P.A.T.
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La presenza di alcune condizioni verificatesi negli ultimi tempi (l’auspicato abbandono dal forum di un importante nick di disturbo, l’ evoluzione delle piattaforme, introduzione del DDE, introduzione con Office 2002 della feature Web refresheable pages, etc.) mi auguro possano permettere di riaprire quello che qualche anno fa venen allora considerato un obiettivo certamente prematuro, alla luce della preparazione media dello studioso di finanza & informatica del FOL di allora : il trading automatico.
Riproveremo a parlarne, con il proposito di chiudere immediatamente l'argomento se lo stesso non riscontrera' un interesse adeguato.
Scopo di questo thread e’ raccogliere in forma episodica e non strutturata le conoscenze comuni in tale campo di tutti noi e potercele scambiare.
Mi rendo pero’ fin d’ora conto delle problematiche inerenti che potrebbero diventare insormontabili per piu’ di qualche volenteroso.
Non nascondo che l’argomento e’ di per se’ e’ certamente molto complesso e richiede un approccio straordinariamente multidisciplinare.
Occorre avere infatti innanzitutto un trading system ottimo e collaudato (*), buone conoscenze di informatica, indubbiamente ancora maggiori conoscenze di progettazione di sistemi di quante ne abbia l’ingegnere informatico di base,
C’e’ chi dice che essere programmatori non basta, occorre utilizzare l’approccio mentale e la cultura informatica degli hacker, per poter accedere al data retrivial delle informazioni.
Non lo so se queste considerazioni siano vere, perche’ sono lontano anni luce dalla categoria degli hacker.
Le mie conoscenze informatiche sono certamente modeste e non ho difficolta’ ad ammetterlo fin d’ora, per troncare qualsiasi aspettativa che io possa essere in grado di fornirvi le risposte giuste a qualsiasi tipo di informazine che mi richiederete.
Pero’ ho certamente presente cos’e’ il trading automatico in teoria e quale e’ la sua architettura :
- modulo di interfaccia utente
- modulo di polling degli eventi
- modulo di scheduling
- modulo di inoltro ordini
e conosco quali sono i problemi grossi da affrontare, prescindendo dalle considerazioni ancor piu’ sofisticate di alcuni di voi che interpretano il trading automatico come la possibilita’ di interazione con gsm.
Non ho la minima idea di come possa essere reso possibile il controllo a distanza con il cellulare. E' un problema certametne marginale, perche' ritengo che se un TS e' ottimo e collaudato (*) non ci sia bisogno di telecontrollo.
Riguardo il modo di effettuare un ordine condizionato in maniera automatica ( per questo scopo io uso Excel, ma va bene qualsiasi qualsiasi altro ambiente strumento che supporti un interscambio di dati) il metodo piu’ interessante che ho sperimentato nel passato sfruttava una applicazione (vedremo in seguito di definirla meglio, al momento si puo’ chiamarla robottino) che andava collegata con il book dei titoli preferiti per il trading.
Quando un titolo raggiunge il livello di acquisto determinato dal mio trading system (scritto in ambiente VBA) parte una chiamata al server del mio fornitore di TOL ed inoltra l'ordine, che è tecnicamente e’ una banale generazione di un indirizzo url, con stringhe specifiche secondo il titolo da lavorare.
A questo punto il modulo di inoltro ordini viene riempito secondo le quantità e i lotti minimi impostati dal trading system (si puo’ usare l’Half Kelly Criterion, molto piu’ prudenziale rispetto al Kelly Criterion vero e proprio, dal momento che voi siete assenti e dovete minimizzare i rischi di rovina del giocatore d’alea ) e viene così inoltrato.
Dal punto di vista implementativo immettere un ordine in maniera automatica non presenta difficoltà da come l'ho sperimentato.
Tenere traccia dell'ordine per potere eventualmente revocarlo e/o effettuarne altri viene considerato molto laborioso e praticamente impraticabile al nostro livello di preparazione dilettantesca, perche’ non e’ semplice verificare lo stato di avanzamento della PDN nei server altrui.
Chiudo al momento la discussione con la prima, importante conclusione a cui sono arrivato.
Se conveniamo che gli ordini si immettono uno e solo uno alla volta a mio avviso deve essere il robottino a immettere l'ordine (se il vostro AS e’ sufficientemente robusto si puo’ scavalcare la richiesta tradizionale di conferma da parte dell'operatore) quando da Excel viene valorizzata una determinata cella, e non il contrario.
(* Per il trading automatico sono da evitare assolutamente tutti i ts che performano bene ex ante dopo ottimizzazione di regole e parametri, quindi tutti i TS che abbiano eccessiva gradi di libertà ( in pratica troppe regole e parametri, anche una decina per gli AS sono troppe ) che ne inficiano la robustezza. Vanno benissimo invece i TS che hanno pochissime regole, meglio ne hanno piu’ robusto e’ il sistema. L’ideale a cui si potrebbe pensare potrebbero essere 1) i TS che non hanno regole di AT ed entrano in azione solo ad orari predefiniti su studi precedenti di fenomeni di microstagionalita’ sfruttabile 2) i TS che effettuano lo scalping automatico sui CW a tick minimo con lotti bassi ed operazioni continuate ad altissima frequenza )
Riproveremo a parlarne, con il proposito di chiudere immediatamente l'argomento se lo stesso non riscontrera' un interesse adeguato.
Scopo di questo thread e’ raccogliere in forma episodica e non strutturata le conoscenze comuni in tale campo di tutti noi e potercele scambiare.
Mi rendo pero’ fin d’ora conto delle problematiche inerenti che potrebbero diventare insormontabili per piu’ di qualche volenteroso.
Non nascondo che l’argomento e’ di per se’ e’ certamente molto complesso e richiede un approccio straordinariamente multidisciplinare.
Occorre avere infatti innanzitutto un trading system ottimo e collaudato (*), buone conoscenze di informatica, indubbiamente ancora maggiori conoscenze di progettazione di sistemi di quante ne abbia l’ingegnere informatico di base,
C’e’ chi dice che essere programmatori non basta, occorre utilizzare l’approccio mentale e la cultura informatica degli hacker, per poter accedere al data retrivial delle informazioni.
Non lo so se queste considerazioni siano vere, perche’ sono lontano anni luce dalla categoria degli hacker.
Le mie conoscenze informatiche sono certamente modeste e non ho difficolta’ ad ammetterlo fin d’ora, per troncare qualsiasi aspettativa che io possa essere in grado di fornirvi le risposte giuste a qualsiasi tipo di informazine che mi richiederete.
Pero’ ho certamente presente cos’e’ il trading automatico in teoria e quale e’ la sua architettura :
- modulo di interfaccia utente
- modulo di polling degli eventi
- modulo di scheduling
- modulo di inoltro ordini
e conosco quali sono i problemi grossi da affrontare, prescindendo dalle considerazioni ancor piu’ sofisticate di alcuni di voi che interpretano il trading automatico come la possibilita’ di interazione con gsm.
Non ho la minima idea di come possa essere reso possibile il controllo a distanza con il cellulare. E' un problema certametne marginale, perche' ritengo che se un TS e' ottimo e collaudato (*) non ci sia bisogno di telecontrollo.
Riguardo il modo di effettuare un ordine condizionato in maniera automatica ( per questo scopo io uso Excel, ma va bene qualsiasi qualsiasi altro ambiente strumento che supporti un interscambio di dati) il metodo piu’ interessante che ho sperimentato nel passato sfruttava una applicazione (vedremo in seguito di definirla meglio, al momento si puo’ chiamarla robottino) che andava collegata con il book dei titoli preferiti per il trading.
Quando un titolo raggiunge il livello di acquisto determinato dal mio trading system (scritto in ambiente VBA) parte una chiamata al server del mio fornitore di TOL ed inoltra l'ordine, che è tecnicamente e’ una banale generazione di un indirizzo url, con stringhe specifiche secondo il titolo da lavorare.
A questo punto il modulo di inoltro ordini viene riempito secondo le quantità e i lotti minimi impostati dal trading system (si puo’ usare l’Half Kelly Criterion, molto piu’ prudenziale rispetto al Kelly Criterion vero e proprio, dal momento che voi siete assenti e dovete minimizzare i rischi di rovina del giocatore d’alea ) e viene così inoltrato.
Dal punto di vista implementativo immettere un ordine in maniera automatica non presenta difficoltà da come l'ho sperimentato.
Tenere traccia dell'ordine per potere eventualmente revocarlo e/o effettuarne altri viene considerato molto laborioso e praticamente impraticabile al nostro livello di preparazione dilettantesca, perche’ non e’ semplice verificare lo stato di avanzamento della PDN nei server altrui.
Chiudo al momento la discussione con la prima, importante conclusione a cui sono arrivato.
Se conveniamo che gli ordini si immettono uno e solo uno alla volta a mio avviso deve essere il robottino a immettere l'ordine (se il vostro AS e’ sufficientemente robusto si puo’ scavalcare la richiesta tradizionale di conferma da parte dell'operatore) quando da Excel viene valorizzata una determinata cella, e non il contrario.
(* Per il trading automatico sono da evitare assolutamente tutti i ts che performano bene ex ante dopo ottimizzazione di regole e parametri, quindi tutti i TS che abbiano eccessiva gradi di libertà ( in pratica troppe regole e parametri, anche una decina per gli AS sono troppe ) che ne inficiano la robustezza. Vanno benissimo invece i TS che hanno pochissime regole, meglio ne hanno piu’ robusto e’ il sistema. L’ideale a cui si potrebbe pensare potrebbero essere 1) i TS che non hanno regole di AT ed entrano in azione solo ad orari predefiniti su studi precedenti di fenomeni di microstagionalita’ sfruttabile 2) i TS che effettuano lo scalping automatico sui CW a tick minimo con lotti bassi ed operazioni continuate ad altissima frequenza )