ABOLIZIONE DELLA TOBIN TAX
Affinché i mercati finanziari siano efficienti e procurino liquidità alle imprese, occorre eliminare gli ostacoli, primi fra tutti quelli relativi agli investimenti. Appare, quindi, subito evidente come nel panorama italiano la prima misura asimmetrica da sopprimere sia la distorsiva Tobin Tax, imposta di derivazione comunitaria, che viene applicata solo in Italia e parzialmente in Francia. In base ai dati del MEF, è chiaro che questa tassa non solo penalizza il settore finanziario italiano, ma di fatto non determina un significativo gettito per lo Stato, come invece era nelle intenzioni al momento dell’istituzione da parte del governo Monti.
Considerando soprattutto il periodo pre-pandemia da COVID-19, i dati relativi agli anni 2017, 2018, 2019 e 2020 mostrano, infatti, un trend di introito erariale in forte decrescita: da 432 milioni a 196 milioni di euro. Con riferimento ai volumi azionari scambiati alla Borsa di Milano, si registra una diminuzione che dal milione e ottanta si è attestata costantemente a 346mila nel 2020.