr abbia avanzato l'offerta per Netco senza aver avvisato il governo, o perlomeno il ministero dell'Economia ed è quindi evidente che non siano arrivati veti preventivi. Ma che reale endorsement ci sarà da parte dell'esecutivo? La sensazione è che il sottosegretario con delega all'Innovazione Tecnologica, Alessio Butti e il ministro alle Imprese e al Made in Italy, Adolfo Urso, non abbiano gradito il colpo di scena degli americani (si veda articolo in pagina), ma non è detto che tutto il fronte governativo abbia le stesse idee sulla partita. Anzi, c'è chi scommette sul contrario.
E' evidente però che adesso la premier Giorgia Meloni e l'esecutivo saranno costretti a prendere una posizione. Nel caso della ipotesi di opa che ha tenuto banco tra fine 2021 e inizio 2022 molti pensano che sia stata proprio la politica a bloccare l'operazione. Anche nel caso dell'offerta di Cdp per Netco, che in teoria sarebbe dovuta arrivare nella seconda metà del 2022, è stato il nuovo governo (comprensibilmente) a frenare la Cassa e a voler approfondire il dossier. Adesso però è il tempo delle decisioni. C'è chi ricorda che il governo può utilizzare lo strumento del golden power, ma in caso di utilizzo (probabile basti solo una moral suasion) avrebbe senso proporre un'opzione alternativa.
Altra sensazione è che al momento Cdp sia un po' sotto pressione. Vivendi sono mesi che interpreta le valutazioni di Netco da parte della società guidata da Dario Scannapieco più come proposte nell'interesse di Open Fiber che in quello di Tim e avrebbe fatto presente al governo la sua posizione. Allo stesso tempo c'è chi dentro e fuori dal governo prova da settimane a ipotizzare un controllo pubblico della rete, ma non con Cdp come azionista di riferimento. Una ridda di voci in mezzo alle quali è difficile capire quali siano solo strumentali e quali invece fondate. Di sicuro Cassa proseguirà nel percorso che dovrebbe portare a fare una sua offerta per Netco insieme a Macquarie.
Venendo a Vivendi, col senno di poi l'uscita dal consiglio di Tim da parte prima di Frank Cadoret e poi di Arnaud De Puyfontaine è risultata strategica alla luce dell'offerta di Kkr. Non avere più rappresentanti diretti nel board consente all'azionista transalpino di evitare accuse di conflitto di interesse e di agire da azionista al di fuori del cda. In ogni caso, l'impressione è che Vivendi, pur non condividendo la strategia tenuta finora da Cdp e pur non apprezzando il lavoro svolto dal presidente di Tim, Salvatore Rossi, in questa fase sia pronta a seguire le indicazioni che dovessero arrivare da Palazzo Chigi o dal Mef. Ieri il consiglio di Tim, al quale non hanno partecipato proprio per evitare accuse di conflitto Giovanni Gorno Tempini (presidente di Cdp) e Massimo Sarmi (presidente di Fibercop), ha preso atto dell'offerta da parte di Kkr e ha avviato le prime valutazioni preliminari, rinviando successive analisi a un secondo board che si dovrebbe tenere il 24 febbraio.
Quindi oltre i 20mld di cui si parlava ieri.
 
28mld sono circa un euro e mezzo ad azione :eek::mmmm:
 
a questo punto i dati preliminari del 14/02 saranno importantissimi, presentarsi come un'azienda non al baratro cambia le cose
 
Stato
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