"Tourbillon" - Cogito... Ergo Sum! 😜

Amarcord… "L' unico vero realista è il visionario"

Per prima cosa un doveroso omaggio ad uno tra i più grandi registi della storia del cinema, Federico Fellini… che ha saputo continuare la tradizione del Neorealismo italiano… ha liberato dalla razionalità le tre manifestazioni classiche del pensiero umano, l’opinione, la memoria e la fantasia e ha inventato un suo universo fantastico, in cui i ricordi autobiografici si uniscono ad un mondo fatto di sogni. :)

“Ho sempre vinto l’invidia, la vigliaccheria e la malvagità...
coprendole di maestosa invisibilità e di appariscente indifferenza”. - Federico Fellini :bow:


Amarcord… perché bisognerebbe ricordarsi ogni tanto, ricordarsi in tutti i sensi, del bene e del male… OK!

https://www.mymovies.it/film/1973/amarcord/trailer/

- Teddy Ruxpin: Questo orsetto anni ’80 è stato uno dei primi giocattoli animati: con un mangianastri interno riusciva a parlare! -

- Il primo Walkman: Sony! -

- La macchina fotografica Polaroid -

-Vecchi mobili e suppellettili IKEA -


- Diabolik: Il primo albo era intitolato “Il re del terrore” :eekk:

- L’Apple Lisa: uno dei primi computer marcati Apple. I collezionisti di oggetti tecnologici oggi pagherebbero tantissimo per portare a casa un esemplare funzionante: il suo valore di vendita? Oltre i 9000€... :eek:

- Il primo Apple iPhone 1: è’ stato lo smartphone che ha rivoluzionato il settore della telefonia!! :flower:


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La “tabaccaia”… tutto il “peso”, la sofferenza dell’amore… 😄 CIAO! ;) :bimbo:

https://video.repubblica.it/dossier/venezia-72/a-venezia-amarcord-restaurato-la-clip-della-tabaccaia/210913/210061

 
Punti di vista… (2)


Se cambi il modo di vedere le cose,

le cose che vedi cambiano. :yes: – W. Dyer

Un giorno qualcuno mi mostrò un bicchiere di vino riempito a metà e mi chiese:
– “È mezzo pieno o mezzo vuoto?”
Io senza pensarci presi il bicchiere e bevvi il vino.

Fine del problema. :) – A. Jodorowsky


Verdure di stagione! Semplice, facile e conveniente… mettetevelo nella zucca! :p :)

Pulite la zucca privandola della buccia e dei semi e tagliatela a fettine di circa 1/2 cm di spessore. Molte volte nei supermercati la vendono già pronta da cucinare!

In una padella fate scaldare abbondante olio (meglio se extravergine d’oliva) e friggetevi le fette di zucca, rigirandole in modo da farle dorare da tutti e due i lati. 6 – 7 minuti circa.

Man mano che le fettine di zucca sono cotte, adagiatele su della carta assorbente e salatele. Subito in tavola!

Cotta e… pappata! ;)


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Ma alcuni uomini possono essere un'isola? Col cavolo! (“ini” di Bruxelles)

Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l’Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità.

E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te. ;) John Donne

Verdure di stagione! Semplice, facile e conveniente… :)

I “cavolini” o ”cavoletti” di Bruxelles al burro e parmigiano sono un contorno davvero semplice, ma estremamente buono. Questa ricetta prevede pochi ingredienti e la preparazione è davvero veloce e molto facile.

Lavare i cavoletti di Bruxelles in abbondante acqua per eliminare eventuali residui di terra, con un coltellino tagliare circa un millimetro alla base dei cavolini e togliere eventuali foglie esterne sciupate… se troppo grandi, tagliateli in due.

Portare a ebollizione una pentola con dell’acqua leggermente salata. Cuoceteli per circa 15 minuti per farli diventare teneri e per fargli perdere il loro sapore forte. Scolarli e tenerli in caldo.

Adesso abbiamo due alternative per condirli.

1: Mettere il burro in un pentolino e scaldare al minimo per farlo sciogliere. Condire i cavoletti messi sul piatto da portata versando sopra il burro fuso.
Aggiungere il Parmigiano grattugiato, una bella macinata di pepe, mescolare delicatamente e servire subito.

2: Mettere il burro in una padella sul fornello e quando si sarà sciolto aggiungere i cavoletti di Bruxelles e farli rosolare e insaporire a fiamma moderata per alcuni minuti.
Aggiungere il Parmigiano grattugiato e il pepe. Piatto di portata e servite.

In entrambi i casi otterrete un contorno squisito: cotti e… pappati! ;)

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Meglio essere una pecora bianca o la pecora nera? ⁉️

Quante volte ci è successo di sentirci soli, abbandonati, di non capire le persone che ci circondano e il senso della nostra esistenza. Per descrivere queste sensazioni, John Donne si è avvalso di un’immagine, di una metafora efficace: la visione di un’isola in mezzo al mare. Un’isola che, per sua stessa natura, è destinata a rimanere sola come una monade (nel senso di un'entità unitaria, semplice ed indivisibile) scollegata dal resto del mondo. Ma è qui che il poeta ci spalanca un’altra visione, altrettanto suggestiva: “Ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto”. Questi versi ci invitano a cogliere la nostra vita come parte di una dimensione più grande, a cui apparteniamo. Quello di John Donne è un invito a sentirci parte del tutto, ma anche a essere empatici, a sentire il dolore degli altri come parte della nostra stessa sofferenza. :)

Non aver paura di essere diverso, abbi paura soprattutto di essere come tutti gli altri. 👍

Ogni tanto vi piacerebbe gustarvi una bella bistecca alla fiorentina ma il prezzo (anche più di 20 euro al Kg) vi fa arrendere?
Non rinunciate al piacere della carne! :D

Quelli che rinunciano sono più numerosi di quelli che falliscono. (Henry Ford)


Bistecche di suino nella costola (gustose) o nel filetto (tenere)

Il filetto di maiale è un secondo piatto perfetto per le vostre cene speciali, con pochi accorgimenti e sapienti abbinamenti otterrete una pietanza saporita.

Per chi ama la praticità, cucinato in padella è la soluzione ideale! Otterrete una pietanza ricca e deliziosa: dorate braciole accompagnate magari da gustose patatine… :) Il risultato non vi deluderà!

Cotta e... pappata! ;)


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Laddove tutti pensano allo stesso modo,

nessuno pensa un gran che. !;) – Walter Lippmann

Illusioni

Ci illudono che esista una perfezione intrinseca nelle cose,

che esista un corpo perfetto,

un amore perfetto,

un compagno perfetto,

un figlio perfetto,

un sorriso perfetto,

una gioia perfetta.

Distogliendoci così dal vedere che ciò che c’è di più perfetto al mondo

sono le nostre diversità,

i nostri gusti,

il desiderio di migliorare,

l’imperfezione.

Sì, la perfezione reale è il nostro essere imperfetti e per questo assolutamente meravigliosi.

Esseri da scoprire,

eventi da creare,

attimi da vivere.

– S. Littleword



Car - bo - na - ra

Dove sono nati gli spaghetti alla Carbonara? Nel Vicolo della Scrofa a Roma… in una trattoria di questa strada, sembra nel 1944. La storia più attendibile su questo primo piatto, infatti, racconta l'incontro tra gli ingredienti a disposizione dei soldati americani e la fantasia di un cuoco romano. Il risultato fu questo: uova, bacon (poi guanciale) e formaggio. La ricetta si è evoluta ed oggi la possiamo gustare, in tutta Italia e anche all'estero, nelle varie versioni: con o senza pepe, con un tuorlo per persona o l'aggiunta di almeno un uovo intero, con guanciale o pancetta (come in Toscana)

Pronta in pochi minuti, semplice ma…”ricca”


Spaghetti 320 g Guanciale 150 g

Tuorli (di uova medie) 4 Pecorino romano 100 g

Sale e pepe nero q.b.


  • Mettete sul fuoco una pentola con acqua salata.
    Nel frattempo eliminate la cotenna dal guanciale e tagliatelo a striscioline spesse circa 1 cm.
  • Versate i pezzetti in una padella antiaderente e rosolateli per circa 10 minuti a fiamma media fin quando non saranno belli croccanti. Attenzione a non bruciarli!
  • Nel frattempo cuocete gli spaghetti al dente.
  • Versate i tuorli in una ciotola.
  • Aggiungete il Pecorino e insaporite con il pepe nero e pochissimo sale (anche no) Amalgamate il tutto!
  • Consiglio: non buttate gli albumi: si possono utilizzare per una frittatina.
    Scolate la pasta al dente e versatela direttamente nella padella con il guanciale. Fatela saltare brevemente per insaporirla. Conservate un po’ di acqua per dopo.
  • Fuori dal fuoco (mi raccomando!), aggiungere il composto di uova e pecorino romano. Amalgamare velocemente.
    Per renderla ben cremosa potete anche aggiungere un poco, ma poco, d’acqua di cottura della pasta.
    Servire subito gli spaghetti alla carbonara belli caldi spolverati con il pecorino avanzato e un pizzico di pepe macinato
  • .Cotti e… pappati! !;)


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Sara, ti ricorda nulla questa canzoncina'?!?... 😄 Buon Natale! :)

 
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Lentamente muore


La poesia è di Martha Medeiros, giornalista e scrittrice brasiliana, da anni passa come una catena di sant'Antonio dalle caselle di posta elettronica ai blog. Con lo sbaglio che sia di Neruda (!) Con una ricerca su Google troverete migliaia di risultati per le parole Neruda e "lentamente muore", ma solo pochi siti segnalano l'errore!! :eek:


L’autrice fa notare come ogni giorno si può morire dentro quando non si cambia mai la propria idea, quando non si pensa con la propria testa, quando si diventa schiavi delle abitudini. Muore chi passa tutto il giorno davanti la tv, che lo rincoglionisce sì, ma proprio per bene!!

Interiormente muore chi non vive le sue passioni, chi non prende mai dei rischi e non vive una vita in cui si riconosce. Chi si lamenta continuamente con un’ energia negativa che gli impedirà di vedere il mondo per come è realmente: bellissimo e perfetto così com’è.

Basta conformarci a ciò che la società vuole! Se hai dei sogni, progetti e idee che vuoi fare e realizzare nella tua vita e che probabilmente hai messo da parte, è arrivato il momento di tirarli fuori!!

Comincia subito a cercare il tuo sogno, non rimandare perché i sogni nella vita sono tutto. Non importa se sei giovane o hai 99 anni. Se la Vita ti dona un sogno è perché lo puoi realizzare. Questo non vuol dire che sarà facile ma che puoi realizzarlo.
Bisogna trasformare i sogni in obiettivi e fare di tutto per raggiungerli. Devi fare tutto ciò che puoi per riuscire a trasformare il tuo sogno in realtà. :-)

L’unica cosa a cui non c’è rimedio è la morte ma anche chi non vive muore. La morte non è solo una condizione statica, ma è uno “stato sospeso”. Non è necessario che il cuore sia fermo per morire, basta non vivere e si è morti, ed è questo che si evince dalla poesia di Medeiros.
“Vita“ è felicità, emozioni, empatia, sensazioni, amicizia, amori, incontri, scoprire cose nuove… Chi non vive, lentamente muore.



Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e non cambia colore dei vestiti,
chi non parla e chi non conosce.

Lentamente muore chi evita una passione,
chi preferisce nero su bianco e i puntini sulle “i”
piuttosto che una serie di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge e chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che esser vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicità... :-)


La felicità dei bambini ha uno spirito diverso rispetto a quella degli adulti, perché non è contaminata da pensieri negativi, problemi relativi ai soldi o agli averi, dolori dovuti alla malattia, fatiche quotidiane o grosse domande esistenziali. I bambini sono felici e basta, senza chiedersi il perché della loro gioia… anche nelle piccole cose. Sono molto più felici rispetto agli adulti, sorridono sempre e con la loro spensieratezza riescono a trasmettere allegria all’intera famiglia.
Ricordate:

  • Il bambino è gioia, verità e felicità, solo con lui potrai completare la tua vita.
  • Sorprendi e rendi felice il tuo bambino perché solo così lo sarai anche tu.
  • I bambini hanno il potere di trasmettere felicità a chiunque li guardi!

Oggi, facciamoli quindi tutti contenti. Tutti (i bimbi… e non solo!) che, letteralmente, potrebbero anche impazzire per questo piatto semplice ma gustosissimo, facile, veloce da preparare e neanche… costoso!

In genere le ali di pollo non vengono troppo considerate ed invece sono ottime da sgranocchiare!

E ricordate! Quando comprate il pollo, o le uova, non vi accontentate della scritta “allevato a terra”... esigete il “bio”! !;)


Ali di pollo fritte

Lavatele, anche se di solito al Supermercato sono già pronte e pulite.
  • Mettetele in una teglia con salvia e rosmarino tritati… aggiungete anche sale e pepe
  • Lasciate riposare le ali di pollo per un quarto d’ora.
  • Aggiungete un po’ di farina e mescolate.
  • Fate riscaldare l’olio in una padella, appena caldo aggiungete le ali di pollo e lasciatele cuocere a fiamma media per circa quindici minuti.
  • Giratele solo quando sono ben dorate e lasciatele cuocere dall’altro lato per altri quindici minuti o comunque fino a doratura: devono risultare belle croccanti!
  • A cottura ultimata usate la carta assorbente. Servitele calde o tiepide.

Ali di pollo al forno

Se non vi gustano le ali di pollo unte e fritte, potete farle anche al forno… sempre croccanti!

  • Lavatele e spalmatele con dell'olio: questo permetterà al pane grattugiato di aderire bene alle ali di pollo.
  • In un piatto con il pane grattugiato, aggiungete le spezie (salvia, aglio in polvere, rosmarino) o usate quelle già pronte, per arrosti. Potete anche salarle se le spezie non contengono sale. Mescolate
  • Una volta che sono ben impanate, ponetele nella “ghiotta” o “leccarda” (quel recipiente metallico che si mette nel forno) ed infornate per circa 30 minuti.
  • A fine cottura sfornate le vostre ali di pollo al forno e servitele ancora calde Potete accompagnarle anche con insalata o, meglio, con delle patatine fritte o al forno: che bontà! :-)

Cotte e… pappate! !;) (Grazie Tina! :bow:)

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“L’unico vero realista è il visionario” (ancora un omaggio a Federico Fellini) :-)


Tra purezza e decadimento (tutto il senso della vita) :yes:



Fellini, la sua grandezza ha segnato il nostro secolo ed è entrato di diritto nella storia del cinema. La sua fantasia ha invaso la nostra, ha pervaso la nostra immaginazione di figure e atmosfere poetiche e ossessionanti, indelebili nella nostra mente.

La sua carriera è stata brillante e quasi esagerata quanto la sua personalità: inizia ad essere riconosciuto negli anni Cinquanta con I Vitelloni, premiato a Venezia nel 53, Influenzato dal Neorealismo ben presto si posiziona, come altri grandissimi autori, in una “atmosfera” tutta sua, tra cinema moderno e allo stesso tempo a se stante, per via del suo stile a dir poco personalissimo.

La modernità di Fellini consiste probabilmente nella consapevolezza del suo cinema di vivere nella finzione, nella “grandiosità”… ma sempre in modo quanto mai innocente, vivo, mai artificiale: egli rappresenta il lato irrazionale del modernismo, la sua faccia più fantasiosa, emozionale e folle.

Infatti, i film di Fellini entrano in “relazione” con lo spettatore in maniera più emotiva che razionale o narrativa: più che dimostrare qualcosa, egli dichiara di volerlo semplicemente mostrare.

Il suo stile sfiora e mescola quindi realismo e magiche atmosfere, mentre i suoi vari temi sono spesso legati al grande topos ( Topos - Wikipedia ) della memoria e dell’autobiografia.
Questo leitmotiv vuole raccontare il senso di decadimento morale, a volte del marciume, corruzione della mondanità (pensiamo ad esempio a Fellini-Satyricon) che però ben incontra una poesia talmente esplicita da sfiorare un surrealismo nostalgico, soprattutto quando racconta dell’infanzia (ne abbiamo parlato per Amarcord).

Il Fellini più vivo è infatti quello raccontato attraverso i personaggi di Mastroianni, alter-ego del regista; quel Fellini che parla, dialogando intimamente con lo spettatore, delle sue ansie e angosce esistenziali, del ruolo dell’artista in Otto e mezzo e dei problemi psicologici e sentimentali nella Dolce Vita.

La ragazza pura e innocente (e qui si entra anche in una delle ossessioni del mio cervello che hanno segnato la mia vita… :rolleyes:) incontrata sulla spiaggia nel finale del film incarna un simbolo perennemente rincorso e mai raggiunto, proprio per via della continua compromissione di quella purezza, che però è “centrata” nell’atto artistico, almeno solo per un istante prima di perderla.

E così, per via della perdita della purezza, si finisce sempre nella frammentarietà dell’esistenza… :yes:


Il castagnaccio è un dolce tipico con farina di castagne, uvetta, pinoli, noci e rosmarino… a piacimento. Difficile stabilirne l'esatta origine. Essendo toscano, io conosco ovviamente il castagnaccio alla toscana, ma questa ricetta dovrebbe essere diffusa anche in Liguria, in Veneto, Piemonte, Lombardia... tutte regioni in cui apprezzano la castagna. Quello che accomuna tutte le varianti è l'origine contadina del castagnaccio: acqua, farina di castagne e rosmarino. Già nel '500 era molto conosciuto e apprezzato tanto che un padre agostiniano lo cita in un suo scritto. Sembra che l’ideatore del castagnaccio sia stato proprio un toscano, tale Pilade da Lucca. A partire dall’800 fu esportato nel resto d’Italia e proprio in questo periodo venne arricchito con uvetta, pinoli e rosmarino. Ogni famiglia ha la sua ricetta… io vi propongo la mia! OK!

Un po’ di uvetta, secondo me, ci vuole ma pinoli e noci anche no e poco rosmarino… per gustare al meglio la dolcezza e l’aroma della farina, dolce, delle castagne… OK!

  • Farina di castagne 500 g
  • Acqua 700 g
  • Pinoli 100 g
  • Rosmarino 1 rametto
  • Uvetta 80 g
  • Gherigli di noci 100 g
  • Olio extravergine d'oliva 40 g

  • Lavate l'uvetta e mettetela in ammollo per 10 minuti. Tagliate appena le noci e poi sfogliate il rosmarino fresco.
  • Mettete la farina di castagne in una ciotola e aggiungete l’acqua poco alla volta mescolando. Quando avrete ottenuto un composto liscio e omogeneo, aggiungete le noci tritate e i pinoli interi, avendo cura di tenerne da parte una piccola quantità che vi servirà dopo per cospargere la superficie del castagnaccio prima di infornarlo.
  • Strizzate e asciugate l'uvetta, quindi aggiungetela all’impasto, serbandone sempre un piccola quantità; mescolate bene.
  • Oliate una tortiera bassa tonda o anche di altra forma, di circa 30 cm e versate l'impasto livellandolo. Sulla superficie mettete i pinoli, le noci e l'uvetta avanzati, gli aghi di rosmarino, l'olio a filo e fate cuocere in forno preriscaldato a circa 200° per circa 30 minuti. Quando si sarà formata una crosticina e la frutta secca avrà preso un bel colore dorato, sfornate e lasciate raffreddare; a questo punto potete servire e gustare il castagnaccio alla toscana!

Cotto e… pappato! !;)

Una romantica leggenda narra che le foglioline di rosmarino utilizzate per profumare il castagnaccio fossero un potente elisir d'amore: il giovane che avesse mangiato il dolce offertogli da una ragazza, si sarebbe subito innamorato di lei e l'avrebbe chiesta in sposa… :flower:

Non lo vuoi un pezzo, Kendall?!? :eek::D:-)


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E questa chi sarebbe?!? :eek: La mia fidanzata?!?... 😄 :-)Buon Natale!!;)

 
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Buone Sante Feste Beniamino! Devo innanzitutto fare un mea culpa nei tuoi confronti, perchè nel tuo thread ho letto, senza dubbio!, il più bel post di Amaca, il più vero, quello copia-incollato dai tuoi sentimenti più profondi :yes::bow:ed io, allora, non ti ho dato un bollino verde meritatissimo...ho apprezzato ma ho lasciato correre. Invece le cose belle vanno sottolineate, le cose belle sono scintille che accendono fuocherelli, fuochi, incendi che si propagano...sono il combustibile della vita. Lentamente muore...
Tra il serio e il faceto ti sei aperto a tutti noi con sincerità e per questo ti ringrazio di cuore.:bow:


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E' Natale e tra poco vado a preparare i crostini con i fegatini, tipici toscani
Questa è la mia ricetta:


180g Fegatini di Pollo
1/2 cipolla
1/2 bicchiere di vin santo
1/2 cucchiaio di capperi
4 filetti d'acciuga
2 bicchieri di brodo
olio-sale-pepe
pane filoncino

Rosolare la cipolla tritata.
Unire i fegatini tagliuzzati e farli cuocere (io mentre cuociono li spappolo con la forchetta)
Bagnare con il vino e far evaporare.
Unire capperi e acciughe tagliuzzati.
Cuocere coperto 15 minuti lentamente.
Se il composto è troppo asciutto unire un po' di brodo (anche di dado).
Salare e pepare.
Tostare leggermente (facoltativo) le fettine di pane e bagnarle da un lato con del brodo
Stendere il composto....e servire.

Cotti....e, mmh, gustati!

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“Amore e Psiche” - Antonio Canova - 1787 e il 1793 - conservata presso il museo del Louvre, a Parigi.
L’imperatrice Caterina II di Russia voleva Canova al servizio della propria corte.

L’artista rifiutò.

Quasi tutti hanno sentito, almeno una volta, parlare della storia di Amore e Psiche, una delle più belle di sempre ma… non tutti sanno come andarono esattamente le cose… Quindi…

E’ una favola senza tempo, metafora dell'eterna lotta tra razionalità e istinto, tra cuore e cervello.

A scriverla fu, nel II Secolo d.C, lo scrittore latino Apuleio nelle sue “Metamorfosi” e racconta la storia del Dio Amore (Cupido) e della bellissima Psiche.

Amore e Psiche, una “leggenda”?

Amore e Psiche è una storia senza tempo. Una leggenda che vive sempre e che regala emozioni uniche. Vi erano in una città un re e una regina. Questi avevano tre bellissime figliole. Ma le due più grandi, quantunque di aspetto non indifferente erano “umane” mentre la splendida bellezza della minore non si poteva letteralmente descrivere…
Psiche era così bella che la sua grazia e il suo splendore erano tali da fare invidia a Venere (Dea della bellezza) che, per vendicarsi, decise di chiedere aiuto a suo figlio Amore (Cupido). L’invidiosa dea chiese a suo figlio di colpire Psiche con una delle sue infallibili frecce e di farla innamorare di un uomo molto brutto. Amore accettò ma, una volta di fronte alla fanciulla, rimase così incantato dalla sua bellezza da distrarsi al punto che una delle sue frecce colpì lui, facendolo innamorare perdutamente...

La storia d’amore…

Amore e Psiche è una grande storia d’amore. Per vivere il suo amore “mortale” il Dio, di nascosto dalla madre, portò Psiche nel suo palazzo senza rivelarle la sua identità. Ogni sera, al calar del sole, Amore andava dalla fanciulla e, senza mai mostrarle il volto, i due vivevano intensi momenti di passione. La giovane principessa aveva accettato il compromesso ma, si sa, la curiosità è donna e una notte, mentre Amore dormiva, Psiche si avvicinò al suo volto con una lampada restando folgorata dalla bellezza del suo amante. Mentre ammirava il profilo di Amore, però, una goccia d’olio della lampada cadde accidentalmente sul giovane che, risvegliatosi, scappò via abbandonando la fanciulla.

“Esami” per Psiche…

Quando Venere venne a sapere dell’accaduto scatenò la sua ira su Psiche che, per punizione, venne sottoposta dalla Dea a difficili prove. La principessa superò brillantemente le prove, anche grazie all’aiuto di alcune divinità, e questo fece ancora più infuriare Venere che le pose un’ultima prova: discendere negli inferi e chiedere alla dea Proserpina un po’ della sua bellezza. Psiche si recò negli inferi ma, stavolta, fallì.

Il lieto fine…

Nonostante le fosse stato ordinato di non aprire l’ampolla donatale da Proserpina la fanciulla, incuriosita, aprì l'ampolla dalla quale uscì una nuvola che fece cadere Psiche in un sonno profondissimo. Intanto Amore, preso dalla nostalgia, andò alla ricerca della sua amata e, quando la trovò, la risvegliò. Per non rischiare di perderla di nuovo Amore condusse Psiche sull’Olimpo dove, grazie all’aiuto di Giove, la giovane principessa, dopo aver bevuto dell’ambrosia, divenne una dea.
La leggenda si conclude con il matrimonio dei due innamorati e la nascita di una bellissima bambina... che prese il nome di Voluttà. :-)
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Kaia, la mia "Psiche"... :love: :D :-) BUON ANNO! !;)

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1978 - Kate Bush danza come “Mercoledì Addams” ?... 😄🙂

 
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Io credo che alla staticità di una stella c’è chi preferisce il senso di libertà di una cometa ed è appunto la cometa “C/2022 E3 (ZTF)” , dal nome poco romantico ma speciale... che non si “accostava” a noi da 50.000 anni (!!) e che ora si avvicinerà alla terra tra il 1° e il 2 febbraio.
L'avranno vista gli uomini primitivi?... :eek:

Non si sa esattamente ma se la cometa continuerà così la sua traiettoria, potrebbe anche essere visibile ad occhio nudo, un evento non comune.
Vederla dal vivo nel cielo sarebbe un'esperienza indimenticabile per tutti i sognatori! :)


Le comete? Dei sassi cosmici, nient’altro che sassi cosmici. :(
(Margherita Hack)

Secondo me non sarà così importante essere stati come Einstein, come Leonardo da Vinci o uno dei Beatles… quello che conterà, quando si andrà via, sarà esserci stati in questo mondo e aver lasciato, anche nel nostro piccolo, la propria scia, come fanno appunto… le comete. ;)

E poi, anche l’amico ma anche l’amore dovrebbero essere come una cometa che guida ma non obbliga, uno sguardo che scruta ma non giudica, corregge ma non umilia, ha un cuore che ama ma non esige… :)


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P.S. Fra breve tempo, per la gioia di tutti i “gattofili" come me, parlerò di questo piccolo mammifero dei Felidi, addomesticato da lungo tempo per compagnia e per la cattura dei topi… dal corpo agile e flessuoso, vibrisse o baffi sul labbro superiore, zampe corte con unghie retrattili e… astuto, ma così astuto che… “non dire mai gatto se non ce l’hai nel sacco"... :P

Intanto saluto la mia “amica” Kendall! Che begli occhi! E che bei pantaloni… 😄 una vera e propria (real) gattina… 😉


 
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Sospesi tra buio e luce, tra inferno e paradiso…

Dai presagi nefasti e le “indecisioni” di Vincent van Gogh…

Il “campo di grano con volo di corvi” è un dipinto ad olio su tela conservato al Van Gogh Museum di Amsterdam. Si ritiene comunemente, ma probabilmente erroneamente, che questo sia stato l’ultimo quadro dipinto da Van Gogh prima di morire. Gli storici dell’arte sono infatti incerti su quale sia l’ultimo dipinto di Van Gogh, dal momento che non esistono fonti documentali al riguardo. Critici e storici dell’arte vedono, generalmente, in questo quadro una rappresentazione dello stato d’animo tormentato di Van Gogh: un cielo scuro e minaccioso, l’indecisione dei tre percorsi che vanno in direzioni diverse e i corvi come presagio di sventura o di morte.

…a quasi un'ode all'amore… anche fisico!

Conoscere il mondo classico e le filosofie orientali.
Il “sentimiento nuevo” di cui cantava Franco Battiato è quello che, fin dall’antichità, in culture lontane o diverse dalla nostra, vive da sempre. Quel sentimento che, da solo, ci solleva dalla mediocrità:

“Ed è bellissimo perdersi in questo incantesimo”, raccontando il prodigio del desiderio e dell’amore… dimostrando poi, lungo tutto l’arco del brano, come questa percezione di novità affondi in realtà le radici nella storia!

Il “senso del possesso che fu pre alessandrino". Qui Battiato vuole esaltare l’eros, il coinvolgimento folle, erotico ed irresistibile: “la tua voce come il coro delle sirene di Ulisse mi incatena”...

Quasi incredibile pensare a un’Italia che, nel 1982, cantava di “shivaismo tantrico e stile dionisiaco” :D

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Ercole e Onfale”(1735) Le raffigurazioni dei baci sono sorprendentemente rari nella pittura rinascimentale. Ma all’inizio del XVIII secolo, con la nascita del rococò, l’amore erotico diventa un tema più frequente. Qui François Boucher, uno dei più rinomati pittori francesi dell’ancien régime, ritrae l’eroe greco a letto con Onfale, regina di Lidia, di cui fu schiavo per un anno.
In quest’opera, che all’epoca doveva apparire piuttosto conturbante, il soggetto mitologico passa in second’ordine rispetto all’esaltazione della grazia e della bellezza femminile. I due amanti sono colti nel momento del bacio travolgente, i corpi sono uniti nell’incrocio delle gambe e delle braccia. Si noti il contrasto tra l’incarnato scuro di Ercole e quello rosa perlaceo di Onfale.

A volte ci può capitare di essere pigri e magari invece di mettere le scarpe da ginnastica per andare a correre, rimanere a casa al calduccio.
Ma chi se ne frega se non abbiamo un corpo perfetto? :D
Lasciamo la presa, non dobbiamo dare troppa importanza ai giudizi altrui e soprattutto dobbiamo essere noi stessi. Non c'è modo migliore per essere felici.
Io, devo ammettere che, da quando non ho dato più importanza al giudizio altrui, sono stato molto, ma molto meglio. OK!

Infischiarsene , sempre nel rispetto degli altri, smettendola di guardare sempre “chi sta meglio” di noi ma anche a “chi sta peggio”! Cercare di donare un po’ d’amore gratuito non costa nulla… :)
Infischiarsene di tutto ciò che ci impedisce di essere felici. Possediamo tutti una quantità limitata di energia, quindi capite bene che è meglio dedicarsi alle cose che contano davvero nella nostra vita. Il resto non conta o conta meno!


"Infischiarsene non significa essere indifferenti. Significa sentirsi a proprio agio con l'idea di essere diversi"
Mark Manson

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"Oh oh, mi è semblato di vedele un gatto!" :terrore:

E tu? Ti sembra di vedere un gatto?!?... (nella foto sotto) :eek:

Vi auguro una buona fine della settimana... :D;)

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Giusto pensare. Sì, ma non troppo… :D

Controllare il tramonto

Le persone sono altrettanto meravigliose quanto i tramonti, se io le lascio essere ciò che sono.

Quando osservo un tramonto non mi capita di dire: “Addolcire un po’ l’arancione sull’angolo destro, mettere un po’ di rosso porpora alla base, e usare tinte più rosa per il colore delle nuvole”.

Non lo faccio.

Non tento di controllare un tramonto.

Ammiro con soggezione il suo dispiegarsi. – Carl Rogers

Se troppo si pensa, meno di vive

Poi, a un tratto, la sera è diventata notte.

A volte non hai il tempo di accorgertene, le cose capitano in pochi secondi.

Tutto cambia.

Sei vivo.

Sei morto.

E il mondo va avanti.

Siamo sottili come carta…

E non ci si può fare niente.

Puoi startene in cima a una montagna a meditare per decenni e non cambierà una virgola.

Puoi cambiare te stesso e fartene una ragione, ma forse anche questo è sbagliato.

Magari pensiamo troppo.

Sentire di più, pensare di meno. – C. Bukowski

Ci prepariamo sempre, immaginiamo scene, discorsi, monologhi, gesti, azioni, sguardi che non avvengono mai per come sono nella nostra mente.
Sbagliamo proprio qui. Pensiamo troppo, ecco cosa ci frega.
Se ti fermi a pensare, a prepararti al futuro, non te lo godrai e ti ritroverai a sottrarti del tempo perfino al presente.
Impegniamoci ad accogliere l’imprevedibile, a vivere così come viene, che è tutto più bello, più vivo… anche più maestoso. :)


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Tra tutti gli animali, il gatto è l’unico che riesca a vivere nella contemplazione.
Egli osserva la ruota dell’esistenza dall’esterno, come il Buddha.
Non c’è alcuna pretesa di simpatia nel gatto, che vive solo, assorto, sublime nella sua saggia passività. Andrew Lang

E tu? Non l’avevi visto il gatto? Eppure… :yes::D:)

Buon fine settimana! ;)

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Il misterioso mondo del gatto… - 1​

I gatti, animali misteriosi dall'alba dei tempi. Gli Egizi li veneravano come dei in terra e li consideravano sacri. Per la cultura cinese invece i gatti sono considerati spiriti guida e spesso sono raffigurati come statue portafortuna.

Leali o no?... C’è chi dice che i gatti siano animali che si affezionano solo alla ciotola ma io penso di no. Molti gatti infatti si affezionano ai padroni indipendentemente dal cibo. Sono socievoli, cercano attenzioni e ringraziano con le loro fusa… sì ma solo se gli va! :D

Ci sono tantissime razze conosciute, ognuna delle quali ha qualità e caratteri differenti.

Come tutti i felini sono predatori nati, si nascondono e nel silenzio attaccano. :eek:

Lo sapevate che i gatti dormono dalle 12 alle 16 ore durante la giornata? Dormiglioni! :D

Indecifrabile, magico, così agile e dalle morbide curve… selvaggio e ozioso.
Tenero con le persone che ama, ma sempre pronto a tirar fuori i suoi artigli, se è inevitabile. Era utile all’uomo per la caccia ai topi. Ma per l’uomo è stato impossibile non subire il fascino di un animale così inafferrabile e sfuggente, ma nello stesso tempo in grado di donare affetto a chi ha la capacità di meritarlo… Il suo amore si deve conquistare giorno dopo giorno e non è per chiunque.
Ti accoglie quando torni a casa a suo modo, con discrezione.
Il gatto è uno spirito libero. Sornione e indolente, ma sempre pronto a balzare dalla poltrona in cui sonnecchia quando meno te lo aspetti.

E a voi, piacciono i gatti? :)

Non puoi leggergli negli occhi: tutto in lui è misterioso!

Ma… non tutti sanno che…

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Occhi socchiusi o chiusi

Quando il gatto è rilassato e si sente tranquillo, i suoi occhi sono semichiusi o chiusi.


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Occhi spalancati


Quando il gatto è spaventato o c'è qualcosa che gli crea ansia, i suoi occhi tendono a essere spalancati!


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Orecchie all'indietro

Un gatto preoccupato o spaventato tende a rivolgere le orecchie all'indietro, molto vicine alla testa. Spesso questo atteggiamento può essere accompagnato da soffi.

Buon fine settimana! :D;)


 
Il misterioso mondo del gatto… - 2

Non puoi leggergli negli occhi: tutto in lui è misterioso!

Ma… non tutti sanno che…



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Coda in alto

Quando il gatto ha la coda in alto, con una piega all'estremità, sta in genere salutando qualcuno con affetto.


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Coda che si muove velocemente

Quando è nervoso o infastidito da qualcosa, può tendere a muovere la coda in modo veloce, in diverse direzioni.


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Gatto a pancia in su

Quando si sente al sicuro e si fida di chi ha vicino, potrebbe mostrargli la pancia per farsi accarezzare. Il gatto che rotola sulla schiena è tutto contento.

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Schiena inarcata

Quando il gatto inarca la schiena e arruffa il pelo e la coda, sta comunicando spavento oppure sta lanciando dei segnali negativi, perché teme un attacco nei suoi confronti.


Ma al micio piacerà il pollo alla cacciatora? Credo di sì… :D—------- :yes:

Il Pollo alla cacciatora è un secondo piatto gustoso e saporito tipico della cucina italiana che ha origini in Toscana. Una ricetta che ha un tipico piacevole sapore di un pranzo in compagnia… la fragranza di certi cibi che ci riportano all' infanzia, a casa dei nonni, in una giornata di sole.

Si usa il pollo in pezzi ma io preferisco le sue coscette, rosolate in padella con verdure e aromi (cipolla, carota, sedano, rosmarino) sfumate con vino rosso e infine cotte nel pomodoro lentamente con un’inevitabile scarpetta, con del pane fresco, finale!
Prima di tutto, tritare finemente cipolla, sedano e carota.
Tutte le verdure in padella con 1 cucchiaio di olio. Fate rosolare l per 1 minuto. Aggiungete le cosce di pollo e un po’ di rosmarino.

Rosolatele 1 minuto per ogni lato. Aggiungete del vino rosso e lasciate sfumare a fiamma alta. Quando è quasi evaporato, aggiungete salsa o polpa di pomodoro.
Girate, portate ad ebollizione, coprite con un coperchio e fate cuocere per circa 20 – 30 minuti a fiamma bassa. Ogni tanto controllate e girate. Se dopo il tempo indicato, troverete un composto piuttosto liquido, alzate il coperchio e aumentate un poco la fiamma per proseguire la cottura ancora 20 – 30 minuti circa, il tempo che il sughetto si asciughi e si trasformi da liquido a cremoso!

Infine, a 5 minuti dalla fine della cottura, aggiungete il sale, ancora un po’ di rosmarino sgranato e se gradite (sì) una spolverata di pepe!

Cotto e pappato! ;)

Perfetto per tutte le occasioni, da una cena quotidiana, una domenica in famiglia o una ricorrenza speciale! Potete accompagnare il pollo alla cacciatora con un’ottima Polenta, Parmigiana o i contorni che più vi piacciono! Da un semplice Purè di patate ad una grigliata o pastellata mista di verdure.

Con lo stesso procedimento potreste cucinare anche l'abbacchio alla cacciatora e il coniglio alla cacciatora.
Meglio di no! Poveri agnellini e coniglietti… :(

P.S. Fate una bella passeggiata magari in campagna, invece di ammuffire davanti al televisore o sullo smartphone!

Lasciate perdere lo sterminato popolo dei bulli-fessi-social-media-web… quasi tutti perdenti…. esclusivamente, stracci che sanno solo parlare male... dei cenci. Spazzatura.

Aria fresca, facce nuove e nuovi incontri. Un nuovo amore? E perchè no! :D A tutte le età… ;)


Vi ricordate quando da piccoli ci divertivamo con poco? Quel poco era molto... Vi auguro un futuro in cui ciò che talvolta diamo per scontato e ordinario, si vesta di una luce nuova e divenga straordinario… :)

Buon fine settimana! :D;)



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Je suis desja d'amour tanné...


Ora, lasciami tranquillo.
Ora, abituati senza di me.
Non so se riuscirò mai ad aprire del tutto gli occhi su di te ma...

Voglio ricordare solo una cosa…
i tuoi occhi… chiusi… (Per trovare qualcuno che ti voglia bene, bisogna chiudere un occhio; e, per non perderlo, tutti e due. :( :) )

E poi, toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi mai il tuo sorriso. :)

Bulli-fessi-perdenti, invece di farvi le seghe mentali tutto il giorno, provate a leggere qualcosa di Pablo Neruda, il più grande poeta di tutti i tempi. Almeno oggi, festa degli innamorati ma, non solo… anche di chi crede nell’amore gratuito, nel voler bene… senza chiedere per forza, qualcosa in cambio.

A volte mi viene da pensare che solo quando amiamo senza speranza conosciamo il vero amore. Non è una cosa così assurda. :no:
Come quando in un bacio, e non in un orgasmo :D , riusciamo a sentire tutto quello che fino a quel momento ci era stato taciuto.
Oppure, perché tutto l'amore arriva di colpo quando ci sentiamo tristi perchè l'abbiamo perso? :(

Per me è fondamentale, anche in amore, non smettere mai di giocare. “Il bimbo che non gioca non è un bambino, ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che era dentro di sé e che gli mancherà molto.”

Stupenda! :)

Saprai che non t’amo e che t’amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un’ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t’amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l’infinito,
per non cessare d’amarti mai:
per questo non t’amo ancora.”

In fondo, la verità è che non esiste una verità.

Buon San Valentino! :D :)
14 - FEB - 99 - 01:31

Sara: “E intanto siamo a 38 abbondante.. e ora? Ma Amore mio, non mi sentivi un po’ calduccia? :yes: :D
P.S. So che in certi momenti non è adatto, ma io voglio dirtelo che ti amo tanto..“
:)

P.S - N.B - D’altro canto, San Valentino potrebbe essere anche una festa ad hoc, tra la Pasqua ed il Natale, progettata di proposito da pasticceri, cioccolatieri, pizzerie, e gioiellieri, per farci spendere tanti soldini! Persone con l’ansia da regalo che vagano nei centri commerciali e che, magari, finiscono per comprare qualche… caz-z-ata!! :D

E poi domani “Domani è un altro giorno“ e… guarda caso è San Faustino. Quimdi… ;)



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Quindi? E se San Valentino, fosse davvero la festa di ogni cre-ti-no, che crede di essere amato e invece... rimane fregato?!? :D
Mah… C’è veramente bisogno di un giorno specifico per celebrare l’amore?

San Valentino non dovrebbe essere dedicata esclusivamente alle coppie di innamorati, siano essi cretini o meno. San Valentino dovrebbe essere la festa dedicata all’amore in generale.

L’amore ha molteplici forme e sfumature… può essere per un familiare, un amico, un animale, il proprio lavoro e anche sì, perché no? Per se stessi.

Secondo me, anche un po’ di sano egoismo non guasta. L’egoismo, ci spinge a migliorarci, a superare i nostri limiti, a raggiungere degli obiettivi e a troncare con chi non ci ama nel giusto modo. L’egoismo può salvarci da un amore malato, da un compagno violento, da un lavoro non gratificante, addirittura può salvarci da noi stessi quando crolliamo nella sfiducia nei confronti del mondo.

Oggi è San Faustino, perché se sono single, in quanto mi amo sopra ogni altra cosa d, non dovrei essere contento? E anche se non lo siete (single)? Solo 2 cuori e una capanna? Basta!

Chiamate i vostri amici. le vostre amiche, stappate una bottiglia di vino e poi uscite! C’è tutto un modo intorno… conoscere gente e posti nuovi! Siete di Firenze? Andate a visitare gli Uffizi… non basta una vita per vederli e goderseli tutti!
Prendete la carta di credito e fatevi un bel regalo, uno decente, senza pensarci troppo!

Quando tornate a casa, un po’ di TV… con Netflix :D, ancora pizza, ancora un "Chianti" e un bel gelato finale!!

Non mi stancherò mai di ricordare, di sottolineare che dobbiamo sempre avere un’invincibile voglia di andare avanti, nonostante apparentemente non ne abbiamo i motivi che ci spingono a farlo.

“Domani è un altro giorno”... Oggi è San Faustino! ;)

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Gallerie degli Uffizi


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Ma il senso della vita può anche andare oltre lo smartphone o la TV ?


Ci mettiamo una vita per trovare l’app Foto giusta nello smartphone. Ci mettiamo un attimo a rin-co-glionire davanti al televisore, figuriamoci se ci mettiamo a cercare un senso alla vita... :(
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Manca la felicità… Credo che la vera ragione per cui molte persone non sono felici sia la sciocca convinzione che solo ciò che ci manca possa renderci felici. – Ivent


Perché ciò che non va, i sentimenti più dolorosi e le emozioni più pungenti,

sono quelli assurdi: l’ansia di cose impossibili, proprio perché sono impossibili,

la nostalgia di ciò che non c’è mai stato, il desiderio di ciò che potrebbe essere stato,

la pena di non essere un altro, l’insoddisfazione per l’esistenza del mondo. – Fernando Pessoa

Eppure, bisognerebbe fidarsi della gioia.

Scovarla, perché frammenti di gioia si nascondono in ogni vostra giornata, anche nelle piccole cose.
Quando l’avete trovata, condividetela: un’unica candela che illumina e riscalda...
può infiammare centinaia di candele! – M. Orma :bow:

Buon fine settimana! :D;)

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La Venere di Urbino: ma chi era costei? :D:)

Alle Gallerie degli Uffizi di Firenze è conservato uno dei capolavori di Tiziano: la Venere di Urbino. Nel quadro, uno dei nudi femminili più famosi della storia dell’arte mondiale, vediamo una bellissima donna che giace su un letto.
Ai suoi piedi dorme un cucciolo, mentre alle sue spalle due donne sembrano rovistare dentro a un cassettone che contiene chissà quali stoffe e abiti pregiati. Chi è questa donna? Perché ha un’espressione così malinconica?

La "Venere", Cecilia Soldani, era la moglie di Tiziano Vecellio che dopo avergli già dato due figli Orazio e Pomponio e dopo aver perso una terza figlia Emilia, muore di parto alla nascita della quarta, la piccola Lavinia.
Nella memoria ossessiva di lei, Tiziano inizia a riprodurla in molti dei suoi dipinti.

“Cecilia quando scopre di essere rimasta incinta inizialmente pensò di non portare a termine la gravidanza. Allora le donne potevano già scegliere di abortire, esistevano le “mannare” (ci ha raccontato lo scrittore Luca Nannipieri) ma decise poi di avere anche la quarta figlia per amore del martiro che la desiderava molto.
Tiziano sopravvisse a lungo alla moglie, lei muore nel 1530, lui muore molto anziano vari decenni dopo nel 1576. L’artista piangerà sempre la sua morte, soffrirà moltissimo per questo amore che forse nella sua vita non ha mai considerato. Tiziano era invitato nelle corti di tutta Italia, era una persona importante, ma solo troppo tardi ormai si accorge che oltre alla fama e alla gloria c’è un’altra cosa forse più importante: l’amore.” :)

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Roma, la “rupe tarpea” e il suo mistero… :eek::terrore:

A Roma c'è un luogo suggestivo e leggendario che fa ancora… “palpitare”. Stiamo parlando della rupe tarpea, situata nei pressi del Campidoglio verso il teatro Marcello. Attorno alla rupe sono tante le storie che sono state tramandate nei secoli, una diversa dall'altra… ma la più è il mistero che rimanda alla leggenda che vede come protagonista una fanciulla.

Fino al I secolo d.C. nei pressi della rupe tarpea venivano condannati a morte i traditori della Patria: venivano fatti precipitare così da essere simbolicamente, e non solo, espulsi dalla città. Tra i tanti morti lì bisogna ricordare Marco Manlio Capitolino, 384 a.C., condannato per sedizione, i ribelli di Tarentum (odierna Taranto), 212 a.C., Lucio Cornelio Crisogono, 80 a.C., Sesto Mario, 33 d.C. e Simone bar Giora, 70 d.C.

Si pensa che Mons Tarpeius sia il nome più antico del Campidoglio e Tarpea era la mitica fanciulla, vergine vestale figlia del comandante romano Spurio Tarpeo, custode della rocca capitolina. La giovane visse tra il IV e il III secolo circa avanti Cristo e venne convinta a tradire i Romani da Tito Tazio, re dei Sabini, così da aprire loro le porte del colle in cambio delle armille, cioè gli anelli e i bracciali d’oro che gli invasori avevano al braccio sinistro. La ragazza non ebbe fortuna e fu a sua volta tradita dagli stessi Sabini che, non appena entrati, le gettarono addosso i loro scudi e la uccisero. :(

Buon fine settimana! :D;)


P.S. & N.B. = Ciao Maurizio! :)

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Inverno, estate… primavera. Ogni stagione è buona per la violenza. Essere una donna, essere una ex, può essere altamente nocivo: il corteggiamento può diventare assillo, l'insistenza stalking. Gelosia e rancore: violenza. C'è qualcosa che non funziona in noi ometti. Roba da psicologi ma nessuna giustificazione. Anzi non ci si può né ci si deve arrendere. Non devono farlo le donne che tendono a nascondere tutto. La legge deve mettere il freno alle violenze. Denunciare, segnalare, colpire i signorini dai bollenti spiriti. Lo Stato dovrebbe essere più vigile, più attento, più presente. Gli uomini spesso troppo deboli, impreparati al rifiuto o all'abbandono. L'amore non si misura con sms, appostamenti, insistenze. Non si riconquista con le lacrime o minacce. Troppa violenza, troppo dolore. Perchè invece di uccidere la compagna non prendono in considerazione il suicidio? E poi… ma quante donne ci sono al mondo?!! Fatevi un giretto. Ha' voglia ragazze! Basta. Dovremmo finalmente ricominciare ad usare il cervello. E il cuore. Le donne vanno prese per come sono e basta. Non scopate e basta… ma amate e basta. Che è differente, no?... :)
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Pablo Neruda (1904-1973) è uno dei poeti più letti e più amati al mondo, soprattutto tra i giovani. Sono molti i ragazzi che si avvicinano con entusiasmo all’opera del poeta cileno e alla poesia. Gabriel Garcia Marquez il quale lo definì addirittura «il più grande poeta del ventesimo secolo».

Travagliata, avventurosa, ricca di amori e di passioni, la vita stessa di Pablo Neruda è stata una lunghissima e fascinosa poesia. Amato dalle donne, avversato dal potere, il grande poeta cileno ha dovuto fare i conti con censure, minacce ed esili. La sua storia (ha vinto anche il Nobel per la letteratura) ha ispirato, tra gli altri, anche un capolavoro del cinema italiano, Il Postino con Troisi. :)

Il tuo sorriso

Toglimi il pane, se vuoi, toglimi l'aria, ma non togliermi il tuo sorriso (...) Quando apro gli occhi e quando li richiudo, quando i miei passi vanno, quando tornano i miei passi, negami il pane, l'aria, la luce, la primavera, ma il tuo sorriso mai, perché io ne morrei.

Non ti amo come fossi rosa di sale

Non ti amo come fossi rosa di sale, topazio o freccia di garofani che propagano il fuoco, t'amo come si amano certe cose oscure, segretamente, tra l'ombra e l'anima. Ti amo come pianta che non fiorisce e reca dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori, e grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo il denso aroma che sale dalla terra.

Qui ti amo

Amo ciò che non ho. Tu sei così distante. La mia noia combatte con i lenti crepuscoli. Ma la notte giunge e incomincia a cantarmi. La luna fa girare la sua pellicola di sogno. Le stelle più grandi mi guardano con i tuoi occhi. E poiché io ti amo, i pini nel vento vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie di filo metallico.

Ode al giorno felice

Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia, tu canti e sei canto. Il mondo è oggi la mia anima, canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca, lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia essere felice, essere felice perché sì, perché respiro e perché respiri, essere felice perché tocco il tuo ginocchio ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo e la sua freschezza.

Sonetto XCIII

Lascia le tue labbra socchiuse perché quest'ultimo bacio deve durare con me, deve restare immobile per sempre sulla mia bocca perché anche così m'accompagni nella mia morte. Io morirò baciando la tua pazza bocca fredda, abbracciando il grappolo perduto del tuo corpo, cercando la luce dei tuoi occhi chiusi.

La notte nell'isola

Tutta la notte ho dormito con te vicino al mare nell'isola. Eri selvaggia e dolce tra il piacere e il sonno, tra il fuoco e l'acqua.

Non t'amo se non perché t'amo

Non t'amo se non perché t'amo e dall'amarti a non amarti giungo e dall'attenderti quando non t'attendo passa dal freddo al fuoco il mio cuore (...) In questa storia solo io muoio e morirò d'amore perché t'amo, perché t'amo, amore, a ferro e fuoco.

Saprai che non t'amo e che t'amo

Saprai che non t'amo e che t'amo perché la vita è in due maniere, la parola è un'ala del silenzio, il fuoco ha una metà di freddo.

Io t'amo per cominciare ad amarti, per ricominciare l'infinito, per non cessare d'amarti mai: per questo non t'amo ancora.

T'amo e non t'amo come se avessi nelle mie mani le chiavi della gioia e un incerto destino sventurato.

Il mio amore ha due vite per amarti. Per questo t'amo quando non t'amo e per questo t'amo quando t'amo.

Frasi di Neruda... :)

  • – Sentire l’amore di quelli che amiamo è il fuoco che alimenta la vita.
  • – Amare è così breve, dimenticare così lungo.
  • – Non assomigli più a nessuna da quando ti amo.
  • – Amore, quante strade per arrivare a un bacio, quale errante solitudine prima di arrivare alla tua compagnia.
  • – Morirei per un tuo solo sguardo, un tuo sospiro che profumi d’amore ed una carezza che riscaldi il mio cuore. Non assomigli più a nessuna da quando ti amo.
  • – L’amore, mentre la vita ci incalza, è solo un’onda più alta fra le onde.

… perché la poesia, tutta l’arte in generale… persino il “web” non è di chi la scrive, di chi la crea ma...
di chi la usa, di chi gli serve… ;)


Nel film “il postino” ,diretto da Michael Radford, Mario si innamora, e dei suoi sentimenti incolpa don Pablo, poeta e compagno. «Lei mi ha messo in questo pasticcio, e lei deve tirarmi fuori. Lei mi ha regalato i suoi libri, mi ha insegnato a usare la lingua per qualcosa che non sia soltanto appiccicare francobolli. È sua la colpa se io mi sono innamorato».

Mario prova allora a dedicare alla giovane Beatrice Russo, una poesia scritta da Neruda per la sua Matilde, sempre più convinto che «la poesia non è di chi la scrive, ma di chi gli serve» . E riesce a conquistarla davvero, con quelle metafore da lui poco conosciute, ma delle quali ormai non riesce più a fare a meno.


  • Chi dice donna, dice danno ed è vero:
    danno la vita,
    danno la speranza
    danno il coraggio
    danno se stesse per amore.
  • Auguri a tutte le donne! :)
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Il misterioso mondo del gatto… - 3

Al micio male non fare per il suo affetto… meritare… :D:)

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Non rispettare gli spazi dei gatti

Essere troppo affettuosi nei confronti dei gatti, fino a stressarli, potrebbe in qualche modo turbarli. Anche se i gatti possono essere più o meno tolleranti verso tali atteggiamenti, è bene capire quando è necessario rispettare i loro limiti e quando sono meno ricettivi per le coccole.

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Non esporre i gatti a rumori troppo forti

I gatti sono molto più sensibili degli umani ai rumori troppo forti e fastidiosi in quanto hanno un udito molto più sviluppato. Per questo motivo è bene evitare, per quanto possibile, di infastidirli con rumori troppo forti.

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Non dare ai gatti cibi inappropriati

I gatti di casa dovrebbero essere nutriti solo con cibo (umido o secco) e snack fatti appositamente per loro. Dare altra tipologia di cibo (come cioccolato o biscotti per esseri umani) potrebbe rappresentare un pericolo per la loro salute.

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Non urlare contro i gatti

Se i gatti di casa fanno qualcosa che non avrebbero dovuto fare, urlare loro contro per sgridarli non è una buona idea. Molto meglio educarli con il "no", detto mentre fanno ciò che dovrebbero evitare. Sgridare i gatti quando non stanno più compiendo l'azione indesiderata sarebbe del tutto inutile perché non assocerebbero il "no" a quello che non devono fare.

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Non dare attenzioni ai gatti

Anche se i gatti hanno fama di essere animali indipendenti, adottarli e poi non trascorrere del tempo assieme a loro è qualcosa che non andrebbe mai fatta. I gatti hanno infatti necessità di essere coccolati e di giocare.

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Non usare i gatti come se fossero giocattoli

I gatti sono essere viventi che meritano tutto il rispetto possibile. Per cui è necessario non trattarli come se fossero giocattoli e insegnare ai bambini ad approcciarsi a loro nel modo giusto.

Gli amanti tacciono. L’amore è il silenzio più fine, il più trepidante ma, forse, anche il più insopportabile. - Jaime Sabines

Copiate, incollate, fate attenzione. Intendete, cercate di accoglierlo come un consiglio, ammonimento o…
semplice direttiva morale! :)

Buon fine settimana! :D;)


 
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