Torniamo al Risk Management

  • Creatore Discussione Kanizsa
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K

Kanizsa

Guest
Vediamo, se possibile, di poter rianimare questa sezione.
Mi hanno fatto pervenire vari files Excel di modellli di risk management.
C'e' qualcuno che ne vorrebbe ricevere uno in particolare tra questi sottoelencati ?

ADF
adjusted mtm
covariance var
eingenvalues and eigenvectors
Engle-Granger
historical var
implied volatility
monte carlo var
moving average
normal mixture estimation
normal mixture option pricing
normal mixture VaR
pca
riskdecomposition
seed
 
Scritto da Kanizsa
Vediamo, se possibile, di poter rianimare questa sezione.
Mi hanno fatto pervenire vari files Excel di modellli di risk management.
C'e' qualcuno che ne vorrebbe ricevere uno in particolare tra questi sottoelencati ?

ADF
adjusted mtm
covariance var
eingenvalues and eigenvectors
Engle-Granger
historical var
implied volatility
monte carlo var
moving average
normal mixture estimation
normal mixture option pricing
normal mixture VaR
pca
riskdecomposition
seed

Covariance var.
Tks.
 
che ne dici di metterli tutti sul fol aprendo discussioni in merito?
 
Scritto da Kanizsa
Vediamo, se possibile, di poter rianimare questa sezione.
Mi hanno fatto pervenire vari files Excel di modellli di risk management.
C'e' qualcuno che ne vorrebbe ricevere uno in particolare tra questi sottoelencati ?

ADF
adjusted mtm
covariance var
eingenvalues and eigenvectors
Engle-Granger
historical var
implied volatility
monte carlo var
moving average
normal mixture estimation
normal mixture option pricing
normal mixture VaR
pca
riskdecomposition
seed
Non li conosco perchè mi sto avvicinando adesso al risk management, dove posso conoscere meglio questi modelli?
Ti ringrazio per la tua preziosa collaborazione ciao.
 
Il Risk Management e' una cosa seria.

Il Risk Management e' una cosa seria.
Non e' una banalizzazione come avviene nell'ultimo libro uscito che presto andrà a ruba tra i daytraders. Un amico che l’ ha letto velocemente ha trovato che l'astuto scrittore ha volto a suo favore la “teoria delle fluttuazioni statistiche” fino ad affermare di poter vincere con le medie mobili a giochi iniqui come la roulette ed il lotto oltre che naturalmente in borsa.
Anche coloro che credono nei ritardi non avrebbero torto ed anzi alla roulette converrebbe giocare al raddoppio sul rosso già dopo aver visto l’ uscita di 6 neri.
Il fatto è che il blasonato scrittore basa le sue affermazioni su poche simulazioni fatte col generatore di numeri pseudo casuali di Excel. Inutile sottolineare che tale generatore è utile solo per semplici applicazioni e presentazioni tipo aziendale e non certamente per problemi scientifici. Anche i generatori presenti nei vari linguaggi ( es. VB ) sono imperfetti in quanto non soddisfano i test statistici ed hanno un ciclo che si ripete.
Per simulazioni serie è necessario invece usare l’ algoritmo di Park & Miller.

Inoltre lo scrittore di risk management si dimostra anche un buon esperto di marketing ( dei suoi libri ) in quanto dice quello che il popolo dei borsini, ora del TOL e già un tempo parco buoi, vuole sentirsi dire: cioè ampia conferma ovviamente della bontà delle alchimie grafiche e numeriche dell’ AT. Non solo, ma adesso per chi non si accontentasse dei già numerosi gambling indicators esistenti, c’ è anche lo stocastico ed il macd fuzzy !

Invece questo e' quello che affermano gli statistici seri

“In repeated Monte Carlo simulations using the uniform random number generator in Excel, the user may notice that the probability integral transform for a normal variate actually yields fat-tailed densities; that is, the simulated densities have positive excess kurtosis.

This may be because the seeds for the random number generation follow some sort of pattern.

The VBA code in this workbook illustrates how the user may modify the Monte Carlo VaR workbook to set his/her own seed for the random number generation and thereby avoid the bias towards the extreme values.”
 

Allegati

  • test pseudocasualita.xls
    35 KB · Visite: 226
Questo richiamo era dovuto per sottolineare il fatto che non esiste metodo statistico per vincere al Casino' e che lo sforzo di interessarsi di risk management non puo' prescindere da questa ovvieta'.

Purtroppo questa sezione del forum ultimamente ha presentato molti interventi che sostenevano l'esatto contrario, cioe' che fosse possibile vincere al casino' con sistemi e sistemini vari.

A mio modesto avviso, questi interventi di libera espressione ed interpretazione di contenuti matematica perfettamente dimostrati ed accettati perlomeno dai tempi di Pitagora e Eratostene, hanno fatto allontanare molti dei potenziali relatori su delle discussioni sul risk management.

Prima di discutere di risk management allora diventa importante raggiungere un possibile accordo sulla incontestabilita' di alcuni assiomi di natura statistica ed essere persuasi che non esistono "sistemi vincenti" al casino'.
 
Scritto da Kanizsa
Questo richiamo era dovuto per sottolineare il fatto che non esiste metodo statistico per vincere al Casino' e che lo sforzo di interessarsi di risk management non puo' prescindere da questa ovvieta'.

Purtroppo questa sezione del forum ultimamente ha presentato molti interventi che sostenevano l'esatto contrario, cioe' che fosse possibile vincere al casino' con sistemi e sistemini vari.

A mio modesto avviso, questi interventi di libera espressione ed interpretazione di contenuti matematica perfettamente dimostrati ed accettati perlomeno dai tempi di Pitagora e Eratostene, hanno fatto allontanare molti dei potenziali relatori su delle discussioni sul risk management.

Prima di discutere di risk management allora diventa importante raggiungere un possibile accordo sulla incontestabilita' di alcuni assiomi di natura statistica ed essere persuasi che non esistono "sistemi vincenti" al casino'.

ciao Franco
uno di quelli che ha parlato di sistemi vincenti sono stato io,citando il mitico Garcia
sono anche sicuro di aver scritto:
soddisfatte le seguenti condizioni:
assenza di limite di puntata
congruo capitale iniziale

mea culpa se causa
ma un mea culpa credo tocchi anche a Te e al tuo modo di porti

cmq con stima e affetto
marco
 
Scritto da deltazero
ciao Franco
uno di quelli che ha parlato di sistemi vincenti sono stato io,citando il mitico Garcia
sono anche sicuro di aver scritto:
soddisfatte le seguenti condizioni:
assenza di limite di puntata
congruo capitale iniziale

mea culpa se causa
ma un mea culpa credo tocchi anche a Te e al tuo modo di porti

cmq con stima e affetto
marco

Beh, prima di continuare l'argomento risk management aspettiamo prima che molti finiscano la lettura del libro sul rischio, fresco fresco di stampa che cosi' brillantemente e' stato pubblicizzato anche da Atima e cosi' dopo che tutti saremo preparati sull'argomento, continueremo.

Marco, nel salutarti prima del necessario stacco, vorrei tanto lasciarti un messaggio positivo.
Ma non ce l'ho.
Sono la stessa cosa due messaggi negativi?
(Woody Allen)

Ciao, stammi bene! :)
 
Tutto opinabile!

Peccato :D:D:D che RENATO DI LORENZO ...sia anche il gestore che ha ottenuto le performance migliori (GPM America) di uno dei più importanti istituti di credito al mondo, negli anni 1999, 2000 e 2001 e forse anche quest'anno risulterà il migliore:):)


Atima
 
Scritto da Kanizsa
Questo richiamo era dovuto per sottolineare il fatto che non esiste metodo statistico per vincere al Casino' e che lo sforzo di interessarsi di risk management non puo' prescindere da questa ovvieta'.

Purtroppo questa sezione del forum ultimamente ha presentato molti interventi che sostenevano l'esatto contrario, cioe' che fosse possibile vincere al casino' con sistemi e sistemini vari.

A mio modesto avviso, questi interventi di libera espressione ed interpretazione di contenuti matematica perfettamente dimostrati ed accettati perlomeno dai tempi di Pitagora e Eratostene, hanno fatto allontanare molti dei potenziali relatori su delle discussioni sul risk management.

Prima di discutere di risk management allora diventa importante raggiungere un possibile accordo sulla incontestabilita' di alcuni assiomi di natura statistica ed essere persuasi che non esistono "sistemi vincenti" al casino'.

Kanitzsa credo che tu stia sbagliando, alla roulette c'è un soggetto che vince in modo sistematico e costante, proprio grazie a metodi statistici e a risk management, pur essendo assolutamente random l'uscita dei numeri sulla ruota.
Riflettici e vedrai che capirai di chi si tratta...

Ciao
 
Scritto da atima
Tutto opinabile!

Atima

Confesso che la piu' sciagurata idea che abbia mai avuto quest'anno e' stata quella di tentare di rianimare questa sezione, nella quale nessuno stava piu' scrivendo da diverso tempo ed era caduta nell'oblio.

Viviamo in un paese nel quale anche persone di notevole spessore culturale e profondi strumenti di indagine analitica di formazione matematica sono purtroppo ancora convinti che la statistica aiuti a migliorare le proprie prestazioni al casino', allo stesso modo con cui si crede che il risk management dell'investimento azionario e la sistemistica da casino' presentino stretta analogia ed eguale dignita' di trattamento.

Credo a questo punto di non aver piu' alcun interesse a continuare l'argomento risk management, allo stesso ed identico modo dei vari e molto piu' prestigiosi scriventi del sottoscritto, che inizialmente avevano guardato con interesse all'iniziativa, ma successivamente non hanno piu' ritenuto opportuno continuare a scrivere di risk management su questa sezione del forum.

Buona continuazione dei lavori sul risk management.
 
Cosa c'è da dire sul risk management che non sappiamo ancora ?

Gestire il rischio è facile , come tutte le cose del mondo del resto sono facili . Siamo noi a complicarle con ragionamenti assurdi.

Comunque per me al casinò vince sempre e solo il banco , e così anche sui mercati finanziari . Vincono sempre le banche.
 
Scritto da swaption
Cosa c'è da dire sul risk management che non sappiamo ancora ?

Gestire il rischio è facile , come tutte le cose del mondo del resto sono facili . Siamo noi a complicarle con ragionamenti assurdi.

Comunque per me al casinò vince sempre e solo il banco , e così anche sui mercati finanziari . Vincono sempre le banche.

Eh già, è il banco che vince (in borsa si direbbe: in the long run).
Daccordissimo sul fatto che complichiamo tutto, se molti di noi fossero chiamati a dirigere un casinò lo farebbero fallire a tutto vantaggio dei giocatori professionisti.
In borsa invece non sono daccordo con te. Il mercato è un soggetto passivo, per cui chi opera può impostare una strategia con speranza matematica positiva (bilanciando l'ammontare delle perdite e delle vincite).
A quel punto (come per il banco del casinò) è il money management a fare la differenza.
In borsa si può usare con profitto il risk management, al casinò esso serve solo ad allungare l'agonia.

Ciao
 
Gambler d'azzardo o gambler di borsa ?

Interessante per davvero questo thread sul trattamento del rischio.

Nel libro suggerito sopra mi pare di aver inteso che vengano suggerite delle strategie presunte ottimali sulla roulette, nell’ipotesi di confortare il pensiero magico di coloro che accomunano possibili strategie di risk management sull’equity al gioco d’azzardo.

Si e' sempre saputo del tentativo di applicare i piu’ svariati sortilegi della “sistemistica” del pensiero magico al mondo della roulette :legge del terzo, scarti, progressioni, martingale, piramidi, etc.

E’ bene per una volta in piu’ ricordare la dura realta’ del mondo fattuale rispetto al mondo magico della euristica di attivazione di immagini mentali distorte. Mentre molti sistemi con speranza matematica negativa permettono di fare piccoli profitti la maggior parte delle volte, prima o dopo (“in the long run”, la citazione e' di Panurgo ma la primogenitura e' del famoso prof. Ed Thorp, un gestore di patrimoni tra i piu' affermati negli USA) e’ garantita una gigantesca perdita, che annulla totalmente le vincite precedenti.

Il miglior risultato utile che possiamo recepire dalla statistica per i giochi sfavorevoli e’ dovuto all’applicazione del teorema dell’utilita’ attesa di John Von Neumann (1903-1957) Cosa dice, banalissimamente ?

Dice che se si vuole massimizzare le chance di raggiungere un obiettivo prima di raggiungere la garanzia di perdita del capitale alla roulette, si dovrebbe usare la strategia del gioco pesante, cio’ che Ed Thorp ha chiamato “bold play”. Il gioco pesante non dovrebbe permettere che il casino’ vi spenni durante, appunto, “the long run”, cioe’ un poco alla volta, ma dovrebbe mirare a massimizzare l’utilita’ attesa cercando di raggiungere il tuo obiettivo il piu’ presto possibile.

Thorp fa questo esempio seguente, che e' esemplare.

Assumendo l’assioma che non sia possibile predire dove finira’ la pallina (in realta’ poi Thorp scrisse un libro sulla predizione alla roulette basata su modelli fisici, ma lasciamo perdere …:) bisognerebbe scommettere su un solo “pieno”, ipotesi che possa permettere, in caso di vittoria, di raggiungere un livello di ricchezza tale dal quale ripartire, per poter raggiungere l’obiettivo prefissato in uno o piu’ colpi successivi.

Se facciamo l’esempio di uno entra al casino con in tasca 10 Euro e vuole raggiungere un obiettivo di 1000, allora la scommessa ottimale e’ giocare in un solo colpo tutti i suoi 10 Euro su un numero.
Nel caso esca, avra’ 360 Euro. A questo punto l’applicazione del teorema di V.N. porta a giocare alla puntata successiva 19 Euro, che porta in caso di una ripetizione del numero, all’obiettivo di 1008 Euro in due colpi, mentre porta ad avere 342 Euro in caso di uscita di un numero diverso.

A questo punto la strategia razionale diventa quella mirata a giocare il piu’ piccolo importo possibile, per vincere l’obiettivo di 1.000, e questo lo potrete fare al massimo per 17 colpi prima di esaurire il capitale.

capitale giocata vincita perdita

1 10 10 360 0
2 360 18 648 342 1008
3 342 19 684 323 1026
4 323 19 684 304 1007
5 304 20 720 284 1024
6 284 20 720 264 1004
7 264 21 756 243 1020
8 243 22 792 221 1035
9 221 22 792 199 1013
10 199 23 828 176 1027
11 176 23 828 153 1004
12 153 24 864 129 1017
13 129 25 900 104 1029
14 104 25 900 79 1004
15 79 26 936 53 1015
16 53 27 972 26 1025
17 26 26 936 0 962

Come avrete capito, nessun giocatore di casino’ gioca in modo razionale e non c'e' da dubitare che accada altrettanto sui mercati finanziari che piu' si avvicinano all'azzardo, cioe' quelli che riguardano la previsione dei futures.

Potrei chiudere qui, altrimenti la vs. attenzione decade bruscamente, come il capitale nell’esempio sopra .. , ma voglio farvi male con la seguente conclusione brutale :)

Ritenendo che vi sia ovviamente gia’ nota la corrispondenza alla roulette tra margine medio e prob. di vincita alla roulette (che e’ un 1/37, ovviamente) ricordo gli studi matematici del prof. Thorpe riguardo il parallelismo tra black jack e futures finanziari: dovrebbero certamente far riflettere piu’ d’un giocatore d’azzardo sui derivati sulle sue reali possibilita' di successo.

Black Jack: speranza negativa media per il giocatore 1,5 % di margine, probab. di vincita tipica 45-55 %

Futures finanziari: speranza negativa media per il giocatore 10 % (eh eh.. speranza sfavorevole, dovuta alla stocasticita’ negativa dello slippage, oltre allo spread a favore del MM e last, but not least le commissioni ..) prob. di vincita tipica 2-98 %.

L'autore del libro certamente conoscera' questi dati empirici sulle prob. di successo del gambler, ma poi, alla stesura delle bozze, deve essersene certamente dimenticato di inserirli ... :)
 
Re: Gambler d'azzardo o gambler di borsa ?

Scritto da Von Neuman

.....
.....
.....

Futures finanziari: speranza negativa media per il giocatore 10 % (eh eh.. speranza sfavorevole, dovuta alla stocasticita’ negativa dello slippage, oltre allo spread a favore del MM e last, but not least le commissioni ..) prob. di vincita tipica 2-98 %.

L'autore del libro certamente conoscera' questi dati empirici sulle prob. di successo del gambler, ma poi, alla stesura delle bozze, deve essersene certamente dimenticato di inserirli ... :)


ben scritto e chiaro il tuo post Von Neumann. Solamente
un passaggio, quello qui sopra riportato non ho compreso
interamente. Ossia per quale motivo l'intervallo di vincita
tipico è così ampio per i future?
Si va dal 2% (perdita "quasi certa") fino al 98% ("vincita quasi
certa"). Potresti chiarire il motivo di questa notevole e peculiare
caratteristica del future?
Grazie.
 
Re: Re: Gambler d'azzardo o gambler di borsa ?

Scritto da bimbomix
ben scritto e chiaro il tuo post Von Neumann. Solamente
un passaggio, quello qui sopra riportato non ho compreso
interamente. Ossia per quale motivo l'intervallo di vincita
tipico è così ampio per i future?
Si va dal 2% (perdita "quasi certa") fino al 98% ("vincita quasi
certa"). Potresti chiarire il motivo di questa notevole e peculiare
caratteristica del future?
Grazie.

Perche' e' proprio cosi'.
Parola di Ed Thorpe, un leggendario matematico gestore di fondi (rendimenti positivi ininterrotti per 15 anni del 15, 9 % all'anno, con bassissimi sigma) che non ha mai fatto saltare i tavoli del casino', come qualcuno spererebbe, pero' in compenso ha reso necessario cambiare le regole del black jack introducendone di nuove per porre riparo alle inefficienze che il professor Thorp era riuscito a scoprire.
 
Re: Gambler d'azzardo o gambler di borsa ?

Scritto da Von Neuman
Interessante per davvero questo thread sul trattamento del rischio.

Nel libro suggerito sopra mi pare di aver inteso che vengano suggerite delle strategie presunte ottimali sulla roulette, nell’ipotesi di confortare il pensiero magico di coloro che accomunano possibili strategie di risk management sull’equity al gioco d’azzardo.

Si e' sempre saputo del tentativo di applicare i piu’ svariati sortilegi della “sistemistica” del pensiero magico al mondo della roulette :legge del terzo, scarti, progressioni, martingale, piramidi, etc.

E’ bene per una volta in piu’ ricordare la dura realta’ del mondo fattuale rispetto al mondo magico della euristica di attivazione di immagini mentali distorte. Mentre molti sistemi con speranza matematica negativa permettono di fare piccoli profitti la maggior parte delle volte, prima o dopo (“in the long run”, la citazione e' di Panurgo ma la primogenitura e' del famoso prof. Ed Thorp, un gestore di patrimoni tra i piu' affermati negli USA) e’ garantita una gigantesca perdita, che annulla totalmente le vincite precedenti.

Il miglior risultato utile che possiamo recepire dalla statistica per i giochi sfavorevoli e’ dovuto all’applicazione del teorema dell’utilita’ attesa di John Von Neumann (1903-1957) Cosa dice, banalissimamente ?

Dice che se si vuole massimizzare le chance di raggiungere un obiettivo prima di raggiungere la garanzia di perdita del capitale alla roulette, si dovrebbe usare la strategia del gioco pesante, cio’ che Ed Thorp ha chiamato “bold play”. Il gioco pesante non dovrebbe permettere che il casino’ vi spenni durante, appunto, “the long run”, cioe’ un poco alla volta, ma dovrebbe mirare a massimizzare l’utilita’ attesa cercando di raggiungere il tuo obiettivo il piu’ presto possibile.

Thorp fa questo esempio seguente, che e' esemplare.

Assumendo l’assioma che non sia possibile predire dove finira’ la pallina (in realta’ poi Thorp scrisse un libro sulla predizione alla roulette basata su modelli fisici, ma lasciamo perdere …:) bisognerebbe scommettere su un solo “pieno”, ipotesi che possa permettere, in caso di vittoria, di raggiungere un livello di ricchezza tale dal quale ripartire, per poter raggiungere l’obiettivo prefissato in uno o piu’ colpi successivi.

Se facciamo l’esempio di uno entra al casino con in tasca 10 Euro e vuole raggiungere un obiettivo di 1000, allora la scommessa ottimale e’ giocare in un solo colpo tutti i suoi 10 Euro su un numero.
Nel caso esca, avra’ 360 Euro. A questo punto l’applicazione del teorema di V.N. porta a giocare alla puntata successiva 19 Euro, che porta in caso di una ripetizione del numero, all’obiettivo di 1008 Euro in due colpi, mentre porta ad avere 342 Euro in caso di uscita di un numero diverso.

A questo punto la strategia razionale diventa quella mirata a giocare il piu’ piccolo importo possibile, per vincere l’obiettivo di 1.000, e questo lo potrete fare al massimo per 17 colpi prima di esaurire il capitale.

capitale giocata vincita perdita

1 10 10 360 0
2 360 18 648 342 1008
3 342 19 684 323 1026
4 323 19 684 304 1007
5 304 20 720 284 1024
6 284 20 720 264 1004
7 264 21 756 243 1020
8 243 22 792 221 1035
9 221 22 792 199 1013
10 199 23 828 176 1027
11 176 23 828 153 1004
12 153 24 864 129 1017
13 129 25 900 104 1029
14 104 25 900 79 1004
15 79 26 936 53 1015
16 53 27 972 26 1025
17 26 26 936 0 962

Come avrete capito, nessun giocatore di casino’ gioca in modo razionale e non c'e' da dubitare che accada altrettanto sui mercati finanziari che piu' si avvicinano all'azzardo, cioe' quelli che riguardano la previsione dei futures.

Potrei chiudere qui, altrimenti la vs. attenzione decade bruscamente, come il capitale nell’esempio sopra .. , ma voglio farvi male con la seguente conclusione brutale :)

Ritenendo che vi sia ovviamente gia’ nota la corrispondenza alla roulette tra margine medio e prob. di vincita alla roulette (che e’ un 1/37, ovviamente) ricordo gli studi matematici del prof. Thorpe riguardo il parallelismo tra black jack e futures finanziari: dovrebbero certamente far riflettere piu’ d’un giocatore d’azzardo sui derivati sulle sue reali possibilita' di successo.

Black Jack: speranza negativa media per il giocatore 1,5 % di margine, probab. di vincita tipica 45-55 %

Futures finanziari: speranza negativa media per il giocatore 10 % (eh eh.. speranza sfavorevole, dovuta alla stocasticita’ negativa dello slippage, oltre allo spread a favore del MM e last, but not least le commissioni ..) prob. di vincita tipica 2-98 %.

L'autore del libro certamente conoscera' questi dati empirici sulle prob. di successo del gambler, ma poi, alla stesura delle bozze, deve essersene certamente dimenticato di inserirli ... :)

Von Neumann è la casa da gioco che vince alla lunga (mi pareva di averlo detto chiaramente...), poiché ha impostato un gioco con aspettativa positiva (l'ho già scritto nel forum di AT, ma lo ripeto). Roulette americana con un solo zero: la vincita puntando su un numero è pagata 35 volte la posta, quindi la casa ha una aspettativa di vincere alla lunga ( e i giocatori di perdere...): (36/37*1)-(1/37*35)=0.027027027..., alle chance semplici (rosso-nero, pari-dispari), la casa paga il doppio della posta (punto 1 dollaro vinco 1 dollaro o perdo 1 dollaro), quindi: (19/37*1)-(18/37*1)=0.027027027. Questo significa che alla lunga vince 2.7 centesimi di dollaro ogni dollaro giocato (il 2.7%).

Questo discorso vale solo in parte per il trading ed è del tutto sbagliato quanto scrivi:
Scritto da Von Neuman

Futures finanziari: speranza negativa media per il giocatore 10 % (eh eh.. speranza sfavorevole, dovuta alla stocasticita’ negativa dello slippage, oltre allo spread a favore del MM e last, but not least le commissioni ..) prob. di vincita tipica 2-98 %.

Da dove la ricavi? Quasi tutti gli investitori e speculatori non considerano i futures e le azioni un gioco probabilistico, considerano piuttosto il successo di un sistema o metodologia dovuto alla bravura, un po' come considerano un campione di formula uno essere più bravo degli altri.
Sarebbe possibile calcolare l'apettativa matematica di vittoria del prossimo gran premio di Shumacher (si scrive così?), calcolando i risultati passati? Non avrebbe nessun senso...

Ciao
 
Re: Re: Gambler d'azzardo o gambler di borsa ?

Scritto da Panurgo

Questo discorso vale solo in parte per il trading ed è del tutto sbagliato quanto scrivi:
.......


"Del tutto sbagliato ? "

Cosa e' sbagliato del tutto?


Scritto da Panurgo

Da dove la ricavi? Ciao

Ho gia' risposto sopra al precedente interlocutore che la fonte di questi dati e' il prof. Ed Thorpe, apparsi quest'anno su una importante rivista di finanza quantitativa anglosassone alla quale il mio dipartimento e' abbonato.

Ma hai letto attentamente cio' che ho scritto riguardo all'effetto stocastico negativo dello slippage, commissioni e spread a favore del market maker, che inducono gli esperti di statistica a dichiararsi verso la maggior equita' del black jack rispetto ai futures ?
 
Re: Re: Re: Gambler d'azzardo o gambler di borsa ?

Scritto da Von Neuman
"Del tutto sbagliato ? "

Cosa e' sbagliato del tutto?




Ho gia' risposto sopra al precedente interlocutore che la fonte di questi dati e' il prof. Ed Thorpe, apparsi quest'anno su una importante rivista di finanza quantitativa anglosassone alla quale il mio dipartimento e' abbonato.

Ma hai letto attentamente cio' che ho scritto riguardo all'effetto stocastico negativo dello slippage, commissioni e spread a favore del market maker, che inducono gli esperti di statistica a dichiararsi verso la maggior equita' del black jack rispetto ai futures ?


Ho letto e non ha gran che senso. Il market maker sui futures non c'è e lo slippage sui futures è minore rispetto alle azioni, io lavoro sul Dax Fut. e pago di commissioni poco più di 2$ ad eseguito (meno che sull'azionario benché a commissione fissa).

Calcolando il rischio come la frazione di capitale che si è disposti a perdere per singolo trade, perdere il 2% col fib o con tim è indifferente.
Preferisco i futures proprio per il basso slippage, basse commissioni e naturalmente l'effetto leva.

Ciao
Panurgo
 
Re: Re: Gambler d'azzardo o gambler di borsa ?

Scritto da Panurgo
Quasi tutti gli investitori e speculatori non considerano i futures e le azioni un gioco probabilistico, considerano piuttosto il successo di un sistema o metodologia dovuto alla bravura, un po' come considerano un campione di formula uno essere più bravo degli altri.

Ciao

Sebbene conosca vari investitori, purtroppo non conosco molti tra gli speculatori sul future, ma non ho difficolta' a credere come tu scrivi che sia molto radicata l’ipotesi che un bravo previsore possa sovraperformare indifferentemente i mercati, spaziando dai CW alle commodities, per finire ai futures, prescindendo dall’ipotesi di efficienza dei mercati.

Non voglio soffermarmi su un compito che va al di la’ delle nostre misere capacita’ cioe’ quello di indagare gli aspetti sostanziali e le cause costituive delle inefficienze di tutti i differenti mercati, possiamo pero’, almeno in prima istanza, indagare facilmente se esistano delle sacche di inefficienza sui futures con gli appositi test.
Questi ci dicono che esistono sacche di inefficienza sui futures, ma sono pattern di memoria molto flebili

Ad esempio la memoria contenuti nell’analisi dei rendimenti contingui puo’ spiegare in un intervallo che va dal 3% al max 7% il comportamento del future nostrano e questo non rende affatto conveniente l’opportunita’ di trarne profitto, visto che le strategie applicabili hanno, come abbiamo letto, un costo complessivo molto elevato, che si aggira sul 10%.

Quanto al fatto se si può vincere ad un gioco iniquo come la roulette, la risposta è sì se si riesce ad individuare un eventuale bias ( inclinazione, difetto ) della macchina e quindi sfruttando una inefficienza come accade talvolta anche nei mercati finanziari quando si restringe il frame.

Esempio, i dati a 5 minuti, oltre ad essere molto meno conosciuti, usati ed esaminati, presentano maggiori vantaggi rispetto a quelli giornalieri, non solo per numero di trades postivi e di draw down a causa di maggiore evidenza di correlazioni seriali, ma soprattutto questo vantaggio si traduce in minore rischiosità rispetto al futures.

Per spiegare meglio la convenienza sarebbe però necessario partire da lontano e parlare della maggiore difficoltà ( se non addirittura impossibilità ) della previsione finanziaria a lungo termine rispetto a quella a breve e brevissimo termine . .

Ma parlare di forescasting ci spingerebbe troppo lontano dal tema del risk management, particolare di questa sezione ….
:)
Ciao

P.S. Tante cose che si imparano leggendo questo forum...
ad esempio, che sui futures non ci sono market maker...
Interessante!
 
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