Trader di professione

widibaacasa

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Buongiorno a tutti
Chi fa trader di professione, campa sulla compravendita di titoli é un libero professionista con partita iva?
 
Buongiorno a tutti
Chi fa trader di professione, campa sulla compravendita di titoli é un libero professionista con partita iva?

Decisamente no, chi glielo farebbe fare? Quello nel trader autonomo non e' un mestiere riconosciuto dallo stato, e' solo un hobby.
 
Decisamente no, chi glielo farebbe fare? Quello nel trader autonomo non e' un mestiere riconosciuto dallo stato, e' solo un hobby.

Volendo però potrebbe prendere partita IVA, codice Ateco 66.12.00.

EDIT: Dietrofront! Mi ero fidato della lettura dell'articolo di un sito specializzato che indica quel codice. Ma verificando sul sito ISTAT il codice Ateco 66.12.00 appartiene agli Agenti di borsa
 
Ultima modifica:
Adesso però mi sorge un dubbio.
Io pago già le tasse sul trader. (26%)
Se apro partita iva che tasse vado a pagare?
 
Decisamente no, chi glielo farebbe fare? Quello nel trader autonomo non e' un mestiere riconosciuto dallo stato, e' solo un hobby.

Non è fiscalmente corretto,è più corretto affermare che è una persona che vive di rendita o meglio, di rendite finanziarie...se opti per il regime amminstrato fa tutto la banca ma in teoria le plusvalenze fanno reddito e andrebbero indicati nei quadri appositi dei modelli fiscali di riferimento.
 
Volendo però potrebbe prendere partita IVA, codice Ateco 66.12.00.

Ah grande Lastrico,OK!:bow:
non sapevo esistesse un codice ateco apposito...senti un po',ma sai se è un'attività protetta/regolamentata da un'ordine/albo? O per chi ha già partita iva e fa altro uno può aggiungere il codice attività liberamente.Da quanto ne sapevo per esercitare conto terzi credo bisognasse inscriversi all'albo dei consulenti finanziari autonomi previo superamento del relativo esame prima di aggiungere il codice attività.
 
Ah grande Lastrico,OK!:bow:
non sapevo esistesse un codice ateco apposito...senti un po',ma sai se è un'attività protetta/regolamentata da un'ordine/albo? O per chi ha già partita iva e fa altro uno può aggiungere il codice attività liberamente.Da quanto ne sapevo per esercitare conto terzi credo bisognasse inscriversi all'albo dei consulenti finanziari autonomi previo superamento del relativo esame prima di aggiungere il codice attività.

Dietrofront! Mi ero fidato della lettura dell'articolo di un sito specializzato che indica quel codice. Ma verificando sul sito ISTAT il codice Ateco 66.12.00 appartiene agli Agenti di borsa e anzi esclude le operazioni finanziarie per conto proprio!

Da https://www.istat.it/it/files/2011/03/note_esplicative_ateco.pdf

66.12.00
Attività di negoziazione di contratti relativi a titoli e merci
- operazioni sui mercati finanziari per conto terzi (ad esempio attività degli agenti di borsa) e attività connesse
- attività di mediazione in titoli -attività di mediazione in contratti merci
- attività dei cambiavalute eccetera
Dalla classe 66.12 sono escluse:
- operazioni sui mercati finanziari per proprio conto, cfr. 64.99
- gestione di portafogli a fronte del pagamento di una commissione o in base ad un contratto, cfr. 66.30
 
Non è fiscalmente corretto,è più corretto affermare che è una persona che vive di rendita o meglio, di rendite finanziarie...se opti per il regime amminstrato fa tutto la banca ma in teoria le plusvalenze fanno reddito e andrebbero indicati nei quadri appositi dei modelli fiscali di riferimento.

Bubino 50 anni che compro e vendo azioni...
la prima volta che la sento.

Devi avere letto un libro sbagliato.
 
Non è fiscalmente corretto,è più corretto affermare che è una persona che vive di rendita o meglio, di rendite finanziarie...se opti per il regime amminstrato fa tutto la banca ma in teoria le plusvalenze fanno reddito e andrebbero indicati nei quadri appositi dei modelli fiscali di riferimento.

Vero, è comunque un reddito, anche se non bisogna fare la dichiarazione perché ci pensa la banca a trattenere le tasse.
Non è un reddito "da lavoro", però un reddito c'è... o almeno si spera che ci sia :D
 
Non è fiscalmente corretto,è più corretto affermare che è una persona che vive di rendita o meglio, di rendite finanziarie...se opti per il regime amminstrato fa tutto la banca ma in teoria le plusvalenze fanno reddito e andrebbero indicati nei quadri appositi dei modelli fiscali di riferimento.

Rimane comunque il fatto che non e' un 'mestiere', ne' riconosciuto ne' tantomeno inquadrato in qualsivoglia maniera da parte dello stato. Io poi posso viverci, ma sulla carta di identita' non e' previsto di scriverci 'trader'....
 
Rimane comunque il fatto che non e' un 'mestiere', ne' riconosciuto ne' tantomeno inquadrato in qualsivoglia maniera da parte dello stato. Io poi posso viverci, ma sulla carta di identita' non e' previsto di scriverci 'trader'....

Ci puoi far inserire "libero professionista", nessuno andrà ad indagare su quello che fai...:D
 
Beh, a rigore un libero professionista dovrebbe essere iscritto ad un albo...almeno credo.

Una volta ero in comune per il rinnovo della carta, c'era un tizio disoccupato che doveva rinnovarla e l'impiegata, visto che non poteva scrivere "disoccupato", gli suggeri di inserire "libero professionista"...
Boh, si vede che si può :confused:
 
Bubino 50 anni che compro e vendo azioni...
la prima volta che la sento.

Devi avere letto un libro sbagliato.

Grande Eugenio! :)
forse ho usato parole improprie,non intendevo dire che fanno reddito da lavoro ai fini IRPEF, ma fanno reddito da capitale quindi bisogna pagare eventuali plusvalenze.Ci sono i quadri appositi nella denuncia dei redditi da compilare se sei in regime dichiarativo.
 
Dietrofront! Mi ero fidato della lettura dell'articolo di un sito specializzato che indica quel codice. Ma verificando sul sito ISTAT il codice Ateco 66.12.00 appartiene agli Agenti di borsa e anzi esclude le operazioni finanziarie per conto proprio!

Da https://www.istat.it/it/files/2011/03/note_esplicative_ateco.pdf

66.12.00
Attività di negoziazione di contratti relativi a titoli e merci
- operazioni sui mercati finanziari per conto terzi (ad esempio attività degli agenti di borsa) e attività connesse
- attività di mediazione in titoli -attività di mediazione in contratti merci
- attività dei cambiavalute eccetera
Dalla classe 66.12 sono escluse:
- operazioni sui mercati finanziari per proprio conto, cfr. 64.99
- gestione di portafogli a fronte del pagamento di una commissione o in base ad un contratto, cfr. 66.30

Ah ok quindi penso sia un ATECO che deve usare ad esempio una SIM o una Banca in sede di apertura della società e che inizia l'attività di intermediazione.
Domanda...ma chi ha partita iva come consulente finanziario abilitato che ateco deve usare?
 
Rimane comunque il fatto che non e' un 'mestiere', ne' riconosciuto ne' tantomeno inquadrato in qualsivoglia maniera da parte dello stato. Io poi posso viverci, ma sulla carta di identita' non e' previsto di scriverci 'trader'....

Non è un mestiere semplicemente perchè non dai un servizio a terzi quindi non fa reddito da lavoro ma reddito da capitale (infatti va indicato in denuncia dei redditi come reddito da capitale se sei in regime dichiarativo,in amministrato invece ci pensa la banca/sim).

Sul fatto che non sia un mestiere inquadrato,no ti sbagli se fai l'esame da consulente finanziario autonomo puoi far trading per conto terzi facendoti pagare parcella,in quel caso diventa un mestiere perchè offri un servizio di consulenza finanziaria a terzi.Ovviamente finchè fai tutto per conto tuo non è un mestiere perchè è come amministrare il proprio denaro e vivere di rendita,per questo tipo di operazioni infatti c'è tassazione apposita e sono comunque rendite da capitale non rendite da lavoro.

Unica cosa su cui non sono sicuro è se l'albo dei consulenti finanziari lasci che i suoi abilitati forniscano anche servizi di consulenza sul trading o solo classica gestione dei portafogli...in teoria tra le due cose a livello formale non dovrebbero esserci differenze,cambia solo la frequenza visto che per trading di solito si intende operazioni con movimentazione piuttosto frequente delle posizioni.
 
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Beh, a rigore un libero professionista dovrebbe essere iscritto ad un albo...almeno credo.

Una volta ero in comune per il rinnovo della carta, c'era un tizio disoccupato che doveva rinnovarla e l'impiegata, visto che non poteva scrivere "disoccupato", gli suggeri di inserire "libero professionista"...
Boh, si vede che si può :confused:


Non necessariamente,dipende dalla professione e dal codice l'ATECO,alcuni sono tutelati/bloccati e prevedono prima di iscriversi l'iscrizione all'albo come ad esempio avvocati,medici,ingegneri,geometri etc. ma anche chi fa una professione senza albo è libero professionista come che ne so: rappresentante,archeologo,agronomo etc...libero professionista significa semplicemente che lavori per conto tuo e hai una partita iva attiva fornendo un lavoro (di solito sono servizi) dove prevale la componente intellettuale.
 
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Grande Eugenio! :)
forse ho usato parole improprie,non intendevo dire che fanno reddito da lavoro ai fini IRPEF, ma fanno reddito da capitale quindi bisogna pagare eventuali plusvalenze.Ci sono i quadri appositi nella denuncia dei redditi da compilare se sei in regime dichiarativo.

Le plusvalenze da trading vanno dichiarate tra i "redditi diversi" di natura finanziaria. Solo cedole, dividendi, interessi, proventi da ETF... fanno "redditi di capitale". Le complicazioni... :D
 
Le plusvalenze da trading vanno dichiarate tra i "redditi diversi" di natura finanziaria. Solo cedole, dividendi, interessi, proventi da ETF... fanno "redditi di capitale". Le complicazioni... :D

Nel modello Redditi persone fisiche (gli altri non so) dovrebbe essere il quadro RT "Plusvalenze assoggettate ad imposta sostitutiva"...
Poi all'interno spuntando ci sono le varie sezioni a seconda dell'aliquota e per fare le varie compensazioni delle minusvalenze qualora presenti.Per il trading in derivati e/o azioni è quella al 26%.
 
Nel modello Redditi persone fisiche (gli altri non so) dovrebbe essere il quadro RT "Plusvalenze assoggettate ad imposta sostitutiva"...
Poi all'interno spuntando ci sono le varie sezioni a seconda dell'aliquota e per fare le varie compensazioni delle minusvalenze qualora presenti.Per il trading in derivati e/o azioni è quella al 26%.

Certo, ma le plusvalenze sono "redditi diversi" (artt. 67 e 68 TUIR), appunto.
 
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