tiscali intraday 10/5/06 lo chiudiamo il gap??

Non centra nulla...ma da vero Granata.... :p


L'Independent: "La fine del boss Moggi"Il dg juventino Luciano Moggi"Il padrino" del calcio italiano. Così il quotidiano inglese Independent definisce oggi Luciano Moggi, direttore generale della Juventus, al centro dell'inchiesta sulle intercettazioni telefoniche che ha scosso il mondo del calcio di casa nostra, provocando già le dimissioni del presidente della Figc, Franco Carraro. Ora l'Independent anticipa la notizia delle imminenti dimissoni di Moggi.
Il quotidiano ricorda come la magistratura non abbia trovato nulla di penalmente perseguibile, sottolinea che è in corso un'inchiesta federale, aggiungendo che lo scandalo ha finito per alimentare le teorie sul presunto potere della Juventus di influenzare gli arbitri e manipolare i trasferimenti dei calciatori. L'avventura di Moggi alla Juventus, secondo il quotidiano britannico, dovrebbe essere comunque giunta al capolinea. Giovedì è in programma il consiglio d'amministrazione della Juve, in quella sede potrebbero essere rese note le prime sostanziose novità sul futuro di Luciano Moggi. Intanto Antonio Giraudo, amministratore delegato bianconero, è indagato per falso in bilancio.
Di qui l'allusione nel titolo agli "ultimi giorni del padrino". La società bianconera dovrebbe richiedere presto le dimissioni del direttore generale e dell'amministratore delegato bianconero Antonio Giraudo. In attesa che l'inchiesta federale faccia piena luce sulla vicenda.Il presidente della Federcalcio Franco Carraro ha già rassegnato le dimissioni. Lo scandalo delle intercettazioni potrebbe far cadere altre teste eccellenti. Sempre che, conclude l'Independent, non finisca nel modo descritto dallo scrittore Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo: in Italia le cose cambiano in modo che tutto resti al suo posto.
 
ispe ha scritto:
nb x me tutto sta a vedere se vendono tutto e lasciano italia e GB....

se è così si vola ;) :clap:
i dati sono in generale....

e andando male le cose in germania, vuol dire che in italia e GB vanno ottimamente OK!
 
talo ha scritto:
Non centra nulla...ma da vero Granata.... :p


L'Independent: "La fine del boss Moggi"Il dg juventino Luciano Moggi"Il padrino" del calcio italiano. Così il quotidiano inglese Independent definisce oggi Luciano Moggi, direttore generale della Juventus, al centro dell'inchiesta sulle intercettazioni telefoniche che ha scosso il mondo del calcio di casa nostra, provocando già le dimissioni del presidente della Figc, Franco Carraro. Ora l'Independent anticipa la notizia delle imminenti dimissoni di Moggi.
Il quotidiano ricorda come la magistratura non abbia trovato nulla di penalmente perseguibile, sottolinea che è in corso un'inchiesta federale, aggiungendo che lo scandalo ha finito per alimentare le teorie sul presunto potere della Juventus di influenzare gli arbitri e manipolare i trasferimenti dei calciatori. L'avventura di Moggi alla Juventus, secondo il quotidiano britannico, dovrebbe essere comunque giunta al capolinea. Giovedì è in programma il consiglio d'amministrazione della Juve, in quella sede potrebbero essere rese note le prime sostanziose novità sul futuro di Luciano Moggi. Intanto Antonio Giraudo, amministratore delegato bianconero, è indagato per falso in bilancio.
Di qui l'allusione nel titolo agli "ultimi giorni del padrino". La società bianconera dovrebbe richiedere presto le dimissioni del direttore generale e dell'amministratore delegato bianconero Antonio Giraudo. In attesa che l'inchiesta federale faccia piena luce sulla vicenda.Il presidente della Federcalcio Franco Carraro ha già rassegnato le dimissioni. Lo scandalo delle intercettazioni potrebbe far cadere altre teste eccellenti. Sempre che, conclude l'Independent, non finisca nel modo descritto dallo scrittore Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo: in Italia le cose cambiano in modo che tutto resti al suo posto.
SERIE B, SERIE B
 
ispe ha scritto:
nb x me tutto sta a vedere se vendono tutto e lasciano italia e GB....

se è così si vola ;) :clap:

dato importante è la contrazione dei debiti nonostante i nuovi investimenti non quantificati... EBIT è influenzato dagli ammortamenti imputati non quantificati
 
Ultima modifica:
talo ha scritto:
Anno 2006/7 Gobbi in B e Tiscali a 7,56....che goduria :D
Si, nel primo campionato che si svolgera' su marte.
If only, if only!

TF
 
Alpagone ha scritto:
dato importante è la contrazione dei debiti nonostante i nuovi investimenti non quantificati... EBIT è influenzato dagli ammortamenti imputati non quantificati
scusa alpa, ma ridiamoci un po' su ;):

Napolitano sulla cresta… sulle note spese!

Maggio 10, 2006 on 10:44 am | In Politica, Sinistra |
Tra poche ore, con tutta probabilità, Giorgio Napolitano, l’ex PCI e capo dei “miglioristi“, sarà il nuovo Presidente delle Repubblica. Leggete però per cosa si è reso famoso il nostro futuro Capo dello Stato poco tempo fa, ai tempi in cui era parlamentare europeo:
“Giorgio Napolitano è stato smascherato a fare una considerevole cresta sulle note spese: dopo aver comprato un biglietto low-cost per il volo Roma-Bruxelles al prezzo di 90 Euro otterrà un indennizzo di 800 Euro, ovvero la tariffa piena per la tratta in questione, con un guadagno netto di oltre 700 Euro. “Rispondo solo ai contribuenti Italiani” ha replicato Napolitano interpellato dall’emittente tedesca RTL. “sbagliato, si tratta di una grave truffa ai danni di tutti i contribuenti Europei” ha replicato l’Europarlamentare Hans P. Martin, “il sistema, visto che non c’è nessun organo preposto al controllo, consente di gonfiare le spese, ma i cittadini devono sapere che si tratta di una vera e propria truffa”"
(Libero, 13 Aprile 2004) da Wikipedia
 
F@bietto69 ha scritto:
scusa alpa, ma ridiamoci un po' su ;):

Napolitano sulla cresta… sulle note spese!

Maggio 10, 2006 on 10:44 am | In Politica, Sinistra |
Tra poche ore, con tutta probabilità, Giorgio Napolitano, l’ex PCI e capo dei “miglioristi“, sarà il nuovo Presidente delle Repubblica. Leggete però per cosa si è reso famoso il nostro futuro Capo dello Stato poco tempo fa, ai tempi in cui era parlamentare europeo:
“Giorgio Napolitano è stato smascherato a fare una considerevole cresta sulle note spese: dopo aver comprato un biglietto low-cost per il volo Roma-Bruxelles al prezzo di 90 Euro otterrà un indennizzo di 800 Euro, ovvero la tariffa piena per la tratta in questione, con un guadagno netto di oltre 700 Euro. “Rispondo solo ai contribuenti Italiani” ha replicato Napolitano interpellato dall’emittente tedesca RTL. “sbagliato, si tratta di una grave truffa ai danni di tutti i contribuenti Europei” ha replicato l’Europarlamentare Hans P. Martin, “il sistema, visto che non c’è nessun organo preposto al controllo, consente di gonfiare le spese, ma i cittadini devono sapere che si tratta di una vera e propria truffa”"
(Libero, 13 Aprile 2004) da Wikipedia
si vede che non leggi in arena politica...

sono ore che ci azzuffiamo su questo... hihihi

dai un'okkiata...
 
Il dato sul debito sarebbe molto interessante perchè implicherebbe qualcosa di comunque positivo.
Il dato sui clienti deludente (erano 150m nei primi 2 mesi).
 
vagamarchet ha scritto:
Il dato sul debito sarebbe molto interessante perchè implicherebbe qualcosa di comunque positivo.
Il dato sui clienti deludente (erano 150m nei primi 2 mesi).


il dato sul debito....non brucia più cassa
 
ispe ha scritto:
si vede che non leggi in arena politica...

sono ore che ci azzuffiamo su questo... hihihi

dai un'okkiata...
Tu sapevi e tacevi, maramaldo :D
 
Sky ammicca Fastweb, Mediaset guarda a Telecom
10 Maggio 2006 ore 14:45 | Giacomo Dotta

Solo voci di corridoio, ma è in quei corridoi che sta per essere progettato il futuro della rete italiana: da una parte Fastweb, ammiccata da Sky Italia; dall'altra Telecom, in odore di avvicinamento a Mediaset. In ballo il controllo di tv e web


Il futuro dell'IPTV (nonchè delle singole parti che la rendono possibile ovvero contenuti televisivi e controllo della rete) in Italia sembra arricchirsi di un nuovo nome, atteso al varco ormai da tempo. Le indiscrezioni giungono direttamente dagli ambienti della borsa italiana, nei quali sembra raccogliere sempre più credito l'ipotesi decondo cui il gruppo Sky Italia potrebbe far propria la titolarità di Fastweb.

Da tempo si rincorrono le voci di una possibile cessione di Fastweb. Era il 28 Aprile quando Silvio Scaglia, presidente del gruppo, rilasciava all'ANSA dichiarazioni del tipo «Fastweb ha tutte le forze per crescere da sola, senza ricorrere a partner [...] Abbiamo ricevuto delle offerte ma a prezzi non congrui [...] se vi saranno offerte, le valuteremo, tenendo presente la nostra priorità di creare valore per gli azionisti». Il ritorno per gli azionisti auspicato da Scaglia ha iniziato a far capolino: appena a Milano si è iniziato a parlare di Sky Italia il gruppo ha avuto una piccola impennata in borsa con un parallelo repentino aumento del volume degli scambi.

Un'altra candidata al coinvolgimento nelle manovre di Sky è Tiscali. Le indiscrezioni parlano infatti di un arrivo a Piazza Affari da parte di Sky tramite «fusione per incorporazione con una società quotata attiva nella banda larga». Secondo MilanoFinanza l'ipotesi Fastweb è l'unica che rimane concretamente in piedi in quanto «l'operazione consentirebbe di replicare in Italia la strategia satellite (ideale per i broadcasting)-Internet (imbattibile sul Video on Demand) già adottata in Gran Bretagna con la recente acquisizione dell'Isp Easynet». Eutelia è considerata fuori dai giochi.
Se sulla scacchiera nulla si muove, grandi manovre sono dunque al vaglio. Da una parte v'è la possibile fusione promossa dai mercati, dall'altra v'è l'ombra di una ipotizzata fusione Mediaset/Telecom (se non fusione, ampia compartecipazione) che darebbe vita ad un ulteriore grande polo per la distribuzione di contenuti tramite più media. Facile è pensare che le due manovre potrebbero essere in qualche modo collegate.

Per Telecom Italia l'avventura nell'IPTV è iniziata sotto il segno di Microsoft, ma va inoltre ricordato come siano di Sky (possibile futuro rivale) i contributi cinematografici oggi offerti dal pacchetto Alice. Le voci in piedi sono al momento pure ipotesi circolate nei corridoi di Piazza Affari, ma è in quei corridoi che il futuro quadro della rete italiana, che necessita indubbiamente di un qualche riassesto, sta per essere elaborato.
 
Maggio 2006
Pubblicato su www.millecanali.it
Speciale / SPECIALE

La Tv cambia davvero?


Ecco di seguito, testuale, un interessante e recente articolo apparso su ‘Repubblica (Affari & Finanza’) e www.repubblica.it, a firma di Stefano Carli:

«Il 2005 è stato un anno di svolta nel panorama della Tv europea. Mentre il totale delle risorse cresceva del 7,6%, la pubblicità ha registrato appena un più 2,7% e il settore delle «pay» è aumentato di quasi il 20%, come ha rilevato ItMedia Consulting. Per le pay i progressi sono stati generalizzati in tutti i singoli mercati continentali.
In Germania la pay-tv Premiere, dopo anni di incertezze legate anche al collasso dell’impero Kirch, ha chiuso a dicembre il primo bilancio in utile della sua storia. In Spagna Digital Plus ha chiuso l’anno con 7 milioni di profitti su 1,5 miliardi di euro di ricavi e con un 15% di abbonati in più. In Gran Bretagna BskyB ha avuto un anno un po’ più travagliato, costretta a limare i margini di redditività per la forte concorrenza di FreeView, ma il costo pagato le ha consentito di raggiungere e superare quota 8 milioni di abbonati.
Strategia simile per la filiale italiana delle pay-tv satellitari del gruppo Murdoch. Anche Sky ha iniziato a praticare riduzione di prezzi per controbattere l’offensiva del digitale terrestre (che nel frattempo, dallo scorso autunno ha quasi raddoppiato il costo di visione della singola partita di calcio in pay per view). E ha poi iniziato a sottolineare maggiormente il resto dell’offerta con la distribuzione dei nuovi decoder dotati di memoria e della possibilità di registrare programmi, in modo da sganciare progressivamente gli abbonati dalla contemporaneità di trasmissione e visione dei contenuti dei canali pay, realizzando una specie di «near video on demand». Il risultato è stato anche da noi una crescita di abbonati, che sono arrivati a 3,5 milioni a fine 2005 e poi subito a 3,6 milioni a febbraio.
Quale impatto possa avere questa «offensiva pay» sul mercato europeo della pubblicità è uno dei nodi cruciali che i prossimi mesi andranno progressivamente a chiarire. L’erosione dell’audience che l’attacco concentrico di ben quattro piattaforme alternative (satellite, pay per view sul digitale terrestre, Internet Tv e Tv mobile) porta al modello di business attuale è come lo sfondamento di una trincea: una volta aperto il primo varco e creata incertezza tra gli investitori pubblicitari, le cose tendono ad accelerare. Anche perché accelera la stessa tecnologia.
Di fatto la Tv via Internet è ancora allo stato nascente. In Italia in questo momento ci sono, in sostanza, solo i 191 mila abbonati ai canali Fastweb. Ma entro la fine dell’anno si potranno misurare i risultati ottenuti dalla Alice Home Tv di Telecom Italia e anche della tv di Tiscali.
In Spagna Telefonica conta già 200 mila abbonati alla sua IpTv Imagenio. In Francia, tra Free e France Telecom siamo già a quasi mezzo milione di abbonati. Possono sembrare numeri molto piccoli, ma non è così.
Intanto perché sono numeri che conteggiano utenti effettivamente paganti, non quelli che hanno il decoder ma di fatto non lo attivano: per fare un esempio italiano, vanno rapportati non ai 3,6 milioni di set top box del digitale terrestre installati nelle case degli italiani, ma agli 800mila utenti unici che comprano programmi in pay per view.
La seconda ragione per non sottovalutare quei numeri è nel fatto che le grandi telecom europee hanno iniziato a muovere i primi passi sulla IpTv solo negli ultimi mesi del 2005, ad autunno inoltrato. Ben altri risultati sono immaginabili quando avranno finito di innalzare la capacità delle loro reti con i nuovi server Adsl 2+ o, meglio ancora, con i nuovi VDsl, che porteranno la capacità di banda offerta dai vecchi doppini a 50 mega.
Infine la Tv mobile. La 3 di Vincenzo Novari ha acceso la sua rete Dvb-h. La qualità delle immagini è ottima e anche gli scettici sulla possibilità di vedere la Tv in uno schermo grande come mezzo pacchetto di sigarette si sono dovuti ricredere. Le immagini sono davvero notevoli per nitidezza e definizione, il cambio di canale è rapido (non tanto più lento dello zapping su un telecomando satellitare). Insomma, dopo averla vista all’opera non sembra più una follia che possa davvero fare concorrenza alla Tv tradizionale. Si vedrà che cosà potrà succedere con i mondiali di calcio di giugno in Germania. Chi volesse vedere tutte le partite avrebbe due sole alternative: Sky o la 3. Potrebbe trattarsi di un trampolino di lancio definitivo.
A quel punto il mercato della pubblicità inizierebbe davvero a rivedere le sue certezze. Perché il digitale è, anche per la pubblicità, un altro mondo. L’Authority ha costretto Mediaset a non raccogliere la pubblicità sui suoi canali digitali tramite Publitalia ma tramite un’altra sua controllata, Promoservice: in sé vuol dir poco, ma assieme ad altri dettagli, come il fatto che la 3 raccoglie e inserisce la «sua» pubblicità anche all’interno del canale Mediaset che manda sui suoi cellulari, rafforza l’idea che il vecchio mondo si avvia alla fine».
 
Buonasera

...alla fine qualcuno "ha chiuso la porta" :cool:

come ipotizzato ieri sera, Tiscali ha chiuso il Gap aperto.... ed ora cosa succede ?
http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=683117&page=15&pp=10

L'artificio del gap aperto ha tenuto il titolo incollato in area 2,83 per quattro giorni e le quotazioni hanno puntualmente rimbalzato contro l'ipotenusa del triangolo (vedi figura) la cui base è rappresentata proprio dal supporto/resistenza a quota 2,83.
Domani le quotazioni intersecheranno il vertice di tale figura, proprio in occasione della trimestrale.

Siamo ad un bivio :cool:

R1 ( 2.8579 )
R2 ( 2.8727 )
R3 ( 2.9152 )

S1 ( 2.8154 )
S2 ( 2.7877 )
S3 ( 2.7452 )
 

Allegati

  • 10052006.jpg
    10052006.jpg
    90,9 KB · Visite: 106
Tanto per ricordare....:


Milano: 08/05/2006 - 10:25
TISCALI. "LAVORI" IN CORSO

Strani movimenti in corso su Tiscali. Il mercato dopo un periodo di stasi torna a scommettere su un riassetto della società sarda e si riapre lo scenario su una eventuale cessione degli asset inglesi. Questa eventualità, sebbene sia stata smentita più volte dalla società, potrebbe essere il punto cardine per la riorganizzazione del Gruppo. A detta degli analisti infatti Tiscali dovrebbe tornare a concentrarsi sull'Italia, dove sarebbero necessari nuovi e significativi investimenti in tempi brevi. Ciò per proseguire nella crescita della clientela Adsl e per entrare nel Tv on demand. Inoltre proprio sulla divisione inglese ci sarebbero gli occhi di diversi operatori, tra cui O2 e Vodafone. Ma non sarebbe tutto qui; Tiscali infatti starebbe guardando anche all'Italia per aumentare la massa critica: In particolare Eutelia avrebbe catalizzato l'interesse dell'Isp sardo. Eutelia infatti, oltre a risultare complementare a Tiscali, ha messo a punto un nuovo sistema wi fi che permetterebbe di ridurre drasticamente i costi di connessione ad internet, oltrechè i prezzi delle telefonata.


:cool: :yes: OK!
 
Però......, speriamo......

Edizione 96 del 05-05-2006


Maxi spot per il presidente dei Ds. Murdoch si butta a sinistra
di Ferruccio Formentini


Da Maria Latella, su Sky, l’altro ieri è andata in onda una superba marchetta per Massimo D’Alema e la sua candidatura alla presidenza della Repubblica. Gli italiani, almeno il drappello che segue la trasmissione pomeridiana, ha potuto vedere un inedito presidente dei Ds che passeggiando lungo un viale straordinariamente punteggiato di cartacce e rifiuti, accompagnato dal suo bello ed educato cane labrador (neppure una fugace pipì durante l’intero spot), si abbandonava all’abbraccio affettuoso e solidale dei negozianti del quartiere. E’ stato scodellato anche uno scoop uscito, lì per lì, dalle labbra dell’intervistato: “Se eletto non mi trasferirò al Quirinale ma continuerò ad abitare in questo quartiere che amo”. Un sollievo per gli abitanti: finalmente Veltroni dovrà garantire, almeno per rispetto dell’Istituzione, la pulizia delle strade.
 
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