Torna l'indiana ed e' ancor peggio di omicron-5

La nuova sottovariante di Omicron BA.2.75, ribattezzata dai social 'Centaurus', non è più resistente ai nostri anticorpi rispetto alla variante Omicron 5 attualmente dominante. E' quanto emerge da uno studio del Karolinska Institutet, in Svezia, pubblicato sul 'Lancet infectious diseases': una evidenza ritenuta "molto positiva" e "molto rassicurante" dai ricercatori perché ciò significa che in caso di una ondata di questa sottovariante, non sfugge agli anticorpi sviluppati con Omicron 5.


https://www.adnkronos.com/covid-cen...di-omicron-5-lo-studio_1ArtxvHvuEQmHTXN50UB7f
 
La nuova sottovariante di Omicron BA.2.75, ribattezzata dai social 'Centaurus', non è più resistente ai nostri anticorpi rispetto alla variante Omicron 5 attualmente dominante. E' quanto emerge da uno studio del Karolinska Institutet, in Svezia, pubblicato sul 'Lancet infectious diseases': una evidenza ritenuta "molto positiva" e "molto rassicurante" dai ricercatori perché ciò significa che in caso di una ondata di questa sottovariante, non sfugge agli anticorpi sviluppati con Omicron 5.


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ottime notizie
mi pare di aver capito che ha anche la stessa patogenicità
 
Omicron ha origine dai topi, nuove varianti preoccupanti

Lo studio

«Le ipotesi sull'origine di Omicron sono molte, ma le evidenze sperimentali sono ancora scarse», hanno commentato gli autori della ricerca, che hanno cercato di ricostruire la possibile origine della variante studiando la corrispondenza tra la struttura di una porzione della proteina Spike di Omicron (il cosiddetto receptor-binding domain o RBD) con quella dei recettori ACE sia umani sia di topo. Le due componenti (quella del virus e quella dell’ospite) agiscono come un meccanismo chiave-serratura; studiarne la complementarietà «è tra i migliori sistemi per capire l’evoluzione del coronavirus», scrivono i ricercatori.

Concentrandosi su quattro mutazioni tipiche di Omicron il team ha scoperto che una di esse (N501Y) è il frutto dell’adattamento alla struttura del recettore ACE sia umano sia di topo. Le altre tre (Q493R, Q498R, Y505H) sono invece il frutto dell’adattamento solo nel topo. Per il team, sulla base di questi dati, l’ipotesi più probabile sull'origine di Omicron è che «una variante di SarsCov2 contenente la mutazione N501Y potrebbe essere stata trasmessa da una specie umana (o da un’altra specie animale) ai topi». A quel punto, la nuova variante si è diffusa nei roditori dove «si sono evolute mutazioni di RBM specifiche del topo (come Q493R, Q498R e Y505N)». Infine, dai topi, la variante è tornata all’uomo, diventando in meno di un anno la responsabile della quasi totalità dei casi di Covid-19 nel mondo.
 
Ema: 'Cerberus sfugge a monoclonali, impegno per nuovi anticorpi'

"Vi sono forti preoccupazioni sul fatto che le nuove sottovarianti emergenti di Omicron, come BQ.1.1", cioè la sottovariante Cerberus in ascesa in Europa, "stanno sfuggendo alla neutralizzazione da parte degli anticorpi monoclonali disponibili contro Covid-19. Esamineremo tutti i dati disponibili per emettere nuove raccomandazioni agli operatori sanitari". A ribadire la perdita di queste armi terapeutiche contro Sars-CoV-2 è stato Marco Cavaleri, responsabile della strategia per le minacce sanitarie e i vaccini dell'Agenzia europea del farmaco Ema, che durante il periodico briefing con i media ha evidenziato anche l'impegno in corso per lo sviluppo di nuovi anticorpi.
"Allo stesso tempo - ha spiegato - stiamo discutendo con gli sviluppatori per far avanzare anticorpi monoclonali di nuova generazione il più rapidamente possibile, sulla base di un design innovativo di studio clinico. Il tema sarà discusso in un incontro con la statunitense Food and Drug Administration", Fda, "ed esperti internazionali a dicembre".
 
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